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Luca Guidetti

Professore ordinario

Dipartimento di Filosofia

Settore scientifico disciplinare: M-FIL/01 FILOSOFIA TEORETICA

Temi di ricerca

Parole chiave: Materia e forma della conoscenza biologia filosofica materia vivente Fondazione ultima (Letztbegründung) Costruzione filosofia pratica zoosemiotica Filosofia trascendentale Intuizionismo Immagine, simbolo, rappresentazione

  • La filosofia della Scuola di Erlangen e la corrente di pensiero nota come “costruzionismo metodico”, volta a evidenziare la genesi materiale – di carattere semantico e pragmatico – delle strutture conoscitive. Per “genesi materiale” della conoscenza i costruzionisti intendono l'operare concreto dell'uomo, il suo agire teleologicamente orientato alla produzione di oggetti da cui si originano le teorie logiche, scientifiche ed etiche. Sviluppo della ricerca: 1) Le nozioni platoniche di "idea” e di “materia” come fondamento dell'intuizione costruttiva in rapporto alla concezione operativa della scienza in Kant, Husserl, Becker e Dingler. 2) La teoria dell'azione da Fichte al “nuovo neokantismo”. 3) La nascita e lo sviluppo della logica operativa e dialogica. 4) La teoria costruttiva della scienza. 5) Il costruzionismo metodico, la semantica trascendentale e la pragmatica trascendentale. 6) Il culturalismo metodico e la riabilitazione della filosofia pratica.
  • Biologia ed etica in Hans Jonas. La nuova filosofia della natura in rapporto ai temi etici e alla ricerca sicentifica. Il ruolo della tecnica in rapporto all'essere vivente e all'etica.
  • Immagine e simbolo in Hans Jonas e Ludwig Klages. Antropologia dell'immagine in relazione al vivente.
  • La biologia teoretica di Jakob von Uexküll. Ambiente e mondo interno degli animali. La zoosemiotica.
  • I concetti di "possibilità", "necessità" e "realtà" nella cultura filosofica occidentale.


Mediante una ricognizione storico-filosofica delle indagini e dei risultati del costruzionismo metodico della “Scuola di Erlangen”, fondata all'inizio degli anni '60 da Paul Lorenzen e Wilhelm Kamlah e proseguita dai loro allievi J. Mittelstrass, O. Schwemmer, F. Kambartel, P. Janich, K. Lorenz, C.F. Gethmann e G. Gabriel nei centri accademici di Konstanz, Aachen, Marburg e Saarbrücken attraverso la realizzazione, tra la metà degli anni '80 e la metà degli anni '90, dell'Enzyklopädie Philosophie und Wissenschaftstheorie, si intende esaminare la genesi materiale delle strutture logico-conoscitive del pensiero, nelle sue implicazioni semantiche e pragmatiche. Per i costruzionisti, tale genesi si esprime nell'operare concreto dell'uomo, nel suo agire teleologicamente orientato alla “produzione” di oggetti caratterizzanti le attività del linguaggio, del giudizio e della valutazione, attività nelle quali, in ultima istanza, prendono corpo gli “assiomi” e i “principi” delle teorie logiche, scientifiche ed etiche. Questa ricognizione storica si pone alla base della dimensione specificamente teoretica della ricerca, volta alla comprensione delle relazioni che s'instaurano tra i presupposti fenomenologico-normativi del costruzionismo – in cui il mondo della vita e dell'esperienza ricopre un ruolo centrale – e la dimensione più propriamente critico-trascendentale della fondazione conoscitiva che prende spunto dalla funzione “costruttiva” dell'intuizione in Platone, Kant e, più recentemente, in Hugo Dingler. In tal senso, il rilievo assunto dalla dimensione normativa del discorso scientifico favorisce una stretta correlazione tra ragione teoretica e ragione pratica, in opposizione tanto al formalismo astratto della logica tradizionale quanto all'empirismo ingenuo di matrice pragmatica. L'obiettivo della ricerca è quello di verificare la consistenza e i limiti del filo conduttore che lega la tradizione kantiana e neokantiana – recentemente espressa nel cosiddetto “nuovo neokantismo” – e l'indirizzo fenomenologico-costruttivo, così come esso si presenta nel rapporto tra l'apriori materiale di Husserl, l'ermeneutica della fatticità di Heidegger, la filosofia della vita, il principio dell'ordine metodico-pragmatico di Dingler e il criterio dialogico di costruibilità di Lorenzen. La questione verte intorno alla nozione di “fondazione ultima” (Letztbegründung) del discorso scientifico e conoscitivo, intesa non come individuazione, in senso contenutistico-concettuale, dei principi oggettivi e univoci della realtà, ma come ricognizione delle strutture metodico-operative che guidano la ragione umana e determinano la sua specifica universalità e comunicabilità. In questa prospettiva, verrà posta particolare attenzione sui seguenti aspetti: 1) La forma particolare che assumono le nozioni platoniche di “idea” e di “materia” come basi del processo intuitivo-costruttivo della conoscenza, anche in relazione alla concezione operativa della matematica in Kant, Husserl, O. Becker e Dingler. 2) La teoria dell'azione e il rapporto tra azione, principio e fatto nella tradizione dell'idealismo tedesco, da Fichte al nuovo neokantismo. 3) Lo sviluppo e la formalizzazione della logica operativa e dialogica in Lorenzen e nei suoi allievi. Il dialogo come procedura finita di decisione, come manifestazione di un comportamento argomentativo che definisce le regole d'uso dei segni logici. 4) La fondazione della “teoria costruttiva della scienza” nelle sue diverse articolazioni attuali (logica propedeutica, protologica, logica argomentativa e normativa), finalizzate alla ricostruzione razionale e critica dei procedimenti conoscitivi. 5) I rapporti del costruzionismo metodico con la semantica trascendentale di R. Zocher e W. Hogrebe e con la pragmatica trascendentale di K.O. Apel. 6) La polemica e i punti di convergenza con il razionalismo critico (H. Albert e H. Lenk) e con la fenomenologia più recente (E. Holenstein). Il superamento “operazionale” del “trilemma di Münchhausen” e la reinterpretazione costruttivistica dell'antepredicatività husserliana come giustificazione della “non retrocedibilità” (Nichthintergehbarkeit) del linguaggio e della vita. 7) Le attuali trasformazioni del costruzionismo nel “culturalismo metodico” e i suoi rapporti con la “riabilitazione della filosofia pratica”. La prassi come forma di sapere razionale e il nuovo compito universalistico della ragione. Il rapporto della prassi scientifica col "principio responsabilità" di Hans Jonas. 8) Tutti questi temi si congiungono a un'attenzione per la struttura e il significato del "vivente" nei seguenti ambiti: a) vita, immagine e simbolo in Jonas e Klages. L'immagine come realtà e non semplice rappresentazione; b) il significato della biologia filosofica di Jakob von Uexküll, nei suoi aspetti semantici e kantiani; c) le nozioni di possibilità, necessità e realtà come strutture logiche di applicazione dell'indagine sulla vita.