(1) Semiotica dei nuovi media. Faccio ricerca in questo
campo dalla metà degli anni '90, con particolare riguardo a questi
temi: usabilità web, Human Computer Interaction (HCI), Computer
Mediated Communication (CMC), interattività, social networking, viralità online. Dal
2006-2007 ho approfondito i fenomeni di aggregazione sociale
della blogosfera e del Web 2.0,
concentrandomi sulle pratiche di social networking: dagli ambienti di interazione ludica con interfaccia 3D ai più recenti fenomeni di aggregazione sociale relativi ai social media (YouTube, Facebook, Twitter, Instagram, e così via).
(2) Semiotica della comunicazione politica. Mi occupo di
comunicazione politica dal 2005, con particolare riguardo a quella
italiana e statunitense. I concetti e le metodologie che applico a
(e metto alla prova in) questo ambito provengono innanzi tutto
dalla semiotica e dalla filosofia del linguaggio, ma
anche dagli studi sociologici e politologici contemporanei. Nel
2012-2013 ho applicato la metodologia semiotica e
filosofico-analitica alle campagne per le elezioni politiche
nazionali del febbraio 2013.
(3) Semiotica dei consumi. Dopo aver fatto il punto sugli
studi semiotici in questo settore (che negli ultimi diecii anni si sono
concentrati sui luoghi e le pratiche di consumo), ho approfondito in modo
critico-analitico la rappresentazione (visiva, audiovisiva,
multimediale) del corpo umano magro e giovane, una
costante fondamentale attorno a cui – sempre più negli ultimi
vent'anni – le multinazionali orientano gli stili di vita e
le pratiche di acquisto dei consumatori e delle
consumatrici. Ho cercato di ricostruire questa mitologia
contemporanea (nel senso barthesiano), analizzando campagne
pubblicitarie, politiche e sociali, trasmissioni televisive,
videoclip, indagandone le implicazioni sociali, approfondendo le
pratiche sociali di consumo del cibo e allenamento e cura
del corpo che oggi sono sempre più rilevanti e diffuse: dalle
diete ai comportamenti anoressico-bulimici, dai rituali di
frequentazione delle palestre a quelli relativi agli sport estremi,
dal consumo precoce di prodotti contro l'invecchiamento alla
chirurgia estetica di massa. La metodologia e la prospettiva
teorica con cui lavoro in questo ambito sono sempre
interdisciplinari: l'apporto della semiotica è integrato,
laddove possibile o necessario, con quello della sociologia
dei consumi e della storia della cultura.
(4) Semiotica del disegno industriale. La semiotica offre numerosi strumenti per comprendere come gli oggetti di consumo quotidiano, le interfacce di prodotti informatici, gli spazi architettonici sono progettati e usati, quali significati hanno in un certo contesto culturale, quali prendono o perdono in altri contesti, quali pratiche sociali permettono, quali scoraggiano e così via. La ricerca in questo ambito porta risultati rilevanti anche alla riflessione semiotica generale e alla metodologia per l'analisi semiotica dei testi. Mi sono occupata di semiotica del disegno industriale negli anni 2006-2010.