Foto del docente

Federico Picerni

Fixed-term Researcher in Tenure Track L. 79/2022

Department of Modern Languages, Literatures, and Cultures

Academic discipline: L-OR/21 Chinese and South Asian Languages and Literatures

Useful contents

Tesi di laurea magistrale - vademecum

 

Cos’è la tesi di laurea magistrale?

La tesi è un elaborato originale, frutto del lavoro individuale e creativo di chi la redige, preparata seguendo un metodo scientifico, cioè ponendosi chiari obiettivi da raggiungere (p. es. un’ipotesi da dimostrare, una domanda di partenza…).

Ciò significa che non può limitarsi a una raccolta ed esposizione di studi altrui, per quanto approfondita, né essere un lavoro mosso soltanto dall’interesse per il tema scelto, ma senza una valida metodologia a supporto. Non è nemmeno un collage di informazioni raccolte da più fonti, per quanto ricche e complete: deve emergere l'apporto critico e originale di chi la scrive, senza il quale la tesi non può considerarsi un lavoro di qualità.

La tesi è un lavoro di ricerca a tutti gli effetti, e non è raro che persino affermati studiosi citino tesi di laurea nei loro saggi se queste ultime hanno trattato temi poco dibattuti od offerto sguardi originali. Soprattutto essa è il coronamento di lunghi anni di studio e merita pertanto la massima cura.

 

Modalità di richiesta della tesi e scadenze da rispettare

La richiesta al docente deve essere fatta almeno 9 mesi prima della sessione di laurea prescelta. La richiesta deve pervenire via mail o a ricevimento, presentandosi con un progetto e una bozza di indice e bibliografia preliminare (bastano alcuni titoli, almeno un punto di partenza), che sarà poi trasformato e sviluppato in corso d'opera.

Chi è indeciso sul tema deve pertanto prendere contatto con il docente ben prima!

Per tenere traccia del carteggio, tutte le comunicazioni relative alla tesi si svolgeranno su un unico thread (risponderemo quindi sempre alla stessa mail, non se ne apriranno altre per l'invio dei singoli capitoli, domande, ecc.).

I capitoli devono essere consegnati e saranno revisionati di volta in volta, quindi è importante preparare e mantenere un buon piano di lavoro per non ritrovarsi con tutto alla fine. Ogni volta che si consegna un capitolo, è necessario allegare alla mail anche l'indice.

È necessario altresì prendere visione, sul sito del Corso, delle altre scadenze relative a ciascuna sessione di laurea.

 

Tipologie di tesi

È possibile scegliere tra due tipologie di tesi:

Tesi di ricerca: di carattere teorico-metodologico o storico in ambiti quali la letteratura moderna e contemporanea, la sociologia del linguaggio, gli studi culturali, i translation studies.

Tesi di traduzione: dal cinese all’italiano, di uno o più testi specialistici, letterari o saggistici (di circa 12.000-15.000 caratteri cinesi), preceduti da una contestualizzazione storico-culturale e corredati da un commento linguistico-traduttologico e da un eventuale glossario.

 

Argomento

La scelta dell’argomento da trattare è libera, l’unico criterio imprescindibile è l’originalità.

Nel caso della tesi di ricerca, bisogna accertarsi che l’argomento scelto possa contare su una bibliografia sufficientemente ampia da consentirne la trattazione, ma che al contempo presenti delle lacune che la tesi andrà a colmare (qui sta la sua originalità!).

Anche se si opta per la tesi di traduzione, è ugualmente necessario accertare l’esistenza di una letteratura secondaria sul tema o l’autore/trice scelto/a, nonché gli spazi di originalità offerti; naturalmente, non è possibile scegliere un corpus di testi già tradotti in italiano.

Si tratta insomma di scegliere un case study circoscritto e originale da legare a un filone di ricerca già esistente.

Da regolamento del CdLM in "Lingua e cultura italiane per stranieri", è necessario che l'argomento scelto contenga un collegamento con la lingua o la cultura italiane, da concordarsi con il docente.

 

Struttura della tesi di ricerca

Per la tesi di ricerca è anzitutto importante partire con una domanda o ipotesi di ricerca, che costituirà il filo dell’argomentazione sviluppata nel corso della tesi. Avere una domanda o ipotesi di ricerca aiuta ad avere un obiettivo, a non perdersi in digressioni, e a sviluppare l’analisi sulla base di ciò che si vuole dimostrare.

La tesi di ricerca non deve essere didascalica, cioè un elaborato che non si collega al suo contesto e si limita a illustrare quello che avviene nelle opere: il che, tutt'al più, può produrre una buona recensione, ma non un lavoro accademico.

Su questa base, la tesi di ricerca dovrà articolarsi in una struttura simile alla seguente:

  • Introduzione
  • Capitolo di introduzione all’argomento e contestualizzazione
  • Capitolo sull’autore/tricespecifico/a [se la tesi è di letteratura]
  • Capitolo/i di analisi
  • Conclusioni
  • Bibliografia

 

Struttura della tesi di traduzione

La tesi di traduzione avrà invece una struttura simile a quella che segue, naturalmente con la traduzione come perno:

  • Introduzione
  • Capitolo di introduzione all’argomento e contestualizzazione
  • Traduzione
  • Commento traduttologico
  • Conclusioni
  • Glossario (se necessario)
  • Bibliografia

Il commento traduttologico è la parte della tesi dedicata all’analisi non del testo in sé, ma delle proprie strategie e scelte traduttive. Solitamente segue questa struttura, che corrisponde alle problematiche da affrontare:

  • Tipologia testuale
  • Dominante del testo
  • Lettore modello
  • Macrostrategiatraduttiva
  • Microstrategietraduttive (problemi lessicali, morfosintattici, culturo-specifici, ecc.)

Naturalmente arriveranno dal docente indicazioni più precise per chi intenderà cimentarsi nella tesi di traduzione!

Certe tesi di traduzione, specialmente quelle che lavorano su testi caratterizzati da linguaggi specialistici o tecnici, possono prevedere l’elaborazione di un glossario. Il glossario raccoglie ed elenca parole appartenenti a una microlingua tecnica, la loro traduzione (eventualmente divisa fra letterale e finale: pensiamo per esempio alle espressioni idiomatiche), e, se necessario, una breve spiegazione del significato.

 

Citazione delle fonti

Le citazioni hanno la funzione di esempio esplicativo, di sostegno di una tesi esposta, o talvolta posso servire per presentare il tema di cui si parlerà. Solitamente si citano fonti primarie e fonti secondarie.

Fonti primarie: i testi su cui concentriamo l’analisi della nostra tesi: siano essi opere letterarie, documenti di altro genere, corpora di frasi o altri esempi linguistici, testi da tradurre.

Fonti secondarie: tutte quelle che discutono, descrivono, commentano, analizzano, interpretano le fonti primarie. Citare fonti secondarie dimostra inoltre che si è fatta ricerca sugli studi esistenti e che lo stato dell’arte della disciplina è a noi noto. Sono accettabili fonti tratte da saggi accademici (articoli e volumi). Risultano invece non accettabili articoli di giornale, blog, e così via.

Ogni affermazione, tesi o argomentazione che non riflette le opinioni o le conoscenze dell’autore/trice dell’elaborato e non sia di conoscenza comune deve riportare la fonte da cui è tratta (p. es. sarà necessario riportare la fonte se sostengo che Mo Yan può essere considerato uno scrittore filogovernativo/antigovernativo, ma non se affermo che è originario dello Shandong).

Se le citazioni sono brevi (entro le 3 righe), possono essere riportate nel corpo del testo fra virgolette. Se sono più lunghe di tre righe vanno inserite a capo, senza virgolette, rientrate rispetto al testo normale e con font ridotto nella dimensione.

Le citazioni e i riferimenti bibliografici in cinese devono sempre avere anche i caratteri!

 

Citare le fonti in cinese

Com'è ovvio e naturale, una tesi in lingua o letteratura cinese riporterà diverse citazioni da fonti cinesi, siano esse romanzi, saggi accademici o quant'altro. Laddove non esista una versione in lingua italiana, non sono considerate accettabili traduzioni in inglese. Se, per esempio, si sta analizzando l'autrice Sheng Keyi e si riporta una citazione da Bei mei 北妹, romanzo mai tradotto in italiano, è imperativo tradurre il brano originale, anziché riportare lo stesso brano nella traduzione inglese di Shelly Bryant, Northern Girls. Anzitutto perché non bisogna dare affatto per scontato che la traduzione inglese sia precisa, soddisfacente o non si sia presa delle libertà; in secondo luogo, riportare versioni già esistenti in inglese, in una tesi redatta in lingua italiana, da parte di chi conosce il cinese è indice di pigrizia intellettuale.

Riportare le fonti in cinese e abbozzare una propria traduzione mette alla prova e dà dignità ai propri studi linguistici e incrementa la qualità del proprio elaborato

 

Stile citazionale

È importante che tanto le citazioni nel testo quanto le voci della bibliografia seguano uno stile coerente.. Ecco alcuni esempi:

Citazioni nel testo:

nome-anno-pag. tra parentesi (Knight 2006, 222)

citazione completa in una nota a piè pagina

Riferimenti bibliografici:

  • [monografie] autore (cognome, nome), Titolo, luogo di pubblicazione: casa editrice, anno

Esempio: Knight, Sabina, The Heart of Time: Moral Agency in Twentieth-century Chinese Fiction, Cambridge: Harvard University Press, 2006.

  • [articoli] autore (cognome, nome), "Titolo", nome della rivista, volume, numero: pagine.

Esempio: Dooling, Amy, "Representing Dagongmei (Female Migrant Workers) in Contemporary China", Frontiers of Literary Studies in China, 11, 1: 133-156.

  • [capitoli da volumi] autore (cognome, nome, "Titolo", in curatore (a cura di), Titolo del volume, luogo di pubblicazione: data, pagine.

Esempio: Pesaro, Nicoletta, "Letteratura cinese moderna e contemporanea", in Guido Samarani e Maurizio Sarpari (a cura di), La Cina III. Verso la modernità, Torino: Einaudi, 693-745. 

Esistono numerosi manual of style che potete seguire (Chicago, MLA, …). Non c’è preferenza rispetto allo stile da seguire, purché sia consistente in tutta la tesi!

 

Come cercare le fonti?

Esistono diversi database accademici che è possibile consultare:

- Google Scholar, JSTOR, Academia.eu…

- Per le fonti cinesi, fare riferimento a CNKI (raggiungibile mediante wifio proxy di ateneo)

Spulciare le bibliografie delle fonti secondarie è sempre un buon metodo, foriero di serendipità: dal momento che trattano le nostre stesse tematiche, potrebbero esserci spunti molto utili.

Solo se questi (e altri) tentativi “falliscono” è consigliabile chiedere al docente.

 

Alcuni consigli per la raccolta o l’identificazione delle fonti

Per contestualizzazioni e ricerche bibliografiche:

  • Bibliografie tematiche MCLC
  • Denton, Kirk, The Columbia Companion to Modern Chinese Literature, New York: Columbia University Press, 2016.
  • Gu, Ming Dong, Routledge Handbook of Modern Chinese Literature, London: Routledge, 2018.
  • Knight, Sabina, Letteratura cinese, Milano: Hoepli, 2021.
  • Pesaro, Nicoletta e Pirazzoli, Melinda, Narrativa cinese del Novecento, Roma: Carocci, 2019 (presente in bibliografia)

Per un’infarinatura di teorie e metodologie di analisi letteraria:

  • Culler, Jonathan, Teoria della letteratura, Roma: Armando Editore, 1999.
  • Eco, Umberto, Sei passeggiate nei boschi narrativi, qualunque edizione.
  • Masi, Edoarda, Storie del bosco letterario, Milano: Scheiwiller, 2002.
  • Pozzana, Claudia, La poesia pensante. Inchieste sulla poesia cinese contemporanea, Macerata: Quodlibet, 2011.

Quanto alla traduzione:

  • Berman, Antoine, La traduzione e la lettera o l’albergo nella lontananza, Macerata: Quodlibet, 2003.
  • Osimo, Bruno, Manuale del traduttore, Milano: Hoepli, 2011.
  • Pesaro, Nicoletta (a cura di), The Ways of Translation: Constraints and Liberties of Translating Chinese. Venezia: Libreria Editrice Cafoscarina, 2013.
  • Pesaro, Nicoletta (a cura di), La traduzione del cinese.Riflessioni, strategie e tipologie testuali. Milano: Hoepli, 2022.
  • Pozzi, Silvia, Il carattere e la lettera. Tradurre dal cinese all’italiano, Milano: Hoepli, 2022.

 

Cura formale

Può sembrare secondario, ma anche la forma deve essere oggetto della più scrupolosa cura. Anzitutto si tratta della veste dell’elaborato ed è quindi un primo impatto visivo di primaria importanza, ma fa anche parte dei criteri in base ai quali la tesi verrà valutata!

In particolare occorre fare attenzione ai seguenti punti: aggiungere sempre i caratteri dopo i nomi di personalità cinesi (alla prima occorrenza), i caratteri devono essere seguiti o preceduti dal pinyin, ci deve essere uniformità nella scelta dei tradizionali o semplificati, così come nello stile delle citazioni (nome+anno tra parentesi o note a piè pagina), citazioni che richiedono anche sempre il n. di pag. o il link da cui sono tratte; per le citazioni in lingue straniere devi decidere se mettere solo l'italiano o lingua originale+italiano (per il cinese, specie per le tue traduzioni, sarebbe senz'altro opportuno).

 

Altre informazioni tecniche

Lunghezza: 100 pagine (250mila caratteri spazi inclusi) ad esclusione di appendici, bibliografie, ecc.

Lingua: italiana

Discussione: in parte svolta in una delle due lingue straniere del piano di studi

Valutazione: 7 punti

Criteri di valutazione: chiarezza testuale; consequenzialità argomentativa e correttezza formale; originalità di risultati e acquisizione di autonomia nella ricerca e nella stesura dell’elaborato; discussione finale

Tutte le altre informazioni utili sono disponibili nella pagina del sito del Corso dedicata alla prova finale.

Ultimo aggiornamento: 17 febbraio 2024