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Elisa Baroncini

Professoressa ordinaria

Dipartimento di Scienze Giuridiche

Settore scientifico disciplinare: IUS/13 DIRITTO INTERNAZIONALE

Temi di ricerca

Diritto dell'Organizzazione mondiale del commercio: sistema OMC e tutela dell'ambiente; sistema multilaterale degli scambi e cambiamenti climatici; sistema OMC e diritti fondamentali; processi produttivi non collegati al prodotto; giurisprudenza dell'Organo d'appello dell'OMC sull'Accordo TBT; dumping e market economy status; la "Right to Know Legislation" e il sistema OMC; la Cina nel sistema di risoluzione delle controversie dell'OMC; la Cina e le risorse naturali nel sistema dell'OMC 

Relazioni esterne dell'Unione europea: i profili giuridici delle relazioni economiche tra Unione europea e Cina; il treaty-making power della Commissione europea; il ruolo del Parlamento europeo nella conclusione degli accordi internazionali; le delegazioni dell'Unione europea; Unione europea, Cina e diritto internazionale degli investimenti



Diritto dell'Organizzazione mondiale del commercio: sistema OMC e tutela dell'ambiente; sistema multilaterale degli scambi e cambiamenti climatici; sistema OMC e diritti fondamentali; processi produttivi non collegati al prodotto; la "Right to Know Legislation" e il sistema OMC; dumping e market economy status; la Cina nel sistema di risoluzione delle controversie dell'OMC. Nell'ambito del diritto internazionale dell'economia si affrontano diversi aspetti, di diritto sostanziale ed istituzionale, del sistema dell'Organizzazione mondiale del commercio, collegandoli con temi di diritto internazionale generale e di diritto internazionale dell'ambiente. Dopo aver compiuto una disamina della giurisprudenza dell'OMC sul rapporto tra liberalizzazione degli scambi e tutela ambientale, intendiamo analizzare la sezione dei negoziati di Doha dedicata alle questioni ambientali, studiandola alla luce della ricerca, da parte della Comunità internazionale, di un'intesa vincolante sulla riduzione dei gas serra per la lotta al cambiamento climatico. Analoga attenzione verrà dedicata al rapporto tra diritto OMC e tutela dei diritti fondamentali, incentrando la nostra analisi, in particolare, sulla nozione di morale pubblica e di ordine pubblico di cui agli artt. XX GATT e XIV GATS alla luce dei reports dell'Organo d'appello dell'OMC sulle restrizioni cinesi sulle importazioni di libri e prodotti audiovisivi e sul divieto statunitense per le scommesse online. Quindi, ci si occuperà della annosa e irrisolta questione dei processi produttivi non collegati al prodotto, recentemente sfociata in una nuova controversia sollevata da Canada e Norvegia contro l'Unione europea per la sua disciplina che bandisce la commercializzazione di prodotti fatti con pelle di foca. Ci si propone di analizzare anche il tema delle cd "Right-to-Know-Legislation", ossia dei sistemi di etichettatura e certificazione, sempre più diffusi quali strumenti di mercato per orientare la scelta del consumatore, e della loro compatibilità con il sistema OMC; e, infine, intendiamo esaminare il ruolo svolto dalla Cina nel sistema di risoluzione delle controversie dell'OMC, con particolare riferimento alla questione dei paesi considerati economie in transizione o senza economia di mercato in rapporto alle regole anti-dumping.

Relazioni esterne dell'Unione europea: i profili giuridici delle relazioni economiche tra Unione europea e Cina. Si intende compiere una disamina dei cd “dialoghi bilaterali†posti in essere attraverso intese amministrative raggiunte tra la Commissione europea e vari ministeri del governo cinese, nonché del contenzioso in sede OMC che ha visto e vede contrapporsi l'Unione europea e la Cina, sia come diretti contendenti che come parti terze. Particolare attenzione verrà data all'applicazione delle misure di difesa commerciale –segnatamente di dazi antidumping- per contrastare la vendita sottocosto che rende altamente concorrenziali i prodotti di quel Paese asiatico. Approfondita analisi verrà dedicata ai negoziati tra Cina ed Unione europea per la conclusione di un accordo internazionale per la promozione e la tutela degli investimenti.

Le relazioni esterne dell'Unione europea: il treaty-making power della Commissione europea; il ruolo del Parlamento europeo nella conclusione degli accordi internazionali. Gli Stati membri dell'Unione europea hanno sempre cercato di mantenere un accento intergovernativo nella procedura comunitaria di conclusione degli accordi internazionali, redigendo e sottoscrivendo i Trattati CE e UE in modo tale da riservare al Consiglio, l'istituzione europea deputata a rappresentare gli interessi nazionali, un ruolo preminente nei meccanismi di ratifica. La prassi, però, ha visto il progressivo affermarsi di diverse e numerose intese concordate con soggetti terzi dalla Commissione nell'esecuzione delle politiche comunitarie. Oggetto del nostro studio è la disamina di tale attività pattizia della Commissione, alla luce anche delle novità apportate dal Trattato di Lisbona. In particolare, si intende analizzare il ruolo della Commissione europea nella definizione delle relazioni tra il sistema UE e il sistema ONU, nonché nell'istituzione e nel funzionamento del cd servizio diplomatico dell'Unione europea, codificato per la prima volta dal Trattato di Lisbona con il nome di “servizio europeo per l'azione esterna†della UE. Infine, ci si prefigge di esaminare il ruolo del Parlamento europeo nella conclusione degli accordi internazionali dopo l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona. L'ultima revisione dei Trattati europei, infatti, ha visto il conferimento all'Assemblea del potere di dare il proprio assenso nella conclusione di quasi tutti gli accordi internazionali che l'Unione europea decida di sottoscrivere, rafforzando notevolmente la presenza del Parlamento nelle relazioni internazionali della UE. Pertanto, diviene necessario valutare come l'Assemblea europea reagisca di fronte alla massiccia moltiplicazione dei suoi poteri nelle competenze esterne della UE.