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Donatella Restani

Professoressa ordinaria

Dipartimento di Beni Culturali

Settore scientifico disciplinare: L-ART/07 MUSICOLOGIA E STORIA DELLA MUSICA

Coordinatrice del Corso di Dottorato in Beni culturali e ambientali

Temi di ricerca

Parole chiave: beni musicali eventi sonori nei racconti di viaggio archeologia musicale musica humana la tradizione classica nella librettistica sapere musicale miti sonori musica greca antica etnomusicologia storica patrimonio musicale antico Boezio

-      Le musiche dei viaggiatori dall'antichità all'età moderna: testi e immagini.

-     Musica humana: storia di un concetto boeziano dall'antichità all'età moderna.

-    Vedere la Musica mundana: i diagrammi della trattatistica musicale.

I temi di ricerca si collocano in due più ampie prospettive. Una riguarda l'ampliamento delle fonti utilizzate per la ricerca musicologica. L'altra concerne lo studio della trasmissione dei modelli del sapere, di cui la musica ha fatto parte dall'Antichità all'Età moderna. La presenza costante delle idee sulla musica nella vita culturale del passato è uno dei beni musicali immateriali da conservare e trasmettere consapevolmente.

1) Le musiche dei viaggiatori dall'Antichità all'Età moderna: testi e immagini.

Più di una decina di anni fa, insieme con F. A. Gallo presentammo il progetto, allora denominato Across the Mediterranean: A Proposal for a Study of Travellers Reports as Documents of Musical Life, all'incontro dello “Study Group on the Anthropology of Music in Mediterranean Cultures of the International Council for Tradizionale Music (ICTM dell'Unesco), organizzato, presso la Fondazione “Ugo e Olga Levi” di Venezia. Era il giugno del 1995 e si delineava la possibile esplorazione di un campo del tutto insondato: la presenza di eventi sonori nei testi dei viaggiatori dell'Antichità e del Medioevo. Due storici della musica proponevano, per la prima volta, agli etnomusicologi e agli antropologi della musica di avviare una ricerca sulle testimonianze della musica non scritta e non registrata né registrabile. Si trattava di considerare pertanto ‘altre' fonti rispetto a quelle utilizzate abitualmente dalla storia della musica e dall'etnomusicologia: testi e immagini che descrivevano, con le parole o con le figure, gli eventi sonori. Si iniziò con i resoconti di viaggio e con le ricostruzioni storiche di civiltà antiche: le musiche ascoltate dai viaggiatori dell'antichità e del medioevo erano esperienze frequenti. Le tracce dei suoni e delle musiche erano impresse nella memoria di chi le aveva ascoltate o ne aveva sentito parlare e che comunque ne tramandava a sua volta il ricordo, con parole o con immagini. Il periodo di incubazione della ricerca fu particolarmente lungo. Nel 2001 e 2004, vi furono due seminari internazionali della Fondazione “Ugo e Olga Levi” di Venezia, dedicati a Eventi sonori nei racconti di viaggio. Antichità e Medioevo, con le relative pubblicazioni («Musica e Storia», IX/2, 2001, pp. 377-529; XIII/1, 2005, pp. 83-175); nel 2006, un convegno presso la Biblioteca universitaria di Genova, in occasione della Giornata nazionale di Cristoforo Colombo, il cui titolo Eventi sonori nei racconti di viaggio. Prima e dopo Cristoforo Colombo testimonia lo sconfinare della ricerca sino ai primi decenni del XVI secolo («Itineraria. Letteratura di viaggio e conoscenza del mondo dall'Antichità al Rinascimento», VI, 2007). Tra marzo e luglio 2007, infine, la ricerca è stata inclusa tra le attività del Dottorato in Musicologia e Beni musicali, con una serie di seminari che hanno avviato una sistematica schedatura sia della raccolta Navigazioni e viaggi di G.B. Ramusio, comprendente testi di viaggiatori in Africa Asia e Nuovo Mondo, sia di altre antologie e testi di viaggiatori, sia editi sia manoscritti e che si sono completati con la pubblicazione dell'atelier (Bologna, Clueb, 2010).

Per quanto riguarda la documentazione testuale delle musiche ascoltate e eseguite dai viaggiatori nell'antichità, tale ricerca tiene conto tra l'altro del primo sondaggio (Pisa, 2009) su un campione scelto di circa 1400 frammenti degli storici di età ellenistica ("Die Fragmente der griechischer Historiker", a cura di F. von Jacoby, II volume, parti A e B). Si intende considerare innanzitutto il corpus dei frammenti degli storici greci raccolti da Jacoby (1923-1958) e oggi in via di aggiornamento e completamento rispetto al disegno originario. I testi degli storici giunti per tradizione indiretta possono infatti inserirsi a pieno titolo tra le fonti non ancora adeguatamente utilizzate per ricostruire alcuni momenti di storia della musica dal punto di vista dei semplici ascoltatori, rivolti a un pubblico interessato a tutti i fatti più importanti della storia antica o loro contemporanea. Le questioni sollevate riguardano le rappresentazioni culturali e le descrizioni del ruolo dell'esperienza sonora nella società e nella politica sia nella Grecia sia presso i popoli ‘altri' visti attraverso lo sguardo etnografico delle prime storie universali.

Inoltre rientra in quest'ambito il progetto di ricerca sulla presenza dei suoni e della musica nei viaggi di conquista di Alessandro Magno: Alexander the Great's Travels and Musical Encounters: a Project, nel panel Travelling Music and Music for Travelers: Archetypes and Documentary Evidence of Music Itinerancy in Ancient Greece, panel con D. Castaldo, C. Lo Muzio, E. Rocconi, in   Crossing Borders: Musical Change and Exchange through Time, XIII Symposium of the ICTM Study group for Music Archaeology, Universidad del Valle, Guatemala City, April 8-12, 2013, ora pubblicato sia negli Atti del convegno (Ekho, Berlin 2019); sia in "Itineraria", 16, 2017, pp. 19-36.

Altri studi correlati sono apparsi in:

(con L. Mauro), «Ascoltiamo il canto armonioso degli uccelli, il grido delle aquile». Incontri filosofici e sonori nei racconti su Alessandro, in Itinerari del testo per Stefano Pittaluga, II, Genova, Dipartimento di Antichità, Filosofia e Storia, 2018, pp. 653-660.

Listening between lines: Alexander’s musical legacy in Italy (13th-15th centuries), in The Music Road. Interculturality and Regional Traditions from the Mediterranean to India, ("Proceedings of the British Academy: Themed Volumes”), ed. by Reinhard Strohm, London, pp. 87-100.

L'esito complessivo di tale ampio progetto, che si colloca nella storiografia musicale in una posizione inusuale, volta alla riscoperta della presenza delle idee e delle pratiche musicali nei contesti storici solitamente trascurati sia dalla storia della musica sia dell'etnomusicologia, confluirà nella pubblicazione: Atlante della musica nei racconti di viaggio, a cura di F. A. Gallo, V. Minazzi, D. Restani, Milano, Jaca Book, 2020 (in press).

2)     Musica humana: storia di un concetto boeziano dall'antichità all'età moderna.

Da circa un ventina d'anni, ho iniziato a studiare i contesti storici e i testi, in cui si colloca la formazione del concetto boeziano di musica e, in particolare, della musica humana. Di tali studi ho dato sinora conto in numerose relazioni a convegni, poi confluite nel terzo capitolo del volume Musica per governare. Alessandro, Adriano e Teoderico (Ravenna, 2004). In seguito, tale ricerca si è estesa alle nuove prospettive dell'estetica utili alla riflessione sull'esperienza sonora e sulle sensibilità musicali delle civiltà del passato, vale a dire nei periodi precedenti la teorizzazione dell'estetica. In questa direzione ho esaminato pertanto la trattatistica antropologica cristiana nei secoli IV e V, e in particolare i testi di Calcidio, Macrobio e gli scritti De anima, con particolare riferimento a Claudiano Mamerto. Di tali sviluppi, ho dato conto in alcuni convegni, a Genova e Venezia nel 2006, a Cremona nel 2008, pubblicati nei relativi atti:

- (con L. Mauro) Musique du corps et musique de l'âme : la musica humana de Boèce, in Musica corporis. Savoirs et du corps de l'antiquité à l'âge humaniste et classique, par F. Malhomme et E. Villari, Turnhout, Brepols, 2011, pp. 159-178;

- Le radici antropologiche dell'estetica boeziana: anima humana e musica humana, in Le fonti dell'estetica musicale. Nuove prospettive storiche, Atti del convegno (Venezia, 26-28 ottobre 2006), in «Musica e Storia», XV, 2007, pp. 243-258;

-  La musica humana e Boezio: ipotesi sulla formazione di un concetto, in Music in the Roman Empire: Theoretical Evidence and Archaeological Findings, Atti del secondo meeting di MOISA. The International Society for the Study of Greek and Roman Music and its Cultural Heritage (Cremona, 30-31 ottobre 2008), a cura di E. Rocconi, «Philomusica online», 2010, pp. 21-27.

Attualmente, tale ricerca si rivolge a verificare il contesto entro cui Boezio possa aver elaborato il concetto di musica humana, in relazione ai testi in cui era trattato il tema antropologico dell'anima dell'uomo in rapporto all'esperienza sonora. Il prossimo ampliamento di tale ricerca, che prevede l'elaborazione di una monografia, comprensiva anche della quarta linea di ricerca qui sotto enunciata, comprenderà per questa sezione lo studio dei rapporti tra anima, corpo e musica nei testi greci e latini di età tardo antica, in particolare del IV e V secolo, in una prospettiva antropologica.

3) Vedere la Musica mundana: i diagrammi della trattatistica musicale.

Le mappe, le carte geografiche e i diagrammi sono una delle varie rappresentazioni del pensiero a cui la ricerca è oggi particolarmente attenta. In particolare, questo progetto riguarda un aspetto del quadrivium ancora poco esplorato, come i diagrammi presenti nei manoscritti e nelle prime edizioni moderne dei trattati, non solo musicali, dell'antichità, che rappresentano visivamente le connessioni immaginate tra il cosmo e la musica.

La prima versione del progetto - The Renaissance of musica mundana: the early printed editions of Macrobius'Commentary on Cicero's Dream of Scipio  (1472-1597) - è stata presentata al convegno internazionale  (Sing aloud harmonious spheres: Music, philosophy, and the order of the universe in the Renaissance, Venice, University of Warwick, 12- 15 maggio) , poi edita nel 2013 (Ricerche sulle immagini musicali nelle prime edizioni del Commento al Sogno di Scipione di Macrobio, in Polidoro. Studi offerti ad Antonio Carile, a cura di Giorgio Vespignani, Fondazione «Centro italiano di studi sull'alto Medioevo», Spoleto 2013, pp. 919-928 e tavv. I-IV). Intendo estenderla ai diagrammi presenti nei manoscritti dei Commentarii alSogno di Scipione” di Macrobio. In un secondo momento passerò anche a quelli di Briennio, per le connessioni evidenziate con l'edizione di Macrobio stampata a Basel, 1535, a cura di J. Camerarius.

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