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Daniele Vicoli

Professore associato

Dipartimento di Scienze Giuridiche

Settore scientifico disciplinare: IUS/16 DIRITTO PROCESSUALE PENALE

Temi di ricerca

Parole chiave: ammissione della prova diritti dei detenuti riforma dell'ordinamento penitenziario fase esecutiva e pena "illegale" sequestro e confisca

1. Pena "illegale" e poteri del giudice dell'esecuzione. - 2. La tutela dei diritti dei detenuti. - 3. Ammissione della prova e invalidità. - 4. Misure cautelari reali e tutela degli interessi patrimoniali della persona offesa. - 5. La legge di delega per la riforma dell'ordinamento penitenziario.

1. L'obiettivo è quello di analizzare il novero e l'ampiezza dei poteri che sono attribuiti al giudice dell'esecuzione con riguardo ai casi di pena "illegale", in particolare per effetti dei rapporti tra il diritto interno e le fonti sovranazionali. - 2. Le sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo nei casi Sulejmanovic e Torreggiani hanno conferito rinnovata centralità al tema della tutela del diritti dei detenuti, con particolare riguardo ai vincoli che derivano dal divieto di pene disumane. Ai conseguenti moniti della Corte costituzionale (sentenza n. 279 del 2013), ha poi risposto il legislatore con una serie di articolati interventi normativi. Oggetto di studio sono le modifiche così introdotte, nella prospettiva di verificarne l'adeguatezza rispetto agli standard di tutela ed effettività imposti dalla giurisprudenza costituzionale ed europea. - 3. L'analisi è incentrata sui meccanismi valutativi sottesi ai parametri di ammissibilità della prova (art. 190 c.p.p.). In quest'ottica, particolare attenzione è dedicata ai divieti di ammissione che sono diretti a tutelare la legalità della prova (art. 191 c.p.p.).  In tale ambito, assume specifico rilievo il sempre più frequente ricorso a mezzi probatori di natura tecnico-scientifica; alla luce di questa tendenza, diventa cruciale un tema che, ancora oggi, risulta lontano da uno stabile inquadramento: come verificare l'affidabilità delle metodologie scientifiche impiegate per la ricostruzione del fatto. - 4. Oggetto di analisi è il quadro normativo volto a garantire e soddisfare gli interesse risarcitori della persona offesa (art. 185 c.p). In questa prospettiva, assume rilievo centrale il profilo che attiene ai rapporti tra il sequestro preventivo (e la confisca che rappresenta lo sbocco naturale di tale cautela reale) e quello conservativo, con particolare riferimento alle ipotesi in cui la sfera patrimoniale della persona offesa sembra godere di una tutela rafforzata (a titolo esemplificativo, si vedano l'art. 644 comma 6 c.p. e l'art. 19 d. lgs. n. 231/2001). - 5. E' all'esame del Parlamento una legge di delega per la riforma dell'ordinamento penitenziario. Nel quadro dei principi direttivi volti a vincolare il legislatore delegato, particolare attenzione va dedicata a quelli riguardanti il versante delle procedure, la cui disciplina richiede una incisiva opera di razionalizzazione.