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Daniele Benati

Full Professor

Department of the Arts

Academic discipline: L-ART/02 History of Modern Art

Useful contents

NORME PER LA REDAZIONE DELLLA TESI

Formattazione

Si consigliano le seguenti specifiche:

  • Margini sinistro/destro 3 cm, superiore/inferiore 2,5 cm, testo giustificato;
  • Dimensioni e carattere: corpo 12/13 punti per Times New Roman, Garamond, Calibri;
  • Interlinea 1, 5 righe;
  • Le pagine vanno numerate ad esclusione del frontespizio, della dedica e/o dei ringraziamenti e dell’indice.

Norme bibliografiche generali

a) VOLUMI

M. Bloch, Apologia della storia o mestiere di storico, Torino 1969, p. 80.

Non utilizzare la formula “AA.VV.” (che non ha alcun valore bibliografico), piuttosto lasciare solo il titolo dell’opera:

L’oratorio di San Siro in Novara, De Agostini, Novara 1988.

b) SCRITTI CONTENUTI IN MISCELLANEE, DIZIONARI, ENCICLOPEDIE

M.T. Cuppini, L’arte gotica a Verona nei secoli XIV-XV, in Verona e il suo territorio, Verona 1969, pp. 211-366, in part. 212-213.

P. Rizzi, ad vocem Aleotti, Ulisse, in Dizionario Biografico degli Italiani, II, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 1960, p. 151 (eventualmente, segnalare “consultabile online”).

c) ARTICOLI CONTENUTI IN PERIODICI (RIVISTE, ATTI ACCADEMICI)

A. Serrani, Alcune considerazioni sul polittico di Perugino alla Certosa di Pavia, in “Studi di storia dell’arte”, 32, 2022, pp. 75-86.

d) SCHEDA DI CATALOGO

A. Serrani, in Giulio II e Raffaello. Una nuova stagione del Rinascimento a Bologna, a cura di D. Benati, M.L. Pacelli, E. Rossoni, catalogo della mostra (Bologna), Cinisello Balsamo 2022, pp. 71, n. II.1 (seguire la numerazione del catalogo).

e) DOCUMENTI D’ARCHIVIO

Se nella tesi compaiono molte sigle di istituzioni che conservano documenti citati, è bene raccoglierle e scioglierle in un apposito elenco (“Abbreviazioni”) da anteporre alla bibliografia:

ASBo, Archivio di Stato di Bologna, fondo, busta, carta.

Citazioni bibliografiche

a) NELLE NOTE AL TESTO

  • citazioni per esteso: la prima volta che compare, ciascuna voce va redatta con tutti i dati completi; a partire dalla seconda citazione, la voce va così abbreviata: al cognome dell’autore, sono fatte seguire soltanto le prime due o tre parole significative del titolo (in corsivo) seguite da cit. (es. Bloch, Apologia della storia cit., p. 135)
  • Ibidem: se una citazione è la stessa segnalata nella nota immediatamente precedente (stesso autore, stesso testo e stessa pagina, si adopera ibidem (in corsivo), purché non si produca ambiguità:

    14 Portoghesi, Roma barocca cit., p. 57.

    15 Ibidem (stesso autore, stesso testo, stessa pagina).

    16 Ibidem, p. 59 (stesso autore, stesso testo, pagina diversa).

  • Id. (o Ead., se femminile) è usato per indicare l’autore già presente nella citazione precedente (è però più chiaro ripetere il nome):

    1 M. Tafuri, Venezia e il Rinascimento, Einaudi, Torino 1985; Id., Ricerca del Rinascimento. Principi, città, architetti, Einaudi, Torino 1992.

    a) NELLA BIBLIOGRAFIA FINALE

  • citazioni per esteso, in ordine cronologico: le voci sono raggruppate per anno e all’interno di un medesimo anno si segue l’ordine alfabetico di nomi o titoli.

    Schede del catalogo

    Melozzo da Forlì
    (Forlì, 1438-1494)
    1. Angelo
    circa 1474
    affresco staccato; 114 × 91 cm
    Città del Vaticano, Musei Vaticani, inv. 40269.14.5
    • possono seguire altre informazioni, opportunamente titolate in corsivo:
    Iscrizioni:
    Provenienza:
    Bibliografia:

  • Abbreviazioni

  • ·nel testo corrente è consigliabile usarle il meno possibile, salvo in caso di argomenti scientifici, tecnici o comunque specialistici. Lo stesso vale per i simboli, come unità di misure (“Si fermò a cento metri da casa” e non “Si fermò a 100 m da casa”; ma: “La tela misura 40 x 60 cm”, “L’inventario contiene 215 numeri”).
  • denominazioni quali sig., dr./dott., prof., ing., arch., mons. e simili, se proprio necessarie, vanno sciolte:

    circa - va sempre per esteso e preposto al numero

    nota - va sempre per esteso anche nelle indicazioni bibliografiche (n./nn. è l’abbreviazione di numero/i)

    Si veda, Cfr. (confronta) - evitarne l’uso

    Alcune abbreviazioni

    avanti Cristo a.C. (senza spazi)

    capitolo/i cap. / capp.

    carta/e c./cc.

    citato/i cit.

    dopo Cristo d.C. (senza spazi)

    eccetera ecc. (mai preceduto da virgola; è preferibile

    scioglierlo in eccetera)

    edizione ed.

    fascicolo/i fasc.

    figura/e fig. / figg.

    foglio/i f. / ff.

    illustrazione/i ill.

    manoscritto/i ms. / mss.

    nuova serie n.s.

    pagina/e p. / pp. (p. 3; ma pp. 3-4, pp. 5-8)

    recto, verso r / v (in corsivo e tenuto attaccato al numero

    cui si riferisce [f. 28v])

    seguenti sgg. (mai preceduto da e; con “pp. 73 sgg.” si

    intende: “da p. 73 in avanti”)

    senza data s.d.

    tavola/e tav. / tavv.

    traduzione italiana trad. it.

    Citazioni di testo

  • la citazione nel testo va tra virgolette inglesi doppie (“ ”); la citazione nella citazione va tra virgolette inglesi singole (‘ ’).