Rischi psicosociali del lavoro, in particolare mobbing/workplace
bullying; stress-lavoro correlato; comportamenti lavorativi
controproduttivi (ritirata organizzativa, ostilità, sabotaggi,
etc.); work engagement; workaholism.
Una prima area di indagine riguarda la misurazione e l'effetto
dei rischi psicosociali (carico di lavoro, controllo sul
lavoro, conflitto ed ambiguità di ruolo, ecc.) e dello
stress a livello individuale. In questo ambito la
ricerca concerne (ad es.) la validazione di strumenti che
quantificano l'esposizione a fattori di rischio psicosociale, anche attraverso lo studio della
relazione delle variabili indagate con misure di esito quali
fatica e sintomatologia psicologica e fisica da
stress.
Un interesse particolare riguarda il mobbing, un fattore di rischio psicosociale
estremo relativamente alle sue conseguenze
sulla salute. La ricerca condotta riguarda i suoi effetti
psicofisici sulla persona esposta; più recentemente, inoltre,
l'interesse si è spostato sui possibili antecedenti del
fenomeno sfruttando la cosiddetta "work environment hypothesis",
secondo la quale il mobbing sarebbe un esito di situazioni
conflittuali lavorative 'sfuggite di mano', causate da una cattiva
organizzazione del lavoro.
Nelle indagini viene anche considerato il possibile ruolo di
fattori di vulnerabilità individuale.
Associato al tema del mobbing vi è quello dei
comportamenti controproduttivi, che riguarda la messa in atto
da parte del lavoratore di comportamenti negativi (tra cui quelli
di mobbing, ma non solo: anche atti di sabotaggio, furti, ecc.).
Interessa soprattutto indagare il mobbing dalla prospettiva di
colui che lo mette in atto e cercare di capire quali fattori
organizzativi e personali possono predisporre la persona verso
frustrazioni e comportamenti aggressivi.
Più recentemente sono stati sviluppati i temi del work
engagement e del workaholism. Il primo è uno stato
psicologico caratterizzato da elevata disponibilità ad investire nel lavoro (energia, dedizione, ecc.).
L'indagine ha riguardato sia la validazione italiana di una misura
di work engagement che i fattori in grado
di promuovere tale esito, indicatore di elevata motivazione
lavorativa. Per ciò che concerne il
workaholism, ossia la dipendenza da lavoro, il tema è
in fase di sviluppo e l'indagine è mirata sia a
perfezionare la sua definizione e misurazione, sia a vagliare i suoi esiti, avvalendosi anche di misure di tipo fisiologico (ad es.
pressione arteriosa).