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Camillo Neri

Professore ordinario

Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica

Settore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/02 LINGUA E LETTERATURA GRECA

Temi di ricerca

Parole chiave: Lessicografia Filologia biblica Filologia Classica Lirica greca Letteratura greca Tradizione e fortuna dei classici Informatica per le discipline classiche Bibliografia Critica testuale Filosofia greca Educazione alla pace

a) cursus istituzionale

 

            Il sottoscritto Camillo Neri si è laureato in Lettere Classiche il 22.3.1991 con una tesi in Filologia Greca (relatore il Prof. Renzo Tosi, correlatore il Prof. Francesco Bossi) sulle testimonianze della poetessa Erinna, giudicata meritevole del massimo dei voti, della lode e della dignità di stampa. Tra il gennaio e il febbraio 1992 ha vinto due concorsi per l’ammissione al Dottorato di Ricerca in Filologia Classica, prima a Firenze e poi a Padova, optando poi per quest’ultima sede.

            Ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Filologia Classica il 12.12.1995, con una dissertazione (relatore il Prof. Guido Avezzù) che, in continuità con il lavoro iniziato in sede di tesi di laurea, è consistita in una sorta di proekdosis – corredata di traduzione e commento – di testimonianze e frammenti, e in uno studio complessivo della fortuna, dell’opera, della metrica e della lingua di Erinna.

            Nel gennaio 1996 ha vinto una borsa annuale di perfezionamento presso l’Institut für Klassische Philologie della Ludwig-Maximilians-Universität di München, dove, sotto la guida del Prof. Ernst Vogt, nel corso del Semestre estivo 1996, ha iniziato a occuparsi dei rapporti tra l’ultima lirica corale (in particolare Bacchilide) e il contemporaneo teatro tragico di Eschilo, nonché del ‘proemio’ (VS 22 B 1) di Eraclito. A questo periodo risalgono la relazione di fine semestre Die Sprache Homers, presentata al Proseminar del Prof. Vogt, e la nota Die weißen, sanftredenden Schläfen (Erinna, SH 401,46). Nel marzo 1997 ha conseguito una borsa biennale di perfezionamento post-dottorato presso il Dipartimento di Filologia Classica e Medioevale dell’Università di Bologna: il progetto di ricerca, affidato alla tutela dei Proff. Enzo Degani e Renzo Tosi, ha posto le premesse per l’edizione critica complessiva della poetessa Erinna (Erinna. Testimonianze e frammenti, Bologna 2000, 20032), che rappresenta altresì una sorta di conclusione dei lavori sopra menzionati. Nella primavera 1997 è stato inoltre nominato cultore della materia per la Letteratura Greca presso le Facoltà di Lettere e Filosofia delle Università di Bologna e di Parma. Nel luglio 1997 è risultato idoneo e secondo classificato in un concorso per un posto di ricercatore di Lingua e Letteratura Greca presso l’Università di Bologna. Nel settembre 1997 ha partecipato come borsista al II Corso Residenziale “Colloquio sulla Poesia Epica Greca e Latina”, Montescaglioso (Matera), 22-23 settembre 1997. Nel dicembre 1998 è risultato idoneo e primo classificato in un concorso per un posto di collaboratore tecnico-scientifico con competenze in risorse informatiche per la filologia classica presso il Dipartimento di Filologia Classica e Medioevale dell’Università di Bologna, e il 20 gennaio 1999 è stato regolarmente assunto in ruolo, a tempo indeterminato, presso lo stesso Dipartimento. Nel settembre 2001 è risultato idoneo a una valutazione comparativa per il reclutamento di professori associati di Lingua e Letteratura Greca (presso l’Università degli Studi di Pisa) e dal 1 novembre 2001 ha preso servizio come professore associato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna, come titolare dell’insegnamento di Storia della Lingua Greca. Nel luglio 2004 è risultato idoneo a una valutazione comparativa per il reclutamento di professori ordinari di Lingua e Letteratura Greca (presso l’Università degli Studi di Foggia) e dal 1 novembre 2005 ha preso servizio come professore ordinario presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna, come titolare dell’insegnamento di Storia della Lingua Greca.

            Dal 2009 al 2018 ha fatto parte della Commissione Didattica di Facoltà (e poi Scuola) di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna, che ha presieduto nell’a.a. 2011/2012. Dal 2013 al 2021 (fino all’abolizione delle Scuole) è stato coordinatore della Commissione Orientamento della Scuola di Lettere e Beni Culturali dell’Università di Bologna. Dal 2008 è tutor e dal 2010 al 2015 è stato membro della Commissione di Accesso del Collegio Superiore dell’Università di Bologna. Dal 2015 ha fatto a più riprese parte della Commissione di Valutazione per l’attribuzione degli scatti stipendiali dell’Università di Bologna. È stato l’ultimo direttore del Dipartimento di Filologia Classica e Medioevale dell’Università di Bologna (dal 2009 al 2011) e il fondatore del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica (nel 2011, con Niva Lorenzini).

 

b) attività didattica

 

            Dall’a.a. 1999/2000, presso la stessa Università di Bologna, è responsabile dei corsi di Computer e Antichità Classica, che dall’a.a. 2003/2004 si configurano altresì come attività di laboratorio (F) per gli studenti dei trienni dei corsi di laurea in Lettere e in Storia. Dall’a.a. 2001/2002 ha svolto regolarmente le lezioni e gli esami di Storia della Lingua Greca negli aa.aa. 2001/2002, 2002/2003, 2003/2004, 2004/2005, 2005/2006, cui si sono aggiunti, nel 2004/2005 i corsi di Filologia e Letteratura Greca per la laurea specialistica poi magistrale, nel 2005/2006 i corsi di Storia della Lingua Greca e di Informatica per le Discipline Classiche per la stessa laurea specialistica poi magistrale, nel 2011/2012 i corsi di Grammatica Greca sia per la laurea triennale, sia per quella magistrale. Nell’anno 2010/2011 ha altresì tenuto per supplenza il corso di Letteratura Cristiana Antica per la laurea triennale. Dal 2007 tiene lezioni e seminari per il Collegio Superiore dell’Università di Bologna. Ha tenuto esercitazioni sui fonts speciali e sulle banche-dati per la ricerca bibliografica e per i testi classici, biblici e patristici per gli studenti del corso di laurea in Conservazione dei Beni Culturali (Ravenna, 25.3.2004), per gli allievi del corso Sinform in Progettistica multimediale (Bologna, 14.12.2001), per gli studenti del I anno di alcuni licei modenesi (Dipartimento di Filologia Classica e Medioevale, 21.12.2001) e per gli studenti di teologia del Seminario Arcivescovile dell’Emilia-Romagna (18.1.2007).

            Dall’autunno 1992 ha tenuto una serie di corsi di alfabetizzazione alla lingua greca, prima presso l’Istituto di Filosofia e poi presso l’Istituto di Lingua e Letteratura Latina dell’Università di Parma. In quest’àmbito rientra anche la relazione Il desiderio e la ricerca. L’‘andare oltre’: Giuseppe, Edipo e Bruno Snell, tenuta presso l’Istituto di Italianistica dell’Università di Parma il 31.5.1995 e ora pubblicata negli «Atti del Convegno “Forme dell’esilio”, Parma, 30-31.5.1995», Parma 1996, 11-25 (e in forma aggiornata in https://www.academia.edu/17167584/Tra_esilio_e_libert%C3%A0_Giu­seppe_Edipo_e_Bruno_Snell_Museo_Ebraico_Bologna_22_ottobre_2015_camillo.neri_at_unibo.it_).

            Nel giugno del 2011 è stato professore a contratto per un master presso l’Università di Salamanca (lezioni su Stesicoro e la lirica greca). Nel maggio-giugno 2012 ha tenuto come professore a contratto un ciclo di lezioni di Grammatica Greca per la Scuola Galileiana di Studi Superiori di Padova. Nel giugno-luglio del 2012 ha tenuto come professore a contratto un ciclo di lezioni sulla lirica greca al XXIII Seminario di Alta Cultura (La lirica dal mondo greco al mondo umanistico) organizzato a Genga-Sassoferrato dall’Istituto Internazionale di Studi Piceni.

            Sul versante scolastico, tra il 26.3.1996 e il 3.4.1996 ha tenuto una supplenza per l’insegnamento di Materie Letterarie, Latino e Greco nella classe V A del Liceo Ginnasio Statale “L. Ariosto” di Reggio Emilia. In collaborazione con i Proff. Vittorio Citti e Claudia Casali, ha inoltre pubblicato i voll. II e III di Autori Greci (Bologna, Zanichelli, 1996) un’antologia per il triennio del liceo classico, il volume unico Auctor et Lector. Antologia di Autori Latini per il Biennio (Torino, Loescher, 1999), ha curato la seconda edizione di Latine Vertenda, versioni latine per il biennio (Firenze, La Nuova Italia), e alcune antologie di autori latini, Classici nel presente, Scrittori latini nel tempo, Gli autori nella letteratura latina per i trienni delle scuole medie superiori (Bologna, Zanichelli, 2000, 2005, e successive riedizioni). Ha poi curato un rifacimento integrale del corso di lingua greca per i ginnasi di A. Sivieri-P. Vivian (con G. Alvoni, R. Batisti e M. Olivieri), Μέθοδος. Corso di lingua e cultura greca (I-V, Firenze 2018), di cui è in preparazione una seconda edizione, e sta curando una storia della letteratura greca in sintesi (con E. Magnelli ed E. Medda).      

            All’altezza dell’estate 2022 ha seguito come relatore 392 tesi di laurea (triennale o magistrale) e di dottorato.

 

c) gruppi di ricerca

 

Dalla primavera 1995 è membro di un’équipe di studiosi incaricati di tradurre e commentare la versione greca dell’Antico Testamento (la così detta ‘Bibbia di Alessandria’ o ‘Settanta’): in particolare, si è occupato del Levitico (Introduzione al Levitico, traduzione e note dei capp. 1-10, 17-19, 22-25; excursus I, II, III, V; revisione generale, in La Bibbia dei LXX. 1. Il Pentateuco, a c. di Luciana Mortari, Roma 1999, 397-453, 482-497, 502-523, 918-921, 924s.) e si sta ora dedicando ai Proverbi, analizzando soprattutto le differenze del greco rispetto al Testo Masoretico ebraico e i paralleli neotestamentari. Dal 1993 al 1998 ha fatto parte di un gruppo di studio sull’ebraico biblico e post-biblico presso il ‘Centro Poggeschi’ di Bologna. Dall’au­tunno del 1997 al marzo 1998 ha partecipato a un gruppo di studio sull’arabo classico presso lo stesso ‘Centro Poggeschi’. Dall’autunno 2006 ha partecipato a un gruppo di studio sul siriaco presso il Dipartimento di Filologia Classica e Medioevale (responsabile il Prof. Lorenzo Perrone). Tra l’autunno del 1995 e quello del 1996, ha aderito a un progetto di ricerca dell’Akademie der Wissenschaften di Göttingen per l’edizione delle tabelle di concordanza del vasto corpus degli Apophthegmata Patrum. Nell’estate del 2005, con A. Cacciari, F. Citti, L. Perrone, ha curato la raccolta degli scritti scientifici di Paolo Serra Zanetti (Imitatori di Cristo. Scritti classici e cristiani, Bologna 2005), di cui ha altresì curato la bibliografia («Eikasmós» XV, 2004, 393-400, Imitatori di Cristo cit. 619-623).

Dal maggio 1997 è membro della redazione di «Eikasmós», e cura la redazione e la stampa della correlata collana «Studi». Dal 2011 è condirettore della rivista e della collana correlata. Dall’estate del 1997, insieme alla stessa redazione di «Eikasmós» è impegnato nella traduzione complessiva dei Deipnosofisti di Ateneo, di cui ha curato il libro IX. Il 23 aprile 2001 ha organizzato, insieme alla redazione di «Eikasmós», la giornata “Da Aion a Eikasmós. Giornata di studi sulla figura e l’opera di Enzo Degani”, i cui Atti sono stati pubblicati, a cura della medesima Redazione, nel 2002. Ha inoltre partecipato alla redazione dei due volumi di Filologia e storia. «Scritti di Enzo Degani» (Hildesheim, Olms, 2004), presentati a Bologna, all’Accademia delle Scienze, il 30 settembre 2004. Con i colleghi grecisti, ha ideato e promosso le serie di lezioni, conferenze e seminari “Filologia e Letteratura Greca a Bologna” e “Seminari Enzo Degani”, giunte rispettivamente al XIV e al XV ciclo. Insieme alla redazione di «Eikasmós» e alla Consulta Universitaria del Greco, ha ideato e promosso il Convegno “Hermeneuein. Tradurre il greco” (Bologna, Aula Magna di Santa Lucia, 20 dicembre 2008), che ha registrato la partecipazione di oltre 1000 persone. Con un gruppo di ricerca che coinvolge le università di Milano, Bologna, Pisa e Bari, ha organizzato il workshop internazionale Lessico del comico. Le parole della commedia greca tra ricezione antica e riusi moderni (Bari, 10-11.11.2016). Con il gruppo dei cristianisti bolognesi, ha ideato e organizzato la giornata di presentazione degli scritti scientifici di Paolo Serra Zanetti (Imitatori di Cristo. Scritti classici e cristiani, Bologna 2005), Bologna 17 aprile 2005, e i cicli di lezioni e seminari “Seminari Bolognesi di Letteratura Cristiana Antica”, giunti all’XI ciclo. Nel 2018 ha collaborato all’ideazione e alla preparazione – e vi ha poi partecipato con una relazione sul problema del tradurre – del Convegno “Figure dell’Altro: Identità, Alterità, Stranierità” (Bologna, Aula Magna della Biblioteca Universitaria 5-7 giugno 2018), e inoltre del ciclo di incontri “Leggere Dio”, organizzato nell’àmbito del Collegio Superiore dell’Università di Bologna, di cui ha moderato la tavola rotonda finale (Bologna, Aula Magna del Dipartimento di Scienze Politiche, 14 maggio 2018).

Dall’autunno 1999 è membro del Centro Studi ‘La permanenza del classico’ diretto dal Prof. Ivano Dionigi presso il Dipartimento di Filologia Classica e Medioevale dell’Università di Bologna. Con lo stesso Dionigi e con Francesco Citti ha organizzato il Convegno Internazionale “Seneca nella coscienza dell’Europa”, Bologna 8-10 aprile 1999, il Convegno Internazionale “Scientia Rerum”, Bologna 29 settembre-1 ottobre 2005, e i cicli di letture-rappresentazioni pubbliche Trilogia latina (maggio 2002), Tre infiniti (maggio 2003), Nel segno della parola (maggio 2004), Nomos Basileus (maggio 2005), Mors: finis an transitus? (maggio 2006), Madri (maggio 2007), Elogio della politica (maggio 2008), Regina pecunia (maggio 2009), Animalia (maggio 2010), Eredi (maggio 2011), Barbarie (maggio 2012), Res novae Rivoluzioni (maggio 2013), Esodi (maggio 2014), Homo sum (maggio 2015), Follia (maggio 2016), La felicità (maggio 2017), Il potere (maggio 2018), Patria/Patriae (maggio 2019), i cui testi sono stati pubblicati, rispettivamente in Trilogia latina. Il male, la natura, il destino, Bologna 2002, Tre infiniti. Il divino, l’anima, l’amore, Bologna 2003, Nel segno della parola, Bologna 2004, Nomos Basileus, Bologna 2005, Mors: finis an transitus?, Bologna 2006, Madri, Bologna 2008, Elogio della politica, Bologna 2008, Regina pecunia, Bologna 2009, Animalia, Bologna 2010, Eredi, Bologna 2011, Barbarie, Bologna 2012, Res novae–Rivoluzioni, Bologna 2013, Esodi, Bologna 2014, Homo sum, Bologna 2015, Follia, Bologna 2016, La felicità, Bologna 2017, Il potere, Bologna 2018, Patria/Patriae, Bologna 2019; si vedano anche le traduzioni Misfatti, non parole e La ragione della forza, in D. Del Giudice-U. Eco-G. Ravasi, Nel segno della parola, a c. di I. Dionigi, Milano 2005, 82-89; A ciascuno il suo nomos, Le tre costituzioni e L’obbedienza civile, in M. Cacciari-L. Canfora-G. Ravasi-G. Zagrebelsky, La legge sovrana, a c. di I. Dionigi, Milano 2006, 116-120, 126-129; La primavera e l’autunno (Mimnermo, fr. 2 West2), «Sogno di un’ombra» (Pindaro, Pitica, 8, 95-97), Aut finis aut transitus (Platone, Apologia di Socrate, 39e-41d), La cura della morte (Platone, Fedone, 61d-65a), La tarma è sulla trama (Leonida, Antologia Palatina, 7, 472), Non omnis morieris (Callimaco, Epigramma 2 Pfeiffer = Antologia Palatina, 7, 80), Come un’oliva matura (Marco Aurelio, A se stesso, 4, 48), in M. Cacciari-I. Dionigi-A. Malliani-G. Ravasi-Silvia Vegetti Finzi, Morte. Fine o passaggio?, a c. di I. Dionigi, Milano 2007, 91-93, 99-106, 110-112, 136; «Ti prego, dormi, bimbo» (Simonide, PMG 543), Una donna ideale (Proverbi, 31, 10-31), L’inizio di un amore (Apollonio Rodio, Argonautiche, 3, 275-298), in Simona Argentieri-E. Bianchi-M. Cacciari-I. Dionigi-Cornelia Isler-Kerényi-E. Sanguineti, Madre, madri, a c. di I. Dionigi, Milano 2008, 84-86, 133; Il canto del buongoverno (Sol. fr. 4 W.), La grazia violenta degli dèi (Aesch. Ag. 160-183), Democrazia e libertà (Thuc. II 37-41), La scuola dell’Ellade (Isocr. 4,43-50), Salutari messe in scena (Polyb. VI 56,6-15), in E. Bianchi-M. Cacciari-D. Del Giudice-I. Dionigi-U. Eco-V. Gregotti-G. Ravasi-G. Zagrebelsky, Elogio della politica, Milano 2009, 125-128, 132-136, 138-140, 151s.; Contro gli sfruttatori (Am. 8,1-12), La legge degli avvoltoi (Hes. Op. 202-218), I limiti della ricchezza (Sol. fr. 13 W.), Esibizioni di povertà (Hippon. frr. 1s., 36s., 42-44, 48 Dg.2), Poveri nobili e nobili poveri (Eur. El. 367-390), Comunismo strategico (Plat. Resp. 416d-417b, 462a-465e), Affaristi, plutocrati, fuchi (Plat. Resp. 548a-565a), Schiavi e padroni (Plat. Leg. 776b-778a), Elogio dell’avidità ([Plat.] Hipparch. 225a-232c), Crepi l’avarizia… (Theophr. Char. 10 e 30), in E. Bianchi-M. Cacciari-L. Canfora-F. Debenedetti-I. Dionigi-G. Rossi-V. Shiva, Il dio denaro, Milano 2010, 91s., 97s., 101-107, 112-133, 139-141, Il quinto e il sesto giorno (Gen. 1,20-31), L’arca e la salvezza (Gen.6,5-9,17), Un regno di pace (Is. 11,1-9), Amore creatore (Sal. 104), Le aquile e la lepre (Aesch. Ag. 104-159), Sviluppi naturalmente funesti (Aesch. Ag. 717-736), La biga dell’anima (Plat. Phaedr. 245e-246b, 253d-254e), “Licantropologia” della tirannide (Plat. Resp. 565c-566a), Come gli uccelli del cielo… (Mt. 6,25-34), in G. Barbujani-E. Bianchi-M. Cacciari-I. Dionigi-U. Eco-D. Mainardi, Animalia, Milano 2011, 103-109, 111-114, 121-124, 130-134, 150s.; Scuola pubblica per uomini liberi (Arist. Pol. 8,1s., 1337a 11-b 21), Eredità celesti (Ap. 12s.), «Ho ereditato…» (Marc. Aur. I 1-17), in E. Bianchi-M. Cacciari-I. Dionigi-P. Grossi-M. Recalcati-B. Spinelli, Eredi, Milano 2012, 114-117, 159-167; Conquista, saccheggio, esilio (2Re 24,10-25,21), in M. Cacciari-F. Cardini-Adriana Cavarero-I. Dionigi-S. Givone-V. Magrelli-S. Rodotà, Barbarie. La nostra civiltà è al tramonto?, Milano 2013, 157-161. Ancora in collaborazione con I. Dionigi, F. Citti e Bruna Pieri, ha curato il volume Di fronte ai classici. A colloquio con i Greci e i Latini, pubblicato dalla Bur nel 2001. Dall’a.a. 2006/2007 all’a.a. 2008/2009, con i colleghi del Centro, ha organizzato e tenuto lezioni per il corso Linguaggi delle Scienze e Antichità Classica, rivolto anche agli studenti di facoltà scientifiche.

Dal luglio 2001 dirige e coordina la sezione bolognese del Centro Italiano per l’Année Philologique (CIAPh), incaricato della schedatura di un centinaio di periodici pubblicati in Italia per il maggiore annuario bibliografico (su carta e online) del mondo nel settore dell’antichità classica. Nell’àmbito di questa attività, è stato inoltre più volte responsabile di un’unità locale di ricerca Cofin ex-40%. Dalla primavera 2019 è succeduto a Franco Montanari come Direttore del CIAPh e dalla stessa primavera è membro del Comité de Direction della “Société Internationale de Bibliographie Classique”.

Dal 2001 dirige e coordina il gruppo internazionale del “Progetto Leggere”, in corso, finalizzato a creare una sintesi vocale in grado di permettere a nonvedenti e ipovedenti lo studio del greco antico attraverso l’uso di opportuni screen readers. Nella fase attuale del progetto – che potrebbe avere importanti ricadute didattiche anche per normodotati e potrà essere oggetto di un brevetto o di una tutela – è già possibile ‘far parlare il computer in greco’ (con spelling descrittivo di spiriti e accenti) grazie all’impiego di tabelle e fonts Unicode; a questo proposito, del 2007 è una convenzione tra il Dip. bolognese, il DARFICLET dell’Università di Genova e l’Editore Loescher per sostenere, anche economicamente, la sperimentazione connessa al progetto. Nell’aprile 2014, insieme a Silvia Gianferrari, ha presentato il “Progetto Leggere” al Convegno “Dislessia e studio delle lingue classiche” (Bologna, Liceo M. Minghetti, 3 aprile 2014). Sull’argomento ‘dislessia e lingue classiche’ ha assegnato e seguito diverse tesi di laurea triennali e magistrali.

Dal 2016 collabora alle attività del portale https://grecoantico.it/, per cui ha tenuti nei mesi primaverili (marzo-aprile-maggio) corsi e webinars su “A proposito di Saffo” (2017), “Il greco… con metodo” (2018), “Erinna: un apprezzato mistero” (2019), “Dalle steppe alle isole: storia (antica) della lingua greca” (2020), “Ingredienti del tragico” (2021), “La lirica greca, testi e contesti” (2022).

Dal gennaio 2021 è Socio Corrispondente Residente dell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna.

 

d) convegni e conferenze

 

            Ha partecipato con relazioni ai seguenti convegni: nel maggio 1995 “Forme dell’esilio Parma, 30-31.5.1995”; nell’aprile 2001 alla “Giornata di Presentazione della Biblioteca G. Pozzi – Parma 9.4.2001”; nell’aprile del 2002 alla “VII Giornata di Studi Bizantini – Sa­ler­no, 11-12 aprile 2002, La erudizione scolastico-grammaticale a Bisanzio (les­si­co­gra­fia, trattatistica grammaticale, esegesi, ecc.)”; nell’ottobre 2003 al “First International Col­lo­quium on Ancient Question and Answer‑Literature – Utrecht (The Netherlands), 11-13 October 2003”; nel novembre 2003 al Convegno Internazionale / International Con­ference “La rete dei palinsesti: nuove forme di collaborazione europea nell’attività di­dattica e scientifica – Ravenna, 28 novembre 2003”, organizzato nell’àmbito del pro­get­to europeo “Rinascimento virtuale – Digitale Palimpsest­forschung. Rediscovering writt­en records of a hidden European cultural heritage”; nel luglio 2007 al Convegno Internazionale “Humanitas – Napoli 15-23 luglio 2007”; nell’aprile 2012 al Convegno Internazionale “Disegnare il futuro con intelligenza antica. L’insegnamento del latino e del greco antico in Italia e nel mondo – Torino, 12-14 aprile 2012” e al Convegno “‘E Dio sorrise’. Ironia e riso nella Bibbia – Firenze 21-22 aprile 2012”; nel novembre 2012 al Convegno Internazionale “Filosofia, Letteratura, Tragico – Bologna, 16-17 novembre 2012”; nell’aprile del 2014 al Convegno “Dislessia e studio delle lingue classiche” (Bologna, Liceo M. Minghetti, 3 aprile 2014); nel giugno 2014 alla “Festa delle scritture” (Bologna, 4 giugno 2014), al Convegno Internazionale “Thronos. Grammatica storica degli oggetti di arredo: prototipi, funzioni, materiali” (Bologna, 5-6 giugno 2014), e al “Festival del Mondo Antico” (Rimini, 20-22 giugno 2014); nel maggio 2016 alla “Giornata Mondiale della Lingua e della Cultura Greca” (Bologna, Sala Farnese, 20 maggio 2016); nel settembre 2016 alla “Scuola di Metrica e Ritmica Greca” (Urbino, 9 settembre 2016); nel novembre 2016 al workshop internazionale “Lessico del comico. Le parole della commedia greca tra ricezione antica e riusi moderni” (Bari, 10-11 novembre 2016), alla Giornata di studio “Una lunga amicizia. Franco Ferrari e la Letteratura greca” (Napoli, 21 novembre 2016) e al Seminario di studi in ricordo di Giovanni Tarditi, a vent’anni dalla scomparsa, “Archiloco, dall'edizione di Giovanni Tarditi (1968) ad oggi” (Milano, Università Cattolica del ‘Sacro Cuore’, 30 novembre 2016); nel gennaio 2017 alla “Notte del Liceo Classico” (Bologna, Liceo Classico “M. Minghetti”, 20 gennaio 2017); nel giugno 2018 al Convegno “Figure dell’Altro: Identità, Alterità, Stranierità” (Bologna, Aula Magna della Biblioteca Universitaria 5-7 giugno 2018); nell’aprile del 2019 al “Festival dell’editoria sul mondo antico” (Roma, Università “Sapienza”, 11 aprile 2019); nel maggio 2019 al Convegno Internazionale “Patres. Un metodo per il dialogo tra le culture. La chresis patristica” (Bologna, Dip. di Storia Culture Civiltà, 8 maggio 2019) e alla “Giornata Nazionale della Cultura Classica” (Reggio Emilia-Parma, 30 maggio 2019); nell’ottobre 2019 al Convegno “Tra lingua e letteratura” (Ancona, Liceo Classico “Rinaldini”, 25 ottobre 2019); nel dicembre 2019 alla “Tavola rotonda sulla Didattica del Greco” (Salerno, Associazione Italiana di Cultura Classica, 4 dicembre 2019); nel gennaio 2020 alla “Notte del Liceo Classico” (Bologna, Liceo Classico “M. Minghetti”, 17 gennaio 2020); nel febbraio 2020 alla “V Giornata Mondiale della Lingua e della Cultura Greca: Lingua e civiltà dei Greci: una prospettiva diacronica” (Parma, Associazione Italiana di Cultura Classica–Dip. di Discipline Umanistiche, sociali e delle imprese culturali”, 7 febbraio 2020); nell’inverno-primavera del 2022 al ciclo “Le stelle e i timonieri” (Napoli, Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti – Associazione Italiana di Cultura Classica, 20.4.2020). È stato inoltre presidente di sessione ai seguenti convegni: nel febbraio 2016 al Convegno Internazionale “Per un lessico della commedia greca” (Milano, Palazzo Greppi, Sala Napoleonica, 2-3 febbraio 2016); nel maggio 2016 al Convegno Internazionale “Per un lessico del comico. μίμησις” (Pisa, Palazzo Matteucci, 5-6 maggio 2016) e al Convegno Internazionale “Omero, Esiodo, Eschilo, Pindaro: forme e trasmissione dell’esegesi antica” (Bologna, Accademia delle Scienze, Sala Ulisse, 23-25 maggio 2016); nel maggio 2018 alla tavola rotonda finale del ciclo di incontri “Leggere Dio” (Bologna, Aula Magna del Dipartimento di Scienze Politiche, 14 maggio 2018).

            Ha tenuto lezioni e conferenze presso varie istituzioni culturali e scolastiche di Ancona (Associazione Italiana di Cultura Classica: 28.10.2016, 3.4.2018, 25.10.2019), Bari (Università: 11.11.2016, 5.4.2018, 25.11.2020), Bologna (Associazione “Abramo e Pace”: 20.11.2019; Associazione Italiana di Cultura Classica: 19.1.2022; Azione Cattolica: 5.2.2015, 23.2.2017, 25.5.2017; Bottega dell’Elefante: 12.5.2003, 5.12.2005, 12.12.2005; Centro Culturale “R. Bacchelli”: 28.5.2014, 27.5.2015, 25.5.2016, 24.5.2017, 29.5.2018, 29.5.2019, 25.5.2022; Chiesa del Baraccano: 9.6.2016; Chiesa dei Santi Bartolomeo e Gaetano: 24.6.2004; Chiesa di San Sigismondo: 29.11.2000; Museo Archeologico: 7.11.2004; Museo Ebraico: 22.10.2015; Cinema Castiglione: 20.3.2006; Ex Libris Biblioteca di Discipline Umanistiche: 5.5.2015, 6.10.2016; Liceo Classico “M. Minghetti”: 15.1.2010, 27.1.2011, 3.4.2014, 14.2.2015, 20.1.2017, 18.12.2018, 11.1.2019, 17.1.2020; Liceo-Ginnasio “L. Galvani”: 10.9.2021; Liceo Scientifico “A. Righi”: 16.12.2002, 26.1.2010, 10.4.2019; Piazza S. Stefano: 6.11.2008; Segretariato per le Attività Ecumeniche, Chiesa della Misericordia: 23.11.2010; Seminario Bolognese di Letteratura Cristiana Antica: 18.1.2012, 19.6.2015; Seminario Arcivescovile – Studio Teologico Accademico Bolognese: 11.10.2011), Barcelona (Universitat: 25.9.2012), Bari (Università: 13.11.2018), Cagliari (Università: 4-5.4.2019), Cento (Liceo “G. Cevolani”: 15.1.2016), Cesena (Liceo Classico “V. Monti”: 13.2.2007), Chieti-Pescara (Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali – Università degli Studi “G. d’Annunzio”: 26.5.2015), Como (Liceo “A. Volta”: 28.11.2019), Faenza (Società Coope­rati­va di Cultura Popolare – Biblioteca Zucchini – Incontri della Pieve: 6.6.2004; Incontri di Autunno: 28.10.2005, 13.10.2006, 11.10.2009), Fermo (Associazione Italiana di Cultura Classica: 22.4.2017), Ferrara (Liceo Classico Statale “L. Ariosto”: 21.3.2002, 2.12.2003, 2.12.2004, 14.12.2005, 18.12.2006, 27.3.2008, 11.12.2008, 20.1.2010, 9.2.2011, 24.2.2012, 28.2.2014, 27.2.2015, 23.2.2016, 3.3.2017, 1.3.2019, 12.3.2022), Firenze (Liceo Classico “Michelangiolo”: 21.3.2013), Frankfurt a.M. (Universität–Colloquium Classicum, 2.7.2020), Genova (Università: 3.10.2019), Jesi (Liceo Scientifico “L. Da Vinci”: 28.4.2017; Rete dei Licei Classici delle Marche: 23.9.2021), La Spezia (Associazione Italiana di Cultura Classica: 24.2.2017), Malaga (Universidad: 14.6.2017), Mirandola (Liceo Linguistico Classico “Pico”: 12.10.2013, 10.2.2016), Milano (Università Statale: 2.4.2014, 29.11.2019; Università Cattolica del “Sacro Cuore”: 30.11.2016), Modena (Liceo Scientifico “Wiligelmo”: 4.12.2003; Liceo “L. Muratori”: 12.5.2011, 6.5.2017; Liceo “S. Carlo”: 12.5.2011, 21.10.2011, 8.2.2012, 10.1.2013; Liceo “Sacro Cuore”: 26.2.2016, 19.4.2017, 6.4.2018, 20.11.2020, 3.12.2021), Napoli (Dipartimento di Filologia Classica – Università “Federico II”: 21.6.2005, 31.5.2010, 21.11.2016, 26.11.2019, 20.4.2022), Giardini Naxos, Catania (17-18.10.2002), Padova (Dipartimento di Scienze del Mondo Antico: 10.6.2008), Parma (Liceo “G.D. Romagnosi”: 24.11.2016; Associazione Italiana di Cultura Classica–Dip. di Discipline Umanistiche, sociali e delle imprese culturali: 7.2.2020, 10.6.2022), Pavia (Dipartimento di Studi Umanistici: 25.3.2022), Prato (Liceo Classico “F. Cicognini”: 9.9.2021), Ravenna (Provincia, Agone Placidiano: 17.5.2014, 23.5.2015, 28.5.2016; Associazione Italiana di Cultura Classica: 25.9.2017; Biblioteca Classense: 23.5.2019), Reggio Emilia (Liceo Classico-Scientifico “Ariosto-Spallanzani”: 20.11.2008; Liceo “Matilde di Canossa”: 8.4.2016), Rimini (Liceo Classico Paritario “Dante Alighieri”: 4.12.2020; Musei Civici: 23.11.2002; Museo della Città, Lapidario: 21.6.2014), Roma (Università di Roma Tre: 4.4.2014; Università “La Sapienza”: 31.3.2016, 17.11.2016; Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II”: 19.5.2022), Rovigo (Liceo “Celio-Roccati”: 23.4.2016), Salerno (Università: 15.5.2019, 4.12.2019; Associazione Italiana di Cultura Classica: 15.5.2019, 4.12.2019), Sassuolo (Liceo “A.F. Formiggini”: 9.12.2020, 2.12.2021), Sovere (Scuola di Pace: 8.8.2011), Trier (Universität: 14.7.2005), Trieste (“Incontri Triestini di Filologia Classica”: 28.4.2011), Urbino (“Scuola di Metrica e Ritmica Greca e Latina”: 9.9.2016), Valencia (Facultat de Filologia, Traducció i Comunicació: 25-26.4.2013), Venezia (Dipartimento di Studi Umanistici – Università Ca’ Foscari – Seminari Veneziani di Letteratura Greca: 1.2.2012), Vercelli (Dipartimento di Studi Umanistici – Università del Piemonte Orientale: 26.1.2015), Vicenza (Liceo Classico “S. Quadri”: 21.2.2002), su “Antoine de Saint-Éxupéry”, “La veglia e il farsi carico: da Virgilio a Pier Vittorio Tondelli”, “L’aggressione democratica. Il dialogo degli Ateniesi e dei Melii in Tucidide”, “Seneca nella filosofia del Novecento”, “Eros, Philia e Agape nel Vangelo di Giovanni”, “Tradurre i classici: esercizio, precisione, mediazione”, “La traduzione come ascolto dell’altro. Dai classici a Paul Ricoeur”, “La sapienza greca dall’età arcaica all’ellenismo”, “Omelia, ὁμιλέω”, “Aspasia, o della fascinosa persuasione”, “Tucidide e la δημοκρατία”, “Motivi sapienziali e ascendenze orientali nella lirica greca arcaica: alcuni sondaggi”, “Die weißen, sanftredenden Schläfen (SH 401,46 = Herinn. fr. 4,46 N.)”, “Il neutro e il plurale: appunti su corpo e anima da Omero ai Padri della Chiesa”, “Unità e pluralismo: un anarco-resurrezionalista al ser­vi­zio del Vangelo”, “Atena grigia: sapienza greca e Oriente”, “‘Più grande di tutte è la carità’: a proposito di Don Paolo Serra Zanetti”, “La forza e la forma: sguardi sull’amore tra Omero, Platone e i Cristiani”, “Tra Poros e Penia: necessità e forme dell’amore nella letteratura greca”, “Siede di fronte a te: la traduzione, l’ascolto, l’altro”, “Trattative disperate (Stesich. PMGF 222b,176-231)”, “Oligarchi e mascalzoni: una lettura dei Caratteri di Teofrasto”, “Tragedie di tutti i giorni: la poesia di Erinna tra età classica ed ellenismo”, “Il demone cieco che acceca (ovvero divinizzazione e zucchificazione di Mammona)”, “Tra Asclepio e Platone. Corpo e anima nel pensiero greco (e latino) da Omero ai Cristiani”, “Dal dolore alla speranza (1Ts 4,13-18, 5,1-11)”, “La χάρις degli dèi (Bacch. 3,37-39 ~ Aesch. Ag. 182s. ~ Hdt. I 207,1)”, “Sul testo dello Pseudo-Senofonte”, “La legge di Mammona”, “Stesicoro e il Papiro di Lille”, “La ricerca scientica come ascolto e come traduzione”, “Introduzione alla Bibbia greca”, “I Salmi 90 e 139: motivi comuni, topica e ricezione”, “Brutti caratteri: una lettura di Teofrasto, Caratteri 26 e 29”, “La ragione degli oligarchi”, “Gli studi di greco (‘Il greco, ai nostri giorni…’, ovvero: sacrificarsi per Atene o sacrificare Atene?)”, “Si ride ad Atene e si piange a Gerusalemme. Ovvero: se Atene ride, Gerusalemme non piange”, “Estesícoro y el Papiro de Lille”, “Ridere per tradurre/tradurre per ridere”, “Il βρέτας dei servi”, “Dolore e speranza nella prima lettera ai Tessalonicesi”, “La traduzione come ascolto della diversità”, “Il riso è un baratro… e l’importante è precipitare”, “I nomi della lirica greca”, “Bambole, non c’è una mitra!”, “Quattro parole sulla dislessia”, “La traduzione: dialogare con la diversità”, “Aspasia: il fascino della persuasione”, “Le politiche degli antichi”, “Tre θρόνοι e un δίφρος: mancate corrispondenze כִּסֵּא/θρόνος nel libro dei Proverbi”, “Post eventum”, “La χάρις degli dèi”, “La nuovissima Saffo”, “Feste di famiglia: Saffo e le celebrazioni ansiose”, “Rifessioni sul tempo”, “Saffo e le celebrazioni ansiose (storie tese in famiglia)”, “Tradurre per incontrare gli altri”, “Qualche riflessione su libertà e schiavitù tra Omero e i Cristiani”, “Il corpo e l’anima”, “I Proverbi nel ‘nuovo Origene’”, “Tra esilio e libertà: Giuseppe, Edipo e Bruno Snell”, “Tre parole greche: profezia, democrazia, filia”, “Saffo e la sua mamma (e l’edizione alessandrina)”, “Per amor di Sophia (e non solo…). Quattro passi nella sapienza dei Greci”, “Ricordo di Giovanni Catti”, “‘C’è qualcun altro?’ Saffo, il metodo e i ‘secondi pensieri’ (ancora sul fr. 96)”, “Eraclito, il libro e il logos”, “Tradurre per ascoltare gli altri: una sfida (anche) antropologica”, “Sul lessico del comico”, “Canti popolari e definizioni”, “1, 2, 3 e 4”, “Giovanni Tarditi e Archiloco”, “Bytes loquuntur. Risorse informatiche per lo studio dell’antichità classica”, “δοῦλος e θέραψ. Alcune riflessioni su schiavi e servi nella letteratura greca”, “Telai, conocchie, fusi e… lessicografe (per amor di ἠλακάτη)”, “A casa, tutto bene? Saffo e i componimenti per la famiglia”, “Ascoltare gli altri per essere liberi: la sfida (anche) antropologica della traduzione”, “Democrazia, una parola ambigua”, “Il numero e il valore: esorcizzare la democrazia da Tucidide a Platone”, “6 punti e 5 effe”, “La χάρις degli dèi (Bacchilide, Eschilo, Erodoto)”, “Ascoltare gli altri per essere liberi: la sfida antropologica della traduzione”, “Atena grigia. Sapienza greca e Oriente: alcuni sondaggi”, “Eros e Narciso. Sulle accezioni dell’amore nella letteratura greca da Omero ai Cristiani”, “Μέθοδος e dislessia: per un didattica del greco sostenibile e inclusiva”, “La traduzione come ascolto dell’altro”, “La famiglia di Saffo e l’edizione alessandrina. Vecchi problemi e nuove scoperte”, “Note marginali all’Edipo a Colono sofocleo”, “Il greco…, con metodo”, “Tradurre l’amore. Tra Eros e Narciso”, “Morte senza soccorso nell’Edipo a Colono sofocleo”, “‘Fiamme gemelle’. Storia di un (possibile) rapporto intertestuale”, “Saffo, i suoi, ed i suoi editori”, “Saffo, gli eccessi erotici e… Dionigi Latino”, “Tradimenti e fraintendimenti: Saffo, l’eros, e Dionigi Latino”, “Un apprezzato mistero: Erinna”, “Dottorato perché, dottorato per chi”, “I nomi della lirica greca”, “Laurearsi nella discipline umanistiche”, “Le lune di Saffo ed Erinna... e le eclissi del TLG”, “Saffo tra i suoi famigliari e i suoi editori: considerazioni sulla ‘nuovissima Saffo’ (2014)”, “Il metodo della filologia (ovvero, le regole del gioco)”, “Traduzioni nonviolente”, “Saffo tra biografia e letteratura: nuove scoperte e vecchi problemi”, “Xenos, barbaros, echthros: riflessioni sullo straniero nella letteratura greca”, “Una morte un po’ peggiore: Soph. OC 1211-1248”, “Risorse informatiche per lo studio dell’antichità classica”, “Saffo tra antichi e nuovi problemi, antiche e nuove edizioni”, “Stranieri, barbari, nemici: i Greci e l’altro”, “A proposito di democrazia (da Tucidide a Platone)”, “Dalle steppe alle isole: storia (antica) della lingua greca”, “Eros e Narciso. Sulle accezioni dell’amore nella letteratura greca da Omero ai Cristiani”, “Morte senza soccorso nell’Edipo a Colono sofocleo”, “Tod ohne Hilfe. Textkritische Bemerkungen zu Sophokles’ Oedipus Coloneus (V. 1211-1248)”, “Esilio, resa, resistenza: Giuseppe, Edipo e Bruno Snell”, “Xenos, barbaros, echthros: riflessioni sullo straniero nella letteratura greca”, “La nuovissima Saffo e vecchissime questioni”, “Saffo tra vita e… papiri”, “Democrazia e scuola”, “Semonide lapalissiano? (Fr. 1,15-17 W.2)”, “Μανθάνω: la didattica del greco nel 2021”, “Fiamme gemelle”. Storia di un (possibile) rapporto intertestuale”, “Parola, parole e… pace”, “Edipo e l’esilio mancato”, “ξένος, βάρβαρος, ἐχθρός: sul lessico della ‘stranieritudine’ nella letteratura greca”, “Da Saffo a ‘Saffo’ (e ritorno?)”, “Metodi, modelli, esperienze: la didattica del greco nell’Italia unita e nel 2022”, “La lirica greca, testi e contesti”, “Fiamme gemelle”, testi fratelli? Storia di un (possibile) rapporto intertestuale”, “Stranieri, barbari, nemici: rappresentazioni dell'estraneità nella letteratura greca”, “Esilî e totalitarismi: Giuseppe, Edipo e Bruno Snell”, “La filologia e la didattica del greco antico a Bologna da Coppola a Degani (1945-2000): appunti per una ricostruzione”.

            Ha partecipato ad alcuni webinars nell’àmbito delle attività del sito “Greco Antico” del Prof. R. Rossi (19.12.2017, 1, 8, 15, 22.2.2018, 9, 15, 22, 29.11.2018, 6, 13.12.2018, 21.3.2019, 14, 21, 28.4.2020, 5.5.2020, 22, 29.4.2021, 6.5.2021, 27.4.2022, 4, 11, 18.5.2022), sull’insegnamento del greco nei licei, a cura dell’Editore Loescher (22.1.2018, 6.2.2018, 17 e 24.9.2018, 28.3.2019, 12 e 25.5.2020), e infine per il Festival delle Scuole Universitarie d’Eccellenza (26.8.2020).

 

e) commissioni di concorso

 

            Ha inoltre partecipato a commissioni di concorso per il conseguimento del ruolo di Professore Associato all’Università di Palermo (giugno 2010), all’Università di Bologna (giugno 2014, luglio 2020) e all’Università di Bari (luglio 2020), del dottorato di ricerca all’Università di Pisa (ottobre-novembre 2002) e di Bologna (novembre-dicembre 2003, dicembre 2005, novembre 2008, settembre-ottobre 2012), per il conseguimento di assegni di ricerca e del ruolo di RTD all’Università di Bologna (luglio 2002, novembre 2003, ottobre 2005, dicembre 2005, luglio 2006, ottobre 2008, ottobre 2009, settembre 2010, agosto 2011, novembre 2011, giugno 2015, luglio 2017) e di Bari (maggio-giugno 2016), e a commissioni giudicatrici per il conseguimento del titolo di dottore di ricerca all’Università di Bologna (maggio 2007, maggio e settembre 2011, maggio 2012, maggio 2013, settembre 2013, maggio 2017, marzo 2020), all’Università di Firenze (maggio 2012), all’Universidad Complutense di Madrid (settembre 2012), all’Università di Lausanne (maggio-luglio 2021), all’Università di Padova (novembre 2002), all’Università di Roma Tre (maggio 2021), alla Sorbonne Université (marzo 2020), all’Università “La Sapienza” di Roma (luglio 2015), all’Universitat de Valencia (luglio 2013, dicembre 2015, settembre 2020). Fa parte dell’Albo dei Revisori per la valutazione dei progetti di ricerca ministeriali e dei Valutatori per il Rientro dei Cervelli.

           

f) attività di ricerca

 

            L’impegno di approfondimento e revisione della tesi di laurea è sfociato nel libro sulle testimonianze e sulla tradizione indiretta di Erinna (Studi sulle testimonianze di Erinna, Bologna, Pàtron, 1996) e nella già ricordata edizione critica e commentata di testimonianze e frammenti della poetessa (2000, 20032). In questa area di studio rientrano anche i saggi Erinna in Eronda («Eikasmós» V [1994] 221-232), Le taccole primaverili (Antip. Sid. AP VII 713 = LVIII G.-P.) («Eikasmós» VI [1995] 155-159), Erinna a Ossirinco («ZPE» CXV [1997] 57-72: uno studio scaturito da nuove ispezioni – condotte tra il 1993 e il 1995 – di PSI IX 1090, il papiro contenente i resti del poemetto di Erinna), Il poemetto e l’epigramma. Note sulla fortuna dell’opera di Erinna in età ellenistica («Aevum Antiquum» IX [1996] 193-215), Baucide e le bambole (Erinna: SH 401,1-4, 19-22) («Athenaeum» LXXXVI/1 [1998] 165-178), Le lune di Erinna (SH 401,6 e 12) («Quaderni di Cultura e di Tradizione Classica dell’Università degli Studi di Palermo» XII [1994; ma ottobre 1999] 7-18), L’agnella e il rasoio (Erinna SH 401,13) in María José García Soler (ed.), TIMHS CARIN. «Homenaje al Profesor Pedro A. Gainzarain», Vitoria-Gasteiz 2002, 61-68, Die weißen, sanftredenden Schläfen (Herinn. SH 401,46), «RhM» s. 3 CLII/2 (2009) 113-123, Erinna’s loom, in G. Fanfani–Mary Harlow–Marie-Louise Nosch (edd.), Spinning Fates and the Song of the Loom. The Use of Textiles, Clothing and Cloth Production as Metaphor, Symbol and Narrative Device in Greek and Latine Literature, Oxford-Philadelphia 2016, 195-216, sul ruolo di filatura e tessitura nella poesia erinniana. Corollari di questo filone di studi sono rappresentati dai contributi La sorte più crudele (‘Erinn.’ AP VII 712 [HE 2],5s.), «Eikasmós» XI (2000) 205-218, che approfondisce (correggendone in parte le conclusioni) un problema critico-testuale già affrontato negli Studi, Telai, conocchie, fusi e… lessicografe (per amor di ἠλακάτη), in A. Casanova-Gabriella Messeri-R. Pintaudi (edd.), e sì d’amici pieno. «Omaggio di studiosi italiani a Guido Bastianini per il suo settantesimo compleanno» (II), Firenze 2016, 555-563, sul discusso valore del termine ἠλακάτη, il citato Erinna’s loom, ed Erinna ad Amsterdam? (P. Amst. inv. 66), «Eikasmós» XXX (2019) 97-100, su un papiro recentemente attribuito (con poco fondamento) a Erinna.

            Alla lirica greca – in particolare a Saffo – e alla sua complessa tradizione fanno riferimento anche le note In margine a Sapph. fr. 96,8 V., «Eikasmós» XII (2001) 11-18, Sudore freddo e tremore (Sapph. fr. 31,13 ~ Sen. Tro. 487s. ~ Apul. Met. I 13, II 30, X 10), «Eikasmós» XVI (2005) 51-62 (con F. Citti), Trattativa contro il fato (Stesich. PMGF 222b,176-231), «Eikasmós» XIX (2008) 11-44, Un seminario sul papiro di Alcmane (PMGF 1), «Eikasmós» XX (2009) 11-18 (con R. Tosi), Atena grigia. Motivi sapienziali e riflessione sui valori tra Occidente e Oriente a partire dalla lirica greca arcaica, in G. Brandi (ed.), Annali del Collegio Superiore. Anno accademico 2008/2009, Bologna 2009, 247-262, Non c’è mitra per Cleide (Sapph. fr. 98 V.), «Eikasmós» XXIII (2012) 31-43; Olisboi e Polianattidi (Sapph. fr. 99 L.-P. = Alc. fr. 303A V.), «Eikasmós» XXIV (2013) 11-28; Una festa auspicata? (Sapph. fr. 17 V. e P. GC. inv. 105 fr. 2 c. II rr. 9-28), «Eikasmós» XXV (2014) 11-27, Il Brothers Poem e l’edizione alessandrina (in margine a P. Sapph. Obbink), «Eikasmós» XXVI (2015) 53-76; La mamma e la festa (Sapph. fr. 9 V. + P. GC. inv. 105 fr. 1), «Commentaria classica» II (2015) 9-20; Afrodite violenta (Sapph. fr. 26 = ‘Kypris Poem’), «Eikasmós» XXVIII (2017) 9-21; Dolorosi, imprevisti tradimenti (Sapph. fr. 16A), «Eikasmós» XXIX (2018) 39-54; Iati in Saffo, «Eikasmós» XXXI (2020) 15-28; Due preghiere ad Afrodite (in sequenza rigorosa)? (PSI inv. 1357v = Sapph. fr. 168F N.), «Eikasmós» XXXII (2021) 65-72; nonché le ampie recensioni al libro di R. Scott Garner, Traditional Elegy. The Interplay of Meter, Tradition, and Context in Early Greek Poetry, Oxford 2011, «Gnomon» LXXXV (2013) 6-19, al commento agli erotika anacreontei a cura di G.M. Leo, Anacreonte erotico, «RFIC» CXLIV/2 (2016) 420-430, a Vanessa Cazzato-A. Lardinois (edd.), The Look of Lyric: Greek Song and the Visual, Leiden-Boston 2016, in Visual lyric, «CR» LXVII/2 (2017) 333-335, a F. Budelmann, Greek Lyric. A Selection, Cambridge 2018, «Gnomon» XCII (2020) 679-686. A Saffo è ora dedicata l’ampia edizione con introduzione, traduzione e commento di tutti i frammenti e tutte le testimonianze in Saffo. Poesie, frammenti e testimonianze, Santarcangelo (RN) 2017 (con F. Cinti), e soprattutto l’editio maior per la collana “Texte und Kommentare”, Saffo, testimonianze e frammenti, Berlin-Boston 2021. Ai lirici greci arcaici sono dedicati La lirica greca. Temi e testi, Roma 2004 (un’ampia introduzione, corredata dalla traduzione di 100 fram­menti scelti, da Callino a Bacchilide), Breve storia della lirica greca, Roma 2010 e Lirici greci. Età arcaica e classica, Roma 2011 (dove gli stessi testi sono presentati in edizione critica, con traduzione, commento e analisi linguistica). Nell’àmbito degli studi sulla poesia alessandrina si colloca invece la corposa recensione a L. Sbardella, Filita. Testimonianze e  frammenti poetici, Roma 2000, «Eikasmós» XIII (2002) 423-438. In quello della prosa imperiale, la breve nota Imerio tra Odisseo e Diomede (or. 39. 16), «SemRom» n.s. X (2021) 415-417.

            Omero, l’epica e la sua ricezione sono invece al centro della curatela della traduzione italiana del volume di B.B. Powell (Omero, Bologna 2006) e della recensione a F. Pontani, Eraclito. Questioni omeriche sulle allegorie di Omero in merito agli dèi, Pisa 2005, «BMCR» (2006.11.09), nonché Sul testo di Eraclito allegorista, «Eikasmós» XXI (2010) 249-272.

            Alla filosofia greca arcaica e classica sono dedicati un progetto di studio sul primo frammento di Eraclito (iniziato durante il soggiorno monacense e ancora in corso), l’articolo Note minime ai ‘prolegomeni’ del Parmenide (Plat. Parm. 126a-128e) («Aevum Antiquum» XII [1999] 61-90) e la recensione al volume di Livio Rossetti, Introduzione alla filosofia antica. Premesse filologiche e altri “ferri del mestiere”, Bari, Levante Editori, 1998 («Eikasmós» IX [1998] 504-508). Di carattere concettuale sono anche La forza e la forma. Appunti su necessità e forme dell’amore tra Omero, Platone e i Cristiani, in S. Caciagli (ed.), Eros e genere in Grecia arcaica, Bologna 2017, 171-194 ed Eros e Narciso, Poros e Penia (appunti sulle accezioni dell’amore nella letteratura greca), «Critica del Testo» XXI/3 (2018) 1-37, nonché La veglia e il farsi carico. Ipotesi su due “modi” della letteratura (indice dei nomi), in Mirella Mazzucchi-Mariafranca Spallanzani-P. Tinti-F. Tomasi (edd.), Ex libris. I libri e noi, Bologna 2017, 115-118, e la Premessa a G. Burzacchini, Temi e motivi della follia nella lirica e nella tragedia greca, Bologna 2018, 1-3.

            Gli interessi di studio vertono altresì sulla commedia del V secolo: ne è risultato, oltre alla recensione del volume curato da Cesare Molinari, Il teatro greco nell’età di Pericle, Bologna, il Mulino, 1994 («Eikasmós» V [1994] 445-454), e a quella a Tessere. Frammenti della commedia greca: studi e commenti, a cura di Anna Maria Belardinelli, Olimpia Imperio, Giuseppe Mastromarco, Matteo Pellegrino e Piero Totaro, Bari, Adriatica, 1998 («RPL» n.s. III [2000] 218-226), l’analisi di un corale degli Acarnesi, Il figlio di padre Caprese (Ar. Ach. 848-853) («Lexis» XV [1997] 147-158), un breve saggio su un oscuro concorso dionisiaco (Le Dionisie del 424, «Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bari» XXXVII/XXXVIII [1994/1995] 261-288), una nota al prologo dei Cavalieri aristofanei, Il βρέτας dei servi (Ar. Eq. 32), in G. Bastianini-W. Lapini-M. Tulli (edd.), Harmonia. «Scritti di filologia classica in onore di A. Casanova», Firenze 2012, 617-632, e alcune Note marginali al Dyskolos menandreo, «Commentaria Classica» III (2016) 9-35. A questo lavoro sulla commedia si ricollega una nota sulla giambografia: L’empietà del naso (Hippon. fr.129a,1 Dg.) («Eikasmós» VI [1995] 11-14) contiene una proposta di integrazione di un frammento di Ipponatte.

            Un altro campo privilegiato di interesse è la tragedia attica, soprattutto nei suoi rapporti con la lirica corale. Il μάθος di Oreste (Aesch. Eum. 276-278) («Eikasmós» VIII [1997] 17-23) rappresenta uno dei primi risultati di una ricerca specifica su questo versante, che ha dato frutti anche in La χάρις degli dèi (Bacch. 3,37-39 ~ Aesch. Ag. 182 s. ~ Hdt. I 207,1), «Paideia» LXIV (2009) 253-302, che costuituisce l’analisi di un complesso rapporto intertestuale. All’intersezione tra lirica e tragedia mira anche ‘Germi’ di tragedia nella lirica greca arcaica. Alcuni specimina, in N. Novello (ed.), Tràgos. Pensiero e poesia nel tragico, Pasian di Prato (Udine) 2014, 37-53. Gambe come puledre stanche (HF 119-123), in O. Vox (cur.), Ricerche euripidee, Lecce 2003, 65-76, costituisce invece una proposta di emendamento e di interpretazione complessiva di un difficile passo della parodo dell’Eracle euripideo, mentre Omertà femminile (Soph. Phaedr. fr. 679 R.2), scritto insieme a Gabriele Burzacchini, è un tentativo di sistemazione testuale di un complesso frammento sofo­cleo, Tre note al Filottete, «Eikasmós» XXII (2011) 27-35 di tre annose cruces del testo di questa tragedia, e I rimedi dell’oblio (Eur. Palam. fr. 578 K.), «Eikasmós» XVIII (2007) 167-171 è un’edizione critica, con traduzione e commento, di un controverso frammento euripideo. Ancora a Eschilo sono dedicate le Noterelle al prologo e alla parodo dell’Agamennone, «RFIC» CXLIX (2021) 7-25, e a Sofocle sono rivolti i Marginalia Colonea, in Silvia Bigliazzi-F. Lupi-G. Ugolini (edd.), Συναγωνίζεσθαι. «Studies in Honour of Guido Avezzù» («Skenè–Studies», I/1), Verona 2018, 299-321, e Morte senza soccorso (Soph. OC 1220s.), «Eikasmós» XXX (2019) 57-66.

            Di pertinenza storica sono invece In coalizione contro Samo (Herod. III 48,1) e la recensione al volume di Walter Lapini, Il POxy. 664 di Eraclide Pontico e la cronologia dei Cipselidi, Firenze, Olschki, 1996 («Eikasmós» VIII [1997] 91-95 e 337-349), e inoltre Le dialogue entre les Athéniens et les Méliens chez Thucydide : une Ur-Form du genre des Questions et Réponses ?, in Annelie Volgers-C. Zamagni (edd.), Ero­ta­po­kri­seis. Early Christian Question-and-Answer Literature in Context. «Proceed­ings of the Utrecht Colloquium, 13-14 October 2003», Leuven-Paris-Dudley, MA 2004, 71-79, le Noterelle allo Pseudo-Senofonte, «ITFC» X (2010/2011 [ma 2012]) X, 199-223, e la recensione a E. Medda, Lysiae In Hippothersem, In Theomnestum et fragmenta ex incertis orationibus (P. Oxy. XIII 1606), Firenze 2003, «Eikasmós» XVI (2005) 567-578.

            Alla sfera più propriamente metrica pertiene Cambio di ritmo (Carm. pop. fr.30(c) PMG 876 ~ Erinna: SH 401,14s.) («Prometheus» XXIV [1998] 19-24), relativo a una trasposizione di una filastrocca giambica in un contesto esametrico-dattilico.

            L’interesse per la poesia greca in frammenti di tradizione indiretta si è esplicato altresì in un’edizione critica con traduzione e brevi note di commento dei Carmina popularia melici (Sotto la politica. Una lettura dei carmina popularia melici, «Lexis» XXI (2003) 193-260), e nel saggio La letteratura popolare, in <https://www.folk­loricum.it/wp-content/up­loads/2021/12/Ne­ri-Letteratura-popo­lare.pdf>.

            Agli studi biblico-patristici appartengono invece le recensioni all’edizione, curata da Markus Stein, dei Manichaica Latina. Band 1: epistula ad Menoch, Opladen-Wiesbaden, Westdeutscher Verlag, 1998 («Eikasmós» IX [1998] 468-475), e quella ad AA. VV., La Bible des Septante. Le Pentateuque d’Alexandrie, Paris 2001, «ASE» XIX/2 (2002) 499-503, e le note Il grasso per la salvezza (Lv 9,19), «Adamantius» X (2004) 34-40, Un’ἀπέκδυσις misconosciuta (Col. 2,11), «Eikasmós» XX (2009) 243-252 (con G.D. Cova), Si ride ad Atene e si piange a Gerusalemme? Ovvero: Se Atene ride, Gerusalemme non piange, in M. Ventura (ed.), E Dio sorrise. Nella Bibbia e oltre, Brescia 2014, 25-54, Dal dolore alla speranza (1Ts 4,13-18, 5,1-11), in J. Redondo-R. Torné (edd.), Apocalipsi, catàbasi i mil.lenarisme a les literatures antigues i la seua recepció, Amsterdam 2014, 97-118, Minima Origeniana. Questioni linguistico-testuali e citazioni dei Proverbi nel ‘Nuovo Origene’, «Adamantius» XXII (2016) 445-453, Il salmo 90. Testo, topoi, paralleli, in D. Tripaldi (ed.), La lira di Davide. Esegesi e riscritture dei Salmi dall’Antichità al Medioevo, pref. di Maria Valeria Ingegno, Canterano (RM) 2018, 29-64, Tre θρόνοι e un δίφρος: mancate corrispondenze כּׅסֵּא-θρόνος nel libro dei Proverbi, in Rachele Pierini-A. Bernabé-Marco Ercoles (edd.), Thronos. Historical Grammar of Furniture in Mycenaean and beyond, Bologna 2021, 219-226, nonché la curatela La Chiesa al posto d’Israele? La nascita di un’ideologia nella separazione tra Cristiani ed Ebrei nel II/III secolo – Parting of the Ways and/as Supersessionism, Brescia 2021 (con G.D. Cova ed E. Norelli).

            L’attenzione per la lessicografia e per la filologia alessandrina è testimoniata dall’analisi di un complicato frammento (367 Sl.) di Aristofane di Bisanzio (Poeti, filologi e patelle (Alcae. fr. 359 V., Dicaearch. fr. 99 Wehrli, Ar. Byz. fr. 367 Sl.), «Eikasmós» VII [1996] 25-55). Legati allo studio del testo di Ateneo sono invece Spigolature leguminose (Phaen. fr. 48 Wehrli) («Eikasmós» IX [1998] 121-134), che contiene l’analisi di un difficile frammento di Fenia di Ereso, e soprattutto Platone e gli eroici banchetti: schol. ex. Hom. P 407b, «Eikasmós» XIII (2002) 245-248 e Panfilo e i pesci di scolio, in AA. VV., La erudizione scolastico-grammaticale a Bisanzio (lessicografia, trattatistica grammaticale, esegesi, ecc.). «Atti della VII Giornata di Studi Bizantini – Salerno, 11-12 aprile 2002», Napoli 2003, 89-109, che ne analizzano i rapporti con la scoliografia omerica. Agli Ethnika di Stefano di Bisanzio è dedicata la recensione a M. Billerbeck (ed.), Stephani Byzantii Ethnica, I. Α-Γ, Berolini et Novi Eboraci 2006, «BMCR» (2008.07.64).

            Alla tematica della traduzione dalle lingue classiche come attività ermeneutica (e morale, anche nel segno dell’educazione alla pace) ha dedicato numerose lezioni e conferenze, e da ultimo il volume Hermeneuein. Tradurre il greco, Bologna 2009 (con R. Tosi), di cui ha anche scritto l’Introduzione. Rientrano in quest’àmbito anche La traduzione come ascolto dell’altro, in Giovanna Alvoni-R. Batisti-S. Colangelo (edd.), Figure dell’altro. Identità, alterità, stranierità, Bologna 2020, 23-38 e Xenos-barbaros-echthros. Riflessioni estemporanee sullo straniero nella letteratu­ra greca, in Marzia Bambozzi (ed.), Paradigmi d’identità. Tradurre e interpretare i classici, Ancona 2021, 9-24.

Per quanto riguarda la storia della filologia classica, in collaborazione con Silvio M. Medaglia ha curato una bibliografia completa delle opere di C. Gallavotti («Eikasmós» VI [1995] 315-336), e lavori analoghi ha condotto sulla figura di Giuseppe Cevolani («Eikasmós» VII [1996] 352-359, insieme a Ugo Montanari) e su quella di Giacomo Bona («Eikasmós» IX [1998] 321-326). Nel volume Filologia e storia. «Scritti di Enzo Degani» (Hildesheim, Olms, 2004), ha curato un breve profilo di Enzo Degani studioso della storia della filologia classica (pp. 935s.). Rientrano in questo settore di studi gli scritti dedicati alla memoria di Paolo Serra Zanetti, la raccolta degli scritti scientifici (P. Serra Zanetti, Imitatori di Gesù Cristo. Scritti classici e cristiani, a c. di A. Cacciari-F. Citti-C. Neri-L. Perrone, Bologna 2005), la Bibliografia di Paolo Serra Zanetti (in Imitatori 619-623, con F. Citti), il profilo complessivo Unità e pluralismo: un anarco-resurrezionalista al servizio del Vangelo. Profilo antologico di Don Paolo Serra Zanetti, «Il Carrobbio» XXXIV (2008) 269-285, e i ricordi «Più grande di tutte è la carità» (1Cor 13,13), in P. Serra Zanetti (†), Una parola straordinariamente amica, a c. di Alessandra Deoriti-Giancarla Matteuzzi, Bologna 2009, 261-268, L’equilibrio dei passi. Filologia e carità alla luce del modello di don Paolo Serra Zanetti, in Alessandra Deoriti-M. Marabini (edd.), Stare con i poveri. Il messaggio scomodo di don Paolo Serra Zanetti, Bologna 2015, 73-91, (Sette punti su) Don Paolino: sacerdote e docente dell’Università di Bologna, «Buone Notizie» XXV (3/2021) 4-7, nonché il breve Ricordo di Giovanni Catti, «EsseNonEsse» XXVII (2016) 2s. Alla figura di Bruno Snell è invece dedicata la curatela del volume Noi e gli antichi Greci. Nove giorni di latino, a c. di M. Amerise (G. Alvoni-V. Garulli-C. Neri), Bologna 2011, con la relativa Nota editoriale iniziale. A quella di Colin Austin, C. Austin. Bibliographie 1964-2010, «Eikasmós» XXII (2011) 351-373 (con V. Garulli ed E. Esposito). A quella di Francesco Bossi, Bibliografia di Francesco Bossi, «Eikasmós» XXVI (2015) 413-418. A quella di Stefano Tampellini, Parola, parole e… pace, «I Quaderni di cultura del Galvani» n.s. XXVII/1 (2022) 41-47. Alla filologia greca nell’Italia post-unitaria il saggio «Il greco, ai giorni nostri», ovvero: sacrificarsi per Atene o sacrificare Atene?, in L. Canfora-U. Cardinale (edd.), Disegnare il futuro con intelligenza antica. L’insegnamento del latino e del greco antico in Italia e nel mondo. «Atti del Convegno Internazionale. Torino, 12-14 aprile 2012», Bologna 2012, 103-152, la voce Puntoni, Vittorio, in Dizionario Biografico degli Italiani LXXXV (2016) 687-689, il profilo Un Filologo-Rettore: Vittorio Puntoni (Pisa 24.6.1859-Roma 21.3.1926), «Eikasmós» XXVII (2016) 385-397, e i contributi in corso di stampa La filologia e la didattica del greco antico a Bologna da Coppola a Degani (1945-2000): appunti per una ricostruzione (i.c.s.) e Del Grande, Carlo, in M. Iodice-R. Spataro (edd.), Dizionario dei grecisti italiani del secolo XX (i.c.s.). Agli studi di greco nel Settecento fa riferimento la recensione a U. La Torraca, Lo studio del greco a Napoli nel Settecento, Napoli 2012, 277 pp., «Annali di Storia delle Università Italiane» XVIII (2014) 379-381. Al metodo della filologia nella storia e nel presente, infine, pertiene la breve sintesi Il metodo della filologia (le regole del gioco), in Anna Maria Mazzanti (ed.), Un metodo per il dialogo fra le culture. La chrêsis patristica, Brescia 2019, 33-42.

            I rapporti tra le discipline antichistiche e gli attuali strumenti informatici sono toccati dal saggio “Computer e Antichità Classica”: note in margine, in A. Cristofori-C. Salvaterra-U. Schmitzer, La rete di Arachne Arachnes Netz, Stuttgart 2000, 109-117. Alla didattica speciale il saggio Una sintesi vocale (anche) per la dislessia, in M. Capasso (ed.), Cinque incontri sulla Cultura Classica (“Quaderni di Atene e Roma”, 5), Lecce 2015, 319-337 (con S. Gianferrari).

            Per quanto riguarda la sfera del latino, in collaborazione con Francesco Citti, ha pubblicato Seneca nel Novecento: alcuni sondaggi (in Seneca nella coscienza dell’Europa, a c. di Ivano Dionigi, Milano 1999, 329-406), ampliato nella monografia Seneca nel Novecento, Roma, Carocci, 2001, e aggiornato in Noterelle su Seneca nella filosofia del Novecento, in AA.VV., Lucrezio, Seneca e noi. «Studi per Ivano Dionigi», Bologna 2021, 371-390, nonché la nota testuale (scritta insieme ad A. Traina) La rana nelle tane del grillo (Dirae 72-74), «Eikasmós» XII (2001) 293-299, quella dedicata a “Fiamme gemelle”. Storia di un (possibile) rapporto intertestuale, «Paideia» LXXIII/1-3 (2018) 203-220, e la traduzione di J.B. Hofmann-A. Szantyr, Stilistica latina, a c. di A. Traina. Trad. di C. Neri. Aggiornamenti di R. Oniga. Revisione e indici di B. Pieri, Bologna 2002 e le curatele di N. Holzberg, Virgilio, Bologna 2008 e di W. Stroh, Cicerone, Bologna 2010 (con relative presentazioni). Correlato agli studi sulla fortuna di Seneca in età contemporanea sono anche i saggi L’inferno, fuor di metafora. Seneca e gli altri: le Frontiere infernali della poesia di José Bergamín, «GriseldaOnLine» (marzo-ottobre 2002) e Seneca nella filosofia del Novecento: antologia a tesi (in corso di stampa). Sulla fortuna verte altresì la nota Abbozzi pascoliani inediti da Teofrasto («Caratteri» 23 e 24), «Eikasmós» XX (2009) 337-364 (con F. Citti).

 

            Ha svolto attività di consulenza, reference ed expertise per la VQR (2012, 2016, 2021), per progetti FIRB (2009) e PRIN (2009), per le Università di Genova (2012, 2013), Padova (2013, 2014, 2015), Venezia (2020), per la Scuola Normale Superiore di Pisa (2019, 2021), per il GIRLC – Grup d’Investigació en la Recepció de les Literatures Clàssique – Editorial Rhemata (2019, 2020), per l’Oxford University Press (2020, 2021), e – a più riprese – per le riviste internazionali «Aevum Antiquum», «American Journal of Philology», «Archivi delle emozioni», «Athenaeum», «Classical Quarterly», «Eranos», «In fieri», «Incontri Triestini di Filologia Classica», «Lexis», «Materiali e discussioni per l’analisi dei testi classici», «Paideia», «Rivista di Filologia e Istruzione Classica», «Rodopis», «Seminari Romani di Filologia Greca», «Studia Philologica Valentina», «Trends in Classics».

 

(aggiornato al giugno 2022)

Il sottoscritto Camillo Neri si è laureato in Lettere Classiche il 22.3.1991 con una tesi in Filologia Greca (relatore il Prof. Renzo Tosi, correlatore il Prof. Francesco Bossi) sulle testimonianze della poetessa Erinna, giudicata meritevole del massimo dei voti, della lode e della dignità di stampa. Tra il gennaio e il febbraio 1992 ha vinto due concorsi per l’ammissione al Dottorato di Ricerca in Filologia Classica, prima a Firenze e poi a Padova, optando poi per quest’ultima sede.

Ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Filologia Classica il 12.12.1995, con una dissertazione (relatore il Prof. Guido Avezzù) che, in continuità con il lavoro iniziato in sede di tesi di laurea, è consistita in una sorta di proekdosis – corredata di traduzione e commento – di testimonianze e frammenti, e in uno studio complessivo della fortuna, dell’opera, della metrica e della lingua di Erinna.

Nel gennaio 1996 ha vinto una borsa annuale di perfezionamento presso l’Institut für Klassische Philologie della Ludwig-Maximilians-Universität di München, dove, sotto la guida del Prof. Ernst Vogt, nel corso del Semestre estivo 1996, ha iniziato a occuparsi dei rapporti tra l’ultima lirica corale (in particolare Bacchilide) e il contemporaneo teatro tragico di Eschilo, nonché del ‘proemio’ (VS 22 B 1) di Eraclito. A questo periodo risalgono la relazione di fine semestre Die Sprache Homers, presentata al Proseminar del Prof. Vogt, e la nota Die weißen, sanftredenden Schläfen (Erinna, SH 401,46). Nel marzo 1997 ha conseguito una borsa biennale di perfezionamento post-dottorato presso il Dipartimento di Filologia Classica e Medioevale dell’Università di Bologna: il progetto di ricerca, affidato alla tutela dei Proff. Enzo Degani e Renzo Tosi, ha posto le premesse per l’edizione critica complessiva della poetessa Erinna (Erinna. Testimonianze e frammenti, Bologna 2000, 20032), che rappresenta altresì una sorta di conclusione dei lavori sopra menzionati. Nella primavera 1997 è stato inoltre nominato cultore della materia per la Letteratura Greca presso le Facoltà di Lettere e Filosofia delle Università di Bologna e di Parma. Nel luglio 1997 è risultato idoneo e secondo classificato in un concorso per un posto di ricercatore di Lingua e Letteratura Greca presso l’Università di Bologna. Nel settembre 1997 ha partecipato come borsista al II Corso Residenziale “Colloquio sulla Poesia Epica Greca e Latina”, Montescaglioso (Matera), 22-23 settembre 1997. Nel dicembre 1998 è risultato idoneo e primo classificato in un concorso per un posto di collaboratore tecnico-scientifico con competenze in risorse informatiche per la filologia classica presso il Dipartimento di Filologia Classica e Medioevale dell’Università di Bologna, e il 20 gennaio 1999 è stato regolarmente assunto in ruolo, a tempo indeterminato, presso lo stesso Dipartimento. Nel settembre 2001 è risultato idoneo a una valutazione comparativa per il reclutamento di professori associati di Lingua e Letteratura Greca (presso l’Università degli Studi di Pisa) e dal 1 novembre 2001 ha preso servizio come professore associato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna, come titolare dell’insegnamento di Storia della Lingua Greca. Da quella data ha svolto regolarmente le lezioni e gli esami di Storia della Lingua Greca negli aa.aa. 2001/2002, 2002/2003, 2003/2004, 2004/2005, 2005/2006, cui si sono aggiunti, nel 2004/2005 i corsi di Filologia e Letteratura Greca per la laurea specialistica poi magistrale, nel 2005/2006 i corsi di Storia della Lingua Greca e di Informatica per le Discipline Classiche per la stessa laurea specialistica poi magistrale, nel 2011/2012 i corsi di Grammatica Greca sia per la laurea triennale, sia per quella magistrale. Nell’anno 2010/2011 ha altresì tenuto per supplenza il corso di Letteratura Cristiana Antica per la laurea triennale. Nel luglio 2004 è risultato idoneo a una valutazione comparativa per il reclutamento di professori ordinari di Lingua e Letteratura Greca (presso l’Università degli Studi di Foggia) e dal 1 novembre 2005 ha preso servizio come professore ordinario presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna, come titolare dell’insegnamento di Storia della Lingua Greca. Dall’a.a. 1999/2000, presso la stessa Università di Bologna, è responsabile dei corsi di Computer e Antichità Classica, che dall’a.a. 2003/2004 si configurano altresì come attività di laboratorio (F) per gli studenti dei trienni dei corsi di laurea in Lettere e in Storia. Dal 2007 tiene lezioni e seminari per il Collegio Superiore dell’Università di Bologna. Ha tenuto esercitazioni sui fonts speciali e sulle banche-dati per la ricerca bibliografica e per i testi classici, biblici e patristici per gli studenti del corso di laurea in Conservazione dei Beni Culturali (Ravenna, 25.3.2004), per gli allievi del corso Sinform in Progettistica multimediale (Bologna, 14.12.2001), per gli studenti del I anno di alcuni licei modenesi (Dipartimento di Filologia Classica e Medioevale, 21.12.2001) e per gli studenti di teologia del Seminario Arcivescovile dell’Emilia-Romagna (18.1.2007). Dalla primavera 2009 fa parte della Commissione Didattica di Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna, che ha presieduto nell’a.a. 2011/2012. Dal 2013 è coordinatore della Commissione Orientamento della Scuola di Lettere e Beni Culturali dell’Università di Bologna. Dal 2008 è tutor e dal 2010 al 2015 è stato membro della Commissione di Accesso del Collegio Superiore dell’Università di Bologna. Dal 2015 ha fatto a più riprese parte della Commissione di Valutazione per l’attribuzione degli scatti stipendiali dell’Università di Bologna. È stato l’ultimo direttore del Dipartimento di Filologia Classica e Medioevale dell’Università di Bologna (dal 2009 al 2011) e il fondatore del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica (nel 2011, con Niva Lorenzini).

Dall’autunno 1992 ha tenuto una serie di corsi di alfabetizzazione alla lingua greca, prima presso l’Istituto di Filosofia e poi presso l’Istituto di Lingua e Letteratura Latina dell’Università di Parma. In quest’àmbito rientra anche la relazione Il desiderio e la ricerca. L’‘andare oltre’: Giuseppe, Edipo e Bruno Snell, tenuta presso l’Istituto di Italianistica dell’Università di Parma il 31.5.1995 e ora pubblicata negli «Atti del Convegno “Forme dell’esilio”, Parma, 30-31.5.1995», Parma 1996, 11-25 (e in forma aggiornata in https://www.academia.edu/17167584/Tra_esilio_e_libert%C3%A0_Giu­seppe_Edipo_e_Bruno_Snell_Museo_Ebraico_Bologna_22_ottobre_2015_camillo.neri_at_unibo.it_).

Dalla primavera 1995 è membro di un’équipe di studiosi incaricati di tradurre e commentare la versione greca dell’Antico Testamento (la così detta ‘Bibbia di Alessandria’ o ‘Settanta’): in particolare, si è occupato del Levitico (Introduzione al Levitico, traduzione e note dei capp. 1-10, 17-19, 22-25; excursus I, II, III, V; revisione generale, in La Bibbia dei LXX. 1. Il Pentateuco, a c. di Luciana Mortari, Roma 1999, 397-453, 482-497, 502-523, 918-921, 924s.) e si sta ora dedicando ai Proverbi, analizzando soprattutto le differenze del greco rispetto al Testo Masoretico ebraico e i paralleli neotestamentari. Dal 1993 al 1998 ha fatto parte di un gruppo di studio sull’ebraico biblico e post-biblico presso il ‘Centro Poggeschi’ di Bologna. Dall’au­tunno del 1997 al marzo 1998 ha partecipato a un gruppo di studio sull’arabo classico presso lo stesso ‘Centro Poggeschi’. Dall’autunno 2006 ha partecipato a un gruppo di studio sul siriaco presso il Dipartimento di Filologia Classica e Medioevale (responsabile il Prof. Lorenzo Perrone). Tra l’autunno del 1995 e quello del 1996, ha aderito a un progetto di ricerca dell’Akademie der Wissenschaften di Göttingen per l’edizione delle tabelle di concordanza del vasto corpus degli Apophthegmata Patrum. Nell’estate del 2005, con A. Cacciari, F. Citti, L. Perrone, ha curato la raccolta degli scritti scientifici di Paolo Serra Zanetti (Imitatori di Cristo. Scritti classici e cristiani, Bologna 2005), di cui ha altresì curato la bibliografia («Eikasmós» XV, 2004, 393-400, Imitatori di Cristo cit. 619-623).

Dal maggio 1997 è membro della redazione di «Eikasmós», e cura la redazione e la stampa della correlata collana «Studi». Dal 2011 è condirettore della rivista e della collana correlata. Dall’estate del 1997, insieme alla stessa redazione di «Eikasmós» è impegnato nella traduzione complessiva dei Deipnosofisti di Ateneo, di cui ha curato il libro IX. Il 23 aprile 2001 ha organizzato, insieme alla redazione di «Eikasmós», la giornata “Da Aion a Eikasmós. Giornata di studi sulla figura e l’opera di Enzo Degani”, i cui Atti sono stati pubblicati, a cura della medesima Redazione, nel 2002. Ha inoltre partecipato alla redazione dei due volumi di Filologia e storia. «Scritti di Enzo Degani» (Hildesheim, Olms, 2004), presentati a Bologna, all’Accademia delle Scienze, il 30 settembre 2004. Con i colleghi grecisti, ha ideato e promosso le serie di lezioni, conferenze e seminari “Filologia e Letteratura Greca a Bologna” e “Seminari Enzo Degani”, giunte rispettivamente al XIV e al XV ciclo. Insieme alla redazione di «Eikasmós» e alla Consulta Universitaria del Greco, ha ideato e promosso il Convegno “Hermeneuein. Tradurre il greco” (Bologna, Aula Magna di Santa Lucia, 20 dicembre 2008), che ha registrato la partecipazione di oltre 1000 persone. Con un gruppo di ricerca che coinvolge le università di Milano, Bologna, Pisa e Bari, ha organizzato il workshop internazionale Lessico del comico. Le parole della commedia greca tra ricezione antica e riusi moderni (Bari, 10-11.11.2016). Con il gruppo dei cristianisti bolognesi, ha ideato e organizzato la giornata di presentazione degli scritti scientifici di Paolo Serra Zanetti (Imitatori di Cristo. Scritti classici e cristiani, Bologna 2005), Bologna 17 aprile 2005, e i cicli di lezioni e seminari “Seminari Bolognesi di Letteratura Cristiana Antica”, giunti all’XI ciclo. Nel 2018 ha collaborato all’ideazione e alla preparazione – e vi ha poi partecipato con una relazione sul problema del tradurre – del Convegno “Figure dell’Altro: Identità, Alterità, Stranierità” (Bologna, Aula Magna della Biblioteca Universitaria 5-7 giugno 2018), e inoltre del ciclo di incontri “Leggere Dio”, organizzato nell’àmbito del Collegio Superiore dell’Università di Bologna, di cui ha moderato la tavola rotonda finale (Bologna, Aula Magna del Dipartimento di Scienze Politiche, 14 maggio 2018).

Dall’autunno 1999 è membro del Centro Studi ‘La permanenza del classico’ diretto dal Prof. Ivano Dionigi presso il Dipartimento di Filologia Classica e Medioevale dell’Università di Bologna. Con lo stesso Dionigi e con Francesco Citti ha organizzato il Convegno Internazionale “Seneca nella coscienza dell’Europa”, Bologna 8-10 aprile 1999, il Convegno Internazionale “Scientia Rerum”, Bologna 29 settembre-1 ottobre 2005, e i cicli di letture-rappresentazioni pubbliche Trilogia latina (maggio 2002), Tre infiniti (maggio 2003), Nel segno della parola (maggio 2004), Nomos Basileus (maggio 2005), Mors: finis an transitus? (maggio 2006), Madri (maggio 2007), Elogio della politica (maggio 2008), Regina pecunia (maggio 2009), Animalia (maggio 2010), Eredi (maggio 2011), Barbarie (maggio 2012), Res novae Rivoluzioni (maggio 2013), Esodi (maggio 2014), Homo sum (maggio 2015), Follia (maggio 2016), La felicità (maggio 2017), Il potere (maggio 2018), Patria/Patriae (maggio 2019), i cui testi sono stati pubblicati, rispettivamente in Trilogia latina. Il male, la natura, il destino, Bologna 2002, Tre infiniti. Il divino, l’anima, l’amore, Bologna 2003, Nel segno della parola, Bologna 2004, Nomos Basileus, Bologna 2005, Mors: finis an transitus?, Bologna 2006, Madri, Bologna 2008, Elogio della politica, Bologna 2008, Regina pecunia, Bologna 2009, Animalia, Bologna 2010, Eredi, Bologna 2011, Barbarie, Bologna 2012, Res novae–Rivoluzioni, Bologna 2013, Esodi, Bologna 2014, Homo sum, Bologna 2015, Follia, Bologna 2016, La felicità, Bologna 2017, Il potere, Bologna 2018, Patria/Patriae, Bologna 2019; si vedano anche le traduzioni Misfatti, non parole e La ragione della forza, in D. Del Giudice-U. Eco-G. Ravasi, Nel segno della parola, a c. di I. Dionigi, Milano 2005, 82-89; A ciascuno il suo nomos, Le tre costituzioni e L’obbedienza civile, in M. Cacciari-L. Canfora-G. Ravasi-G. Zagrebelsky, La legge sovrana, a c. di I. Dionigi, Milano 2006, 116-120, 126-129; La primavera e l’autunno (Mimnermo, fr. 2 West2), «Sogno di un’ombra» (Pindaro, Pitica, 8, 95-97), Aut finis aut transitus (Platone, Apologia di Socrate, 39e-41d), La cura della morte (Platone, Fedone, 61d-65a), La tarma è sulla trama (Leonida, Antologia Palatina, 7, 472), Non omnis morieris (Callimaco, Epigramma 2 Pfeiffer = Antologia Palatina, 7, 80), Come un’oliva matura (Marco Aurelio, A se stesso, 4, 48), in M. Cacciari-I. Dionigi-A. Malliani-G. Ravasi-Silvia Vegetti Finzi, Morte. Fine o passaggio?, a c. di I. Dionigi, Milano 2007, 91-93, 99-106, 110-112, 136; «Ti prego, dormi, bimbo» (Simonide, PMG 543), Una donna ideale (Proverbi, 31, 10-31), L’inizio di un amore (Apollonio Rodio, Argonautiche, 3, 275-298), in Simona Argentieri-E. Bianchi-M. Cacciari-I. Dionigi-Cornelia Isler-Kerényi-E. Sanguineti, Madre, madri, a c. di I. Dionigi, Milano 2008, 84-86, 133; Il canto del buongoverno (Sol. fr. 4 W.), La grazia violenta degli dèi (Aesch. Ag. 160-183), Democrazia e libertà (Thuc. II 37-41), La scuola dell’Ellade (Isocr. 4,43-50), Salutari messe in scena (Polyb. VI 56,6-15), in E. Bianchi-M. Cacciari-D. Del Giudice-I. Dionigi-U. Eco-V. Gregotti-G. Ravasi-G. Zagrebelsky, Elogio della politica, Milano 2009, 125-128, 132-136, 138-140, 151s.; Contro gli sfruttatori (Am. 8,1-12), La legge degli avvoltoi (Hes. Op. 202-218), I limiti della ricchezza (Sol. fr. 13 W.), Esibizioni di povertà (Hippon. frr. 1s., 36s., 42-44, 48 Dg.2), Poveri nobili e nobili poveri (Eur. El. 367-390), Comunismo strategico (Plat. Resp. 416d-417b, 462a-465e), Affaristi, plutocrati, fuchi (Plat. Resp. 548a-565a), Schiavi e padroni (Plat. Leg. 776b-778a), Elogio dell’avidità ([Plat.] Hipparch. 225a-232c), Crepi l’avarizia… (Theophr. Char. 10 e 30), in E. Bianchi-M. Cacciari-L. Canfora-F. Debenedetti-I. Dionigi-G. Rossi-V. Shiva, Il dio denaro, Milano 2010, 91s., 97s., 101-107, 112-133, 139-141, Il quinto e il sesto giorno (Gen. 1,20-31), L’arca e la salvezza (Gen.6,5-9,17), Un regno di pace (Is. 11,1-9), Amore creatore (Sal. 104), Le aquile e la lepre (Aesch. Ag. 104-159), Sviluppi naturalmente funesti (Aesch. Ag. 717-736), La biga dell’anima (Plat. Phaedr. 245e-246b, 253d-254e), “Licantropologia” della tirannide (Plat. Resp. 565c-566a), Come gli uccelli del cielo… (Mt. 6,25-34), in G. Barbujani-E. Bianchi-M. Cacciari-I. Dionigi-U. Eco-D. Mainardi, Animalia, Milano 2011, 103-109, 111-114, 121-124, 130-134, 150s.; Scuola pubblica per uomini liberi (Arist. Pol. 8,1s., 1337a 11-b 21), Eredità celesti (Ap. 12s.), «Ho ereditato…» (Marc. Aur. I 1-17), in E. Bianchi-M. Cacciari-I. Dionigi-P. Grossi-M. Recalcati-B. Spinelli, Eredi, Milano 2012, 114-117, 159-167; Conquista, saccheggio, esilio (2Re 24,10-25,21), in M. Cacciari-F. Cardini-Adriana Cavarero-I. Dionigi-S. Givone-V. Magrelli-S. Rodotà, Barbarie. La nostra civiltà è al tramonto?, Milano 2013, 157-161. Ancora in collaborazione con I. Dionigi, F. Citti e Bruna Pieri, ha curato il volume Di fronte ai classici. A colloquio con i Greci e i Latini, pubblicato dalla Bur nel 2001. Dall’a.a. 2006/2007 all’a.a. 2008/2009, con i colleghi del Centro, ha organizzato e tenuto lezioni per il corso Linguaggi delle Scienze e Antichità Classica, rivolto anche agli studenti di facoltà scientifiche.

Dal luglio 2001 dirige e coordina la sezione bolognese del Centro Italiano per l’Année Philologique (CIAPh), incaricato della schedatura di un centinaio di periodici pubblicati in Italia per il maggiore annuario bibliografico (su carta e online) del mondo nel settore dell’antichità classica. Nell’àmbito di questa attività, è stato inoltre più volte responsabile di un’unità locale di ricerca Cofin ex-40%. Dalla primavera 2019 è succeduto a Franco Montanari come Direttore del CIAPh.

Dal 2001 dirige e coordina il gruppo internazionale del “Progetto Leggere”, in corso, finalizzato a creare una sintesi vocale in grado di permettere a nonvedenti e ipovedenti lo studio del greco antico attraverso l’uso di opportuni screen readers. Nella fase attuale del progetto – che potrebbe avere importanti ricadute didattiche anche per normodotati e potrà essere oggetto di un brevetto o di una tutela – è già possibile ‘far parlare il computer in greco’ (con spelling descrittivo di spiriti e accenti) grazie all’impiego di tabelle e fonts Unicode; a questo proposito, del 2007 è una convenzione tra il Dip. bolognese, il DARFICLET dell’Università di Genova e l’Editore Loescher per sostenere, anche economicamente, la sperimentazione connessa al progetto. Nell’aprile 2014, insieme a Silvia Gianferrari, ha presentato il “Progetto Leggere” al Convegno “Dislessia e studio delle lingue classiche” (Bologna, Liceo M. Minghetti, 3 aprile 2014). Sull’argomento ‘dislessia e lingue classiche’ ha assegnato e seguito diverse tesi di laurea triennali e magistrali.

Ha partecipato con relazioni ai seguenti convegni: nel maggio 1995 “Forme dell’esilio Parma, 30-31.5.1995”; nell’aprile 2001 alla “Giornata di Presentazione della Biblioteca G. Pozzi – Parma 9.4.2001”; nell’aprile del 2002 alla “VII Giornata di Studi Bizantini – Sa­ler­no, 11-12 aprile 2002, La erudizione scolastico-grammaticale a Bisanzio (les­si­co­gra­fia, trattatistica grammaticale, esegesi, ecc.)”; nell’ottobre 2003 al “First International Col­lo­quium on Ancient Question and Answer‑Literature – Utrecht (The Netherlands), 11-13 October 2003”; nel novembre 2003 al Convegno Internazionale / International Con­ference “La rete dei palinsesti: nuove forme di collaborazione europea nell’attività di­dattica e scientifica – Ravenna, 28 novembre 2003”, organizzato nell’àmbito del pro­get­to europeo “Rinascimento virtuale – Digitale Palimpsest­forschung. Rediscovering writt­en records of a hidden European cultural heritage”; nel luglio 2007 al Convegno Internazionale “Humanitas – Napoli 15-23 luglio 2007”; nell’aprile 2012 al Convegno Internazionale “Disegnare il futuro con intelligenza antica. L’insegnamento del latino e del greco antico in Italia e nel mondo – Torino, 12-14 aprile 2012” e al Convegno “‘E Dio sorrise’. Ironia e riso nella Bibbia – Firenze 21-22 aprile 2012”; nel novembre 2012 al Convegno Internazionale “Filosofia, Letteratura, Tragico – Bologna, 16-17 novembre 2012”; nell’aprile del 2014 al Convegno “Dislessia e studio delle lingue classiche” (Bologna, Liceo M. Minghetti, 3 aprile 2014); nel giugno 2014 alla “Festa delle scritture” (Bologna, 4 giugno 2014), al Convegno Internazionale “Thronos. Grammatica storica degli oggetti di arredo: prototipi, funzioni, materiali” (Bologna, 5-6 giugno 2014), e al “Festival del Mondo Antico” (Rimini, 20-22 giugno 2014); nel maggio 2016 alla “Giornata Mondiale della Lingua e della Cultura Greca” (Bologna, Sala Farnese, 20 maggio 2016); nel settembre 2016 alla “Scuola di Metrica e Ritmica Greca” (Urbino, 9 settembre 2016); nel novembre 2016 al workshop internazionale “Lessico del comico. Le parole della commedia greca tra ricezione antica e riusi moderni” (Bari, 10-11 novembre 2016), alla Giornata di studio “Una lunga amicizia. Franco Ferrari e la Letteratura greca” (Napoli, 21 novembre 2016) e al Seminario di studi in ricordo di Giovanni Tarditi, a vent’anni dalla scomparsa, “Archiloco, dall'edizione di Giovanni Tarditi (1968) ad oggi” (Milano, Università Cattolica del ‘Sacro Cuore’, 30 novembre 2016); nel gennaio 2017 alla “Notte del Liceo Classico” (Bologna, Liceo Classico “M. Minghetti”, 20 gennaio 2017); nel giugno 2018 al Convegno “Figure dell’Altro: Identità, Alterità, Stranierità” (Bologna, Aula Magna della Biblioteca Universitaria 5-7 giugno 2018); nell’aprile del 2019 al “Festival dell’editoria sul mondo antico” (Roma, Università “Sapienza”, 11 aprile 2019); nel maggio 2019 al Convegno Internazionale “Patres. Un metodo per il dialogo tra le culture. La chresis patristica” (Bologna, Dip. di Storia Culture Civiltà, 8 maggio 2019) e alla “Giornata Nazionale della Cultura Classica” (Reggio Emilia-Parma, 30 maggio 2019); nell’ottobre 2019 al Convegno “Tra lingua e letteratura” (Ancona, Liceo Classico “Rinaldini”, 25 ottobre 2019); nel dicembre 2019 alla “Tavola rotonda sulla Didattica del Greco” (Salerno, Associazione Italiana di Cultura Classica, 4 dicembre 2019); nel gennaio 2020 alla “Notte del Liceo Classico” (Bologna, Liceo Classico “M. Minghetti”, 17 gennaio 2020); nel febbraio 2020 alla “V Giornata Mondiale della Lingua e della Cultura Greca: Lingua e civiltà dei Greci: una prospettiva diacronica” (Parma, Associazione Italiana di Cultura Classica–Dip. di Discipline Umanistiche, sociali e delle imprese culturali”, 7 febbraio 2020). È stato inoltre presidente di sessione ai seguenti convegni: nel febbraio 2016 al Convegno Internazionale “Per un lessico della commedia greca” (Milano, Palazzo Greppi, Sala Napoleonica, 2-3 febbraio 2016); nel maggio 2016 al Convegno Internazionale “Per un lessico del comico. μίμησις” (Pisa, Palazzo Matteucci, 5-6 maggio 2016) e al Convegno Internazionale “Omero, Esiodo, Eschilo, Pindaro: forme e trasmissione dell’esegesi antica” (Bologna, Accademia delle Scienze, Sala Ulisse, 23-25 maggio 2016); nel maggio 2018 alla tavola rotonda finale del ciclo di incontri “Leggere Dio” (Bologna, Aula Magna del Dipartimento di Scienze Politiche, 14 maggio 2018).

Ha tenuto lezioni e conferenze presso varie istituzioni culturali e scolastiche di Ancona (Associazione Italiana di Cultura Classica: 28.10.2016, 3.4.2018, 25.10.2019), Bari (Università: 11.11.2016, 5.4.2018, 25.11.2020), Bologna (Associazione “Abramo e Pace”: 20.11.2019; Azione Cattolica: 5.2.2015, 23.2.2017, 25.5.2017; Bottega dell’Elefante: 12.5.2003, 5.12.2005, 12.12.2005; Centro Culturale “R. Bacchelli”: 28.5.2014, 27.5.2015, 25.5.2016, 24.5.2017, 29.5.2018, 29.5.2019; Chiesa del Baraccano: 9.6.2016; Chiesa dei Santi Bartolomeo e Gaetano: 24.6.2004; Chiesa di San Sigismondo: 29.11.2000; Museo Archeologico: 7.11.2004; Museo Ebraico: 22.10.2015; Cinema Castiglione: 20.3.2006; Ex Libris Biblioteca di Discipline Umanistiche: 5.5.2015, 6.10.2016; Liceo Classico “M. Minghetti”: 15.1.2010, 27.1.2011, 3.4.2014, 14.2.2015, 20.1.2017, 18.12.2018, 11.1.2019, 17.1.2020; Liceo Scientifico “A. Righi”: 16.12.2002, 26.1.2010, 10.4.2019; Piazza S. Stefano: 6.11.2008; Segretariato per le Attività Ecumeniche, Chiesa della Misericordia: 23.11.2010; Seminario Bolognese di Letteratura Cristiana Antica: 18.1.2012, 19.6.2015; Seminario Arcivescovile – Studio Teologico Accademico Bolognese: 11.10.2011), Barcelona (Universitat: 25.9.2012), Bari (Università: 13.11.2018), Cagliari (Università: 4-5.4.2019), Cento (Liceo “G. Cevolani”: 15.1.2016), Cesena (Liceo Classico “V. Monti”: 13.2.2007), Chieti-Pescara (Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali – Università degli Studi “G. d’Annunzio”: 26.5.2015), Como (Liceo “A. Volta”: 28.11.2019), Faenza (Società Coope­rati­va di Cultura Popolare – Biblioteca Zucchini – Incontri della Pieve: 6.6.2004; Incontri di Autunno: 28.10.2005, 13.10.2006, 11.10.2009), Fermo (Associazione Italiana di Cultura Classica: 22.4.2017), Ferrara (Liceo Classico Statale “L. Ariosto”: 21.3.2002, 2.12.2003, 2.12.2004, 14.12.2005, 18.12.2006, 27.3.2008, 11.12.2008, 20.1.2010, 9.2.2011, 24.2.2012, 28.2.2014, 27.2.2015, 23.2.2016, 3.3.2017, 1.3.2019), Firenze (Liceo Classico “Michelangiolo”: 21.3.2013), Frankfurt a.M. (Universität–Colloquium Classicum, 2.7.2020), Genova (Università: 3.10.2019), Jesi (Liceo Scientifico “L. Da Vinci”: 28.4.2017), La Spezia (Associazione Italiana di Cultura Classica: 24.2.2017), Malaga (Universidad: 14.6.2017), Mirandola (Liceo Linguistico Classico “Pico”: 12.10.2013, 10.2.2016), Milano (Università Statale: 2.4.2014, 29.11.2019; Università Cattolica del “Sacro Cuore”: 30.11.2016), Modena (Liceo Scientifico “Wiligelmo”: 4.12.2003; Liceo “L. Muratori”: 12.5.2011, 6.5.2017; Liceo “S. Carlo”: 12.5.2011, 21.10.2011, 8.2.2012, 10.1.2013; Liceo “Sacro Cuore”: 26.2.2016, 19.4.2017, 6.4.2018, 20.11.2020), Napoli (Dipartimento di Filologia Classica – Università “Federico II”: 21.6.2005, 31.5.2010, 21.11.2016, 26.11.2019), Giardini Naxos, Catania (17-18.10.2002), Padova (Dipartimento di Scienze del Mondo Antico: 10.6.2008), Parma (Liceo “G.D. Romagnosi”: 24.11.2016; Associazione Italiana di Cultura Classica–Dip. di Discipline Umanistiche, sociali e delle imprese culturali: 7.2.2020), Ravenna (Provincia, Agone Placidiano: 17.5.2014, 23.5.2015, 28.5.2016; Associazione Italiana di Cultura Classica: 25.9.2017; Biblioteca Classense: 23.5.2019), Reggio Emilia (Liceo Classico-Scientifico “Ariosto-Spallanzani”: 20.11.2008; Liceo “Matilde di Canossa”: 8.4.2016), Rimini (Liceo Classico Paritario “Dante Alighieri”: 4.12.2020; Musei Civici: 23.11.2002; Museo della Città, Lapidario: 21.6.2014), Roma (Università di Roma Tre: 4.4.2014; Università “La Sapienza”: 31.3.2016, 17.11.2016), Rovigo (Liceo “Celio-Roccati”: 23.4.2016), Salerno (Università: 15.5.2019, 4.12.2019; Associazione Italiana di Cultura Classica: 15.5.2019, 4.12.2019), Sassuolo (Liceo “A.F. Formiggini”: 9.12.2020), Sovere (Scuola di Pace: 8.8.2011), Trier (Universität: 14.7.2005), Trieste (“Incontri Triestini di Filologia Classica”: 28.4.2011), Urbino (“Scuola di Metrica e Ritmica Greca e Latina”: 9.9.2016), Valencia (Facultat de Filologia, Traducció i Comunicació: 25-26.4.2013), Venezia (Dipartimento di Studi Umanistici – Università Ca’ Foscari – Seminari Veneziani di Letteratura Greca: 1.2.2012), Vercelli (Dipartimento di Studi Umanistici – Università del Piemonte Orientale: 26.1.2015), Vicenza (Liceo Classico “S. Quadri”: 21.2.2002), su “Antoine de Saint-Éxupéry”, “La veglia e il farsi carico: da Virgilio a Pier Vittorio Tondelli”, “L’aggressione democratica. Il dialogo degli Ateniesi e dei Melii in Tucidide”, “Seneca nella filosofia del Novecento”, “Eros, Philia e Agape nel Vangelo di Giovanni”, “Tradurre i classici: esercizio, precisione, mediazione”, “La traduzione come ascolto dell’altro. Dai classici a Paul Ricoeur”, “La sapienza greca dall’età arcaica all’ellenismo”, “Omelia, ὁμιλέω”, “Aspasia, o della fascinosa persuasione”, “Tucidide e la δημοκρατία”, “Motivi sapienziali e ascendenze orientali nella lirica greca arcaica: alcuni sondaggi”, “Die weißen, sanftredenden Schläfen (SH 401,46 = Herinn. fr. 4,46 N.)”, “Il neutro e il plurale: appunti su corpo e anima da Omero ai Padri della Chiesa”, “Unità e pluralismo: un anarco-resurrezionalista al ser­vi­zio del Vangelo”, “Atena grigia: sapienza greca e Oriente”, “‘Più grande di tutte è la carità’: a proposito di Don Paolo Serra Zanetti”, “La forza e la forma: sguardi sull’amore tra Omero, Platone e i Cristiani”, “Tra Poros e Penia: necessità e forme dell’amore nella letteratura greca”, “Siede di fronte a te: la traduzione, l’ascolto, l’altro”, “Trattative disperate (Stesich. PMGF 222b,176-231)”, “Oligarchi e mascalzoni: una lettura dei Caratteri di Teofrasto”, “Tragedie di tutti i giorni: la poesia di Erinna tra età classica ed ellenismo”, “Il demone cieco che acceca (ovvero divinizzazione e zucchificazione di Mammona)”, “Tra Asclepio e Platone. Corpo e anima nel pensiero greco (e latino) da Omero ai Cristiani”, “Dal dolore alla speranza (1Ts 4,13-18, 5,1-11)”, “La χάρις degli dèi (Bacch. 3,37-39 ~ Aesch. Ag. 182s. ~ Hdt. I 207,1)”, “Sul testo dello Pseudo-Senofonte”, “La legge di Mammona”, “Stesicoro e il Papiro di Lille”, “La ricerca scientica come ascolto e come traduzione”, “Introduzione alla Bibbia greca”, “I Salmi 90 e 139: motivi comuni, topica e ricezione”, “Brutti caratteri: una lettura di Teofrasto, Caratteri 26 e 29”, “La ragione degli oligarchi”, “Gli studi di greco (‘Il greco, ai nostri giorni…’, ovvero: sacrificarsi per Atene o sacrificare Atene?)”, “Si ride ad Atene e si piange a Gerusalemme. Ovvero: se Atene ride, Gerusalemme non piange”, “Estesícoro y el Papiro de Lille”, “Ridere per tradurre/tradurre per ridere”, “Il βρέτας dei servi”, “Dolore e speranza nella prima lettera ai Tessalonicesi”, “La traduzione come ascolto della diversità”, “Il riso è un baratro… e l’importante è precipitare”, “I nomi della lirica greca”, “Bambole, non c’è una mitra!”, “Quattro parole sulla dislessia”, “La traduzione: dialogare con la diversità”, “Aspasia: il fascino della persuasione”, “Le politiche degli antichi”, “Tre θρόνοι e un δίφρος: mancate corrispondenze כִּסֵּא/θρόνος nel libro dei Proverbi”, “Post eventum”, “La χάρις degli dèi”, “La nuovissima Saffo”, “Feste di famiglia: Saffo e le celebrazioni ansiose”, “Rifessioni sul tempo”, “Saffo e le celebrazioni ansiose (storie tese in famiglia)”, “Tradurre per incontrare gli altri”, “Qualche riflessione su libertà e schiavitù tra Omero e i Cristiani”, “Il corpo e l’anima”, “I Proverbi nel ‘nuovo Origene’”, “Tra esilio e libertà: Giuseppe, Edipo e Bruno Snell”, “Tre parole greche: profezia, democrazia, filia”, “Saffo e la sua mamma (e l’edizione alessandrina)”, “Per amor di Sophia (e non solo…). Quattro passi nella sapienza dei Greci”, “Ricordo di Giovanni Catti”, “‘C’è qualcun altro?’ Saffo, il metodo e i ‘secondi pensieri’ (ancora sul fr. 96)”, “Eraclito, il libro e il logos”, “Tradurre per ascoltare gli altri: una sfida (anche) antropologica”, “Sul lessico del comico”, “Canti popolari e definizioni”, “1, 2, 3 e 4”, “Giovanni Tarditi e Archiloco”, “Bytes loquuntur. Risorse informatiche per lo studio dell’antichità classica”, “δοῦλος e θέραψ. Alcune riflessioni su schiavi e servi nella letteratura greca”, “Telai, conocchie, fusi e… lessicografe (per amor di ἠλακάτη)”, “A casa, tutto bene? Saffo e i componimenti per la famiglia”, “Ascoltare gli altri per essere liberi: la sfida (anche) antropologica della traduzione”, “Democrazia, una parola ambigua”, “Il numero e il valore: esorcizzare la democrazia da Tucidide a Platone”, “6 punti e 5 effe”, “La χάρις degli dèi (Bacchilide, Eschilo, Erodoto)”, “Ascoltare gli altri per essere liberi: la sfida antropologica della traduzione”, “Atena grigia. Sapienza greca e Oriente: alcuni sondaggi”, “Eros e Narciso. Sulle accezioni dell’amore nella letteratura greca da Omero ai Cristiani”, “Μέθοδος e dislessia: per un didattica del greco sostenibile e inclusiva”, “La traduzione come ascolto dell’altro”, “La famiglia di Saffo e l’edizione alessandrina. Vecchi problemi e nuove scoperte”, “Note marginali all’Edipo a Colono sofocleo”, “Il greco…, con metodo”, “Tradurre l’amore. Tra Eros e Narciso”, “Morte senza soccorso nell’Edipo a Colono sofocleo”, “‘Fiamme gemelle’. Storia di un (possibile) rapporto intertestuale”, “Saffo, i suoi, ed i suoi editori”, “Saffo, gli eccessi erotici e… Dionigi Latino”, “Tradimenti e fraintendimenti: Saffo, l’eros, e Dionigi Latino”, “Un apprezzato mistero: Erinna”, “Dottorato perché, dottorato per chi”, “I nomi della lirica greca”, “Laurearsi nella discipline umanistiche”, “Le lune di Saffo ed Erinna... e le eclissi del TLG”, “Saffo tra i suoi famigliari e i suoi editori: considerazioni sulla ‘nuovissima Saffo’ (2014)”, “Il metodo della filologia (ovvero, le regole del gioco)”, “Traduzioni nonviolente”, “Saffo tra biografia e letteratura: nuove scoperte e vecchi problemi”, “Xenos, barbaros, echthros: riflessioni sullo straniero nella letteratura greca”, “Una morte un po’ peggiore: Soph. OC 1211-1248”, “Risorse informatiche per lo studio dell’antichità classica”, “Saffo tra antichi e nuovi problemi, antiche e nuove edizioni”, “Stranieri, barbari, nemici: i Greci e l’altro”, “A proposito di democrazia (da Tucidide a Platone)”, “Dalle steppe alle isole: storia (antica) della lingua greca”, “Eros e Narciso. Sulle accezioni dell’amore nella letteratura greca da Omero ai Cristiani”, “Morte senza soccorso nell’Edipo a Colono sofocleo”, “Tod ohne Hilfe. Textkritische Bemerkungen zu Sophokles’ Oedipus Coloneus (V. 1211-1248)”, “Esilio, resa, resistenza: Giuseppe, Edipo e Bruno Snell”, “Xenos, barbaros, echthros: riflessioni sullo straniero nella letteratura greca”, “La nuovissima Saffo e vecchissime questioni”, “Saffo tra vita e… papiri”, “Democrazia e scuola”, “Semonide lapalissiano? (Fr. 1,15-17 W.2)”.

Ha partecipato ad alcuni webinars, sui frammenti e sulle testimonianze di Saffo e sulla storia della lingua greca, nell’àmbito delle attività del sito “Greco Antico” del Prof. R. Rossi (19.12.2017, 1, 8, 15, 22.2.2018, 9, 15, 22, 29.11.2018, 6, 13.12.2018, 21.3.2019, 14, 21, 28.4.2020, 5.5.2020, 22, 29.4.2021, 6.5.2021), sull’insegnamento del greco nei licei, a cura dell’Editore Loescher (22.1.2018, 6.2.2018, 17 e 24.9.2018, 28.3.2019, 12 e 25.5.2020), e infine per il Festival delle Scuole Universitarie d’Eccellenza (26.8.2020).

Nel giugno del 2011 è stato professore a contratto per un master presso l’Università di Salamanca (lezioni su Stesicoro e la lirica greca). Nel maggio-giugno 2012 ha tenuto come professore a contratto un ciclo di lezioni di Grammatica Greca per la Scuola Galileiana di Studi Superiori di Padova. Nel giugno-luglio del 2012 ha tenuto come professore a contratto un ciclo di lezioni sulla lirica greca al XXIII Seminario di Alta Cultura (La lirica dal mondo greco al mondo umanistico) organizzato a Genga-Sassoferrato dall’Istituto Internazionale di Studi Piceni.

Sul versante scolastico, tra il 26.3.1996 e il 3.4.1996 ha tenuto una supplenza per l’insegnamento di Materie Letterarie, Latino e Greco nella classe V A del Liceo Ginnasio Statale “L. Ariosto” di Reggio Emilia. In collaborazione con i Proff. Vittorio Citti e Claudia Casali, ha inoltre pubblicato i voll. II e III di Autori Greci (Bologna, Zanichelli, 1996) un’antologia per il triennio del liceo classico, il volume unico Auctor et Lector. Antologia di Autori Latini per il Biennio (Torino, Loescher, 1999), ha curato la seconda edizione di Latine Vertenda, versioni latine per il biennio (Firenze, La Nuova Italia), e alcune antologie di autori latini, Classici nel presente, Scrittori latini nel tempo, Gli autori nella letteratura latina per i trienni delle scuole medie superiori (Bologna, Zanichelli, 2000, 2005, e successive riedizioni). Ha poi curato un rifacimento integrale del corso di lingua greca per i ginnasi di A. Sivieri-P. Vivian (con G. Alvoni, R. Batisti e M. Olivieri), Μέθοδος. Corso di lingua e cultura greca (I-V, Firenze 2018), di cui è in preparazione una seconda edizione, e sta curando una storia della letteratura greca in sintesi (con E. Magnelli ed E. Medda).

Ha inoltre partecipato a commissioni di concorso per il conseguimento del ruolo di Professore Associato all’Università di Palermo (giugno 2010), all’Università di Bologna (giugno 2014, luglio 2020) e all’Università di Bari (luglio 2020), del dottorato di ricerca all’Università di Pisa (ottobre-novembre 2002) e di Bologna (novembre-dicembre 2003, dicembre 2005, novembre 2008, settembre-ottobre 2012), per il conseguimento di assegni di ricerca e del ruolo di RTD all’Università di Bologna (luglio 2002, novembre 2003, ottobre 2005, dicembre 2005, luglio 2006, ottobre 2008, ottobre 2009, settembre 2010, agosto 2011, novembre 2011, giugno 2015, luglio 2017) e di Bari (maggio-giugno 2016), e a commissioni giudicatrici per il conseguimento del titolo di dottore di ricerca all’Università di Bologna (maggio 2007, maggio e settembre 2011, maggio 2012, maggio 2013, settembre 2013, maggio 2017, marzo 2020), all’Università di Firenze (maggio 2012), all’Universidad Complutense di Madrid (settembre 2012), all’Università di Lausanne (maggio-luglio 2021), all’Università di Padova (novembre 2002), all’Università di Roma Tre (maggio 2021), alla Sorbonne Université (marzo 2020), all’Università “La Sapienza” di Roma (luglio 2015), all’Universitat de Valencia (luglio 2013, dicembre 2015, settembre 2020). Fa parte dell’Albo dei Revisori per la valutazione dei progetti di ricerca ministeriali e dei Valutatori per il Rientro dei Cervelli.

L’impegno di approfondimento e revisione della tesi di laurea è sfociato nel libro sulle testimonianze e sulla tradizione indiretta di Erinna (Studi sulle testimonianze di Erinna, Bologna, Pàtron, 1996) e nella già ricordata edizione critica e commentata di testimonianze e frammenti della poetessa (2000, 20032). In questa area di studio rientrano anche i saggi Erinna in Eronda («Eikasmós» V [1994] 221-232), Le taccole primaverili (Antip. Sid. AP VII 713 = LVIII G.-P.) («Eikasmós» VI [1995] 155-159), Erinna a Ossirinco («ZPE» CXV [1997] 57-72: uno studio scaturito da nuove ispezioni – condotte tra il 1993 e il 1995 – di PSI IX 1090, il papiro contenente i resti del poemetto di Erinna), Il poemetto e l’epigramma. Note sulla fortuna dell’opera di Erinna in età ellenistica («Aevum Antiquum» IX [1996] 193-215), Baucide e le bambole (Erinna: SH 401,1-4, 19-22) («Athenaeum» LXXXVI/1 [1998] 165-178), Le lune di Erinna (SH 401,6 e 12) («Quaderni di Cultura e di Tradizione Classica dell’Università degli Studi di Palermo» XII [1994; ma ottobre 1999] 7-18), L’agnella e il rasoio (Erinna SH 401,13) in María José García Soler (ed.), TIMHS CARIN. «Homenaje al Profesor Pedro A. Gainzarain», Vitoria-Gasteiz 2002, 61-68, Die weißen, sanftredenden Schläfen (Herinn. SH 401,46), «RhM» s. 3 CLII/2 (2009) 113-123, Erinna’s loom, in G. Fanfani–Mary Harlow–Marie-Louise Nosch (edd.), Spinning Fates and the Song of the Loom. The Use of Textiles, Clothing and Cloth Production as Metaphor, Symbol and Narrative Device in Greek and Latine Literature, Oxford-Philadelphia 2016, 195-216, sul ruolo di filatura e tessitura nella poesia erinniana. Corollari di questo filone di studi sono rappresentati dai contributi La sorte più crudele (‘Erinn.’ AP VII 712 [HE 2],5s.), «Eikasmós» XI (2000) 205-218, che approfondisce (correggendone in parte le conclusioni) un problema critico-testuale già affrontato negli Studi, Telai, conocchie, fusi e… lessicografe (per amor di ἠλακάτη), in A. Casanova-Gabriella Messeri-R. Pintaudi (edd.), e sì d’amici pieno. «Omaggio di studiosi italiani a Guido Bastianini per il suo settantesimo compleanno» (II), Firenze 2016, 555-563, sul discusso valore del termine ἠλακάτη, il citato Erinna’s loom, ed Erinna ad Amsterdam? (P. Amst. inv. 66), «Eikasmós» XXX (2019) 97-100, su un papiro recentemente attribuito (con poco fondamento) a Erinna.

Alla lirica greca – in particolare a Saffo – e alla sua complessa tradizione fanno riferimento anche le note In margine a Sapph. fr. 96,8 V., «Eikasmós» XII (2001) 11-18, Sudore freddo e tremore (Sapph. fr. 31,13 ~ Sen. Tro. 487s. ~ Apul. Met. I 13, II 30, X 10), «Eikasmós» XVI (2005) 51-62 (con F. Citti), Trattativa contro il fato (Stesich. PMGF 222b,176-231), «Eikasmós» XIX (2008) 11-44, Un seminario sul papiro di Alcmane (PMGF 1), «Eikasmós» XX (2009) 11-18 (con R. Tosi), Atena grigia. Motivi sapienziali e riflessione sui valori tra Occidente e Oriente a partire dalla lirica greca arcaica, in G. Brandi (ed.), Annali del Collegio Superiore. Anno accademico 2008/2009, Bologna 2009, 247-262, Non c’è mitra per Cleide (Sapph. fr. 98 V.), «Eikasmós» XXIII (2012) 31-43; Olisboi e Polianattidi (Sapph. fr. 99 L.-P. = Alc. fr. 303A V.), «Eikasmós» XXIV (2013) 11-28; Una festa auspicata? (Sapph. fr. 17 V. e P. GC. inv. 105 fr. 2 c. II rr. 9-28), «Eikasmós» XXV (2014) 11-27, Il Brothers Poem e l’edizione alessandrina (in margine a P. Sapph. Obbink), «Eikasmós» XXVI (2015) 53-76; La mamma e la festa (Sapph. fr. 9 V. + P. GC. inv. 105 fr. 1), «Commentaria classica» II (2015) 9-20; Afrodite violenta (Sapph. fr. 26 = ‘Kypris Poem’), «Eikasmós» XXVIII (2017) 9-21; Dolorosi, imprevisti tradimenti (Sapph. fr. 16A), «Eikasmós» XXIX (2018) 39-54; Iati in Saffo, «Eikasmós» XXXI (2020) 15-28; nonché le ampie recensioni al libro di R. Scott Garner, Traditional Elegy. The Interplay of Meter, Tradition, and Context in Early Greek Poetry, Oxford 2011, «Gnomon» LXXXV (2013) 6-19, al commento agli erotika anacreontei a cura di G.M. Leo, Anacreonte erotico, «RFIC» CXLIV/2 (2016) 420-430, a Vanessa Cazzato-A. Lardinois (edd.), The Look of Lyric: Greek Song and the Visual, Leiden-Boston 2016, in Visual lyric, «CR» LXVII/2 (2017) 333-335, a F. Budelmann, Greek Lyric. A Selection, Cambridge 2018, «Gnomon» XCII (2020) 679-686. A Saffo è ora dedicata l’ampia edizione con introduzione, traduzione e commento di tutti i frammenti e tutte le testimonianze in Saffo. Poesie, frammenti e testimonianze, Santarcangelo (RN) 2017 (con F. Cinti), di cui è in preparazione un’editio maior per la collana “Texte und Kommentare”. Ai lirici greci arcaici sono dedicati La lirica greca. Temi e testi, Roma 2004 (un’ampia introduzione, corredata dalla traduzione di 100 fram­menti scelti, da Callino a Bacchilide), Breve storia della lirica greca, Roma 2010 e Lirici greci. Età arcaica e classica, Roma 2011 (dove gli stessi testi sono presentati in edizione critica, con traduzione, commento e analisi linguistica). Nell’àmbito degli studi sulla poesia alessandrina si colloca invece la corposa recensione a L. Sbardella, Filita. Testimonianze e frammenti poetici, Roma 2000, «Eikasmós» XIII (2002) 423-438.

Omero, l’epica e la sua ricezione sono invece al centro della curatela della traduzione italiana del volume di B.B. Powell (Omero, Bologna 2006) e della recensione a F. Pontani, Eraclito. Questioni omeriche sulle allegorie di Omero in merito agli dèi, Pisa 2005, «BMCR» (2006.11.09), nonché Sul testo di Eraclito allegorista, «Eikasmós» XXI (2010) 249-272.

Alla filosofia greca arcaica e classica sono dedicati un progetto di studio sul primo frammento di Eraclito (iniziato durante il soggiorno monacense e ancora in corso), l’articolo Note minime ai ‘prolegomeni’ del Parmenide (Plat. Parm. 126a-128e) («Aevum Antiquum» XII [1999] 61-90) e la recensione al volume di Livio Rossetti, Introduzione alla filosofia antica. Premesse filologiche e altri “ferri del mestiere”, Bari, Levante Editori, 1998 («Eikasmós» IX [1998] 504-508). Di carattere concettuale sono anche La forza e la forma. Appunti su necessità e forme dell’amore tra Omero, Platone e i Cristiani, in S. Caciagli (ed.), Eros e genere in Grecia arcaica, Bologna 2017, 171-194 ed Eros e Narciso, Poros e Penia (appunti sulle accezioni dell’amore nella letteratura greca), «Critica del Testo» XXI/3 (2018) 1-37, nonché La veglia e il farsi carico. Ipotesi su due “modi” della letteratura (indice dei nomi), in Mirella Mazzucchi-Mariafranca Spallanzani-P. Tinti-F. Tomasi (edd.), Ex libris. I libri e noi, Bologna 2017, 115-118, e la Premessa a G. Burzacchini, Temi e motivi della follia nella lirica e nella tragedia greca, Bologna 2018, 1-3.

Gli interessi di studio vertono altresì sulla commedia del V secolo: ne è risultato, oltre alla recensione del volume curato da Cesare Molinari, Il teatro greco nell’età di Pericle, Bologna, il Mulino, 1994 («Eikasmós» V [1994] 445-454), e a quella a Tessere. Frammenti della commedia greca: studi e commenti, a cura di Anna Maria Belardinelli, Olimpia Imperio, Giuseppe Mastromarco, Matteo Pellegrino e Piero Totaro, Bari, Adriatica, 1998 («RPL» n.s. III [2000] 218-226), l’analisi di un corale degli Acarnesi, Il figlio di padre Caprese (Ar. Ach. 848-853) («Lexis» XV [1997] 147-158), un breve saggio su un oscuro concorso dionisiaco (Le Dionisie del 424, «Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bari» XXXVII/XXXVIII [1994/1995] 261-288), una nota al prologo dei Cavalieri aristofanei, Il βρέτας dei servi (Ar. Eq. 32), in G. Bastianini-W. Lapini-M. Tulli (edd.), Harmonia. «Scritti di filologia classica in onore di A. Casanova», Firenze 2012, 617-632, e alcune Note marginali al Dyskolos menandreo, «Commentaria Classica» III (2016) 9-35. A questo lavoro sulla commedia si ricollega una nota sulla giambografia: L’empietà del naso (Hippon. fr.129a,1 Dg.) («Eikasmós» VI [1995] 11-14) contiene una proposta di integrazione di un frammento di Ipponatte.

Un altro campo privilegiato di interesse è la tragedia attica, soprattutto nei suoi rapporti con la lirica corale. Il μάθος di Oreste (Aesch. Eum. 276-278) («Eikasmós» VIII [1997] 17-23) rappresenta uno dei primi risultati di una ricerca specifica su questo versante, che ha dato frutti anche in La χάρις degli dèi (Bacch. 3,37-39 ~ Aesch. Ag. 182 s. ~ Hdt. I 207,1), «Paideia» LXIV (2009) 253-302, che costuituisce l’analisi di un complesso rapporto intertestuale. All’intersezione tra lirica e tragedia mira anche ‘Germi’ di tragedia nella lirica greca arcaica. Alcuni specimina, in N. Novello (ed.), Tràgos. Pensiero e poesia nel tragico, Pasian di Prato (Udine) 2014, 37-53. Gambe come puledre stanche (HF 119-123), in O. Vox (cur.), Ricerche euripidee, Lecce 2003, 65-76, costituisce invece una proposta di emendamento e di interpretazione complessiva di un difficile passo della parodo dell’Eracle euripideo, mentre Omertà femminile (Soph. Phaedr. fr. 679 R.2), scritto insieme a Gabriele Burzacchini, è un tentativo di sistemazione testuale di un complesso frammento sofo­cleo, Tre note al Filottete, «Eikasmós» XXII (2011) 27-35 di tre annose cruces del testo di questa tragedia, e I rimedi dell’oblio (Eur. Palam. fr. 578 K.), «Eikasmós» XVIII (2007) 167-171 è un’edizione critica, con traduzione e commento, di un controverso frammento euripideo. Ancora a Eschilo sono dedicate le Noterelle al prologo e alla parodo dell’Agamennone, «RFIC» CXLIX (2021) 7-25, e a Sofocle sono rivolti i Marginalia Colonea, in Silvia Bigliazzi-F. Lupi-G. Ugolini (edd.), Συναγωνίζεσθαι. «Studies in Honour of Guido Avezzù» («Skenè–Studies», I/1), Verona 2018, 299-321, e Morte senza soccorso (Soph. OC 1220s.), «Eikasmós» XXX (2019) 57-66.

Di pertinenza storica sono invece In coalizione contro Samo (Herod. III 48,1) e la recensione al volume di Walter Lapini, Il POxy. 664 di Eraclide Pontico e la cronologia dei Cipselidi, Firenze, Olschki, 1996 («Eikasmós» VIII [1997] 91-95 e 337-349), e inoltre Le dialogue entre les Athéniens et les Méliens chez Thucydide : une Ur-Form du genre des Questions et Réponses ?, in Annelie Volgers-C. Zamagni (edd.), Ero­ta­po­kri­seis. Early Christian Question-and-Answer Literature in Context. «Proceed­ings of the Utrecht Colloquium, 13-14 October 2003», Leuven-Paris-Dudley, MA 2004, 71-79, le Noterelle allo Pseudo-Senofonte, «ITFC» X (2010/2011 [ma 2012]) X, 199-223, e la recensione a E. Medda, Lysiae In Hippothersem, In Theomnestum et fragmenta ex incertis orationibus (P. Oxy. XIII 1606), Firenze 2003, «Eikasmós» XVI (2005) 567-578.

Alla sfera più propriamente metrica pertiene Cambio di ritmo (Carm. pop. fr.30(c) PMG 876 ~ Erinna: SH 401,14s.) («Prometheus» XXIV [1998] 19-24), relativo a una trasposizione di una filastrocca giambica in un contesto esametrico-dattilico.

L’interesse per la poesia greca in frammenti di tradizione indiretta si è esplicato altresì in un’edizione critica con traduzione e brevi note di commento dei Carmina popularia melici (Sotto la politica. Una lettura dei carmina popularia melici, «Lexis» XXI (2003) 193-260).

Agli studi biblico-patristici appartengono invece le recensioni all’edizione, curata da Markus Stein, dei Manichaica Latina. Band 1: epistula ad Menoch, Opladen-Wiesbaden, Westdeutscher Verlag, 1998 («Eikasmós» IX [1998] 468-475), e quella ad AA. VV., La Bible des Septante. Le Pentateuque d’Alexandrie, Paris 2001, «ASE» XIX/2 (2002) 499-503, e le note Il grasso per la salvezza (Lv 9,19), «Adamantius» X (2004) 34-40, Un’ἀπέκδυσις misconosciuta (Col. 2,11), «Eikasmós» XX (2009) 243-252 (con G.D. Cova), Si ride ad Atene e si piange a Gerusalemme? Ovvero: Se Atene ride, Gerusalemme non piange, in M. Ventura (ed.), E Dio sorrise. Nella Bibbia e oltre, Brescia 2014, 25-54, Dal dolore alla speranza (1Ts 4,13-18, 5,1-11), in J. Redondo-R. Torné (edd.), Apocalipsi, catàbasi i mil.lenarisme a les literatures antigues i la seua recepció, Amsterdam 2014, 97-118, Minima Origeniana. Questioni linguistico-testuali e citazioni dei Proverbi nel ‘Nuovo Origene’, «Adamantius» XXII (2016) 445-453, Il salmo 90. Testo, topoi, paralleli, in D. Tripaldi (ed.), La lira di Davide. Esegesi e riscritture dei Salmi dall’Antichità al Medioevo, pref. di Maria Valeria Ingegno, Canterano (RM) 2018, 29-64, Tre θρόνοι e un δίφρος: mancate corrispondenze כּׅסֵּא-θρόνος nel libro dei Proverbi, in Rachele Pierini-A. Bernabé-Marco Ercoles (edd.), Thronos. Historical Grammar of Furniture in Mycenaean and beyond, Bologna 2021, 219-226, nonché la curatela La Chiesa al posto d’Israele? La nascita di un’ideologia nella separazione tra Cristiani ed Ebrei nel II/III secolo – Parting of the Ways and/as Supersessionism, Brescia 2021 (con G.D. Cova ed E. Norelli).

L’attenzione per la lessicografia e per la filologia alessandrina è testimoniata dall’analisi di un complicato frammento (367 Sl.) di Aristofane di Bisanzio (Poeti, filologi e patelle (Alcae. fr. 359 V., Dicaearch. fr. 99 Wehrli, Ar. Byz. fr. 367 Sl.), «Eikasmós» VII [1996] 25-55). Legati allo studio del testo di Ateneo sono invece Spigolature leguminose (Phaen. fr. 48 Wehrli) («Eikasmós» IX [1998] 121-134), che contiene l’analisi di un difficile frammento di Fenia di Ereso, e soprattutto Platone e gli eroici banchetti: schol. ex. Hom. P 407b, «Eikasmós» XIII (2002) 245-248 e Panfilo e i pesci di scolio, in AA. VV., La erudizione scolastico-grammaticale a Bisanzio (lessicografia, trattatistica grammaticale, esegesi, ecc.). «Atti della VII Giornata di Studi Bizantini – Salerno, 11-12 aprile 2002», Napoli 2003, 89-109, che ne analizzano i rapporti con la scoliografia omerica. Agli Ethnika di Stefano di Bisanzio è dedicata la recensione a M. Billerbeck (ed.), Stephani Byzantii Ethnica, I. Α-Γ, Berolini et Novi Eboraci 2006, «BMCR» (2008.07.64).

Alla tematica della traduzione dalle lingue classiche come attività ermeneutica (e morale, anche nel segno dell’educazione alla pace) ha dedicato numerose lezioni e conferenze, e da ultimo il volume Hermeneuein. Tradurre il greco, Bologna 2009 (con R. Tosi), di cui ha anche scritto l’Introduzione. Rientrano in quest’àmbito anche La traduzione come ascolto dell’altro, in Giovanna Alvoni-R. Batisti-S. Colangelo (edd.), Figure dell’altro. Identità, alterità, stranierità, Bologna 2020, 23-38 e Xenos-barbaros-echthros. Riflessioni estemporanee sullo straniero nella letteratu­ra greca, in Marzia Bambozzi (ed.), Paradigmi d’identità. Tradurre e interpretare i classici, Ancona 2021, 9-24.

Per quanto riguarda la storia della filologia classica, in collaborazione con Silvio M. Medaglia ha curato una bibliografia completa delle opere di C. Gallavotti («Eikasmós» VI [1995] 315-336), e lavori analoghi ha condotto sulla figura di Giuseppe Cevolani («Eikasmós» VII [1996] 352-359, insieme a Ugo Montanari) e su quella di Giacomo Bona («Eikasmós» IX [1998] 321-326). Nel volume Filologia e storia. «Scritti di Enzo Degani» (Hildesheim, Olms, 2004), ha curato un breve profilo di Enzo Degani studioso della storia della filologia classica (pp. 935s.). Rientrano in questo settore di studi gli scritti dedicati alla memoria di Paolo Serra Zanetti, la raccolta degli scritti scientifici (P. Serra Zanetti, Imitatori di Gesù Cristo. Scritti classici e cristiani, a c. di A. Cacciari-F. Citti-C. Neri-L. Perrone, Bologna 2005), la Bibliografia di Paolo Serra Zanetti (in Imitatori 619-623, con F. Citti), il profilo complessivo Unità e pluralismo: un anarco-resurrezionalista al servizio del Vangelo. Profilo antologico di Don Paolo Serra Zanetti, «Il Carrobbio» XXXIV (2008) 269-285, e i ricordi «Più grande di tutte è la carità» (1Cor 13,13), in P. Serra Zanetti (†), Una parola straordinariamente amica, a c. di Alessandra Deoriti-Giancarla Matteuzzi, Bologna 2009, 261-268, L’equilibrio dei passi. Filologia e carità alla luce del modello di don Paolo Serra Zanetti, in Alessandra Deoriti-M. Marabini (edd.), Stare con i poveri. Il messaggio scomodo di don Paolo Serra Zanetti, Bologna 2015, 73-91, nonché il breve Ricordo di Giovanni Catti, «EsseNonEsse» XXVII (2016) 2s. Alla figura di Bruno Snell è invece dedicata la curatela del volume Noi e gli antichi Greci. Nove giorni di latino, a c. di M. Amerise (G. Alvoni-V. Garulli-C. Neri), Bologna 2011, con la relativa Nota editoriale iniziale. A quella di Colin Austin, C. Austin. Bibliographie 1964-2010, «Eikasmós» XXII (2011) 351-373 (con V. Garulli ed E. Esposito). A quella di Francesco Bossi, Bibliografia di Francesco Bossi, «Eikasmós» XXVI (2015) 413-418. Alla filologia greca nell’Italia post-unitaria il saggio «Il greco, ai giorni nostri», ovvero: sacrificarsi per Atene o sacrificare Atene?, in L. Canfora-U. Cardinale (edd.), Disegnare il futuro con intelligenza antica. L’insegnamento del latino e del greco antico in Italia e nel mondo. «Atti del Convegno Internazionale. Torino, 12-14 aprile 2012», Bologna 2012, 103-152, la voce Puntoni, Vittorio, in Dizionario Biografico degli Italiani LXXXV (2016) 687-689, e il profilo Un Filologo-Rettore: Vittorio Puntoni (Pisa 24.6.1859-Roma 21.3.1926), «Eikasmós» XXVII (2016) 385-397. Agli studi di greco nel Settecento fa riferimento la recensione a U. La Torraca, Lo studio del greco a Napoli nel Settecento, Napoli 2012, 277 pp., «Annali di Storia delle Università Italiane» XVIII (2014) 379-381. Al metodo della filologia nella storia e nel presente, infine, pertiene la breve sintesi Il metodo della filologia (le regole del gioco), in Anna Maria Mazzanti (ed.), Un metodo per il dialogo fra le culture. La chrêsis patristica, Brescia 2019, 33-42.

I rapporti tra le discipline antichistiche e gli attuali strumenti informatici sono toccati dal saggio “Computer e Antichità Classica”: note in margine, in A. Cristofori-C. Salvaterra-U. Schmitzer, La rete di Arachne Arachnes Netz, Stuttgart 2000, 109-117. Alla didattica speciale il saggio Una sintesi vocale (anche) per la dislessia, in M. Capasso (ed.), Cinque incontri sulla Cultura Classica (“Quaderni di Atene e Roma”, 5), Lecce 2015, 319-337 (con S. Gianferrari).

Per quanto riguarda la sfera del latino, in collaborazione con Francesco Citti, ha pubblicato Seneca nel Novecento: alcuni sondaggi (in Seneca nella coscienza dell’Europa, a c. di Ivano Dionigi, Milano 1999, 329-406), ampliato nella monografia Seneca nel Novecento, Roma, Carocci, 2001, la nota testuale (scritta insieme ad A. Traina) La rana nelle tane del grillo (Dirae 72-74), «Eikasmós» XII (2001) 293-299, quella dedicata a “Fiamme gemelle”. Storia di un (possibile) rapporto intertestuale, «Paideia» LXXIII/1-3 (2018) 203-220, e la traduzione di J.B. Hofmann-A. Szantyr, Stilistica latina, a c. di A. Traina. Trad. di C. Neri. Aggiornamenti di R. Oniga. Revisione e indici di B. Pieri, Bologna 2002 e le curatele di N. Holzberg, Virgilio, Bologna 2008 e di W. Stroh, Cicerone, Bologna 2010 (con relative presentazioni). Correlato agli studi sulla fortuna di Seneca in età contemporanea sono anche i saggi L’inferno, fuor di metafora. Seneca e gli altri: le Frontiere infernali della poesia di José Bergamín, «GriseldaOnLine [http://www.griseldaonline.it/percorsi/neri.htm] » (marzo-ottobre 2002) e Seneca nella filosofia del Novecento: antologia a tesi (in corso di stampa). Sulla fortuna verte altresì la nota Abbozzi pascoliani inediti da Teofrasto («Caratteri» 23 e 24), «Eikasmós» XX (2009) 337-364 (con F. Citti).

(aggiornato all’agosto 2021)