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Anna Sirinian

Professoressa associata

Dipartimento di Storia Culture Civiltà

Settore scientifico disciplinare: L-OR/13 ARMENISTICA, CAUCASOLOGIA, MONGOLISTICA E TURCOLOGIA

Coordinatrice del Corso di Laurea in Antropologia, religioni, civiltà orientali

Temi di ricerca

Parole chiave: Autori armeni antichi e medievali Manoscritti armeni Documenti armeni in Italia Storia della stampa armena Traduzioni in italiano dall'armeno antico e moderno

Temi di ricerca in sintesi

 

- Opere armene antiche e medievali

- Manoscritti armeni

- Manoscritti e documenti armeni nelle biblioteche e negli archivi d'Italia: studio e catalogazione.

- Colofoni dei manoscritti armeni: studio storico-letterario.

- Storia della stampa armena.

 

Temi di ricerca in esteso


In patria e nelle numerose "colonie" cui hanno dato vita nel corso del medioevo sia in Occidente che in Oriente, gli Armeni hanno coltivato intensamente l'arte della scrittura, sia redigendo molte opere in lingua originale, sia traducendone altre appartenenti ai popoli colti vicini (nell'antichità soprattutto Greci e Siriaci e via via altri). L'Italia è stata per lungo tempo terra privilegiata di passaggio e di stanziamento di genti armene, di relazioni religiose con la Chiesa armena e di rapporti commerciali con il Regno armeno di Cilicia (XII-XIV secc.). Proprio per questo nelle biblioteche e negli archivi del nostro Paese si conservano numerose testimonianze relative a tali contatti, sia in lingua armena che in latino e in italiano. Lo studio di queste diverse fonti concorre a creare una mappa della presenza armena in Italia che comprende numerose città  italiane tra cui Roma, Venezia, Genova, Livorno, Firenze, Milano, Pisa, Ferrara, Bologna, Perugia, Napoli e altre, per nominare soltanto i centri maggiori. Tra queste città, Roma occupa un posto centrale, per l'antichità e l'abbonanza di testimonianze relative agli Armeni (manoscritti, epigrafi e documenti d'archivio). I colofoni dei manoscritti armeni si configurano come vere miniere di informazioni relative non solo alla stesura del singolo codice, ma anche agli avvenimenti storici che hanno fatto da sfondo alla sua copia. Attraverso la loro lettura, è possibile conoscere molti aspetti della storia armena, che gettano luce anche sui contatti che gli Armeni hanno avuto con altri popoli con cui sono entrati in relazione durante i secoli della loro intensa storia, come ad esempio i Mongoli (XIII sec.). Ai colofoni armeni e alle loro caratteristiche distintive rispetto alle altre culture del mondo mediterraneo  è stato dedicato il workshop internazionale “Colofoni armeni a confronto. Le sottoscrizioni dei manoscritti in ambito armeno e nelle altre tradizioni scrittorie del mondo mediterraneo” (Bologna, 12 e 13 ottobre 2012), organizzato sotto l'egida dell'A.I.E.A. (Association Internationale des Etudes Arméniennes), i cui Atti sono usciti nella serie Orientalia Christiana Analecta del Pontificio Istituto Orientale di Roma ("Colofoni armeni a confronto. Le sottoscrizioni dei manoscritti in ambito armeno e nelle altre tradizioni scrittorie del mondo mediterraneo", a cura di A. Sirinian, P. Buzi, G. Shurgaia, Roma 2016). Il ricorrere, nel 2012, del cinquecentenario della nascita del libro a stampa armeno ha costituito un momento celebrativo importante per gli studi armenistici, cui sono state dedicate diverse iniziative, tra le quali ricordiamo  il Secondo Dies Academicus della Classe di Studi sul Vicino Oriente, svoltosi nel novembre 2011 presso la Biblioteca Ambrosiana, la cui Sezione armena ha avuto per tema la prima stampa armena; la mostra "Armenia. Impronte di una civiltà" (Venezia, Museo Correr-Biblioteca Marciana-Museo Archeologico, 16 dicembre 2011 - 10 aprile 2012), e infine la giornata di studi "I tparani / Nella tipografia di..." organizzata in collaborazione con Paolo Tinti (Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica) il 6 dicembre 2012 presso l'Aula Magna della Biblioteca Universitaria di Bologna. Legata alla storia della stampa armena e delle collezioni librarie armene in Italia è anche il catalogo “I libri armeni a stampa della Biblioteca Palatina di Parma”, Parma, Deputazione di storia patria per le province parmensi, 2013, curato da Chiara Aimi, PhD UniBo. I contatti culturali ed ecclesiali tra gli Armeni, l'Italia e il papato sono stati invece al centro del Workshop "L'Armenia medievale epicentro di mobilità tra Oriente e Occidente", Bologna, 18-19 maggio 2017, organizzato in collaborazione con Irene Bueno e Federico Alpi, i cui Atti sono stati pubblicati nel numero 130/1 (2018) dei Mélanges de l'École française de Roma - Moyen Âge (edizione on-line consultabile all'indirizzo: https://journals.openedition.org/mefrm/3908). Alle antiche traduzioni armene di opere greche è invece stata dedicata la giornata di studi "Testi greci cristiani e traduzioni armene: un viaggio di andata e ritorno", organizzata in collaborazione con il FICLIT il 12 ottobre 2018, i cui Atti sono stati pubblicati in Adamantius 25 (2019).