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Anna Rosellini

Professoressa associata

Dipartimento delle Arti

Settore scientifico disciplinare: ICAR/18 STORIA DELL'ARCHITETTURA

Contenuti utili

NORME REDAZIONALI per la stesura della RELAZIONE

1) Formato di consegna dei testi

  • Redigere il testo in Microsoft Word o Pages (il testo finale può essere inviato anche in formato .pdf).
  • Lunghezza del testo 10 000 battute.
  • Comporre l’intero testo con uno o più font scelti accuratamente (corpo e interlinea a piacere).
  • L’impaginato del documento e il formato della relazione sono a piacere e devono essere scelti accuratamente.

2) Varianti di carattere

  • Usare quanto più possibile il tondo.
  • Usare il corsivo nei seguenti casi:

a) per mettere in rilievo elementi (termini, locuzioni ecc.) distintivi all’interno del testo, ai quali si vuole attribuire particolare enfasi;

b) per i termini stranieri non entrati nell’uso comune o ai quali si vuole attribuire una certa enfasi;

c) per i titoli di libri, di contribuzioni su libri, di articoli di periodici (cfr. anche punto 6).

  • Non usare il sottolineato.
  • Non usare il grassetto o limitarne l’uso ai casi di stretta necessità (per esempio per i titoli di capitoli e paragrafi).

3) Uso delle virgolette

Per semplificare, si propone di usare solo virgolette doppie alte (“ , ”), e mai quelle basse (« , »), sia per le citazioni testuali sia per i cosiddetti o per evidenziare singoli termini e espressioni. Eventuali intracitazioni vengono fatte con le virgolette semplici (‘ , ’).

Nota: usare le virgolette doppie alte (“ , ”) anche per i titoli di riviste e periodici (cfr. anche punto 6).

4) Citazioni di brani

  • Citazioni brevi e medie (indicativamente, non più di 3/4 righe): inserire nel corpo del testo fra virgolette doppie alte (“ , ”).
  • Citazioni lunghe: inserire nel corpo del testo o separare in maniera chiara dal corpo del testo e non racchiudere fra virgolette.
  • È lecito inserire fuori corpo del testo citazioni brevi alle quali si voglia attribuire particolare rilevanza o che dovranno essere oggetto di analisi approfondita.

5) Rimandi di note a piè di pagina

Il riferimento alla nota a piè di pagina va sempre prima dei segni di interpunzione.

esempi:

… applicazione del diritto comunitario1.

… applicazione del diritto comunitario1,

… applicazione del diritto comunitario1;

… applicazione del diritto comunitario”)1.

6) Criteri bibliografici nelle note

Per gli studi (monografie e articoli), utilizzare le seguenti modalità:

  • Libri con autore unico:

    Mario Rossi, Titolo del libro, Bologna, Bononia University Press, 2001.

  • Libri con più autori:

    Mario Rossi, Piero Bianchi, Carlo Neri, Titolo del libro, Bologna, Bononia University Press, 2001.

  • Libri con numerosi autori:

    Mario Rossi et al., Titolo del libro, Bologna, Bononia University Press, 2001.

  • Libri con curatore:

    Mario Rossi (a cura di), Titolo del libro, Bologna, Bononia University Press, 2001.

  • Contribuzioni su libri:

Mario Rossi, Titolo della contribuzione, in Piero Bianchi (a cura di), Titolo del libro, Bologna, Bononia University Press, 2001, pp. xx-yy.

Per gli articoli su riviste vanno indicati nome e cognome dell'autore (o degli autori), il titolo dell’articolo in corsivo, il nome della rivista in tondo fra virgolette doppie alte (“ , ”). Il nome della rivista è preceduto da in:

Mario Rossi, Titolo dell’articolo, in “Rivista”, 2001, n. x, pp. xx-yy.

  Mario Rossi, Piero Bianchi, Titolo dell’articolo, in “Rivista”, 2001, n. x, pp. xx-yy.

Regole di citazione bibliografica in nota

Per gli studi (monografie e articoli), dare i riferimenti per esteso solo la prima volta in cui viene citata l’opera. In seguito, citare solo il cognome dell'autore e il titolo, facendoli seguire dalla dicitura “cit.”.

esempio:

Mario Rossi, Titolo del libro, Bologna, Bononia University Press, 2001, p. x (PRIMA VOLTA)

Rossi, Titolo del libro, cit., p. x (VOLTE SUCCESSIVE)

NON usare mai la formula “op. cit.”

Se in due note consecutive si cita la stessa opera, sostituire la citazione con Ivi e indicare il numero di pagina; se poi nella nota successiva il numero di pagina è identico, sostituire con Ibidem.

esempio:

1 Mario Rossi, Titolo del libro, Bologna, Bononia University Press, 2001, p. x.

2 Ivi, pp. y-z.

3 Ibidem.

7) Bibliografia

La bibliografia deve essere posizionata alla fine del testo, prima della lista delle illustrazioni.

La Bibliografia va redatta in ordine alfabetico per cognome dell’autore. Se ci sono più opere dello stesso autore esse vanno indicate in ordine cronologico dalla più vecchia alla più recente.

I criteri per la stesura della bibliografia sono gli stessi di quelli per le note con la differenza che la posizione del nome e del cognome dell’autore - o degli autori – deve essere invertita.

Esempio: Rossi Mario, Titolo del libro, Bologna, Bononia University Press, 2001.

Fonti Web

Oltre alla bibliografia la relazione può contenere una sitografia: si tratta di un elenco di indirizzi Web consultati, da disporre in ordine alfabetico.

Le citazioni dal Web possono essere di vario genere:

  • Si può citare semplicemente un sito di riferimento. Esempio: http://www.archive.org/index.php, visitato il 19 marzo 2017.
  • Si può citare un articolo preso da un sito Web. Esempio: Maurizio Boscarol, Che cos’è l’usabilità dei siti Web, 30 novembre 2000, http://www.usabile.it/012000.htm, visitato il 19 marzo 2017.

8) Immagini

  • Le immagini vanno numerate progressivamente a seconda della loro successione nel testo.
  • Inserire nel testo il riferimento all’immagine di pertinenza tramite una parentesi: (fig. 1), (figg. 2-3).
  • In corrispondenza di ogni immagine inserire la didascalia numerata progressivamente in funzione della numerazione delle immagini stesse, e con indicazione della fonte di provenienza.

    Esempio: Le Corbusier, Cappella di Notre-Dame-du-Haut, collina di Bourlémont, Ronchamp, 1950-55. Disegno di studio, 20 maggio 1950 (FLC, taccuino D17, No. 273).

  • Alla fine del testo inserire la lista delle immagini numerate.
  • Il numero delle immagini è a piacere.