Storia culturale (filologica, linguistica, letteraria,
religiosa, politico-istituzionale) dell'Iran pre-islamico
(Achemenidi, Parti, Sassanidi) e islamico dei primi secoli
dell'ègira (adattamenti islamici di temi sassanidi in epoca
omayyade e abbaside); valutazione dell'eredità indo-iranica
ancestrale e delle dinamiche successive di interazione con le
civiltà della Mesopotamia, con l'antichità classica, ellenistica e
tardo-antica (Grecia, Macedoni, Roma, Bisanzio), con l'Asia
Centrale (Battriana, Sogdiana, Turkestan cinese).
Ricerche sullo zoroastrismo (edizione di testi avestici e
pahlavi; antropologia, soteriologia, escatologia, apocalittica) e
sul manicheismo; interazioni fra zoroastrismo, manicheismo,
cristianesimo e buddhismo in Asia Centrale
Scritture, lingue, testi, documenti dell'Iran pre-islamico e
dell'Asia Centrale; fenomeni di contatto e di interazione tra
idiomi diversi della storia culturale dell'Iranismo e delle zone
vicine: antico-iranico (avestico, anticopersiano) e
antico-indiano (vedico e sanscrito), eredità indo-iranica ed
indoeuropea; contatti con le lingue semitiche del Vicino Oriente,
ruolo dell'aramaico nella trasmissione del patrimonio mesopotamico
e achemenide nei periodi successivi (Parti, Sassanidi),
nell'iranismo periferico (Kushana), nelle iscrizioni di
Ashoka e nei documenti centro-asiatici (battriano, partico e
medio-persiano manichei, sogdiano
manicheo/buddhista/cristiano).
Individuazione di paralleli linguistici e tematici
nell'intertestualità pan-iranica di epoche diverse; persistenze di
un vocabolario comune di nozioni, concetti, mentalità, sterotipi,
formulari, in documenti epigrafici: iscrizioni achemenidi,
iscrizioni battriane e iscrizioni sassanidi a confronto;
relazioni con altri testi zoroastriani (Avesta, testi pahlavi) e
con testi manichei iranici (partici, medio-persiani, sogdiani). La
tradizione dell'Avesta nei suoi differenti livelli testuali,
problemi di paleografia, codicologia e filologia dei testi
avestici; usi metagrafemici e simbolici dell'alfabeto. Le
Gatha, Zarathustra e il ruolo performativo del linguaggio;
retorica, stilistica, prosodia, pragmatica della comunicazione
orale e suoi effetti persuasivi, nelle dinamiche del
rituale e delle rivelazioni che questo implica (conoscenze
iniziatiche ed esoteriche; simbolismo, metafore, esperienza
visionaria-auditiva). Testi escatologici avestici con traduzione
pahlavi (Hadoxt Nask); ricerche sul lessico visivo avestico e
iindividuazione di contesti, sintagmi, metafore della percezione
visiva ordinaria e straordinaria. Edizione critica dello Yasht 16
dedicato a Cista/Daena: traduzione, commento, nozioni
base (epiteti, funzioni, mitologhemi); stilistica e
composizione, metrica, formulari paralleli di altri Yasht.
Comunicazione ed epistolografia nei documenti iranici achemenidi,
partici e sassanidi: pragmatica e ideologia delle lettere nella
corrispondenza regia, effetti provocati nel ricevente,
atteggiamenti, comportamenti, aspetti sociali e gerarchici della
comunicazione. Ripercussioni e sviluppi dell'eredità
epistolografica achemenide, veicolata dall'aramaico: corrispondenza
arsacide e sassanide, lettere battriane e sogdiane. Manicheismo
come religione letteraria e usi dell'epistolografia in contesti
metaforici e simbolici (lettere di salvezza, lettere di conforto);
testo e immagine nel manicheismo: usi salvifici della scrittura e
merito nella trasmissione delle dottrine, rapporto tra scribi e
committenza; valenze didattiche dell'iconografia per diffondere
l'insegnamento di Mani nella sua spinta missionaria e
multilinguistica; valenze etiche, simboliche e soteriche del
lavoro scribale (disciplina, obbedienza, compassione per i
fedeli).
Antropologia e religioni dell'Iranismo; storia, ambiente sociale
e istituzioni. La religione zoroastriana nel suo sviluppo storico:
tempo e luoghi di Zarathustra, i suoi conflitti con altre
concezioni poetiche e rituali; divinità suprema, entità intermedie
e "angeliche", specificità del suo insegnamento. Il pantheon e gli
Yasht, i grandi dei (Mithra, Anahita, Tishtrya, le Fravashi); lo
zoroastrismo e la sue ricezione nelle fonti greche: i Magi e
Zoroastro; i Greci e la Persia: fascino e diffidenza verso
ricchezza, dottrine arcane e misteri. Lo zoroastrismo in età
post-alessandrina ed ellenistica: le acculturazioni in
Commagene, i Magusei in Asia Minore, Ostanes e l'attesa
del Salvatore, i Magi evangelici, l'escatologia, gli oracoli e
il sorgere dell'apocalittica, in relazione con altre concezioni
(giudaismo, cristianesimo, gnosticismo). I testi pahlavi:
cosmologia, escatologia, apocalittica, testi
gnomici-sapienziali-didattici-normativi, epica e romanzo.
Continuità e mutamenti nelle istituzioni degli imperi achemenide,
partico e sassanide: ideologia regale, emblemi, insegne, simboli,
carismi, rituali, gerarchie, ruoli, funzioni ed epiteti.
L'immaginario della sovranità nel manicheismo, nella sua
organizzazione ecclesiale e nel linguaggio metaforico della sua
dottrina di salvezza e redenzione (simbolismo regale dell'anima;
epiteti di nobiltà, aristocrazia e vittoriosità militare per chi si
"arma" nella fede e vince le passioni e l'ignoranza). La Persia
sassanide e i suoi rapporti con Bisanzio; il ruolo di mediazione
della Siria e delle gerarchie cristiane nella diplomazia; vicende
di affermazione e persecuzione del cristianesimo in Persia: modelli
di santità e di martirio negli Acta dei martiri.