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Andrea Milelli

Professore associato

Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita

Settore scientifico disciplinare: CHIM/08 CHIMICA FARMACEUTICA

Temi di ricerca

Parole chiave: Agenti Antitumorali Malattia di Alzheimer Poliammine

L' attività di ricerca riguarda la progettazione di piccole molecole in grado di interagire con target molecolari peculiari di alcune patologie multifattoriali come la malattia di Alzheimer e il cancro.




La malattia di Alzheimer (AD) è una delle più comuni cause di demenza nella popolazione anziana e più di 18 milioni di persone nel mondo ne sono affette. AD è caratterizzato da una pronunciata degradazione del sistema colinergico e dall'alterazione di altri sistemi recettoriali come il glutammatergico e il serotoninergico. Questa patologia, a carattere multifattoriale, deriva da un complesso coinvolgimento di numerosi fattori pato-biologici che possono causare morte neuronale. Sono state formulate diverse teorie per poter chiarire le cause della comparsa di questa patologia tra cui le più importanti sono l'ipotesi amiloidea, l'ipotesi colinergica, l'ipotesi dello stress ossidativo.

Nonostante gli enormi sforzi compiuti dalla comunità scientifica, solo due classi di farmaci sono attualmente disponibili per il trattamento di AD: gli inibitori dell'enzima Acetilcolinesterasi (AChEIs) come donepezil, rivastigmina, galantamina e tacrina, e gli antagonisti del recettore NMDA come la memantina. Purtroppo, essi sortiscono un effetto puramente palliativo e non sono in grado di bloccare o revertire l'avanzamento della patologia. Data la sua natura multifattoriale, AD può essere più efficacemente contrastato utilizzando un nuovo approccio di progettazione recentemente emerso in campo farmaceutico, la cosiddetta Multitarget-Directed Ligand (MTDL) strategy. Essa consiste nel progettare una singola entità chimica in grado di interagire contemporaneamente con più targets biologici implicati nello sviluppo di una data patologia.

 

La progettazione di agenti antitumorali rappresenta una delle aree più attive nell'ambito della ricerca farmaceutica. Ciò è dovuto sia alla notevole incidenza della patologia neoplastica sia all'eterogeneità cui essa è associata. Negli ultimi anni le conoscenze relative ai meccanismi molecolari della patologia tumorale sono notevolmente aumentate; ciononostante il numero di farmaci per il suo trattamento è estremamente limitato. La ricerca di agenti antitumorali presenta notevoli difficoltà, dovute all'eterogeneità della patologia, all'eziologia che spesso è sconosciuta, all'assenza di modelli preclinici sui quali è possibile testare il farmaco, al fenomeno della MultiDrugResistance e, soprattutto, alla mancanza di specificità delle molecole, cioè all'impossibilità di colpire selettivamente le cellule trasformate rispetto alle cellule sane.

Le linee di ricerca principali sono pertanto mirate a sviluppare nuove molecole in grado di colpire contemporaneamente più target molecolari coinvolti nella malattia di Alzheimer e nel cancro.