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Andrea Ceciliani

Professore ordinario

Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita

Settore scientifico disciplinare: M-EDF/01 METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA MOTORIE

Temi di ricerca

Parole chiave: Cure educativespontaneo nel bambino Gioco e sport Educazione all'aperto e apprendimento Attività fisica, motoria, prevenzione e salute Didattica e cura educativa

a-Osservazione del gioco motorio in ambito scolastico, nella fascia d'età 3-10 anni, come campo di esperienza motoria formativa . Tale linea affronterà anche gli aspetti della didattica e  cura educativa di insegnanti e allenatori, rispetto al gioco e  allo sport.  

b- Studio delle  strategie dididattiche di  Outdoor Education and Learning e la loro correlazione con gli aspetti cognitivi, emotivi e motivazionali nell'educazione infantile e giovanile.

c-Analisi dello sviluppo motorio dei bambini dai 6 ai 10 anni e dei ragazzi da 11 a 14 anni, loro relazione con la pratica sportiva e loro utilità per l'azione didattica ed educativa dell'allenatore. A tale filone si collegheranno anche studi e osservazioni sulla prevenzione posturale nell'età evolutiva.

d- Potenziamento e organizzazione dell'attività fisica scolastica, in particolare nella scuola primaria,  per la promozione della salute attraverso l'educazione a stili di vita attivi.

Scopo delle linee di indagine proposte è valutare i diversi aspetti che condizionano l'espressione di gioco spontaneo e l'avviamento alla pratica sportiva nel cammino formativo del bambino. In tale ambito assume importanza determinante la figura dell'educatore (insegnante o allenatore). Punto di partenza è l'espressione del gioco del bambino, la sua osservazione, l'identificazione dei diversi elementi che la caratterizzano e la condizionano. Solo grazie a questa conoscenza è possibile modulare un percorso adeguato di formazione sportiva. Il concetto fondamentale è partire dal movimento e dal gioco del bambino per arrivare allo sport, non viceversa. Tali studi interesseranno principalmente la fascia d'età 2-6 anni (gioco spontaneo) e 7-10 anni (primo avviamento allo sport). Da essi si evidenzieranno indicazioni utili, per la cura educativa,  rispetto ai reali bisogni del bambino come punto di collegamento per un corretto avviamento sportivo dei bambini. Gli indicatori  di una corretta cura educativa, nell'ambito del gioco e dello sport, devono essere conosciuti da chi, giovane o meno giovane, ha il compito di educare i bambini, in generale e, in particolare, nel primo approccio allo sport.

Un secondo importante aspetto, che interessa la fascia dai 2 ai 14 anni, riguarda l'uso della strategia di Outdoor Education and Learnin, come ambito emergente nell'educazione iinfantile e giovanile. In tle ambito si evidenziano aspetti interessanti relativi allo sviluppo cognitivo, emotivo e motivazionale. L'ambiente esterno diviene ambiente educativo per eccellenza in generazioni che sempre meno possono sperimentare il contatto con l'ambiente circostante, cittadino o naturale che sia. Dall'età della scuola d'infanzia e primaria, si presenta la problematica di mantenere vivo il bisogno di movimento spontaneo del bambino che tende a decadere prima dei 10 anni. Le situazioni particolari, date dall'ambiente esterno, consentono di misurarsi con la fiducia e consapevolezza di sé, con l'autonomia responsabile, con apprendimenti consapevoli e originali, con una ritrovata sintonia con la natura (biofilia) verso l'educazione alla sostenibilità. In tale ambito si  svilupperà la ricerca in collaborazione con la scuola e con le altre agenzie educative che lavorano con i bambini e i ragazzi.

Infine, l'aspetto di sviluppo fisico, quantificato attraverso la misurazione delle abilità motorie, del controllo posturale, dello sviluppo della forza, diviene un ulteriore momento di conoscenza rispetto agli aspetti preventivi  e di salute dei bambini e delle giovani generazioni e alla loro educazione verso stili di vita attivi.

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