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Alessandro Bortolotti

Professore associato

Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita

Settore scientifico disciplinare: M-PED/03 DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE

Presidente del Comitato per lo Sport Universitario

Temi di ricerca

Parole chiave: Pedagogia speciale Prasseologia motoria Sport Adatto e Giochi inclusivi Educazione attiva all'aperto Educazione fisica critica

Il mio principale campo di ricerca riguarda il ruolo educativo del gioco motorio e dello sport, soprattutto nei soggetti difficili, in età evolutiva, o con deficit. In particolare, ho svolto indagini sulla motivazione allo sport in giovani atleti e sulla conduzione dell'attività motoria presso insegnanti di scuola materna. Ho anche fatto parte del gruppo di lavoro del progetto finanziato dall'unione Europea, denominato Value Scout, che ha indagato i valori veicolati dallo sport nella formazione del cittadino europeo, con il prof. Andrea Canevaro come referente dell'Università di Bologna; ho collaborato alla ricerca sulla Cura Educativa svolta da un gruppo interdisciplinare del Dipartimento di Scienze dell'Educazione, all'interno del sottogruppo che ha analizzato il gioco spontaneo nei bambini in asili nido e scuole dell'infanzia; attualmente sono impegnato in percorsi di Ricerca-Azione, presso diverse scuole primarie, su temi analoghi. Mi interesso inoltre di progetti sportivi inclusivi con persone disabili, e di Outdoor Education tramite attività di ricerca e formazione, in particolare per il Comune di Bologna e nel progetto LLP chiamato LINC, che si occupa di favorire l'integrazione dei nuovi emigranti attraverso la formazione dei mediatori culturali, finanziato dalla Comunità Europea.



L'ambito di ricerca e di studio che riguarda il gioco motorio si pone l'obiettivo di approfondire alcune tematiche generali tramite l'analisi di fenomeni concreti, che possono facilmente essere rivelatori di modelli formativi soggiacenti, e contribuire così all'elaborazione di curriculum educativi più consapevoli del valore di questo campo sia a scuola che nell'extrascuola. Il gioco può essere considerato come campo di esperienza psicomotoria che precede e accompagna il soggetto sia in ambito scolastico, sia in vista di un percorso nell'ambito sportivo. Le azioni di ricerca, fondate principalmente sull'osservazione del gioco spontaneo e con metodologie naturalistiche, tende a mettere in luce le condizioni concrete che favoriscono o meno alcuni aspetti dello sviluppo infantile, come indicatori di azioni di cura rivolta non solo all'attività ludica, ma più complessivamente anche all'infanzia.