Il mio principale campo di ricerca riguarda il ruolo educativo
del gioco motorio e dello sport, soprattutto nei soggetti
difficili, in età evolutiva, o con deficit. In particolare, ho
svolto indagini sulla motivazione allo sport in giovani atleti
e sulla conduzione dell'attività motoria presso insegnanti di
scuola materna. Ho anche fatto parte del gruppo di lavoro del
progetto finanziato dall'unione Europea, denominato Value
Scout, che ha indagato i valori veicolati dallo sport nella
formazione del cittadino europeo, con il prof. Andrea Canevaro come
referente dell'Università di Bologna; ho collaborato alla ricerca
sulla Cura Educativa svolta da un gruppo interdisciplinare del
Dipartimento di Scienze dell'Educazione, all'interno del
sottogruppo che ha analizzato il gioco spontaneo nei bambini in
asili nido e scuole dell'infanzia; attualmente sono impegnato in
percorsi di Ricerca-Azione, presso diverse scuole primarie, su temi
analoghi. Mi interesso inoltre di progetti sportivi inclusivi
con persone disabili, e di Outdoor Education tramite attività di
ricerca e formazione, in particolare per il Comune di Bologna e nel
progetto LLP chiamato LINC, che si occupa di favorire
l'integrazione dei nuovi emigranti attraverso la formazione dei
mediatori culturali, finanziato dalla Comunità Europea.
L'ambito di ricerca e di studio che riguarda il gioco motorio si
pone l'obiettivo di approfondire alcune tematiche generali tramite
l'analisi di fenomeni concreti, che possono facilmente
essere rivelatori di modelli formativi
soggiacenti, e contribuire così all'elaborazione
di curriculum educativi più consapevoli del valore
di questo campo sia a scuola che nell'extrascuola. Il
gioco può essere considerato come campo di esperienza psicomotoria
che precede e accompagna il soggetto sia in ambito scolastico, sia
in vista di un percorso nell'ambito sportivo. Le azioni di ricerca,
fondate principalmente sull'osservazione del gioco spontaneo e con
metodologie naturalistiche, tende a mettere in luce le condizioni
concrete che favoriscono o meno alcuni aspetti dello sviluppo
infantile, come indicatori di azioni di cura rivolta non solo
all'attività ludica, ma più complessivamente anche
all'infanzia.