- Stratigrafia sequenziale ad alta risoluzione di depositi
quaternari
- Registrazione sedimentaria di cicli climatici a scala circa
millenaria
- Cartografia pedogeochimica
- Studio stratigrafico-sequenziale di orizzonti a glauconie
- Architettura deposizionale di sistemi alluvionali e
costieri
Stratigrafia sequenziale ad alta risoluzione di depositi
quaternari
L'approccio stratigrafico-sequenziale ad alta risoluzione allo
studio di successioni di sottosuolo ha determinato nell'ultimo
decennio un significativo incremento delle conoscenze
sull'architettura deposizionale dei depositi quaternari dell'area
padana. Questa linea di ricerca, che si caratterizza per
l'approccio multidisciplinare allo studio di carote (che
all'analisi di facies affianca dettagliati studi di carattere
micropaleontologico, petrografico e geochimico), ha messo in luce
un caratteristico impilamento ciclico delle facies all'interno di
depositi sia di conoide alluvionale che di pianura alluvionale e
piana costiera, che ha recentemente condotto alla costruzione di un
quadro stratigrafico 3D unitario per l'intero Bacino Padano. Studi
di questo tipo, finalizzati alla ricostruzione geometrica di corpi
sedimentari utilizzabili come potenziali acquiferi, sono in corso
dal margine appenninico bolognese al Delta del Po, con particolare
riguardo all'area della “channel belt” padana, al limite tra
pianura emiliana e pianura lombarda.
Registrazione sedimentaria di cicli climatici a scala
millenaria
Studi stratigrafici e sedimentologici ad altissima risoluzione
condotti su successioni particolarmente espanse (riempimenti di
valli incisa o IVF) e largamente basati sull'utilizzo della
palinologia, hanno recentemente evidenziato il segnale di
oscillazioni climatiche ad alta frequenza all'interno di
successioni riferibili al tardo Pleistocene e all'Olocene. Il
riconoscimento entro gli IVF di un'organizzazione delle facies in
parasequenze e la caratterizzazione di queste su base climatica
(cicli caldo-freddo a scala millenaria) hanno posto le basi per una
previsione della risposta degli ambienti sedimentari a possibili
future variazioni climatiche anche di modesta entità. Questo tipo
di studi è attualmente in corso nella Piana dell'Arno e nel Delta
del Rodano.
Cartografia pedogeochimica
Questa linea di ricerca si pone come obiettivo l'identificazione
dei fattori che concorrono a definire la dotazione naturale dei
suoli in metalli potenzialmente tossici. Attraverso la dettagliata
caratterizzazione geochimica di suoli a differente grado evolutivo
e di differenti associazioni di facies con specifici attributi di
provenienza e granulometria, è possibile definire in modo
realistico il tenore di fondo in metalli nei sedimenti
superficiali. Questo può differire sensibilmente da area ad area e
può localmente eccedere il limite di concentrazione previsto dalle
normative vigenti, senza per questo implicare un rischio per la
salute pubblica. Una definizione precisa dei “valori di background”
dei metalli, fondata sui caratteri geologici e pedologici dei suoli
e non su base statistica, permette una immediata quantificazione
delle anomalie geochimiche di origine antropica. Questo progetto è
finalizzato alla costruzione di una Carta Pedogeochimica di nuova
concezione, in scala 1:250.000, attualmente in fase di elaborazione
nella pianura emiliano-romagnola.
Studio stratigrafico-sequenziale di orizzonti a
glauconie
Questo tema di ricerca, ampiamente sviluppato da oltre un
decennio, si colloca in un vasto dibattito internazionale. Gli
orizzonti a glauconie svolgono un ruolo chiave nell'interpretazione
stratigrafico-sequenziale di successioni sedimentarie del passato,
ma la loro distribuzione all'interno delle sequenze deposizionali è
molto più complessa di quanto non venga riportato dai modelli
tradizionali. Attraverso la caratterizzazione mineralogica e
geochimica delle glauconie, combinata ad una dettagliata analisi di
facies dei depositi ad esse associati, è possibile sviluppare
modelli generali di distribuzione degli orizzonti glauconitici
nelle successioni sedimentarie, esportabili in contesti
stratigrafici anche molto diversi tra loro. Le ricerche, sviluppate
negli anni scorsi principalmente in Italia, Normandia e Inghilterra
meridionale, vengono attualmente svolte in Spagna e in Wyoming
(USA).
Architettura deposizionale di sistemi alluvionali e
costieri
La ricostruzione, mediante correlazioni stratigrafiche, della
geometria di potenziali serbatoi o acquiferi presenti in sottosuolo
si basa sulla possibilità di ricondurre dati puntiformi (sondaggi,
pozzi o log geofisici) ad un panorama 2D e 3D all'interno dei
diversi sistemi deposizionali. Lo studio di depositi del passato
dalle caratteristiche simili, utilizzabili come “ancient analogs”,
costituisce uno strumento imprescindibile per guidare le
ricostruzioni stratigrafiche nel sottosuolo delle attuali pianure
alluvionali e piane costiere e sviluppare modelli di previsione
geometrica. Gli studi in corso sono concentrati in Spagna,
nell'area pirenaica e sub-pirenaica, e riguardano spettacolari
affioramenti dell'area del Montserrat (transizione tra depositi di
conoide alluvionale e litorali) e della Formazione di Escanilla
(depositi di pianura alluvionale).