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Vincenzo Natale

Professore ordinario

Dipartimento di Psicologia "Renzo Canestrari"

Settore scientifico disciplinare: M-PSI/01 PSICOLOGIA GENERALE

Temi di ricerca

Parole chiave: sogno attigrafia tipologia circadiana cronopsicologia memoria sonno

Psicofisiologia del sonno e del sogno, cronobiologia e cronopsicologia, differenze individuali nei ritmi circadiani, validazione di strumenti per valutare la tipologia circadiana, asimmetrie motorie. 

 



Il progetto di ricerca si propone di studiare le differenze individuali nel funzionamento del sistema circadiano. Il riferimento di partenza è il modello dei due processi (omeostatico e circadiano) proposto per la regolazione del ciclo veglia-sonno. Si studierà la maggiore o minore sensibilità individuale al processo omeostatico in relazione ad alcuni polimorfismi, inoltre si analizzerà una possibile modulazione dei ritmi circadiani sulla dominanza emisferica.

Per indagare il primo obiettivo si è scelto di utilizzare il paradigma della deprivazione di sonno. 200 soggetti, giovani e sani, saranno deprivati per un'intera notte. Saranno raccolte misurazioni fisiologiche mediante poligrafia (frequenze di theta e alfa, dei movimenti oculari lenti e di ammiccamento), e misurazioni cognitive (velocità e accuratezza nell'esecuzione di compiti semplici e complessi). Tutte le prove cognitive verranno eseguite in una specifica finestra temporale: 08:30/09:00.

In seguito ai risultati ottenuti da tali misurazioni, i soggetti saranno divisi nel gruppo dei "più suscettibili" e dei "meno suscettibili" alla deprivazione di sonno. Per tali sottogruppi saranno poi determinati i polimorfismi PERIOD-3 e 5-HTTLPR. Le componenti genetiche potrebbero indicare i ruoli dei polimorfismi in relazione a una maggiore o minore sensibilità al processo omeostatico.

Per raggiungere il secondo obiettivo, si prevedono due fasi distinte. La prima fase, volta ad indagare la relazione tra lateralità e differenze individuali nei ritmi circadiani (tipologia circadiana), implica un'ampia raccolta dati che verrà condotta su giovani adulti (intervallo di età 18-30) con un metodo di campionamento casuale. Verranno somministrati due questionari, The Edinburgh Inventory e la versione ridotta del Morningness-Eveningness Questionnaire (rMEQ). La prima fase della ricerca consentirà di ottenere 40 soggetti sperimentali (20 maschi e 20 femmine), divisi in 4 gruppi secondo lateralità e tipologia.

Nella seconda fase del progetto, il campione eseguirà quattro compiti computerizzati che richiedono la superiorità dell'emisfero sinistro o destro per l'elaborazione dell'informazione. Il gruppo sperimentale sarà esaminato in due differenti ore del giorno, alle 10:00/11:00 e alle 22:00/23:00, a distanza di una settimana dalla prima alla seconda registrazione. Sembrerebbe infatti che nei destrimani ci sia una più alta attività motoria della mano non dominante (la sinistra, emisfero destro) rispetto alla mano dominante (la destra, emisfero sinistro) alle 22:00/23:00, e un'opposta superiorità alle 10:00/11:00. I soggetti dovranno inoltre indossare l'attigrafo ad entrambi i polsi per sette giorni consecutivi: sarà così possibile valutare le asimmetrie motorie dei quattro sottogruppi sperimentali e l'eventuale relazione delle asimmetrie emisferiche con il funzionamento cognitivo.