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Uberto Pagotto

Professore ordinario

Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche

Settore scientifico disciplinare: MEDS-08/A Endocrinologia

Temi di ricerca

Parole chiave: obesità ovaio policistico malattie dell'ipofisi mallatie della ghiandola surrenalica steroidi spettrometria di massa ipotalamo controllo del metabolismo energetico

INTERESSI DI RICERCA CLINICA

Dal 2000, l’impegno clinico del Dr. Pagotto prevede una quotidiana attività ambulatoriale per tutte le patologie di interesse endocrinologico e metabolico (attraverso prenotazione CUP o mediante accesso in ambulatori dedicati), associata ad attività di consulenza per problematiche endocrinologiche in pazienti ricoverati presso il Policlinico-Azienda Sant’Orsola-Malpighi. Sotto la iniziale responsabilità del Dr. Pagotto sono stati creati ambulatori dedicati alle patologie neuroendocrine, surrenaliche, dei disturbi del metabolismo e dell’età di transizione, alcuni dei quali ora strutturati come PDTA, attualmente gestiti da altri membri del gruppo. L’attività clinica riguardo tali patologie ha così permesso di generare un’intensa attività scientifica come risulta dalla bibliografia sotto riportata.Il Dr. Pagotto è anche responsabile per la U.O. Endocrinologia Policlinico-Azienda Sant’Orsola-Malpighi di Bologna dell’inserimento dei pazienti affetti da malattie rare nell’apposito registro creato dalla Regione Emilia-Romagna per tali patologie.

INTERESSI RICERCA DI BASE

L’interesse per le alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e al tempo stesso lo stimolo per la ricerca scientifica hanno spinto il Dott. Pagotto, dopo aver ottenuto la specialità in Endocrinologia presso l’Università di Padova, ad effettuare un periodo di esperienza laboratoristica presso il gruppo di Neuroendocrinologia del Max-Planck Institute di Monaco di Baviera, Germania, ove l’interesse dello scrivente si è progressivamente concentrato sui meccanismi di controllo della tumorigenesi ipofisaria.

Mediante una serie di tecniche di laboratorio acquisite presso tale Istituto è stata dapprima valutata l’azione paracrina di alcuni fattori di crescita nello sviluppo tumorale dell’ipofisi, con una successiva estensione di tali studi verso alcuni tumori del sistema nervoso centrale quali i meningiomi. La identificazione dell’endotelina come potente fattore di crescita per tali neoplasie cerebrali ha non solo permesso di pubblicare i risultati in una rivista di alto impatto scientifico, ma ha anche aperto la via per l’impiego sperimentale di farmaci ad azione antagonista dell’endotelina nella terapia dei meningiomi.

Lo studio della tumorigenesi ipofisaria si è progressivamente esteso, sempre in Germania, ad alcuni fattori di trascrizione quali Zac1, menina e acido retinoico portando ad una serie importanti di acquisizioni con rilevanti implicazioni cliniche (ZAC appare un gene molto importante nel determinismo della risposta agli analoghi della somatostatina, mentre formulazioni farmaceutiche a base di composti sensibilizzanti i recettori del retinoico sono stati testati in vivo per la malattia di Cushing).

L’interesse per il controllo neuroendocrino della proliferazione e della secrezione ipofisaria ha favorito, nella seconda parte degli anni ’90, la nascita di un nuovo fronte di ricerca riguardo l’azione degli endocannabinoidi a livello ipofisario portando all’identificazione del ruolo di tale sistema nella tumorigenesi ipofisaria.

Al ritorno in Italia insieme all’attività clinica è continuata l’attività di ricerca di base presso il Centro di Ricerca Biomedica Applicata dell’Azienda-Policlinico Sant’Orsola-Malpighi con particolare riguardo al ruolo degli endocannabinoidi nel controllo del metabolismo energetico. Il Dott. Pagotto ha contribuito in maniera decisiva allo sviluppo di farmaci ad azione bloccante il recettore di tipo 1 dei cannabinoidi sia ad azione generale che, recentemente, a quelli sono ad azione elettiva periferica.

Lo scrivente ha prodotto una serie di lavori di ricerca clinica che hanno spaziato dalla sindrome dell’ovaio policistico all’obesità di tipo viscerale, dal controllo dell’apporto energetico agli incidentalomi surrenalici. Tali lavori hanno preso lo spunto dalla attività clinico-assistenziale sotto descritta. In tale contesto, va segnalato il forte interesse da parte del Dr. Pagotto per una nuova metodologia di misurazione degli ormoni steroidei. L’introduzione della cromatografia liquida applicata alla spettrometria di massa (LC-MS/MS) rappresenta un avanzamento rispetto alle tecnologie attualmente dominanti nei laboratori in termini di sensibilità e specificità, di elevata produttività e di minori costi. E’ opinione diffusa che tale tecnica è destinata a soppiantare le tecniche immunometriche attualmente in uso, sia per la ricerca biomedica che per la diagnostica clinica. Il gruppo di biotecnologi coordinati dal Dr. Pagotto ha sviluppato e validato, per primo in Italia, un metodo per la misurazione simultanea di dieci ormoni steroidei circolanti mediante LC-MS/MS, dimostrandone la superiorità analitica rispetto alle metodiche immunometriche in uso nel Policlinico-Azienda S.Orsola-Malpighi. Tali ricerche hanno confermato l’insoddisfacente attendibilità delle attuali piattaforme immunometriche rispetto al metodo LC-MS/MS, e hanno reso possibile il dosaggio di altri ormoni steroidi altrimenti indosabili con metodiche tradizionali. Questa tecnica sarà ora applicata nella pratica clinica, con ovvio beneficio per la diagnosi delle patologie in cui gli steroidi sono coinvolti.