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Stefano Medas

Ricercatore a tempo determinato tipo a) (junior)

Dipartimento di Beni Culturali

Settore scientifico disciplinare: L-ANT/09 TOPOGRAFIA ANTICA

Temi di ricerca

Parole chiave: archeologia ed etnografia marittima archeologia della laguna di Venezia archeologia navale archeologia subacquea storia ed etnografia della nautica storia della navigazione

Principali campi di ricerca: 

  • L'ARTE DELLA NAVIGAZIONE NELL'ANTICHITA', TRA ARCHEOLOGIA, STORIA E ETNOGRAFIA: lo studio della nautica antica, ovvero delle tecniche e delle pratiche della navigazione, viene articolato attraverso l'analisi comparata del dato storico-archeologico e di quello etnografico. Quest'ultimo, indagato per mezzo di un corretto approccio metodologico, fornisce un importantissimo apporto in grado di integrare le notizie riportate dalle fonti, considerando che, in virtù della loro efficacia pratica, molti principi fondamentali della nautica antica sono rimasti pressoché invariati fino a tempi relativamente recenti, per lo meno fino al tramonto della vela nella prima metà del Novecento. L'attività di ricerca in questo ambito, sviluppata dalla metà degli anni Novanta del secolo scorso, si è avvalsa fin dall'inizio e si avvale tuttora anche dell'esperienza pratica di navigazione con le imbarcazioni tradizionali dell'Adriatico.  
  • ARCHEOLOGIA NAVALE: la ricerca in archeologia navale si incentra sullo studio della tipologia, della struttura e del sistema costruttivo degli scafi, dell'attrezzatura di bordo, delle modalità di giacitura e di formazione dei relitti. Si sviluppa sia a seguito di interventi archeologici condotti su almeno 12 relitti, indagati nella laguna e nel mare di Venezia, lungo le coste della Romagna e delle Marche, sia in base allo studio dell'iconografia navale. Lo studio dei relitti, di cronologie diverse, consente di indagare le costruzioni navale romane e tardo-romane, ma anche quelle tardo-medievali e di età moderna. Le indagini dell'iconografia si rivolgono principalmente alle attrezzature veliche nel mondo antico (tipologie, evoluzione, manovre), che costituiscono un settore specifico dell'indirizzo di ricerca. 
  • IMBARCAZIONI MONOSSILI E NAVIGAZIONE NELLE ACQUE INTERNE: tema di ricerca sviluppato sia in base allo studio di diversi scafi monossili rinvenuti nei fiumi e nei laghi del Nord Italia, sia in base alle fonti storiche e alla documentazione etnografica, dunque coprendo un arco cronologico lunghissimo, che va dalla Preistoria all'Antichità, dal Medioevo all'Età Moderna (in alcuni casi ai nostri giorni). In base alle caratteristiche tipologiche e strutturali degli scafi si cerca di identificare la funzione originaria dell'imbarcazione, che poteva essere destinata alla navigazione ma anche a costituire un elemento di strutture più complesse, come chiatte e ponti galleggianti, oltre che riferirsi a impianti completamente diversi, come condotte di canalizzazione dell'acqua. Le ricerche sono spesso sviluppate in collaborazione con musei, soprintendenze e altre istituzioni che conservano i reperti monossili. La linea di ricerca include le tecniche di navigazione nelle acque interne, in particolare lungo la fascia lagunare dell'alto Adriatico. In tale contesto rientrano anche alcuni temi di indagine relativi all'archeologia della laguna di Venezia.  
  • ARCHEOLOGIA DELLA LAGUNA DI VENEZIA: la ricerca si sviluppa contestualmente all'attività archeologica subacquea condotta, da oltre vent'anni, nella laguna di Venezia in appoggio alle grandi opere pubbliche, includendo sia i relitti che altre tipologie di siti sommersi. Per quanto riguarda i relitti, questi sono cronologicamente distribuiti tra il tardo Medioevo e l'Età Moderna (un solo caso, molto frammentario, riferibile ad una piccola barca datata col C14 ad epoca altomedievale). Il tema delle modalità di insediamento e di sfruttamento delle risorse nell'area lagunare, invece, riguarda principalmente siti di Età Romana e siti tardo-antichi o altomedievali. In tale ambito l'indagine è rivolta ad approfondire l'interazione tra l'uomo e l'ambiente lagunare, la tipologia e la funzionalità delle strutture specializzate qui rinvenute, l'evoluzione e le trasformazioni dovute all'antropizzazione e ai fenomeni naturali quali l'eustatismo, la subsidenza e l'erosione, oltre gli aspetti metodologici della ricerca in questo peculiare ambiente, anche in un'ottica di tutela dei siti.  
  • TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO MARITTIMO TRADIZIONALE: ambito di ricerca sviluppato in collaborazione con enti e istituzioni che operano nel settore (soprintendenze, musei, associazioni), anche nell'ambito di progetti a livello nazionale e internazionale. L'attività riguarda sia il patrimonio materiale (imbarcazioni, attrezzatura) sia quello immateriale (navigazione con la vela al terzo) e si sviluppa anche attraverso l'organizzazione di corsi di navigazione con le barche storiche, destinati a conservare e trasmettere i principi e le tecniche della nautica tradizionale. La ricerca si focalizza non solo sugli aspetti propriamente nautici, ma anche su quelli legati alla pesca e, in generale, ai comportamenti e alla vita delle genti di mare. 

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