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Stefania Rossl

Ricercatrice confermata

Dipartimento di Architettura

Settore scientifico disciplinare: ICAR/14 COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA

Responsabile unità organizzativa di sede (UOS) Cesena — Dipartimento di Architettura

Temi di ricerca

Parole chiave: Pozzo a gradini Ipogeo Adriatico Abitare Cisterna Architettura Insediamento Costa Acqua India Paesaggio Fotografia Territorio Tipologia Megalopoli rururbano

“Architettura ed acqua nel subcontinente indiano”

La ricerca verte sullo studio tipologico dello stepwell e del kund, edifici che, per la loro funzione ed il loro specifico carattere, si qualificano come esemplari per la comprensione del rapporto fra architettura ed elemento acqua nel contesto del subcontinente indiano. Sono state individuate alcune principali aree tematiche: l'acqua come elemento, l'acqua ed i tipi architettonici, l'acqua ed il paesaggio naturale e costruito.

 

“Maximum city, minimum dwelling” 

La ricerca intende approfondire il tema della residenza e le relazioni biunivoche che si realizzano tra morfologia e tipologia con particolare attenzione a nuovi modelli insediativi. L'attenzione sarà rivolta all'analisi dei tipi architettonici particolarmente sensibili alla connessione tra spazio privato e spazio pubblico, pronti a sviluppare dispositivi specifici per la sua concretizzazione. 

 


"Territori costieri e architetture dell'Adriatico"
Seguendo lo sviluppo naturale della linea di costa la ricerca intende individuare alcune porzioni di territorio interessate da progetti strategici o recenti interventi di pianificazione e riqualificazione. Tali aree, brani di paesaggio antropizzato, urbano, periurbano o rurale o naturale, costituiranno l'oggetto di indagini mirate a chiarire le relazioni che sussistono tra struttura consolidata della città balneare, insediamenti residenziali e nuovo paesaggio litoraneo.

 

“Architettura ed acqua nel subcontinente indiano”

L'acqua, assente nelle regioni aride per periodi prolungati nel corso dell'anno, ha portato l'uomo ad immaginare costruzioni specifiche per contenerla intervenendo sul disegno del paesaggio. Simbolo della vita, essa assume il ruolo di elemento catalizzatore dell'insediamento ostentando i principi identitari nei quali le comunità, in India in particolare, si riconoscono. Monumentali architetture proprie di un contesto rurale piuttosto che partecipi della trama del disegno urbano, esse manifestano, ancor oggi, le evidenti relazioni di necessità individuabili tra paesaggio e comunità. Anche se la maggior parte di questi manufatti ha ormai perduto la funzione originaria di riserva idrica, utile all'approvvigionamento della comunità dei residenti, risulta evidente che al trascorrere del tempo essi hanno spesso confermato la loro importanza come luoghi di aggregazione e reali riferimenti per la collettività. Indipendentemente dalla religione di appartenenza, nelle regioni aride si trovano esempi di matrice hindu, islamica, sikh che, pur declinando il tipo secondo caratteristiche distinte, ne confermano la struttura e l'originaria funzione. 

 

 

 

“Maximum city, minimum dwelling” 

Se una visione contestuale dell'architettura porta a considerare come contemporaneo tutto ciò che il tempo ha sedimentato nell'ambito di una comunità urbana insediata, l'attenzione ai diversi contesti culturali diviene lo strumento prioritario per chiarire la dimensione del presente alla luce di una profonda conoscenza del nostro passato. Così luoghi distinti generano identità singolari che cercano una corrispondenza nel disegno di una domesticità privata, individuale. La casa dell'uomo, nozione capace di accogliere al suo interno i termini di territorio, paesaggio, città, comunità, casa, identità, restituendo loro declinazioni specifiche in funzione della singolarità del luogo individuato, costituisce il nucleo centrale della ricerca. Particolare attenzione sarà dedicata al tema all'analisi dell'alloggio minimo inteso come matrice sensibile a soddisfare l'esigenza o l'emergenza abitativa, ma anche a conciliare il portato della tradizione con quello dell'innovazione. La ricerca si rivolge a un ambito residenziale in contesto non esclusivamente europeo dove, con maggior evidenza, la dimensione minima della residenza sembra coniugarsi con il tema di una crescente densità urbana.

 

 

 

"Territori costieri e architetture dell'Adriatico"
La ricerca propone il confronto tra le realtà appartenenti alla costa orientale e occidentale dell'Adriatico: due sistemi lineari che manifestano identità insediative in cui, in poco più di cinquant'anni, sono avvenuti importanti processi di trasformazione.
L'invenzione di un nuovo “paesaggio turistico-costiero”, utile a favorire lo sviluppo di molte aree inedificate attraverso la realizzazione di località turistiche destinate alla vacanza e al tempo libero, ha innescato in molti luoghi un fenomeno di inarrestabile edificazione. Il processo di pianificazione che ha generato l'attuale assetto del sistema litoraneo evidenzia però elementi di criticità, termini sui quali si rende necessaria una riflessione.
L'edificazione intensiva che ha segnato l'esperienza della costa italiana, con particolare attenzione all'ambito romagnolo, sembra oggi messa in discussione da molte molte cittadine turistiche, favorevoli ad un ripensamento del disegno del luogo di villeggiatura attraverso progetti di riqualificazione di alcune aree urbane e periurbane. La riconsiderazione degli squilibri strutturali che interessano ampie fasce litoranee, la cui vita è segnata troppo marcatamente dal ritmo della stagionalità, costituirà infine un campo d'indagine per approfondire il ruolo dell'architettura in relazione agli aspetti sociali dei territori interessati.

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