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Silvia Franzellitti

Professoressa associata

Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali

Settore scientifico disciplinare: BIO/09 FISIOLOGIA

Temi di ricerca

Parole chiave: pesci bivalvi marini trasduzione del segnale adattamento all'ambiente risposta allo stress biomarkers espressione genica fisiologia ambientale inquinamento dell'ambiente

- Basi molecolari della risposta allo stress e dell'adattamento fisiologico all'ambiente in organismi acquatici; - Effetti biologici dei farmaci negli animali acquatici;  - Risposta allo stress in cellule di mammifero esposte a campi elettromagnetici ad alta frequenza.

L'attività di ricerca di SF si è concentrata sugli effetti cellulari e molecolari di fattori di stress ambientale, di tipo chimico e fisico, e si è articolata come qui descritto:

a) Basi molecolari della risposta allo stress ambientale in organismi acquatici. Le indagini condotte da SF sui bivalvi marini hanno contribuito alla comprensione di alcuni meccanismi molecolari alla base delle risposte fisiologiche ai fattori di stress ambientale nei bivalvi. L'attività svolta nell'ambito del Corso di Dottorato di SF ha portato allo sviluppo del primo microarray a DNA per monitorare gli effetti dello stress ambientale nel mitilo (Mytilus galloprovincialis) in collaborazione con l'Università̀ del Piemonte Orientale, studiandone le variazioni nei profili di espressione genica. Questi studi hanno fornito nuove conoscenze circa il genoma di mitilo, fino ad allora scarsamente studiato, soprattutto per quanto riguarda i geni sensibili allo stress ambientale. In particolare, sono state ottenute sequenze per i geni codificanti per proteine HSP70, applicate anche in un'analisi filogenetica sulla loro evoluzione negli invertebrati, e per proteine di trasporto appartenenti al sistema MXR (Multixenobiotic resistance system) coinvolte nella risposta agli xenobiotici. Successivamente sono stati sviluppati protocolli di PCR quantitativa real time per la valutazione dei profili di espressione di questi prodotti genici esposti a contaminanti in condizioni controllate (studi di laboratorio) per la definizione dei meccanismi di regolazione alla base delle alterazioni fisiologiche osservate nei mitili esposti ad ambienti contaminati (studi in campo).

b) Effetti biologici dei farmaci negli animali acquatici. La diffusione massiva negli ecosistemi acquatici di residui farmaceutici ad uso umano e veterinario, rende sempre più necessaria l'acquisizione di maggiori informazioni sugli aspetti riguardanti le dinamiche di diffusione e di destino ambientale di tali contaminanti, nonché le possibilità di interazione con il biota. Per alcune di queste sostanze sono già note le proprietà tossicologiche generali. Solo di recente, però, sono stati individuati e caratterizzati alcuni dei meccanismi con cui i farmaci, una volta immessi negli ecosistemi ed entrati nei cicli biologici, possono danneggiare organismi non bersaglio. Nell'ambiente acquatico, inoltre, fenomeni di additività, sinergismo o antagonismo tra specie chimiche diverse possono indurre un ulteriore stress fisiologico in grado di complicare il quadro dei possibili effetti biologici.

L'attività di ricerca condotta da SF si basa sulla premessa che i farmaci sono molecole disegnate per produrre effetti biologici e terapeutici a basse dosi, interagendo con specifici bersagli molecolari e/o producendo fenomeni di tossicità secondari. Su queste basi, gli studi di SF hanno valutato le alterazioni indotte dai farmaci su specifici endpoint molecolari dei mitili (Mytilus galloprovincialis) correlati con il meccanismo di azione terapeutica dei composti (approccio correlato con il meccanismo di azione, MOA). Gli endpoint analizzati comprendono mediatori della trasduzione del segnale AMPc/PKA dipendente (livelli tissutai/cellulari di AMPc, attività di fosforilazione della proteina chinasi A AMPc-dipendente), livelli di espressione di prodotti genici codificanti per recettori serotoninergici di tipo I, e per trasportatori di membrana regolati a livello trascrizionale attraverso meccanismi AMPc-dipendenti (sistema MXR, Multixenobiotic response). Inoltre, sono state analizzate specifiche alterazioni precoci di parametri fisiologici dei bivalvi (biomarkers) per la valutazione dello stato di salute degli organismi esposti e la possibile attivazione di processi di detossificazione (approccio correlato alla risposta allo stress ambientale).

Considerando per la maggior parte questi meccanismi non sono scarsamente studiati negli invertebrati, i risultati ottenuti hanno inoltre permesso di fornire un rilevante e originale contributo alla conoscenza della fisiologia cellulare dei molluschi.

 

c) Risposta allo stress in cellule di mammifero esposte a campi elettromagnetici ad alta frequenza. Le ricerche condotte da SF avevano l'obiettivo di identificare potenziali markers molecolari della interazione di campi elettromagnetici (CEM) con i costituenti cellulari. Si sono concentrate in particolare sui profili di espressione dei geni codificanti per le HSP70 (heat shock proteins a 70 kDa) in cellule di trofoblasto umano esposte a CEM con frequenza e modulazione tipiche del sistema di telecomunicazione GSM. Lo stesso approccio sperimentale è attualmente applicato alla valutazione degli effetti dei CEM su cellule nervose.