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Silvia Baroni

Research fellow

Department of Classical Philology and Italian Studies

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Indicazioni per la redazione della tesi di laurea

                   

 

Indicazioni da seguire scrupolosamente durante la stesura dell'elaborato

 

è buona norma presentarsi regolarmente a ricevimento per aggiornare il relatore/tutor degli sviluppi sulle ricerche e stesura dell'elaborato, in particolar modo nella fase di definizione dell'argomento di tesi.

Qualsiasi cambiamento nel progetto di tesi e variazioni rispetto alla sessione di laurea in cui si intende presentarsi va tempestivamente comunicata al relatore (e eventuale tutor).

 

Fase 1: concordare l’argomento

 

L’argomento va concordato con il relatore. In sede di ricevimento, vanno definiti:

  • l’oggetto dell’analisi
  • il corpus di testi primari
  • una bibliografia critica di base
  • titolo e indice provvisori

In carenza di uno di questi quattro punti, l’argomento risulta ancora “in via di definizione”, per cui è caldamente sconsigliato cominciare la scrittura dell’elaborato.

In ogni caso, è sconsigliato iniziare la scrittura dell’elaborato senza l’esplicito accordo del relatore o del tutor di riferimento: si consiglia di presentarsi regolarmente a ricevimento dal proprio relatore/tutor fino alla definizione dei quattro punti sopra elencati.

Consultare regolarmente la pagina "Avvisi" o il sito personale del proprio relatore/tutor per le indicazioni sugli orari di ricevimento.

 

Fase 2: la scrittura dell’elaborato

 

1. Consegnare pagine di tesi al proprio relatore/tutor

Quando si consegnano dei capitoli ai propri relatori/tutor:

  • il file deve essere in formato .doc (Word)
  • le pagine devono essere numerate
  • va allegato un indice aggiornato (indice integrale, e non del solo capitolo consegnato), preceduto in intestazione dal titolo provvisorio dell'elaborato
  • il file deve essere nominato nel modo seguente: "Cognome laureando_capX/indice_data consegna".

Esempio: "Baroni_cap1_12 giugno 2022", oppure "Baroni_Indice_12 giugno 2022".

 

2. Regole redazionali

Consultare il sito del proprio corso di laurea e seguire le indicazioni fornite sulle regole redazionali e impaginazione.

Nel caso in cui non siano state fornite indicazioni precise sui siti di riferimento, adottare le seguenti regole redazionali:

  • Carattere Times New Roman oppure Garamond, 12 per il corpo del testo, 13 grassetto per titoli di capitoli, 12 grassetto per titoli di paragrafi (da numerare: 1.1; 2.3; 3.4.1, ecc.), 11 per le citazioni con rientro a dx e sx di 1 cm sui margini, 11 per le note a piè di pagina (il numero della nota prima della punteggiatura);
  • le citazioni fatte nel corpo del testo (meno di quattro righe) saranno racchiuse in virgolette caporali;
  • Interlinea 1.5
  • il testo deve essere "giustificato"
  • lingua delle citazioni: è bene, in generale, avere uno stile coerente, per cui se si decide di citare in lingua originale tutta la tesi dovrà seguire questa logica, sia per i testi primari che per i testi critici. Per le tesi triennali, la scelta è da concordare con il relatore/tutor, mentre per le tesi di magistrale/specialistica si richiede di citare in lingua originale con eventuale traduzione in italiano in nota.

Il riferimento bibliografico della citazione, alla prima occorrenza, in nota sarà composto da:

  • Iniziale nome puntata, Cognome, Titolo (in corsivo), luogo, casa editrice, anno [tra quadre, eventuale anno della pubblicazione originale], p. (x)/pp. (x-xi)

esempio: F. Moretti, Il romanzo di formazione, Torino Einaudi, 2021 [1999], p. X.

  • per articoli in rivista: iniziale puntata, cognome, «titolo articolo», Rivista (in corsivo), n. fascicolo o n. volume, anno, p./pp.

esempio: J. A. A. Amoros, «Possible-World Semantics, Frame Text, Insert Text, and Unreliable narration: The Case of The Turn of the Screw», Narrative Studies, vol. 25/1, 1991, pp. x-xx.

  • per capitoli di libri: iniziale puntata, cognome, "titolo capitolo", in iniziale puntata, cognome (a cura di/ed ["eds." in caso di più di un curatore] per l'inglese/dir. per il francese), Titolo del volume, luogo, casa editrice, anno, p./pp.

esempio: W. Siti, «Il romanzo sotto accusa», in F. Moretti (a cura di), Il romanzo, vol. I: La cultura del romanzo, Torino, Einaudi, 2001, p. x.

  • Usare Id./Ead. nel caso il capitolo sia all'interno di un'opera scritta dallo stesso autore del capitolo.

Eventuale filmografia e sitografia saranno in una sezione distinta.

Usare "Ivi, p. X" se nella nota successiva si continua a fare riferimento alla stessa opera ma a pagine diverse; usare "Ibidem" nel caso si citi la stessa opera e la stessa pagina.

Dalla seconda occorrenza (in note non consecutive) di un testo già citato, luogo casa editrice e anno saranno sostituiti da "cit." (oppure "op. cit."): F. Moretti, Il romanzo di formazione, cit., p. X.

 

3. Bibliografia finale

Nella bibliografia finale, distinta da eventuale Sitografia e Filmografia, i nomi degli autori e curatori delle opere saranno scritti per esteso nella forma:

           Cognome autore, Nome autore, Titolo, luogo, casa editrice, anno [anno 1° pubblicazione].

Per capitoli di libri:

           Cognome autore, Nome autore, «Titolo articolo», in Nome Cognome curatore (a cura di/ed./sous la dir. de), Titolo, luogo, casa editrice, anno, pp. (indicare l'intervallo pagine del capitolo)

Per le riviste:

           Cognome autore, Nome autore, «Titolo articolo», Rivista, vol./n., anno, pp. (indicare l'intervallo pagine dell'articolo); link per articoli online oppure DOI.

Si possono creare le seguenti sezioni: 

  • per tesi monografiche (dedicate a un solo autore, per esempio Honoré de Balzac): Opere di Honoré de Balzac (in ordine cronologico), Testi critici su Honoré de Balzac (in ordine alfabetico), Testi a carattere generale (in ordine alfabetico)
  • per tesi in cui sono trattati vari autori: Testi letterari (in ordine alfabetico), Testi critici e teorici (in ordine alfabetico).

 

Manuale utile come guida alla stesura della tesi:

Umberto Eco, Come si fa una tesi di laurea. Le materie umanistiche, Milano, Bompiani, 1977 (nuova edizione Milano, La Nave di Teseo, 2017).