Curriculum studiorum
1996: Laurea in Psicologia, indirizzo Generale e Sperimentale,
presso la Facoltà di Psicologia dell'Università di Bologna con il
voto di 110/110 e lode, discutendo una tesi sperimentale dal titolo
“
IL RAGIONAMENTO STATISTICO IN SOGGETTI ESPERTI E NON
ESPERTI ”.
1997: Esame di Stato per Psicologi e l'abilitazione alla
professione.
1999: Assegno di Ricerca cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo
per la Regione Campania sul programma Operativo “Ricerca, Sviluppo
Tecnologico ed Alta Formazione 1994/1999” dal titolo
“Monitoraggio, diagnosi, prognosi, elaborazione di protocolli di
riabilitazione dei deficit cognitivi in età anziana” per il
settore scientifico-disciplinare M10A, e sotto la direzione del
Tutor Prof.ssa Giovanna Nigro.
2000: Dottorato di Ricerca in Psicologia Generale e Clinica
(area Psicologia Generale), presso il Dipartimento di Psicologia
dell'Università di Bologna.
2003: Consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Psicologia
Generale e Clinica (area Psicologia Generale) presso il
Dipartimento di Psicologia Università di Bologna, discutendo una
tesi dal titolo “L'ORIENTAMENTO NELLO SPAZIO: UN TEST PER
MISURARLO”.
Dall'11/09 iscritta all'Ordine degli Psicologi
dell'Emilia-Romagna. Numero di iscrizione all'albo: 3455.
2004: Assegno di Ricerca dal titolo “Elaborazione di un
protocollo di valutazione in ambito peritale” per il settore
scientifico-disciplinare M-PSI/01, e sotto la direzione del Tutor
Prof.ssa Fiorella Giusberti
2005: Borsa Post-Dottorato presso il Dipartimento di
Psicologia Università di Bologna.
2006: dal 02/10 Ricercatore presso la Facoltà di
Psicologia Università di Bologna
Temi di ricerca
Un settore specifico della psicologia cognitiva è quello che
indaga la memoria spaziale, ovvero le modalità grazie al quale un
individuo acquisisce e rappresenta le relazioni tra se stesso e
l'ambiente esterno. Un ambito di ricerca di questo settore riguarda
l'analisi delle caratteristiche ambientali e l'influenza che esse
hanno nel determinare la rappresentazione mentale dello spazio
circostante. Tale settore di ricerca ha oggi ricevuto nuovo impulso
grazie anche all'introduzione di tecniche di recente sviluppo, come
la realtà virtuale, che permette di controllare le caratteristiche
fisiche dell'ambiente e studiare, in modo più sistematico, come le
persone si muovono in esso.
Le aree di indagine sono molteplici e rivolte ad analizzare i
seguenti aspetti:
1.le caratteristiche della memoria spaziale acquisita dopo
apprendimento esplorando un ambiente dal desktop del computer o in
una situazione di realtà virtuale immersiva o muovendosi realmente
nell'ambiente;
2.i fattori che determinano l'effetto allineamento. Tale effetto
si verifica quando si deve indicare la posizione di un luogo su di
una mappa. Questo compito risulta molto più semplice se essa è
allineata con l'ambiente esterno (i.e. la mappa e l'ambiente
esterno osservato hanno lo stesso orientamento) rispetto a quando è
controallineata (i.e. ruotata di 180°). Nella spiegazione di tale
errore vengono prese in considerazione le differenze individuali
cioè il modo in cui le persone si rappresentano l'informazione
spaziale (stili cognitivi spaziali: landmark, route e survey);
3.se alcuni tratti di personalità possono essere associati agli
stili cognitivi spaziali e se tale associazione influenza il modo
in cui le persone si muovono nell'ambiente;
4.quali strutture di riferimento spaziale vengono utilizzate
quando si deve indicare un oggetto in relazione a noi (i.e.
localizzazione persona-oggetto) oppure quando si deve indicare un
oggetto in relazione ad un altro oggetto (i.e. localizzazione
oggetto-oggetto). In particolare, siamo interessati a rilevare se
le persone utilizzano gli stessi sistemi di riferimento spaziale
nei due diversi tipi di localizzazione oppure se utilizzano sistemi
di riferimento diversi;
5. l'importanza delle caratteristiche personali (stili
cognitivi spaziali, genere e familiarità con l'ambiente) e
ambientali (il grado di differenziazione dei landmark, il grado di
accesso visivo dell'ambiente, la complessità della struttura
spaziale) per muoversi con successo nell'ambiente;
6. se le caratteristiche che le persone utilizzano per navigare
sul Web sono correlate a strategie di “navigazione” nel mondo
reale.
Pubblicazioni
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dell'orientamento e l'abilità immaginativa. Ricerche di
Psicologia, 23 (3), 71-96.
2. Giusberti F. e Nori R. (2000). Il pensiero
quasi-magico. Psicologia Contemporanea, 160,
50-55.
3. Nori R. e Giusberti F. (2002). Differenze
individuali nell'effetto allineamento. Giornale Italiano di
Psicologia, 29 (1), 129-149.
4. Nori R. (2002). Ambiente e memoria. In: A.M.
Borghi e T. Iachini, Scienze della mente, Bologna, Il
Mulino, pp. 185-202.
5. Nori R., Giusberti F. e Nigro G. (2002). Il senso
dell'orientamento secondo una prospettiva life-span. Ciclo
Evolutivo e Disabilità: Aspetti psicologici, sociali, educativi,
riabilitativi/abilitativi, 5 (1), 115-140.
6. Bensi L., Nori R. e Giusberti F. (2002).
Illusione di controllo: effetto delle istruzioni. Ricerche di
Psicologia, 25 (2), 155-176.
7. Nori R. e Giusberti F. (2003). Cognitive styles:
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intervista cognitiva a confronto con diverse forme di
interrogatorio. Bollettino di Psicologia Applicata, 242,
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PLOS ONE, 8(6): e65161.