Linea di ricerca n°1: Terapia delle malattie infiammatorie
croniche intestinali
Linea di ricerca n°2: Fisiopatologia delle malattie
infiammatorie croniche intestinali,
Linea di ricerca n°3: Il ruolo della microflora intestinale
nella patogenesi delle malattie infiammatorie croniche intestinali,
in particolare nel modello sperimentale in vivo costituito dalla
infiammazione della neo ampolla ileale
Linea di ricerca n°4: Ruolo della supplementazione con
probiotici nella terapia delle malattie infiammatorie croniche
intestinali e sua giustificazione fisiopatologia
Linea di ricerca n° 1: la terapia biologica rappresenta la terapia
più avanzata nell'armamentario terapeutico per i pazienti con
malattie infiammatorie croniche intestinali. Tuttavia, vi sono
molti dubbi sul suo corretto uso nella scaletta terapeutica sia
quando si tratta di trattare la malattia luminale attiva sia, in
particolare, nella malattia perianale di Crohn. Attualmente vengono
testati numerosi schemi terapeutici, differenti da quelli proposti
negli studi ufficiali registrativi del farmaco, che permettano di
ottimizzarne i risultati riducendo il rischio di eventi avversi.
Linea di ricerca n°2: Lo studio dei processi fisiopatologici alla
base di queste patologie è centrato su alcuni dei molteplici
aspetti tuttora in fase di studio. In particolare, ci si avvale di
collaborazioni per studiare il rapporto tra genotico e fenotipo di
malattia, risposta alla terapia, sviluppo di complicanze. Nello
stesso ambito si pongono gli studi sul sistema di riconoscimento
della microflora intestinale autologa e suoi rapporti con il
sistema immunitario mucosale. Linea di ricerca n° 3: Numerose
evidenze sottolineano la necessità della presenza della microflora
intestinale come conditio sine qua non per lo sviluppo della
flogosi intestinale. I recenti studi dimostrano che non si tratta
di un singolo ceppo o specie batterica che causa la malattia,
quando di uno squilibrio generale all'interno delle molteplici
specie batteriche presenti nell'intestino. Questo dato è
maggiormente visibile quando ci si trova davanti alla flogosi della
neo ampolla ileale nei pazienti sottoposto a proctocolectomia con
ileo-ano anastomosi per colite ulcerosa. Il riproporsi di una
malattia del tutto simile a quella di base in alcuni di questi
soggetti ci dovrebbe permettere di individuare, all'interno della
microflora intestinale, quale tipo di equilibrio viene meno e
quindi causa la flogosi. Linea di ricerca n° 4: Molti studi, i più
importanti dei quali effettuati presso il nostro centro, hanno
sottolineato il ruolo dei probiotici nella prevenzione della
flogosi della pouch ileale. Rimane ancora da caratterizzare il
meccanismo attraverso il quale i probiotici raggiungono l'obiettivo
terapeutico. Molto rimane da chiarire non solo in termini di
meccanismi fisiopatogenetici, ma anche sulla modalità di scelta del
ceppo probiotico e sui dosaggi da utilizzare