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Paola Celentin

Professoressa a contratto

Dipartimento di Interpretazione e Traduzione

Temi di ricerca

Parole chiave: didattica dell'italiano L2 intercomprensione plurilinguismo educazione linguistica trasversale didattica delle lingue mediata dal digitale sviluppo competenze trasversali formazione dei docenti di lingue variabili apprendimento linguistico educazione linguistica inclusiva

 

Didattica italiano L2

Nello specifico ho cercato di approfondire i documenti europei sull’insegnamento e l’apprendimento linguistico e ho focalizzato l’attenzione sulle strategie per lo sviluppo delle abilità produttive e la valutazione.

Ho sempre avuto un occhio sia al contesto dei giovani adulti universitari, con i quali lavoro al centro linguistico dell’Università di Verona dal 2006, sia agli studenti con background migratorio con i quali lavoro dal 1998 nelle scuole e nei doposcuola.

L’italiano a stranieri ha assunto un’importanza crescente, sia perché è aumentata l’internazionalizzazione dell’ateneo sia perché è aumentato il numero di studenti non italofoni regolarmente iscritti all’università, che è sempre più plurilingue.

Formazione insegnanti di lingue

Sono sempre stata particolarmente interessata dalle dinamiche di costruzione delle conoscenze professionali, sia sociali che cognitive e esperienziali. Mi sono occupata in particolar modo della formazione degli insegnanti di lingue in presenza e a distanza, a partire dal 2001 quando ho iniziato la mia collaborazione come coordinatrice del primo Master per l'insegnamento dell'italiano a stranieri a distanza, quello dell'Università "Ca' Foscari" di Venezia. 

 

Insegnamento LS e L2 a studenti con Bisogni Linguistici Specifici (BiLS)

L’ambito dell’insegnamento delle lingue a studenti con BiLS è più recente. Mi sono avvicinata a partire dal 2012.

Vista la presenza prevalente di studi sull’apprendimento dell’inglese da parte di studenti con dislessia ho cercato di ampliare il focus sia ad altre lingue (italiano L2 che francese LS) che ad altri tipi di disagi, aderendo alla proposta del prof. Daloiso che adotta una prospettiva educativa, anziché clinica, e include i DSA nella più ampia sfera dei Bisogni Linguistici Specifici.

Nei miei lavori ho introdotto elementi di validazione propri della ricerca-azione, attraverso ricerche sul campo che hanno portato alla collaborazione con una borsa di ricerca ad un progetto dell’Università di Parma.

Il progetto a cui ho collaborato ha portato ad una certificazione per educatore dell’apprendimento linguistico e alla creazione del relativo percorso di formazione

Approcci plurilingui alla didattica

Questo filone riguarda un interesse recente, sviluppato dal 2017 e concerne gli approcci plurilingui alla didattica, con un’attenzione particolare alla didattica intercomprensiva e all’éveil aux langues. In particolare, i progetti sviluppati anche attraverso il CLA dell'Unviersità di Verona e la creazione di un Laboratorio di Intercomprensione fra le lingue romanze, mi ha fatto apprezzare lo sviluppo di competenze trasversali che si ottiene con questi approcci, in linea con l’agenda 2030. La modalità blended con cui vengono condotti i laboratori permette inoltre di potenziare anche le competenze digitali.

La ricerca è volta anche a individuare i punti di contatto fra didattica accessibile, rivolta quindi a studenti con bisogni linguistici specifici, e la didattica intercomprensiva.

Il progetto "Lecturio" seguito all’Università di Salento va proprio in questa prospettiva proponendo l’elaborazione di linee guida per l’insegnamento delle lingue in modalità intercomprensive a giovani apprendenti dislessici.

Attualmente mi sono rivolta ad approfondire le caratteristiche dell'insegnamento dell'italiano come Lx, vale a dire come lingua straniera/seconda che arriva come terza o quarta lingua per l'apprendente, che ha quindi un profilo specifico da tenere in considerazione nella progettazione degli ambienti di apprendimento.

Variabili dell’apprendimento linguistico e Good Language Learner

L’ambito di ricerca più recente riguarda lo studio delle variabili dell’apprendimento linguistico e la loro correlazione con le strategie messe in atto dal Good Language Learner. Nella mia monografia del 2019 cerco appunto di trovare dei contatti fra ciascuna variabile e le strategie che possono determinare il successo nell’apprendimento formale, informale e non formale delle lingue. In seguito ho provato ad allargare la nozione di Good Language Learner al contesto online, in particolar modo in didattica emergenziale.