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Nelsi Zaccheroni

Professoressa ordinaria

Dipartimento di Chimica "Giacomo Ciamician"

Settore scientifico disciplinare: CHEM-03/A Chimica generale e inorganica

Temi di ricerca

Parole chiave: chemosensori luminescenti traccianti luminescenti nanoparticelle di silice luminescenti nanomateriali per diagnostica e teranostica

Progettazione, realizzazione, studio ed ottimizzazione di materiali innovativi per i campi della sensoristica, diagnostica ed imaging ambientale, biologico e medico. Tali materiali saranno costituiti da sistemi chimici con particolari caratteristiche fotochimiche, fotofisiche e/o elettrochimiche. Le principali linee di ricerca possono essere raggruppate sotto tre diverse tematiche:

1-progettazione, sintesi e caratterizzare di chemosensori luminescenti per analiti di interesse ambientale e biologico con proprietà fotofisiche significativamente influenzate dall'interazione con l'analita, per lo sviluppo di sensori efficaci basati su segnali ottici. Tra queste di particolare interesse sono le sonde per ioni metallici in grado di passare le membrane cellulari permettendo l'imaging della loro distribuzione all'interno della cellula.

2-sintesi e studio di nanoparticelle di oro, argento, silice, core-shell (nocciolo metallico-strato di silice, nocciolo magnetico-strato di silice o nocciolo di silice e strato di tensioattivo) e multistrato (vari strati di silice diversamente derivatizzati). Nuovi metodi di sintesi permettono la loro funzionalizzazione superficiale e/o interna con specie luminescenti, redox-attive o con recettori specifici.

3- ottimizzazione ed eventuale unione di sistemi ottenuti dalle due linee di ricerca precedenti al fine di ottenere materiali adatti ad applicazioni in diagnostica medica (e non solo) per la messa a punto di tecniche particolarmente sensibili per una diagnosi precoce e, in seconda battuta, multianalita. Dopo tutte le prove per applicazoni in vitro ed ex vivo, l'obiettivo più ambizioso di questa parte della ricerca è ottenere materiali adatti anche ad applicazioni in vivo.



La ricerca si propone di progettare, sintetizzare e studiare sistemi supramolecolari in grado di svolgere funzioni utili e con caratteristiche fotochimiche, fotofisiche ed elettrochimiche particolarmente interessanti. Tali sistemi sono spesso molto diversi tra loro ma presentano caratteristiche in comune e soprattutto saranno tutti selezionati quali ottimi candidati per realizzare materiali innovativi per i settori della sensoristica, diagnostica ed imaging in campo sia ambientale che biologico e medico. Le tematiche principali di questa attività di ricerca sono tre:

1- Chemosensori Luminescenti: si vogliono progettare, sintetizzare e caratterizzare chemosensori luminescenti e/o cromogenici per vari tipi ioni metallici di interesse in vari campi come quello ambientale (inquinanti come Hg) e biologico (K, Mg, ecc.). Tale lavoro si inserisce in un tessuto di collaborazioni con altri gruppi italiani e stranieri in alcuni casi già da anni consolidate, in altri di nuova attivazione. Questo porterà allo sviluppo di nuovi chemosensori efficaci basati su segnali ottici, quali ad esempio assorbimento UV-VIS e/o luminescenza e/o elettrochemiluminescenza significativamente influenzati dai processi di interazione con l'analita "catturato" da un recettore specifico nella maniera più efficace e selettiva possibile. All'interno di questa tematica sono particolarmente interessata a sonde per ioni metallici in cellule: si stanno studiando diverse specie supramolecolari che riescono ad entrare dentro le cellule passando attraverso le membrane cellulari per la rilevazione qualitativa e quantitativa, in particolare, di ioni magnesio. Tali specie cariche sono fondamentali in moltissimi processi cellulari e variazioni nella loro concentrazione possono essere molto dannose ma anche, in alcuni casi, diagnostiche di gravi disfunzioni. Importantissimo risultato che vogliamo raggiungere in questo studio è quello di riuscire ad ottenere un imaging della distribuzione di tali specie all'interno della cellula. La compartimentalizzazione, se presente, infatti, sarebbe in grado di fornire preziose informazioni per chiarire i meccanismi di molti processi cellulari.

2- Nanoparticelle: sintesi e studio di nanoparticelle di oro, argento, silice, core-shell (nocciolo metallico-strato di silice, core magnetico-strato di silice o nocciolo di silice e strato di tensioattivo) e multistrato (vari strati di silice diversamente derivatizzati). Queste ultime specie le prepariamo con seguendo nuovi metodi di sintesi, alcuni messi a punto nei nostri laboratori ed uno in particolare da noi brevettato, che permettono non solo la derivatizzazione superficiale ma anche la funzionalizzazione interna della ricopertura di silice con adatte molecole organiche luminescenti, con siti redox-attivi o con recettori specifici per differenti analiti. Sistemi eterosupramolecolari di questo tipo sono molto interessanti già dal punto di vista di uno studio di base, al fine di verificare se e come le proprietà delle specie inglobate cambino, la loro capacità di interazione a distanza, gli effetti causati dalla immobilizzazione e dalla vicinanza reciproca e l'influenza di un evenutale nocciolo metallico in tutto questo. La versatilità di questi sistemi, inoltre, insieme alle loro tante caratteristiche particolari li rendono candidati eccellenti per applicazioni future in moltissimi campi. Tali sistemi derivatizzati con molecole opportunamente scelte sono possono poi dare autoorganizzazione, adsorbimento su superfici od elettrodi o ancora funzionare come chemosensori luminescenti o elettroattivi. La particolare disposizione delle molecole attive nella loro struttura poi, può essere sfruttata per ottenere preziosi effetti di amplificazione del segnale.

3- Messa a punto di tecniche multianalita per la diagnostica medica: avvalendosi di alcune delle specie realizzate e studiate nelle linee precedenti si vogliono ottenere nuovi materiali innovativi da utilizzare nello sviluppo di metodi di analisi d'immagine (imaging) ultrasensibili, in particolare metodi di imaging ex vivo di tipo multianalita, per la localizzazione simultanea di diverse biomolecole target (es. proteine o sequenze geniche) in cellule o sezioni di tessuto. La disponibilità di questi traccianti permetterà lo sviluppo di metodi diagnostici con elevato potere prognostico e diagnostico, in quanto renderanno possibile la ricerca simultanea di diversi biomarker di una patologia. Per ottenere una sensibilità spinta delle analisi si stanno mettendo a punto strutture in grado di dare amplificazione passiva del segnale basate su nanostrutture di rivelazione multicromoforiche.

 

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