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Michele Canosa

Professore associato confermato

Dipartimento delle Arti

Settore scientifico disciplinare: L-ART/06 CINEMA, FOTOGRAFIA E TELEVISIONE

Curriculum vitae



TITOLI SCIENTIFICI E DIDATTICI

Dottore in DAMS, con lode, conseguito il 18 novembre 1982 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bologna.

Dottore di ricerca in Storia e Filologia del Cinema (I ciclo) conseguito il 10 maggio 1988 presso il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell'Università di Bologna.
Ricercatore per il settore scientifico-disciplinare L26B – CINEMA E FOTOGRAFIA presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bologna, con afferenza al Dipartimento di Musica e Spettacolo dell'Università di Bologna, qui prestando servizio dal 01/07/1995 al 31/10/2001.
Professore associato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bologna, inquadrato nel settore scientifico-disciplinare L-ART/06 – CINEMA, FOTOGRAFIA E TELEVISIONE, ha assunto effettivo servizio l'01/11/2001, optando per il regime d'impegno a tempo pieno e confermando l'afferenza al Dipartimento di Musica e Spettacolo dell'Università di Bologna.
Professore associato confermato per il settore scientifico-disciplinare L-ART/06 – CINEMA, FOTOGRAFIA E TELEVIONE presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bologna, a decorrere dall'01/11/2004; ha confermato l'afferenza al Dipartimento di Musica e Spettacolo dell'Università di Bologna.

ATTIVITA' DIDATTICA

In qualità di ricercatore a tempo pieno, ha svolto regolare attività didattica dall'a.a. 1995-96 all'a.a. 2000-2001 presso il DAMS/Indirizzo Cinema della Facoltà di Lettere e Filosofia (Università di Bologna). In detto periodo ha assunto in successione la titolarità dei seguenti insegnamenti annuali: Storia e critica del cinema II, Storia e critica del cinema I, Filmologia.
Dall'a.a. 2001-02 all'a.a. in corso, nel ruolo di professore associato, è titolare dell'insegnamento di Filmologia presso il DAMS/curriculum Cinema (Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Bologna); nell'a.a. 2002-03 è stato altresì titolare dell'insegnamento di Elementi di restauro cinematografico presso il medesimo Corso di laurea.
Dall'a.a. 2003-04 all'a.a. 2005-06, è titolare dell'insegnamento di Filologia del cinema presso il Corso di laurea specialistica in Cinema, televisione e multimedia (Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Bologna), quindi per il Corso di laurea magistrale in Cinemate, televisione e produzione multimediale..
Dall'a.a. 2001-02, per tre anni tiene il corso di Storia del cinema presso la Scuola di specializzazione (Diploma post laurea) creata dal Dipartimento delle Arti (Università di Bologna).
Dall'a.a. 2006-07 è supplente dell'insegnamento di Storia del cinema 1 presso la il Corso di laurea in Lettere, Facoltà di Lettere e Filosofia della Università di Urbino

L'attività d'insegnamento è stata condotta sotto il segno di una deliberata duplicità, contrassegnata da un carattere tradizionale e, insieme, innovativo.
Tradizionale - giacché ha ritenuto le acquisizioni degli studi filmologici dal dopoguerra agli anni settanta; in particolare, il film (inteso come “fatto filmico”) quale oggetto del linguaggio cinematografico, distinto ma calato nel contesto socio-culturale (il “fatto cinematografico”, il cinema come “fatto totale”). Il film, dunque, come l'oggetto teorico proprio alla Filmologia. Innovativo – giacché, pur nel lascito della teoria filmologica, ha inteso affrontare il film nella sua natura afibia (“duplice”, appunto): 1) oggetto materiale; 2) testo. In altri termini: il film come materia e come immagine. Inoltre - altro aspetto innovativo - il film, preso nella sua dimensione diacronica, come oggetto attraversato da una sua propria storia: 1) una storia “interna” e materiale (processi di decadimento fisico-chimico); 2) una storia “esterna”, la “tradizione” del testo (le vicende editoriali, le diverse versioni, la fortuna). Donde il raffronto con le discipline di risarcimento delle opere d'arte e dei testi, considerate come “discipline guida”: 1) la teoria del restauro d'arte (con particolare riguardo al magistero di Cesare Brandi); 2) la filologia e l'ecdotica (con particolare riguardo al magistero della scuola italiana: Barbi, Pasquali, Contini). Di qui la riconsiderazione in campo cinematografico delle istanze esemplari della critica testuale: l'autore, il testo, i generi.
Precisazione: detta piega metodologica proviene dalla formazione ricevuta e affinata nel conseguito dottorato di ricerca in Storia e filologia del cinema, e nelle ininterrotte consuetudini cinetecarie e archivistiche.
Infine, per l'essenziale, ha preteso di avanzare la proposta di una teoria del restauro cinematografico ispirata alla scienza (o almeno all'arte) dell'edizione dei testi; insomma: l'avvio di una dottrina – inusitata - della ricostruzione e del restauro dei film.
Lungo questa scia, ponendo mano al Manifesto degli studi occasionato dalla Riforma universitaria, ha potuto proporre l'istituzione di due insegnamenti nuovi: 1) Elementi di restauro cinematografico (per il triennio DAMS/Cinema, a.a. 2002-03); 2) Filologia del cinema (per il biennio della laurea specialistica in Cinema, televisione e multimendia, a partire dall'a.a. 2003-04). Di detti insegnamenti è anche titolare.
Precisazione: se l'interesse è volto, per elezione, al cinema dei primi anni, al cinema classico e al cinema delle avanguardie storiche (al “muto” in genere), esso non è esclusivo e si declina altresì nelle espressioni cinematografiche successive, moderne e contemporanee (vedi tra le pubblicazioni il vol. dedicato a David Cronenberg).

L'attività didattica si è annodata con l'attività di ricerca istituzionale: nel 2001, è stato titolare di una ricerca (ex 60%) dedicata al “Cinema muto italiano: narrazione, stile e iconografia”; dal 2002, è responsabile della unità locale della ricerca nazionale (ex 40%) dedicata al “Cinema italiano di genere anni sessanta/settanta”, nonché del segmento locale (collegato con l'Università di Torino) della medesima ricerca dedicata, segnatamente, al “Cinema muto italiano: tecniche e tecnologie”.
La competenza acquisita nell'ambito del cinema muto italiano, gli è valsa l'assegnazione della cura (insieme a G. Carluccio) del volume relativo agli anni 1912-22 della grande Storia del cinema italiano, ordinata dalla Scuola Nazionale di Cinema (opera in corso di redazione). Tra gli esiti della ricerca, oltre a vari contributi per la rivista internazionale “Cinegrafie” (Bologna), si desidera citare qui la pubblicazione del saggio Per una teoria del restauro cinematografico, nel V volume della Storia del cinema mondiale, a cura di G.P. Brunetta (Einaudi, Torino 2001).

Altre attività
. - Ha seguito numerose tesi di laurea in qualità di relatore o correlatore. Figura tra i membri del collegio dei docenti del dottorato in Studi teatrali e cinematografici (Dipartimento di Musica e Spettacolo, Università di Bologna); qui è stato direttore di ricerca (tutor) di cinque dottorandi. Dal 2001 al 2004 è stato responsabile della Sezione Cinema del Dipartimento di Musica e Spettacolo; membro della Giunta di Dipartimento e del Consiglio di Presidenza del DAMS; delegato delle attività Cinema per il centro dipartimentale “La Soffitta” e, dal 2008, CIMES, Centro Musica e Spettacolo. E' coordinatore del programma Erasmus/Socrates, per il settore “Cinema & Fotografia”, nelle relazioni con l'Università di Paris 8, Complutense e Carlos III (Madrid), Valenza, Liegi, Amsterdam, Lisbona. Si desidera, infine, ricordare il cospicuo impegno profuso nell'attività di orientamento didattico degli studenti (piani di studio, trasferimenti da altre università o corsi di laurea, ecc.).