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Matteo Franchini

Professore associato

Dipartimento di Fisica e Astronomia "Augusto Righi"

Settore scientifico disciplinare: PHYS-01/A Fisica sperimentale delle interazioni fondamentali e applicazioni

Curriculum vitae

Dopo il PhD in Fisica conseguito all’Università di Bologna nel 2014 e un quadriennio di attività al CERN di Ginevra (2012-2016), sono rientrato a Unibo dove ricopro il ruolo di Professore associato presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia. In ambito ATLAS proseguo una linea di ricerca che coniuga misure di precisione – dalla sezione d’urto del quark top alle proprietà del bosone di Higgs – con studi di fisica esotica dove ho coordinato analisi dedicate a neutrini pesanti di tipo I/III e a leptoni vettoriali, sviluppando algoritmi di ricostruzione per topologie “boosted” o caratterizzate dalla presenza di muoni nei decadimenti adronici.

Parallelamente mi sono specializzato in quantum computing. Dal 2025 faccio parte progetto QUART&T (Quantum Architectures for Theory & Technology), guidando l’unità di Bologna nello sviluppo di dimostratori a qubit superconduttori con connettività all-to-all e di qudit basati su giunzioni Josephson in cavità risonanti, oltre alla progettazione dell’elettronica RF-SoC di read-out. All’interno di questa cornice ho lavorato a QUnfold, un tool open-source che riformula il problema di unfolding statistico in termini di QUBO risolto su hardware di quantum annealing.

L’interesse per l’informatica quantistica si affianca a un’intensa attività nel campo del machine learning e dell’HPC. Sono co-autore di FastCaloGANtainer, framework che porta l’addestramento di GAN per la simulazione rapida del calorimetro ATLAS sui super-computer Leonardo-CINECA e CNAF-HPC, riducendo di un fattore tre-quattro i tempi di training su nodi multi-GPU A100. Contribuisco inoltre allo sviluppo di reti neurali per l’identificazione di jet “boosted” e all’anomaly detection in ricerche di nuova fisica, esplorando modelli a grafo e diffusion models in vista di HL-LHC.

Partecipo alla collaborazione FOOT, che misura le sezioni d’urto di frammentazione di nuclei leggeri per l’adroterapia e la radioprotezione spaziale. Qui mi occupo dell’implementazione di un algoritmo di Kalman Filter per la ricostruzione delle tracce e dell’analisi dei dati.