- Ecologia riproduttiva di popolazioni isolate di angiosperme
entomofile
- Strategie di conservazione integrata piante-impollinatori
- Specializzazione del rapporto piante-impollinatori: aspetti
ecologici, evolutivi e adattativi
- Flora mellifera e diversità di apoidei pronubi in aree verdi
urbane
1.
Sono oggetto
di studio la stretegia riproduttiva e l'ecologia di impollinazione
di popolazioni isolate e frammentate di angiosperme entomofile
localmente rare. Le indagini sono volte a definire l'efficienza e
le modalità riproduttive tramite stime di produttività (%
frutti/fiori, % semi/ovuli) in condizioni naturali e controllate e
ad analizzare la ripartizione delle risorse energetiche nelle
strutture riproduttive; vengono studiati i meccanismi morfologici e
fisiologici che limitano l'autofecondazione (ercogamia, dicogamia,
sistemi di auto-incompatibilità) ed i fattori limitanti il successo
riproduttivo (limitazione di polline, predazione, depressione da
inincrocio). Si prevedono test di
germinazione per valutare la vitalità e la fitness dei semi
derivati da diversi trattamenti di impollinazione, ed indagini
sulle strategie di dispersione dei semi. Al fine di identificare
spettro e specificità degli impollinatori, si effettuano
osservazioni e campionamenti dei pronubi visitatori ed analisi
quali-quantitative delle ricompense fiorali (nettare e polline).
Tutti i rilievi sono svolti sul campo, seguiti da analisi di
laboratorio. Sono in corso indagini su Dictamnus
albus L. e Gentiana
lutea L., Hypericum
elodes L..
Dictamnus
albus è una pianta erbacea
perenne, distribuita dall' Europa centro-meridionale alla regione
Siberiana. Le popolazioni mediterraneo-atlantiche secondo alcuni
autori sarebbero da attribuire alla specie vicariante D.
hispanicus Webb ex Willk.. Le
popolazioni italiane di D. albus costituiscono il
limite meridionale dell'areale di distribuzione. La densità di
popolazione diminuisce progressivamente dal centro dell'areale al
suo margine: la specie è rara al nord e centro-Italia, divenendo
rarissima al sud. In Emilia-Romagna è considerata specie protetta.
Attualmente le popolazioni europee sono in declino a causa della
scomparsa dell'habitat naturale -margini e schiarite boschive-
provocata dai recenti cambiamenti di uso del suolo.
G.
lutea é una pianta erbacea
perenne, provvista di un fusto sotterraneo, detto rizoma,
contenente numerosi principi attivi utilizzati in farmacologia.
L'areale della specie comprende le montagne dell'Europa centrale e
meridionale, dalla Spagna alla Grecia e si estende fino alla
Turchia nord-occidentale. Sono riconosciute quattro sottospecie:
G. lutea subsp.
lutea L., G.
lutea subsp.
symphyandra Murb. (Hayek), G.
lutea subsp.
vardjanii Wraber e G.
lutea subsp.
montserratii (Vivant ex Greuter)
Romo.
Hypericum
elodes è una specie tipica
di ambienti umidi diffusa lungo tutta la costa atlantica
dell'Europa occidentale. In Italia è nota una sola popolazione
nella Tenuta di San Rossore (Pisa), periferica ed estremamente
isolata rispetto all'areale distributivo. Questa popolazione occupa
una superficie molto ridotta ed è costituita da poche centinaia di
individui maturi, risultando a forte rischio di
scomparsa.
2.
La ricerca
riguarda la messa a punto di una strategia integrata di
conservazione di una pianta localmente rara, presente in
popolazioni isolate (Dictamnus albus L., vedi linea di
ricerca n.1) e della comunità dei suoi impollinatori naturali.
Precedenti indagini indicano che i principali rischi per la
persistenza delle popolazioni di dittamo sono rappresentati dal
cambio di destinazione del suolo (abbandono del pascolo con
conseguente ricolonizzazione boschiva) e da un deficit nel servizio
di impollinazione. A seguito di
interventi di gestione dell'habitat e di ripopolamento con
entomofauna autoctona, verranno valutati gli effetti di queste
azioni sulla popolazione di dittamo oggetto di studio tramite: i)
monitoraggio dell'entomofauna impollinatrice sulla pianta e
nell'area; ii) valutazione del successo riproduttivo e
rilevamento della eventuale limitazione
da polline e/o impollinatori; iii) analisi della struttura
demografica della popolazione.
3.
Il grado di
specializzazione della relazione piante-impollinatori è un aspetto
fondamentale dell'impollinazione zoofila. Il vantaggio per le
piante è rappresentato dal servizio di impollinazione, mentre la
risorsa per gli impollinatori è costituita dalle ricompense,
nutritive o non-nutritive, che essi traggono dalle visite ai fiori
di una o più specie di piante. La ricerca è incentrata sul ruolo
chiave delle ricompense fiorali (nettare e polline), dalle quali
sono strettamente dipendenti il gradimento ed il comportamento
degli insetti visitatori e, di conseguenza, il grado di specificità
del rapporto tra la pianta ed i suoi impollinatori. In particolare,
le analisi riguardano gli aspetti qualitativi del nettare ad oggi
poco noti, quali lo studio degli effetti di aminoacidi proteici e
non-proteici sul comportamento di impollinatori selvatici
(Bombus spp.). Oltre a
monitoraggi ed indagini in campo vengono effettuate prove in
condizioni controllate (laboratorio).
4.
Le indagini
sono volte ad analizzare lo stato attuale dei servizi di
impollinazione in aree verdi urbane soggette a diversa pressione
antropica. A tal fine, durante il periodo di attività degli insetti
viene effettuato il monitoraggio delle comunità di piante ed
impollinatori lungo transetti definiti, in aree opportunamente
selezionate (es. Orto Botanico dell'Università di Bologna, Parco di
Villa Ghigi, giardini minori, incolti ed aree verdi
“degradate”).