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Marco Giovanni Mariani

Professore associato

Dipartimento di Psicologia "Renzo Canestrari"

Settore scientifico disciplinare: PSIC-03/B Psicologia del lavoro e delle organizzazioni

Componente del Comitato unico di garanzia per le pari opportunità-CUG

Temi di ricerca

Parole chiave: Percezione del rischio Sicurezza nei luoghi di lavoro Selezione dl personale Percezioni di equità Accettazione delle tecnologie Valutazione delle prestazioni Assessment psicologico Performance sostenibile

Sono quattro le principali aree di ricerca:
- Lo studio dei processi di assessment nelle organizzazioni (riferiti a prestazioni, potenziale e competenze) tende a focalizzarsi su due aspetti: la validità delle procedure di valutazione e le reazioni/percezioni dei candidati rispetto a queste metodologie di assessment.
- La ricerca su tecnologie e cambiamento riguarda processi e conseguenze psicologiche legati all'implementazione e utilizzo di nuove tecnologie.
- Gli studi sulla percezione del rischio prendono in considerazione le percezioni di pericolo che si possono sviluppare sia nelle attività di consumo che nella vita lavorativa.
- Le ricerche sugli aspetti psicosociali inerenti la sicurezza sul lavoro si focalizzano sulla partecipazione attiva e sui comportamenti di cittadinanza per la sicurezza.


Aging & work. Macro obiettivo è quello di indagare, in lavoratori collocati nella fase finale della loro carriera, come le risorse psicosociali possano influire sulla costruzione di atteggiamenti, sullo sviluppo di decisioni e sulle strategie di pianificazione del futuro e di fronteggiamento delle transizioni che li coinvolgono. La letteratura più recente mette in evidenza come le rappresentazioni anticipatorie del pensionamento e le linee decisionali dei late career worker sembrano collegarsi non solo a eventi sociali contingenti, ma anche: a) a fattori personali, come le intenzioni, la volition e, soprattutto, la self-efficacy, intesa come modulatrice dei processi decisionali; b) a fattori percettivi connessi con il contesto come il commitment organizzativo e il clima relazionale organizzativo. Queste sono risorse che le persone trovano nel loro ambiente lavorativo sottoforma di sostegno sociale emotivo e strumentale di colleghi e superiori e che possono essere ostacolate da barriere dovute alla diffusione nel contesto di lavoro di stereotipi negativi riguardo al lavoratore di “età avanzata” (credenze di inadeguatezza del lavoratore anziano rispetto ad alcuni dei suoi compiti lavorativi). Tecnologie e cambiamenti personali e organizzativi. Si considerano gli effetti dei cambiamenti tecnologici e organizzativi e dei processi di innovazione sia a livello delle percezioni soggettive sia rispetto alle performances dei gruppi. Si mette in risalto il ruolo delle percezioni, dei significati attribuiti al cambiamento, dei processi di sovrastima dei possibili impatti del cambiamento sulle persone e sui gruppi di lavoro, dei rischi percepiti connessi all'utilizzo di nuove tecnologie in vari contesti di vita. In tal senso, le modalità di implementazione dei cambiamenti e delle innovazioni, le possibili resistenze alla loro accettazione (collegabili ad esempio, all'utilità percepita, alla percezione di facilità d'uso, ecc.) e i fattori personali e organizzativi (come il clima di sostegno all'innovazione) costituiscono i principali fattori di variazione indagabili sul piano empirico. Assessment nelle organizzazioni. La valutazione (delle prestazioni, del potenziale e delle competenze) nelle organizzazioni ricopre particolare importanza non solo per il contributo che essa stessa fornisce all'ottimizzazione dei processi organizzativi, ma anche per il suo impatto psico-sociale nel contesto di lavoro e nelle carriere lavorative. L'intento è da un lato quello di verificare quale siano le procedure di assessment più valide in specifici contesti organizzativi e dall'altro quello di rilevare le percezioni dei valutati in merito all'equità (distributiva e procedurale) delle procedure stesse e i processi sottostanti alla costruzione di tali percezioni. Le prime evidenze empiriche indicano come gli strumenti di valutazione più strutturati e tesi a rilevare le aree cognitive risultino particolarmente validi nel predire le performance lavorative e come le percezioni di congruenza tra le prove di valutazione ed i compiti lavorativi siano di particolare importanza per la costruzione del senso di giustizia dei valutati. Percezione del rischio negli acquisti e nel contesto lavorativo. La capacità di individuare le situazioni di pericolo e la scelta / messa in atto di possibili strategie per proteggersi da essi, risultano essere processi fondamentali per l'adattamento dell'uomo al proprio ambiente. L'obiettivo è quello di studiare tali fenomeni in due ambiti diversi: il consumo ed il lavoro. In particolare risulta interessante studiare come vengono percepite le probabilità che accadano eventi negativi nelle attività di consumo e nello svolgimento di compiti lavorativi, nonché di analizzare quali elementi psico-sociali vanno ad incidere sulla stima della gravità delle conseguenze associate ad eventi negativi. Le prime evidenze empiriche hanno messo in evidenza come la probabilità percepita che accadano eventi negativi (in contesti di acquisto/lavoro) sia legata al proprio senso di auto-efficacia nei diversi contesti considerati.