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Marco Antonio Bazzocchi

Professore ordinario

Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica

Settore scientifico disciplinare: LICO-01/A Letteratura italiana contemporanea

Coordinatore del Corso di Dottorato in Culture letterarie e filologiche

Curriculum vitae

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Nel 1980, dopo aver conseguito la maturità classica al Liceo G.B. Morgagni di Forlì, si iscrive al Corso di Laurea in ELttere di Lettere, indirizzo classico, dell'Università degli studi di Bologna, dove studia sotto la guida di E. Raimondi, A. Traina, E. Degani, G. Guglielmi, F. Curi. Nel 1985 si laurea in Letteratura italiana con E. Raimondi con una tesi dedicate alle forme narrative del romanzo dannunziano. L'anno seguente inizia il corso quadriennale di dottorato di ricerca, concluso con una tesi, condotta sotto la guida di E. Raimondi, F. Curi e G. Guglielmi, avente come argomento la presenza del mito nella poesia di G. Pascoli. La tesi viene poi pubblicata col titolo Circe e il fanciullino. Interpretazioni pascoliane presso La Nuova Italia, nella collana di studi pascoliani, nel 1993. Questa indagine, che ha ridato valore alla componente narrativa e mitologica interna all'opera pascoliana, è stata più volte di seguito citata come una importante tappa negli studi sull'autore.

Nel frattempo, pubblica presso la Arnoldo Mondadori Scuola un lungo commento alle Operette morali di G. Leopardi, e da questo lavoro è iniziato un interesse per l'opera leopardiana che lo vede coinvolto nelle celebrazione del bicentenario, con l'organizzazione di un Convegno e la cura di un volume di atti dedicato a Leopardi e Bologna (Olschki, 1999), e con l'allestimento di una mostra documentaria sotto la guida di E. Raimondi presso la sede della Biblioteca dell'Archiginnasio. Gli studi leopardiani sono poi proseguiti con un commento ai Paralipomeni della Batracomiomachia, composto insieme a R. Bonavita e uscito presso Carocci nel 2002, con alcuni saggi, e infine con un volume di introduzione generale all'opera dello scrittore uscito nel 2008 presso l'editore Il Mulino, in una collana diretta da A. Battistini.

Durante gli anni del dottorato viene invitato come visiting professor presso l'Université de Montréal (Canada) dove tiene un corso intorno alla poesia italiana del ‘900, e partecipa a un progetto di scambio Italia-Marocco condotto sotto la Direzione del MAE, al termine del quale viene inaugurato a Rabat il primo dipartimento di studi italianistici su territorio africano.

L'interesse per l'opera e la poesia di Pascoli ha portato poi alla cura (insieme a E. Raimondi) del volume contenente la tesi di laurea di P. P. Pasolini, Antologia della lirica pascoliana, uscito presso Einaudi nel 1993. Con questa edizione, segnalata e recensita in più sedi, è iniziato un lungo progetto di ricerca intorno all'opera di Pasolini, che ha prodotto come primo risultato il volume monografico Pier Paolo Pasolini, uscito nel 1998 nella collana “Biblioteca degli scrittori” diretta presso Bruno Mondadori da M. Belpoliti.

Nel frattempo, dopo aver vinto il concorso da ricercatore, ottiene l'idoneità da associato in Letteratura italiana contemporanea e prende servizio presso la Facoltà di Lettere dell'Università degli studi di Bologna, dove insegna attualmente e dove nel 2007 viene eletto Presidente del Corso di Laurea in Lettere. Nel 2008 viene nominato Vice Preside della Facoltà di Lettere, nel 2012 viene eletto in Senato Accademico come rappresentante dell’Area Umanistica. Nel 2014 viene chiamato come Professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea nel Dipartimento di Filologia classica e Italianistica dell’Università di Bologna. Nel 2015 (novembre) viene nominato dal Magnifico Rettore Francesco Ubertini delegato alla iniziative culturali dell’Ateneo.

Tra gli interessi attuali si evidenzia soprattutto l'attenzione per il tema della corporeità nella letteratura, sul quale ho pubblicato il volume Corpi che parlano. Il nudo nella letteratura italiana del Novecento (Bruno Mondadori 2005), e a seguire Il codice del corpo (Bologna, Pèndragon, 2017), il rapporto tra letteratura e filosofia (indagato nel volume Campana,Nietzsche e la puttana sacra, Manni 2003), l'incrocio tra letteratura e arti visive, a cui è dedicato in gran parte il volume I burattini filosofi. Pasolini dalla letteratura al cinema (Bruno Mondadori 2007), i rapporti tra letteratura e antropologia, a cui è dedicato il libro L’Italia vista dalla luna (Bruno Mondadori, 2014). Il progetto di ricerca su Pasolini ha portato al saggio Esposizioni. PAsolini, Foucault e l'esercizio della verità (il Mulino, 2018), e a numerosi studi editi in riviste e volumi nazionali e internazionali.

Da molti anni è membro dell'Accademia Pascoliana di S. Mauro (in quanto rappresentante della Regione Emilia-Romagna), socio dell'Accademia dei Filopatridi di Savignano, e Direttore scientifico della Casa Rossa di A. Panzini del Comune di Bellaria. Fin dalla fondazione fa parte del comitato direttivo della rivista internazionale “Studi pasoliniani”. Dal 2014 diventa direttore della “Rivista pascoliana”. Per l'attenzione dei suoi studi ai rapporti tra letteratura e arti visive, viene nominato membro del comitato scientifico di alcune mostre del Museo San Domenico di Forlì, dove partecipa attivamente alla realizzazione dei cataloghi.