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Luigi Tomassini

Professore Alma Mater

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

Professore a contratto a titolo gratuito

Dipartimento di Beni Culturali

Temi di ricerca

Parole chiave: storia e fotografia politiche sociali in Italia associazionismo popolare prima guerra mondiale

Un primo tema di ricerca è quello della storia della grande guerra, come momento di radicale trasformazione della società italiana contemporanea, dal punto di vista della storia dello sviluppo economico, delle relazioni industriali, con particolare attenzione all'intervento dello stato. Una ulteriore linea di ricerca è relativa alla storia dell'associazionismo popolare e alle origini dei moderni sistemi di welfare, alle assicurazioni sociali e alle misure di tutela del lavoro; ha coordinato gruppi di ricerca a livello nazionale e internazionale  sul tema della protezione della salute dei lavoratori e della evoluzione del ruolo delle istituzioni di tutela in Italia e in Europa. Un terzo filone di ricerca è relativo al rapporto fra fotografia e storia, e al tema della fotografia come bene culturale, con studi sui rapporti fra cultura e fotografia in Italia e Europa che rappresentano un approccio innovativo e largamente aperto ad apporti multidisciplinari

La società italiana e la prima guerra mondiale


Il principale tema di ricerca sviluppato è quello della storia della grande guerra, come momento di radicale trasformazione dell'assetto della società italiana contemporanea: questa linea di ricerca è stata orientata in un primo momento verso la storia dello sviluppo economico e delle relazioni industriali, e dei rapporti fra militari, imprenditori e operai durante la grande guerra.

Pubblica fra il 1975 e il 1982 alcuni saggi relativi all'impatto della guerra sulle relazioni industriali e sul conflitto sociale in Italia, e conduce una approfondita ricerca sui fondi archivistici (in particolare presso l'Archivio Centrale dello Stato e presso l'Archivio dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore Esercito) delle amministrazioni militari che durante la guerra si occuparono della gestione di vari aspetti della società civile durante il conflitto, dalla cosiddetta "mobilitazione industriale", alla gestione delle forniture militari, alla amministrazione delle aree dichiarate zona di guerra, alla ricerca scientifica e tecnologica.

Partecipa in questo campo, fra il 1980 e la fine degli anni '90, a numerosi convegni internazionali, fa parte di qualificati gruppi di ricerca internazionali, e svolge ricerche, a più riprese, in archivi e biblioteche straniere (Public Record Office e British Library di Londra, Bibliothèque Nationale, Archives du Ministère des Affaires Étrangères, Archives Historiques de l'État Major  de l'Armée de Terre e Archives Nationales di Parigi; Bibliothèque de Documentation Internationale Contemporaine di Paris-Nanterre), per approfondire il tema della comparazione e delle connessioni  fra Italia e paesi alleati, su vari aspetti che vanno da quelli di carattere propriamente militare, a quelli sociali e culturali, a quelli politico-economici.

Questo lavoro di ricerca sulla guerra mondiale produce in Italia la cura della pubblicazione di due numeri speciali della rivista “Ricerche Storiche”, il primo sul tema Studi recenti sulla prima guerra mondiale, con interventi di alcuni dei maggiori specialisti a livello internazionale (Jay Winter, John Horne, J.L. Robert), il secondo sul tema Grande guerra e mutamento, che presenta i risultati del convegno internazionale dell'Historial de la Grande Guerre, tenuto nel 1996 in Italia, a Trieste. Da segnalare inoltre la partecipazione a diversi convegni all'estero (Parigi, Montpellier, Londra, Dublino),  che trovano sbocco in volumi di atti o collettanei, nonché la collaborazione a riviste qualificate come "Social History" o “Revue des guerres mondiales et conflits contemporains”, o “Sociología del Trabajo”. 

Sul versante italiano, nel 1997 pubblica una ampia monografia sul tema Lavoro e guerra, che riflette alcuni dei risultati di questo lavoro.

In questi anni e in quelli immediatamente successivi è responsabile locale di due progetti di ricerca PRIN dedicati a questo tema,  allargando lo studio anche ad altri aspetti, come ad esempio il ruolo degli scienziati e degli intellettuali in Italia, Francia e Inghilterra durante e dopo il conflitto, e la vicenda della creazione del CNR (questa parte trova sbocco nella pubblicazione del saggio di apertura della recente storia del CNR dell'editore Laterza), nonché al tema dei prigionieri di guerra nella seconda guerra mondiale.

Su questa linea si è sviluppato anche un interesse sulla rappresentazione e sulla immagine della guerra (in collegamento con gli interessi per la storia della fotografia come mezzo di comunicazione visiva) che portano alla pubblicazione di alcuni saggi su fotografia e guerra in Italia e Francia ( 2004), di un volume sull'immagine fotografica della guerra in Italia e Ungheria (2004), la cura di un numero monografico della rivista “Memoria e Ricerca” su fotografia e violenza nell'Europa del XX secolo. Recentemente si è interessato del problema dell'impatto delle due guerre mondiali sul patrimonio artistico e culturale, curando un volume su "Forze armate e beni culturali" (2007) e pubblicando un saggio di sintesi e di aggiornamento storiografico sulla mobilitazione industriale italiana durante la prima guerra mondiale (2010).


Associazionismo popolare e politiche sociali nell'Italia unita


Una ulteriore linea di ricerca è relativa alla storia dell'associazionismo popolare e del mutualismo in Italia fra Ottocento e Novecento.

Tale linea parte da un interesse per l'associazionismo popolare in rapporto con il movimento operaio e socialista in Toscana; fra il 1976 e il 1984 pubblica su questo argomento vari saggi e due monografie sui casi di Pistoia e Firenze.

Sviluppa in seguito gli studi su questo settore estendendo l'analisi e la ricerca prima a livello nazionale, e poi, in chiave comparativa, a livello europeo.

Nel 1994 diviene responsabile della parte storica di un progetto di ricerca storico-sociologica, promosso dalla Regione Toscana e dall'Università di Firenze, in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Centrale e la Sovrintendenza Archivistica per la Toscana, con il titolo: «Associazionismo popolare in Toscana fra Ottocento e Novecento». La ricerca produce  una banca dati bibliografico - documentaria, realizzata in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze ed una monografia col medesimo titolo, a cura dello scrivente.

Partecipa a ricerche e convegni di carattere nazionale e internazionale sul tema. Collabora con l'International Instituut voor Sociale Geschiedenis di Amsterdam, con la International Association of Labour History Institutions, con il CNRS in Francia, con la Fondazione Turati e con l'ANAI in Italia. Frutto di queste collaborazioni sono vari saggi, diversi dei quali pubblicati in francese e inglese, su vari aspetti del mutualismo e dell'associazionismo popolare in Italia fra XIX e XX secolo.

Questa linea di ricerca si è sviluppata in questi ultimi anni in direzione del ruolo dell'associazionismo in riferimento alle origini dei moderni sistemi di welfare, alle assicurazioni sociali e alle misure di tutela del lavoro, in particolare nel periodo dell'Italia liberale, della prima guerra mondiale e del fascismo.  Dal 2002 è Presidente del Comitato Scientifico dell'Associazione G. Biondi – G. Bartolini per la storia  del movimento operaio, Firenze, e come tale cura l'organizzazione di alcuni convegni di carattere nazionale fra cui "Culture operaie e culture sindacali nel secolo del lavoro"  (Firenze, 18-19 gennaio 2007).

Lo scrivente è responsabile su questi argomenti, in successione di tempo,  di due  gruppi locali PRIN; conduce inoltre parte della ricerca anche nell'ambito di un gruppo di studio internazionale sulle assicurazioni sociali in Europa coordinato a Parigi dal prof. Michel Dreyfus a Parigi, che sta preparando una grande opera collettiva sulle assicurazioni sociali in Europa. Una ulteriore diramazione della ricerca ha prodotto alcuni studi sulle origini e sulla storia dell'ICOH; attualmente il proponente è coordinatore di un gruppo di ricerca costituito presso l'ISPESL su “Protezione della salute dei lavoratori: evoluzione del ruolo delle istituzioni in Italia con particolare attenzione all'ispettorato del lavoro”, i cui risultati sono in corso di stampa. In relazione a queste attività di ricerca è stato inoltre relatore per l'Italia al VI Congreso de Historia Social (Madrid-Vitoria, 3-5 luglio 2008).

 

Storia e fotografia


Una terza linea di ricerca è relativa al rapporto fra storia e fonti fotografiche, con riferimento anche al tema dalla tutela, conservazione e catalogazione del patrimonio fotografico come bene culturale.
Si tratta di una linea di ricerca che inizia precocemente: lo scrivente è fra i curatori della prima grande mostra Alinari del 1977, continua successivamente ad occuparsi del tema, specializzandosi nella direzione (per l'epoca abbastanza nuova in Italia) dell'utilizzazione del patrimonio fotografico "storico": è fra i fondatori, nel 1980, dell'Archivio Fotografico Toscano, che si occupa di tali temi, e condirettore di «AFT - Rivista di Fotografia e Storia», che si pubblica a partire dal 1985, e per la quale cura la parte più propriamente storica. In questa sede pubblica una serie di ampi saggi, dedicati non alla storia della fotografia nel modo classico in cui è intesa allora in Italia (cioè soprattutto come storia delle tecniche, o delle tendenze artistiche in fotografia) ma come storia dell'impatto che il nuovo mezzo fotografico esercita sulla cultura del tempo, e del modo in cui la produzione fotografica risente degli assetti e degli orientamenti politici e sociali dell'ambiente in cui si sviluppa.

Tale attività di ricerca dal 1999 si è affiancata  anche dall'attività didattica svolta presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, come titolare dell'insegnamento di Storia e tecnica della fotografia e degli audiovisivi.

È Presidente del Comitato Scientifico dell'Archivio Fotografico Toscano, membro del Comitato Scientifico del Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, condirettore di «AFT - Rivista di Storia e Fotografia», coordinatore nazionale della lista di discussione “S-fotografie” istituita in collaborazione con la Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea (SISSCO).  

Partecipa come relatore a numerosi convegni, in Italia e all'estero, sul tema del rapporto fra fotografia e storia e dell'impatto delle nuove tecnologie sulla fotografia come bene culturale; nel 2000-2001 progetta e costituisce presso il Dipartimento di Storie e Metodi per la Conservazione dei Beni Culturali di Ravenna un Laboratorio Fotografico dipartimentale, del quale è nominato Direttore.

In questo ambito si occupa anche dell'impatto delle nuove tecnologie sulla ricerca storica e sui problemi di ordine archivistico e metodologico che si pongono in conseguenza per l'uso delle nuove fonti: cura un volume su "Storia & Computer" per l'editore Bruno Mondadori, e pubblica vari saggi in volumi di editori qualificati come Utet e Lacaita; è relatore sul tema a vari convegni, fra i quali recentemente il Convegno professionale della SISSCO (Milano 2007) e il Convengo internazionale sulle fonti digitali organizzato nello stesso anno a Firenze presso l'Istituto Universitario Europeo.

In precedenza (maggio 2004) era stato promotore e  responsabile scientifico dell'organizzazione del convegno “Problemi e pratiche della digitalizzazione del patrimonio fotografico storico” presso l'Università di Bologna, sede di Ravenna, secondo convegno nazionale degli archivi fotografici italiani, in collaborazione con ENEA. Sulla base di tali attività di iniziativa e collegamento scientifico viene costituita la Società Italiana per lo Studio della Fotografia, che raggruppa studiosi, conservatori, archivisti a livello nazionale, della quale è nominato presidente.

Nel 2006 per  il Museo Nazionale Alinari della Fotografia di Firenze cura la sezione relativa agli album fotografici.

È redattore della rivista “Memoria e Ricerca” per la quale è responsabile della rubrica “Documento/Immagine”; cura fra l'altro un numero speciale relativo al tema rappresentazione fotografica della guerra e della violenza in Europa.

Su questo stesso tema pubblica con l'editore Lacaita un volume relativo al tema della rappresentazione fotografica della guerra in Ungheria durante la prima guerra mondiale.  

Contemporaneamente risulta vincitore di un grant della Fondazione Hasselblad (Svezia) di per una ricerca su “Photography and morals in Europe from the 1870's to 1914”, per la quale ha svolto ricerche in Francia, Inghilterra, Spagna e Germania e per il quale sta preparando un volume destinato alla pubblicazione in lingua inglese a cura della stessa Fondazione.

Nel maggio 2007 organizza come presidente della Società Italiana per lo Studio della Fotografia, un convegno internazionale a cui partecipano le analoghe società di Francia, Germania, Ungheria. Nel 2008-2009 partecipa all'organizzazione scientifica del convegno “Les magazines illustrés (XIXe-XXIe siècles). Une approche transnationale,  Maison des Sciences de l'Homme et Université Paris 13, Paris, 9 et 10 décembre 2010, nel quale tiene la prolusione di apertura.

Organizza e cura mostre di fotografia storica, come ad esempio la mostra dedicata a  Il lavoro, la salute e la sicurezza dei lavoratori in Italia nelle fotografie delle collezioni Alinari, inaugurata al Quirinale nel 2007, alla presenza del Presidente della Repubblica.

Nel 2008 stato riconfermato (per il secondo mandato triennale) Presidente della  Società Italiana per lo Studio della Fotografia.

Nel corso del 2009 è stato eletto Presidente del Corso di Laurea triennale in Conservazione dei Beni Culturali  presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali  dell'Università di Bologna.

 

 

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