- Middleware per Servizi Distribuiti Dinamici e Adattativi in
Ambienti Mobili. Tale attività si è articolata e ha coinvolto
differenti sotto-filoni di ricerca:
- Gestione integrata di reti, sistemi e servizi
- Infrastrutture di supporto per l'erogazione di servizi
multimediali e continui con garanzie di Qualità di Servizio in
presenza di handoff
- Tecnologie a codice mobile per l'erogazione di servizi continui
in ambienti mobili
- Infrastrutture per la Distribuzione delle Informazioni di
Contesto
- Standard per la Gestione della Sessione per le Reti Integrate
di Prossima Generazione (Next Generation Networks)
- Cloud computing e gestione di sistemi Cloud
Middleware per Servizi Distribuiti Dinamici e Adattativi in
Ambienti Mobili
L'attività di ricerca svolta ha investigato le problematiche
relative alla realizzazione di infrastrutture software per il
supporto distribuito a servizi mobili in ambienti di deployment
costituiti da reti wired-wireless integrate ed altamente
eterogenee, comunque basate su modello best-effort. Diversi sono i
fattori che determinano la complessità dell'erogazione dei servizi
distribuiti in generale, e di servizi multimediali e continui come
audio/video streaming in particolare, nel nuovo scenario. Indicando
con sessione lo stato dell'interazione di un servizio che un utente
possa avere iniziato da una certa locazione con un dispositivo e in
un certo istante, la continuità di sessione permette di completare
le operazioni iniziate in momenti successivi, su dispositivi
diversi e cambiando punto di accesso wireless alla rete fissa
durante l'erogazione del servizio (handoff).
Le soluzioni realizzate a livello middleware (mobile middleware) si
sono dimostrate efficienti e hanno consentito di semplificare la
progettazione e l'implementazione di servizi distribuiti
personalizzabili, in fase di negoziazione, e adattativi, in fase di
erogazione del servizio, caratterizzati da un elevato grado di
dinamicità e di apertura, in sistemi aperti e non fidati. In
particolare, ci si è concentrati sullo studio di metodologie e
strategie volte a svincolare la gestione della sessione dalle
tecnologie (e dai dispositivi) di accesso, introducendo il concetto
di stato della sessione e realizzando opportuni meccanismi per il
trasferimento (handoff) della sessione fra le diverse
infrastrutture di rete ed i diversi domini amministrativi acceduti
dall'utente.
L'uso di un approccio middleware basato sulla visibilità totale del
contesto di operatività (approccio context-aware) ha consentito di
utilizzare diverse informazioni di contesto quali il tipo di
handoff (orizzontale/verticale, hard/soft, proattivo/reattivo, …),
la disponibilità delle infrastrutture di rete, le informazioni di
monitoraggio di Quality of Service (QoS) raccolte dinamicamente e
la predizione dei movimenti degli utenti e i loro attributi
(preferenze, caratteristiche dispositivi, …), per gestire in modo
dinamico e automatico il processo di trasferimento e adattamento
della sessione senza necessità di intervento da parte dell'utente
finale durante l'erogazione e la fruizione dei diversi servizi. I
modelli e le soluzioni studiate sono stati ampiamente testati
seguendo un processo a prototipi incrementali. L'ambiente di
supporto finale realizzato (Mobile agent based Ubiquitous
multimedia Middleware - MUM) è stato accolto con molto favore dalla
comunità di ricerca di riferimento come testimoniato anche dalle
richieste di utilizzo da parte di diversi enti di ricerca.
Scendendo in maggiore dettaglio, sono state investigate soluzioni
innovative di mobile middleware sotto i diversi aspetti, brevemente
descritti nel seguito, della gestione integrata di reti, sistemi e
servizi, dello studio e della realizzazione di infrastrutture di
supporto per l'erogazione di servizi multimediali continui con
garanzie di Qualità di Servizio in presenza di handoff, dell'uso di
tecnologie a codice mobile per l'erogazione di servizi in ambienti
mobili, e infine della disseminazione di informazioni di contesto
su larga scala.
Gestione integrata di reti, sistemi e servizi
Le attività di ricerca di questo filone sono state finalizzate
allo studio e allo sviluppo di soluzioni per le principali
problematiche di gestione in sistemi integrati wired-wireless. La
dimensione e l'eterogeneità crescenti delle attuali reti, dei
sistemi distribuiti e dei servizi globali rendono sempre più
complessa la loro gestione attraverso strumenti basati sul
tradizionale modello cliente/servitore. L'uso di tecnologie per il
controllo distribuito di sessione permette il superamento di alcuni
significativi limiti imposti dagli approcci tradizionali in questo
campo. In particolare, all'interno di MUM si sono dimostrate
particolarmente efficaci soluzioni architetturali basate
sull'utilizzo di proxy mobili, capaci di migrare a tempo di
esecuzione nei punti di criticità dell'infrastruttura di rete, in
particolare nei punti di discontinuità fra rete wired e access
point wireless, portando con sé lo stato attuale della sessione
utente. Tali proxy sono in grado di svolgere, a livello middleware,
operazioni di caching/prefetching/disaccoppiamento
spaziale/temporale nei confronti dei clienti serviti, permettendo
così di incrementare l'efficienza complessiva del sistema, con
minimo impatto sul design e sull'implementazione di client e server
applicativi.
Infrastrutture di supporto per l'erogazione di servizi
multimediali e continui con garanzie di Qualità di Servizio in
presenza di handoff
Le attività di ricerca di questo filone hanno riguardato la
proposta, l'implementazione e la validazione sperimentale della
soluzione middleware MUM, anche in collaborazione con altre
Università e centri di ricerca. Da una prima fase della ricerca in
cui il supporto middleware aveva principalmente il ruolo di
personalizzazione/adattamento dinamico della QoS in dipendenza
dalle condizioni correnti del canale radio nella località di
accesso cliente al servizio (in reti wired con last segment di tipo
wireless), l'attività si è diretta negli ultimi tempi verso la
gestione di eventi di handoff, sia orizzontali che verticali, in
modo efficace e context-aware durante l'erogazione di sessioni
multimediali, evitando ogni interruzione di servizio in modo
trasparente. A tal fine, il middleware proposto sfrutta la completa
visibilità delle connettività wireless disponibili e delle
caratteristiche implementative dei relativi processi di handoff
(handoff awareness), dei requisiti di qualità dei servizi in corso
e del corrispondente degrado di qualità dovuto all'handoff (QoS
awareness), e delle topologie di rete insieme alla disponibilità
locale di risorse (location awareness). In particolare, lo studio
ha consentito, attraverso un notevole sforzo di sintesi, di
proporre una modellazione e un framework di gestione di handoff
orizzontali e verticali che facilita la dichiarazione dei livelli
di qualità di desiderati al livello di servizio (Service Level
Objectives - SLO), traducendoli in parametri di configurazione
(Handoff Configuration Parameters - HCP) a livello di middleware.
Aspetto fondamentale della soluzione proposta è la sua capacità di
effettuare operazioni di adattamento automatico dei parametri di
configurazione di middleware (self-adaptive management) rispetto
alle condizioni attuali di contesto nelle quali l'handoff si
verifica, non solo durante la negoziazione iniziale, ma anche a
tempo di esecuzione.
Tecnologie a codice mobile per l'erogazione di servizi continui
in ambienti mobili
Le attività di ricerca di questo filone hanno l'obiettivo di
investigare e proporre nuovi modelli computazionali adatti alla
comunicazione e all'interazione tra le risorse, possibilmente
eterogenee, di un sistema globale e distribuito su scala
geografica. Partendo dall'ambiente di supporto basato sul modello
ad agenti mobili (Secure and Open Mobile Agents - SOMA)
precedentemente realizzato, sono state studiate le principali
problematiche d'uso delle tecnologie ad agenti mobili rispetto alla
creazione di nuovi servizi continui di streaming multimediale
audio/video, ed in particolare rispetto alle principali
problematiche di adattamento e di gestione delle sessioni
multimediali in ambienti distribuiti su scala globale. Il risultato
di tale attività di studio è costituito dal middleware MUM che ha
significativamente esteso la piattaforma SOMA attraverso la
realizzazione di nuove funzionalità a livello di infrastruttura e
di nuovi proxy mobili in grado di eseguire sia le necessarie
operazioni di adattamento sui flussi multimediali attivi, sia
operazioni avanzate di gestione dei buffer dati multimediali
mantenuti localmente per garantire la continuità del servizio verso
l'utente finale, ad esempio spostamento proattivo del buffer dati
da una località di accesso ad un'altra vicina. MUM continua inoltre
a garantire la portabilità su sistemi diversi, garantita da SOMA,
utilizzando la libreria di streaming multimediale Java Media
Framework (JMF) basata su Java.
Infrastrutture per la Distribuzione delle Informazioni di
Contesto
Questo filone è motivato dall'osservazione che in un sistema
mobile ogni dispositivo e componente distribuito deve poter aver
accesso continuo e veloce ad una molteplicità di informazioni di
contesto che consentono di garantire l'adattamento del sistema
stesso, non solo al livello dei servizi ma anche a livello
middleware, rispetto all'ambiente nel quale esso si trova ad
operare.
Le attività di ricerca di questo filone hanno come obiettivo
l'analisi e caratterizzazione del processo di disseminazione dei
dati di contesto in ambienti mobili infrastrutturati, ad-hoc e
misti. In particolare, la disseminazione e il ritrovamento dei dati
di contesto è un problema cruciale, data l'ingente mole di traffico
prodotta da un numero di dispositivi e servizi mobili in continua
crescita. Per garantire la scalabilità finale, è stato progettato
un innovativo supporto middleware in grado di sfruttare sia
standard wireless differenti (in modo da utilizzare la banda
presente su ognuno di loro) sia differenti modalità di
comunicazione, basate su infrastrutture e su comunicazioni ad-hoc.
Inoltre, sono state proposte nuove metodologie di disseminazione
dei dati che sfruttano i principi di località fisica e logica dei
dati in modo da ridurre sprechi di banda inutili ed evitare
disseminazioni a pioggia in aree non richieste.
Un primo importante risultato di tale attività di studio è
costituito dal middleware Scalable context-Aware middleware for
mobiLe EnviromentS (SALES) che andandosi ad integrare e con i
sistemi e i driver esistenti, ed utilizzando nuovi standard
emergenti per la distribuzione dei dati (come il Data Distribution
Service - DDS), realizza le tali funzionalità avanzate di
disseminazione dei dati in ambienti wireless distribuiti su larga
scala. Lungo lo stesso filone, in collaborazione con l'Università
di Ottawa e il Research Paradise Laboratory, è stato poi progettato
e realizzato il supporto Reliable and Efficient COntext-aware data
dissemination middleWare for Emergency Response (RECOWER), che
coniuga scalabilità e alta affidabilità nella distribuzione dei
dati in ambienti wireless densi e in scenari di emergency response.
Infine, l'esperienza e l'attività di ricerca accumulate in questo
ambito hanno consentito la pubblicazione sulla prestigiosa rivista
ACM Computing Survey di un articolo che presenta, confronta e
sistema la relativa letteratura nell'area della distribuzione dei
dati di contesto prodotta nell'ultimo decennio.
Standard per la Gestione della Sessione per le Reti Integrate
di Prossima Generazione (Next Generation Networks)
L'attività di ricerca svolta ha l'obiettivo di investigare gli
attuali standard per la gestione della sessione in reti integrate
di prossima generazione, globali e distribuite su scala geografica
Internet, nell'ottica di studiarne i principali limiti e proporre
necessarie evoluzioni e direzioni di miglioramento. Tali evoluzioni
devono garantire proprietà attualmente scarsamente supportate come
sicurezza, affidabilità, gestione della mobilità e scalabilità,
integrando anche la possibilità di forme evolute di coordinamento
sia dei componenti di supporto che di quelli applicativi.
Per risolvere tali problemi è stato proposto un approccio di tipo
middleware e si è implementato un ambiente di supporto basato sulle
principali specifiche standard per il controllo della sessione
nelle reti integrate di prossima generazione, in particolare
Session Initiation Protocol (SIP) e IP Multimedia Subsystem (IMS).
L'ambiente di supporto realizzato (IMS-compliant Handoff Management
Application Server infrastructure - IHMAS) è progettato in modo
modulare e si integra con le principali soluzioni aperte
disponibili, come OpenIMSCore di Fokus Belin come infrastruttura di
base IMS, Java JAIN SIP per lo sviluppo di nuovi componenti IMS, e
OpenSER come servizio di Instant Messaging e presenza, anche con
l'obiettivo di consentire la rapida prototipazione di nuovi
componenti, la loro facile integrazione in ambienti esistenti e il
riutilizzo/raffinamento di moduli middleware e servizi applicativi
già presenti.Si sono investigate con particolare attenzione
soluzioni progettuali e implementative per ottenere due proprietà,
gestione della mobilità e scalabilità, che costituiscono aspetti
allo stato dell'arte nella ricerca su IMS negli ultimi anni.
L'aspetto della scalabilità e della gestione del bilanciamento di
carico è stato affrontato in modo ampio proponendo un nuovo modello
per il bilanciamento di carico dei servizi basati su IMS. Il
modello proposto è stato validato prendendo in considerazione i
requisiti applicativi di servizi molto diversi fra loro che vanno
dal servizio di Instant Messaging e presenza standard di IMS, a
nuovi servizi sviluppati all'interno del progetto IHMAS, come un
servizio per il risparmio energetico su dispositivi client
(smart-phone) abilitati IMS e un servizio per la gestione della
continuità nella distribuzione di flussi multimediali in scenari
mobili. La competenza raggiunta nel campo della gestione del
bilanciamento di carico nei sistemi basati su IMS ha permesso di
attuare collaborazioni con esperti internazionali nel settore. Per
quanto riguarda la gestione della mobilità, invece, anche grazie
all'esperienza maturate all'interno dell'altro filone di ricerca
principale sopra introdotto, è stato possibile migliorare
notevolmente le tecniche per la gestione dell'handoff basate su SIP
e IMS pre-esistenti in letteratura. Grazie all'uso di nuovi modelli
di gestione context-aware, IHMAS riesce a prevedere ed attivare
preventivamente le azioni di riconfigurazione della sessione nelle
nuove località di accesso verso le quali si sta muovendo l'utente
in modo automatico e proattivo.
Cloud computing e gestione di sistemi Cloud
Lo sforzo di ricerca in questo filone ha come obiettivo
affrontare i diversi aspetti di gestione tuttora aperti in ambito
Cloud quali: l'interoperabilità, la scalabilità all'interno del
singolo data center (intra-data center) e fra i diversi data center
(inter-data center), l'affidabilità, la gestione del consumo
energetico del data center e della rete, e la gestione della
sicurezza (riservatezza, verificabilità e localizzazione dei dati).
L'obiettivo finale è quello di rendere le tecnologie e i servizi
Cloud più maturi in modo da promuovere e facilitare una diffusione
più capillare dei sistemi Cloud.
Per risolvere tali problemi si è agito a diversi livelli. Al
livello di infrastruttura (Infrastructure as a Service, IaaS) sono
state studiate a fondo le problematiche legate all'uso condiviso
delle risorse di sistema, hardware e logiche, e sono stati condotti
diversi studi di performance volti a verificare i possibili limiti
e colli di bottiglia delle piattaforme IaaS sul campo. È stata
realizzata una piattaforma di testbed che si integra con soluzioni
aperte disponibili come OpenStack e che ha consentito di
investigare a fondo la relazione fra il consolidamento di diverse
macchine virtuali (Virtual Machine, VM), che condividono le risorse
hardware di uno stesso host fisico, e il degrado prestazionale per
diverse tipologie di servizi, come CPU-intensive e
network-intensive. Gli interessanti risultati ottenuti fissano
importanti vincoli sia per le operazioni di consolidamento al fine
di risparmio energetico sia, più in generale, per le operazioni di
placement delle VM sull'infrastruttura fisica disponibile, cioè
sugli host del data center. Nello stesso filone sono state proposte
soluzioni di monitoraggio dell'uso delle risorse virtualizzate e
fisiche del data center ad alta scalabilità basate sullo standard
Data Distribution Service (DDS); tale sforzo di ricerca ha portato
alla realizzazione di Distributed Architecture for Resource
manaGement and mOnitoring in cloudS (DARGOS) e all'attivazione di
una collaborazione con l'Università di Granada, Spagna. Infine,
sempre a livello IaaS, è stato definito un nuovo problema di
network-aware VM placement, definito Min Cut Ratio-aware VM
Placement (MCRVMP), con l'obiettivo di trovare soluzioni di
placement che lascino molta capacità libera su ciascun taglio di
rete (all'interno del data center), in modo da assorbire burst di
traffico imprevisti tra le VM. Il problema MCRVMP è NP-hard; in
collaborazione con l'Università di Haifa, Israele, sono state
quindi definite opportune euristiche che sono state ampiamente
comparate e convalidate attraverso l'uso del Network Simulator 2
(NS2).
Al livello di piattaforma e servizio (Platform as a Service, PaaS,
e Software as a Service, SaaS), invece, sono state investigate,
rispettivamente, problematiche di scalabilità e sicurezza. A
livello PaaS è stata realizzata una piattaforma NGN per servizi IMS
ad alta scalabilità; obiettivo è l'auto-scaling dei componenti
applicativi (Application Server, AS) all'aumentare/diminuire del
carico attraverso l'attivazione/disattivazione automatica di
componenti AS sul Cloud. Il prototipo, realizzato in collaborazione
con Fokus Belin, uno dei massimi esperti mondiali nel settore IMS,
ha già portato a significativi risultati in termini di
semplificazione delle operazioni di deployment e si sta continuando
ora a lavorare sulla gestione della qualità di servizio. Infine, a
livello SaaS sono state proposte soluzioni per lo storage sicuro di
dati at-rest sul Cloud in ambito e-Health, realizzando un prototipo
che dimostra come sia possibile realizzare un salvataggio sicuro di
dati sensibili sul Cloud di Amazon Web Services (AWS) di Amazon,
oggi molto utilizzata da diverse PMI che operano in questo
settore.