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Luca Baldissara

Professore Associato Confermato

Dipartimento di Filosofia

Settore scientifico disciplinare: M-STO/04 STORIA CONTEMPORANEA

Temi di ricerca

Parole chiave: Storia della guerra Giustizia politica Giustizia di transizione Violenza Guerre civili Storia dei concetti Storia contemporanea Storia della storiografia

Guerre e forme della violenza nella contemporaneità. Con la fine dei blocchi e l’implosione dell’Unione sovietica (1989-91) la guerra è tornata a presentarsi sulla scena internazionale come uno strumento di risoluzione dei conflitti interstatuali e delle politiche di potenza nel confronto per l’egemonia internazionale. In questo contesto, nuove forme di violenza - tipiche della guerra civile, delle guerre etnico-fratricide, delle guerre coloniali - si sono manifestate e riproposte massicciamente, portando gli studiosi a parlare di “nuove guerre”. L’ipotesi di lavoro si regge su una prospettiva storica di lungo periodo che, da una parte, intende ripercorrere l’evolversi delle forme della guerra dalla fine del Settecento (guerre della Francia rivoluzionaria e napoleonica) al termine della seconda guerra mondiale, e dall’altra si propone di ricostruire il variare delle tipologie dei conflitti armati e delle violenze tra il 1945 e i primi decenni del XXI secolo. L’attenzione si fissa in particolare sulle culture della guerra e le pratiche della violenza, sull’evolversi e il mutare del concetto di guerra e di guerra civile, sul tentativo del diritto di contenere e governare la violenza (attraverso l’intreccio tra jus ad bellum e jus in bello, tra diritto internazionale e diritto umanitario, e attraverso le politiche di punizione del crimine di guerra diritto penale e diritto militare).

Oltre la ricerca individuale, questo indirizzo di lavoro si inserisce nel quadro di una collaborazione ad un progetto internazionale che fa capo all’Università di Barcellona (prof. Javier Rodrigo) sui “dopoguerra civili” (le esperienze e le modalità di uscita dalla violenza diffusa nei conflitti in paesi che hanno vissuto guerre civili) e le politiche della memoria in Europa.

 

Giustizia politica e giustizia di transizione, giustizia ordinaria e giustizia straordinaria: a partire dall’esame di una serie di processi portati a termine da tribunali militari e tribunali civili nell’immediato secondo dopoguerra, il progetto di ricerca, originato in linea di continuità con le esperienze di lavoro maturate negli studi sulla guerra civile e sulla guerra ai civili, intende procedere all’elaborazione di un profilo delle culture giuridiche che si confrontano nelle diverse forme di concreta applicazione e interpretazione dei codici, alla ricostruzione del dibattito pubblico e politico che accompagna la stagione processuale, all’analisi dei rapporti tra classe politica e corpo giudiziario, all’individuazione dei nessi che stringono le politiche processuali nazionali e le dinamiche delle relazioni internazionali, al tormentato e mutevole rapporto tra diritto e politica. Si intende inoltre rintracciare le radici concettuali e culturali delle pratiche di applicazione della giustizia straordinaria e dello stato d’eccezione risalendo sino alle esperienze originarie della giustizia rivoluzionaria nella Francia giacobina.

 

Per un Dizionario dei concetti nomadi: a seguito della pubblicazione in Francia del Dictionnaire des concepts nomades en Sciences Humaines (a cura di Olivier Christin, ed. Metaillé), si è costituito un gruppo di lavoro internazionale (coordinato insieme allo stesso O. Christin, Université de Neuchâtel-CEDRE Centre européen des études républicaines, Paris) con l’obiettivo di dare vita ad una edizione italiana del Dizionario, da non intendersi come traduzione di quella francese, ma come un’opera distinta, pur in relazione alla prima. L’obiettivo è di produrre un Dizionario delle scienze umane e storiche che, oltre ad una storicizzazione dei concetti, produca una riflessione sulla nascita, la circolazione e l’appropriazione dei concetti entro i diversi spazi culturali nazionali parte del più ampio spazio culturale europeo ed occidentale. Si tratta di ricondurre l’astrazione concettuale all’oggetto storico originario di riferimento e di ripercorrere i tragitti e i diversi usi ed applicazioni del concetto attraverso i confini delle differenti culture nazionali.

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