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Lorenzo Barbanti

Professore associato

Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari

Settore scientifico disciplinare: AGR/02 AGRONOMIA E COLTIVAZIONI ERBACEE

Temi di ricerca

Parole chiave: Sorgo da biomassa Efficienza d'uso dellacqua Bilancio energetico Bio-energia Colture da energia

Si interessa di tematiche relative alle colture agroindustriali e ai sistemi di produzione agricola integrati/ecologici, focalizzandosi sugli aspetti di crescita, produttività e qualità delle colture in risposta a stress abiotici; assimilazione dell'azoto e relazioni idriche delle piante coltivate; analisi di crescita e bilanci energetici in un'ottica di ottimizzazione di filiera; adattabilità di colture esistenti e di nuova introduzione a produzioni bio-energetiche di diverso tipo.

Nella prima linea di ricerca, sarà approfondito lo studio delle colture dedicate da energia relativamente alle potenzialità produttive per diverse filiere. A tale fine, la presente ricerca si propone di: i) proseguire le valutazioni comparative tra due specie da biomassa poliennali di particolare interesse (Arundo donax, Panicum virgatum); ii) affiancare a tali colture specie annuali ancora non sufficientemente note e diffuse (Sorghum bicolor, con genotipi da fibra e zuccherino), o già largamente conosciute e coltivate per finalità alimentari (barbabietola da zucchero, cereali, oleaginose), ma non ancora sufficientemente saggiate in versione non-food per energia. Nel caso delle due poliennali e del sorgo da fibra, saranno posti a confronto due livelli di azoto (non concimato e dose standard) in combinazione fattoriale con due epoche di raccolta (sole specie poliennali): a fine estate e in inverno.

Nella seconda linea di ricerca, le filiere bio-energetiche da colture dedicate possono essere sinteticamente ricondotte a quattro filoni, in funzione della forma dell'energia  ottenibile: calore/elettricità, biogas, bioetanolo e biodiesel. In linea di principio, le prime due forme richiedono biomasse abbastanza secche, anche con forte contenuto di fibra (calore/elettricità) ovvero abbastanza umide e ricche di energia (biogas); similmente, i due biocombustibili liquidi (bioetanolo e biodiesel) richiedono, rispettivamente, cereali o altre fonti di zuccheri fermentescibili, e semi oleosi. Nel futuro imminente si delinea l'avvento di biocombustibili di seconda generazione, che potranno essere ottenuti a partire da materiali fibrosi/legnosi, in funzione delle caratteristiche della fibra. Nell'ambito di questa linea di ricerca sarà pertanto effettuata un'analisi qualitativa di tutti i prodotti e i sottoprodotti delle colture da energia annuali e poliennali saggiate in campo, onde verificare la rispondenza ai requisiti di trasformazione: per la filiera del calore/elettricità, verrà determinato il tenore di sostanza secca alla raccolta e il contenuto di ceneri, nocive agli mpianti di termoconversione. Per il bioetanolo, sarà analizzato il contenuto di zucchero nella radice di bietola e nel fusto di sorghi da biomassa (da fibra e zuccherino), di amido nella granella dei cereali, e il contenuto e la qualtià della fibra nelle colture da biomassa (arundo, panico, sorgo da fibra) e nei sottoprodotti dei cereali e delle oleaginose da granella (paglie, stocchi, strame) e della barbabietola (foglie e colletti). Per il biodiesel, verrà determinato il contenuto di olio, con approfondimenti circa la sua composizione in acidi grassi, il cui rapporto tra saturi e insaturi influenza le proprietà reologiche e di combustione del biocarburante che dall'olio deriva. Infine, per il biogas il potenziale metanigeno delle colture potenzialmente vocate tra quelle saggiate (sorghi da biomassa e cereali) sarà stimato sulla base delle analisi programmate per le precedenti destinazioni.

La terza linea di ricerca si focalizza sul tema dell'efficienza di conversione energetica degli input ambientali e colturali, in un'ottica di efficiente e sostenibile uso delle risorse limitate o a potenziale impatto ambientale. In una parte significativa delle colture da energia in esame nelle precedenti linee, saranno valutate l'efficienza d'uso dell'acqua (WUE) determinando le umidità in campo tramite prelievo di campioni di terreno (metodo gravimetrico) o per mezzo di sonde fisse (metodo FDR). Analogamente, tramite prelievo e analisi di campioni di terreno e di vegetali verrà valutata l'efficienza d'uso dell'azoto (NUE), comprendente sia la quota distribuita come fertilizzante, sia quella naturalmente presente nel terreno. Un ulteriore aspetto di fisiologia della pianta riguarderà l'efficienza di utilizzazione della radiazione incidente (RUE), determinata tramite rilievi diretti di luce incidente, riflessa e trasmessa al suolo. Le tre efficienze citate potranno essere riferite all'unità di biomassa complessiva, del solo prodotto principale, o anche all'unità di bio-energia ricavabile dalle colture in esame.

Infine, la quarta linea di ricerca prevede la quantificazione del ritmo di accrescimento, finalizzato all'ottenimento dei dati necessari per la parametrizzazione del modello Cropping Simulator System (CSS), attività iniziata nell'ambito di un PRIN. Ai fini dell'implementazione del modello CSS, l'accumulo di biomassa in arundo, panico e sorgo da fibra verrà analizzato nel corso della stagione di crescita, prelevando campioni su una superficie rappresentativa a cadenza costante, seguendo l'approccio funzionale di analisi di crescita (Hunt, 1981). I dati, unitamente a quelli delle raccolte finali, alle analisi qualitative e alle valutazioni di efficienza produttiva e impatto ambientale, concorreranno alla realizzazione di un supporto decisionale dedicato ai nuovi scenari che si delineano con l'avvento delle filiere bio-energetiche da colture dedicate.

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