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Katia Mattarozzi

Professoressa associata

Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche

Settore scientifico disciplinare: M-PSI/01 PSICOLOGIA GENERALE

Coordinatrice del Corso di Laurea in Infermieristica (abilitante alla professione sanitaria di infermiere)

Temi di ricerca

Parole chiave: Percezione dei Volti Memorizzazione dei Volti Comunicazione Medico Paziente Percezione del Dolore Effetto Placebo e Nocebo Patient 's Reported Outcomes Measure (PROMS)

LINEE di RICERCA

1. Percezione dei volti: effetti su memoria, decisioni e comportamento.

2. Comunicazione in ambito sanitario e relazione medico-paziente. Effetto Placebo e Nocebo. Modulazione Sociale del Dolore.

3. Alterazioni dei processi cognitivi ed emozionali in corso di patologie del sonno e relazioni fra alterazioni metaboliche ed invecchiamento patologico.

1. Percezione dei volti: effetti su memoria, comportamento e decisioni.

L’obiettivo della linea di ricerca è quello di individuare gli effetti delle caratteristiche percettive ed emozionali dei volti sui processi di consolidamento in memoria, sulla presa di decisione e sui comportamenti dell’osservatore.

E’ noto che un volto, anche quando non esprime un’emozione specifica, veicola comunque all’osservatore informazioni salienti (i.e. first impression) che portano all’attribuzione automatica di varie caratteristiche di personalità (e.g. affidabilità, competenza, dominanza, ecc..). Tale processo sembra derivare da meccanismi adattativi volti a dedurre le intenzioni comportamentali dell’altro e quindi a preparare una risposta adeguata anche in situazioni in cui si dispone di scarse informazioni. Sebbene l’accuratezza dei giudizi derivati dalla percezione delle caratteristiche fisiche del volto sconosciuto sia discutibile, numerosi studi, condotti sia in laboratorio che in contesti ecologici (i.e. politico, giuridico, economico), hanno messo in luce un’influenza significativa di tali attribuzioni su decisioni e comportamenti. Anche nei contesti sanitari sono stati documentati sperimentalmente rilevanti effetti sulle condotte messe in atto sia dagli operatori sanitari che dai pazienti (percezione del dolore, disagio, compliance e soddisfazione).

Le ricerche attualmente in corso nel nostro laboratorio riguardano gli effetti della prima impressione sulle condotte messe in atto nell’ambito sanitario sia dagli operatori che dai pazienti. Più precisamente si intende indagare: 1) se e in che misura bias legati alla valenza intrinseca del volto dell’operatore sanitario (percezione di affidabilità, familiarità e competenza) concorrano a modulare la percezione del dolore dell’assistito durante procedure invasive (i.e. modulazione sociale del dolore); 2) se e in che misura bias razziali e bias legati alla valenza intrinseca del volto del paziente influenzino, singolarmente e/o in interazione, il codice di priorità assistenziale (i.e. codice colore) attribuito al paziente dall’infermiere di triage del Pronto Soccorso (PS) e l’attribuzione del dolore; 3) quale sia l’efficacia di programmi formativi volti a: i) aumentare la consapevolezza dell’operatore in merito all’influenza delle attribuzioni implicite sulle disparità assistenziali; ii) riconoscere e (iii) contenere la presenza di tali atteggiamenti nelle decisioni che avvengono in contesti di emergenza.

Collaborazioni scientifiche in atto

· Social Cognition and Social Neuroscience Lab, Princeton Neuroscience Institute (PNI), Department of Psychology, Princeton University, USA (Prof. Alexander Todorov)

· Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze dell’Università di Modena e Reggio Emilia (Prof. E. Caffo)

· Pronto Soccorso e Unità Operativa di Medicina d’Urgenza del Policlinico Sant’Orsola Malpighi, Bologna (Dott. F. Giostra, Dott. G. Farina)

· Direzione Infermieristica AUSL Bologna (Ospedale Bellaria e Sant’Orsola)

· Pronto Soccorso e Unità Operativa di Medicina d’Urgenza dell’Ospedale di Faenza, Ravenna

· Direzione Infermieristica AUSL Romagna (presidi ospedalieri di Ravenna e Faenza).

2. Comunicazione in ambito sanitario e relazione medico-paziente

I tre obiettivi principali della linea di ricerca sono: 1) gli effetti delle aspettative, della fiducia e della soddisfazione per le cure ricevute su outcomes clinici (effetti della terapia, percezione del dolore, prognosi di malattia, e qualità di vita) gli effetti della comunicazione di diagnosi sull’evoluzione di malattia, la qualità di vita e la soddisfazione del paziente per le cure ricevute; 2) applicazione del meccanismo placebo nella pratica clinica (i.e. efficacia di training di higher education attraverso sistemi di intelligenza artificiale e formalizzazione di linee guide europee per un utilizzo controllato, standardizzato ed efficace del maccanismo placebo nella pratica clinica); 3) analisi delle fallacie comunicative sulle relazioni interpersonali in ambito sanitario e sulla soddisfazione del paziente per le cure ricevute; 4) la validazione di strumenti di misurazione di outcome clinico (i.e. soddisfazione del paziente in merito alla comunicazione di diagnosi e alla relazione medico-paziente; valutazione dell’esigenza individuale di controllo sulle decisioni mediche; valutazione soggettiva della qualità di vita).

Collaborazioni scientifiche in atto

· S.O.S.D. Neuroepidemiologia, Fondazione IRCCS Istituto Neurologico “C. Besta”, Milano (Dott.ssa Alessandra Solari)

· IRCCS Istituto Scienze Neurologiche di Bologna (Prof. Roberto D’Alessandro)

· UNIVERSITEIT LEIDEN (NL), Prof. Andrea Evers

· KATHOLIEKE UNIVERSITEIT LEUVEN (BE), Prof. Johan W.S. Vlaeyen

· UNIWERSYTET JAGIELLONSKI (PL), Prof. Przemyslaw Babel

· UNIVERSIDAD COMPLUTENSE DE MADRID (ES), Prof. Antonio Portoles

· Gertrude H. Sergievsky Center, Columbia University, New York, USA (Dott.ssa Elisa Baldin)

· Department of Global Public Health and Primary Care, Bergen University, Bergen, Norway (Dott. Trond Riise)

· Ufficio Relazioni con il Pubblico e Rapporti con le Associazioni di Volontariato, Ospedale S. Orsola Malpighi, Bologna (Dott.ssa Alessandra De Palma)

· Servizio di Endoscopia Digestiva, Ospedale di Faenza (Dott.ssa Anna Lusa)

· Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, Ospedale di Forlì (Dott. Enrico Ricci).

3. Alterazioni dei processi cognitivi ed emozionali in corso di patologie del sonno e relazioni fra alterazioni metaboliche ed invecchiamento patologico.

La linea di ricerca ha riguardato principalmente : 1) la valutazione psicometrica dell’evoluzione delle funzioni cognitive e delle risposte emozionali in corso di demenze reversibili (encefalopatia epatica) ed irreversibili (demenza fronto-temporale); 2) la documentazione sperimentale degli effetti di: a) struttura, b) organizzazione, c) tipo (REM, nREM) e d) durata del sonno sul consolidamento in memoria di informazioni dichiarative e non dichiarative in popolazioni di pazienti affetti da disturbi del sonno e in adulti normo-dormitori.

In uno studio in corso (finanziato dall’Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, Bando Ricerca Indipendente 2016) si stanno valutando le potenzialità terapeutiche dell’ossitocina (neuropeptide coinvolto nella regolazione del comportamento sociale) sui sintomi di esordio nella demenza fronto-temporale. Nello specifico, si intende indagare l’efficacia (e la sicurezza) della somministrazione di ossitocina per la regolazione di processi legati alla percezione dei volti, la percezione del tempo, il riconoscimento delle emozioni e gli effetti sul comportamento sociale.

Collaborazioni scientifiche in atto

· Unità Operativa di Neurologia, Ospedale S. Orsola – Malpighi, Bologna (Dott.ssa Maria Guarino)

· IRCCS Istituto Scienze Neurologiche di Bologna, Dipartimento di Scienze Biomediche e NeuroMotorie, Università di Bologna (Prof. Piero Parchi, Dott.ssa Sabina Capellari, Prof. Roberto D’Alessandro)

· Centro per lo Studio e la Cura dei Disturbi del Sonno, Dipartimento di Scienze Biomediche e NeuroMotorie, Università di Bologna, Ospedale Bellaria (Prof. Giuseppe Plazzi).

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