Parole chiave:
Agrofarmaci, PTE, antibiotici, (bio)plastiche
Contaminanti in suolo, acqua e pianta
Risanamento ecosostenibili
Comportamento e degradazione di agrofarmaci nel suolo: idrolisi,
fotolisi e catalisi.
Effetto sanitizzante del sistema mirosinasi-glucosinolati proprio
delle Brassicaceae a livello radicale e nel suolo.
Uso di pectine per il risanamento del suolo da agrofarmaci.
Protezione e risanamento delle acque da farmaci ad uso veterinario
e idrocarburi tramite fasi minerali adsorbenti.
Rimozione di oli minerali da packaging alimentare a base cellulosica.
L'analisi
del destino ambientale di sostanze ad attività fitoiatrica viene
attuato tramite lo studio dei processi di adsorbimento e
degradazione quali: l'idrolisi che fornisce informazioni sulla
stabilità del principio attivo (p.a.) in soluzione acquosa a
diversi valori di pH, la catalitisi che fornisce indicazioni circa
la stabilità del p.a. in presenza di catalizzatori e
fotosensibilizzatori naturali quali metalli, argille, ossidi e
idrossidi e sostanza organica ed infine la fotolisi utile nel
prevedere la labilità del p.a. per esposizione alla luce solare
anche in presenza di fotosensibilizzatori normalmente presenti
nella soluzione del suolo come la sostanza organica disciolta. Le
cinetiche di degradazione, assieme al riconoscimento dei prodotti
di trasformazione, permette di definire un meccanismo generale di
degradazione dell'agrofarmaco tale da poterne prevedere il destino
ambientale nel vari comparti del suolo.
- Effetto sanitizzante del sistema mirosinasi-glucosinolati. Alcuni
sistemi di difesa vegetale come quello attuato dalle
Brassicaceae nei confronti di patogeni del suolo sono da
tempo presi in considerazione per ovviare al ritiro dal mercato di
alcuni fumiganti, principali responsabili delle repentine
modificazioni ambientali registrate negli ultimi decenni. Poichè
non è noto il comportamento della mirosinasi a livello radicale,
l'enzima immobilizzato su un modello semplificato di mucigel
radicale (Ca-poligalatturonato) viene studiato in suoli
caratterizzati da un diverso contenuto di sostanza organica e a
diverso potenziale idrico con importanti risvolti
applicativi.
- Protezione e risanamento acque da farmaci ad uso veterinario.
L'inquinamento delle acque profonde e di superficie da farmaci
veterinari deriva generalmente da un'eccessiva mobilità degli
stessi nel suolo o da inquinamento puntiforme. La mobilità di un
prodotto è il risultato macroscopico delle deboli interazioni con
cui esso interagisce con le superfici del suolo. Gli antibiotici
sulfamidici, tendenzialmente anionici ai comuni pH delle acque
naturali e caratterizzati da elevata mobilità e persistenza, sono
implicati nei fenomeni di resistenza batterica. Fasi minerali di
tipo zeolitico vengono utilizzate per detossificare le acque da
tali molecole sfruttando una cinetica di adsorbimento favorevole e
l'irreversibilità del processo.
- Rilascio di contaminanti da packaging nell'ambiente e negli
alimenti. La scoperta che diversi monomeri derivanti da materie
plastiche interferiscano con il sistema endocrino, ha dato il via
allo studio del rilascio di contaminanti da packaging, problematica
che sta riscuotendo una grande attenzione da parte degli organi di
ricerca e di controllo del settore alimentare. Un particolare
interesse è rivolto allo studio dei trattamenti termici
(pastorizzazione e sterilizzazione) e radiativi (microonde e UV)
dei materiali plastici compositi (polimeri addizionati di
antistatici, antimicrobici, stabilizzanti UV, plastificanti,
antiossidanti, etc.) e multimaterici (multilayers) utilizzati per
il confezionamento e la conservazione degli alimenti con
particolare riguardo al rilascio di contaminanti negli alimenti e
nell'ambiente.