Parole chiave:
Silicon Photomultiplier
Astroparticle physics
SiPM
ZEUS
AMS-02
Neutrino
1)Esperimento ZEUS, Studio delle interzioni elettrone-protone a 320
GeV. uno studio sistematico della struttura interna del protone e
delle forze di colore dei quark (teoria QCD) 2)Esperimento AMS-02,
spettrometro spaziale per la ricerca di Antimateria, avrà una
sensibilita' tale da rivelare antinuclei fino a 100 Megaparsec,
estendendo i limiti attuali delle osservazioni nella nostra
galassia. 3)I SiPM sono un nuovo tipo di fotomoltiplicatore
ottenuto da matrici di APD. La bassa tensione di alimentazione e la
loro immunità da campi magnetici ne fanno ottimi candidati per
applicazioni nell'ambito della fisica delle particelle.
L'attività scientifica di Ricerca Fondamentale Orientata del
proponente Giuseppe Levi che fa parte del gruppo coordinato da
F.Palmonari si e' svolta nel campo della fisica sperimentale delle
particelle, dei nuclei e delle interazioni fondamentali. Gli
argomenti specifici delle ricerche compiute nel triennio 2003-2005
sono legati agli esperimenti menzionati. Di seguito diamo una
descrizione dettagliata dei tre principali. 1)ZEUS. Studio delle
interzioni elettrone-protone a 320 GeV di energia. Il gruppo di
Bologna INFN-Universita' partecipa attivamente ad una grande
collaborazione internazionale (Info1), presso gli anelli di
accumulazione per protoni ed elettroni HERA di Amburgo. Il
programma di lungo data studia sistematicamente la struttura
interna del protone e le forze di colore dei quark costituenti
(teoria QCD) Alla fine del 2005 erano stati raccolti dati con
luminosita' integrata di 230 pbarn^-1 per (e-p) e 250 pbarn^-1 per
(e+p), e nei prossimi 2 anni si dovrebbe raddoppiare la statistica.
Questi dati, finora ZEUS ha raccolto più di 400 milioni di eventi,
consentiranno una verifica senza precedenti della teoria QCD. Le
pubblicazioni prodotte sono una decina all'anno. Recentemente ha
suscitato interesse la scoperta di uno stato eccitato del nucleone
composto da 5 quark ( "pentaquark"). Se confermata avrà
ripercussioni anche nel campo dell'astrofisica, sulle proprieta'
della materia stellare. I risultati piu' importanti pubblicati a
partire dal 93: i) la misura della sezione d'urto profondamente
inelastica (e-p) ed (e+p) fino a Q^2 di 10^4 GeV/c^2 con la
conferma delle violazioni di scala predette dalla teoria
QuantoCromoDinamica che descrive il comportamento deiquark e gluoni
all'interno del protone. ii) un limite inferiore di circa 280 GeV
per la massa di Leptoquark. iii) l'andamento delle sezioni d'urto a
x=10-5, che misura la saturazione della densita' di partoni nel
protone, e nella regione x-Q^2 di raccordo tra teoria
QCD-perturbativa e diffrattiva. iv) la separazione delle
interazioni fotone-protone in processi diretti e risolti, la misura
dell'eccitazione di quark pesanti, e la loro spettroscopia
adronica. 2)AMS-02.Esperimento per la ricerca di Antimateria e
Materia Oscura nello spazio. Uno dei problemi della evoluzione
dell'universo è la totale scomparsa dell'antimateria durante la
fase primordiale del big-bang. I limiti attuali all'esistenza di
antimateria nei raggi cosmici non permettono di dire nulla al di
fuori della nostra galassia. AMS-02, uno spettrometro per raggi
cosmici da installare nella stazione spaziale ISS, si propone di
raggiungere una sensibilita' tale da rivelare antimateria
proveniente da cluster di galassie lontane, estendendo
l'esplorazione delle sorgenti di Raggi Cosmici a circa 100
Megaparsec. La collaborazione internazionale (Info2), con
Spokeperson il Nobel S.Ting, supportata dal DOE e dalla NASA, da
molti enti spaziali tra i quali l'italiano ASI, ha base logistica
al CERN di Ginevra, dove l'apparato verrà assemblato per essere
portato alla NASA entro il 2008. Il gruppo di Bologna costruirà
entro il 2007 un telescopio di 36 contatori plastici scintillatori
(TOF), parte essenziale dello spettrometro, che fornisce il
“trigger” a tutto l'apparato AMS-02 e misura la velocità dei raggi
cosmici con risoluzione migliore del 3%. 3) I Silicon
Photomultipliers sono una nuova generazione di fotomoltiplicatori
ottenuti direttamente da un wafer di silicio impiantando in esso
una di microcelle lette in parallelo ciascuna delle quali è un APD
che funziona in modalità Geiger. La risposta complessiva
dell'apparato è analogica anche se ogni singola microcella funziona
in modo binario rivelando la presenza di un singolo fotone. Le
dimensioni tipiche di un SiPM vanno da 1 a 9 millimetri quadri con
microcelle quadrate che vanno, a seconda del modello, da 20x20 a
100x100 micron. Originariamente sviluppati in Russia i SiPM sono
ora prodotti anche in Italia ove i laboratori dell'ITC/IRST di
Trento sono riusciti a migliorarne le caratteristiche (ottima
efficenza quantica, alto guadagno e bassa tensione di
alimentazione). Lo scopo della ricerca condotta a Bologna è quello
di sperimentare l'uso dei Sipm per leggere contatori plastici
simili a quelli impiegati da AMS-02 tramite fibre scintillanti. Per
le loro caratteristiche infatti appaiono estremamente attraenti per
un uso spaziale e in ambienti con alti campi magnetici quale il TOF
di AMS-02.