Lotta biologica contro insetti dannosi in agricoltura; lotta
integrata; agroecologia e landscape management; monitoraggio
e campionamento di insetti di importanza economica;
statistica e modellistica applicate all'entomologia;
modellizzazione spaziale di insetti di importanza economica
mediante ausilio GIS; impatto di piante GM sull'artropodofauna;
ruolo dei Ditteri Sirfidi negli agroecosistemi e negli ambienti naturali.
Il tema principale di ricerca è il potenziamento della lotta
biologica conservativa al fine di controllare le infestazioni di
insetti dannosi. All'interno di tale ricerca, sono in corso diverse
indagini con le seguenti finalità: 1) studiare le dinamiche
spazio-temporali dell'entomofauna utile e dei principali fitofagi
su scala spaziale superiore all'azienda; 2) ottenere informazioni
per potenziare la lotta biologica conservativa contro i principali
fitofagi nel paesaggio agrario; 3) studiare il
ruolo delle aree di interesse ecologico in agricoltura per potenziare l'azione di insetti
utili e per prevenire le infestazioni di insetti dannosi; 4)
applicare modelli di analisi spaziale per gestire dati
entomologici su scala superiore a quella tradizionale di “campo” e
interfacciabili all'ambiente GIS.
Un altro tema di ricerca, collegato ai precedenti, riguarda il
ruolo dei Ditteri Sirfidi nell'agricoltura sostenibile. I Ditteri
Sirfidi costituiscono una delle famiglie più numerose di Ditteri ed
una delle meglio studiate. Lo studio del popolamento di Sirfidi in
ambiente agrario è stato spesso limitato alle specie afidifaghe,
che rappresentano un importante fattore di controllo del
popolamento di afidi. E' necessario sottolineare come l'importanza
di questo gruppo in ambiente agrario non è solo legata al
contenimento degli afidi, ma anche a una corretta gestione degli
agroecosistemi, che può portare ad un incremento della biodiversità
complessiva dei Sirfidi, permettendo in alcuni casi anche la
conservazione di specie rare. I Sirfidi sono infatti considerati
efficaci bioindicatori di paesaggio, compreso quello agrario. Lo
studio dei Sirfidi quindi va considerato anche come indicatore
della validità delle politiche agricole e di gestione del
territorio rurale per uno sviluppo sostenibile. Un tema di ricerca
in corso di realizzazione è quello di studiare il ruolo delle
infrastrutture ecologiche e del paesaggio sulla biodiversità dei
Ditteri Sirfidi. Per tale scopo è in corso un lavoro di validazione
del sistema informatizzato SYRPH THE NET, in paesaggi agrari
italiani. SYRPH THE NET è un metodo di analisi ambientale che,
mediante il rapporto fra le specie di sirfidi campionate e quelle
previste, è in grado di calcolare un indice di mantenimento della
biodiversità (biodiversity maintenance function, o BDMF). Secondo
Speight e Castella, i ricercatori che hanno predisposto e
utilizzato per primi tale metodo, il BDMF è un indicatore della
qualità dell'ambiente considerato. Se ad esempio il BDMF>75%,
l'ambiente è considerato in condizioni ottimali di funzionamento.
SYRPH THE NET risulta molto pratico e di semplice utilizzo,
permettendo di fornire valutazioni chiare e oggettive dell'ambiente
analizzato. In particolare SYRPH THE NET consente anche di valutare
se determinati interventi ecologici nel paesaggio rurale hanno
apportato concreti benefici per la conservazione della
biodiversità. I primi studi in Italia su tale sistema sono
stati risultati molto incoraggianti ed è in corso una
validazione del metodo estesa a diversi ambienti agrari.
Recentemente, sono state intraprese altre ricerche, fra cui lo
studio della selettività di insetticidi di nuova generazione
(neonicotinoidi) nei confronti di coccinelle (Adalia bipunctata)
importanti in lotta biologica. In particolare, in queste indagini,
la selettività cronica è stata studiata mediante un approccio
demografico, applicando l'analisi delle “life table” e relativi
parametri (r, Ro, T).
Un altro progetto recentemente finanziato (PRIN) riguarda
la validazione e calibrazione di un modello di popolazione
dell'alveare (APIPOP), in collaborazione con CRA-API.
Un altro tema di ricerca riguarda l'influenza delle lavorazioni conservative sulle dinamiche degli insetti dannosi e utili. In particolare, la scelta della cover crop e la tecnica di terminazione, influenzano le infestazioni afidiche e la predazione nel suolo. In particolare la tecnica di terminazione basata sull'uso del roller crimper, favorisce la predazione del suolo e le densità di attività degli artropodi del terreno. Per valutare la pressione predatoria nel suolo da parte dei predatori polifagi, il gruppo di lavoro di entomologia (dottorato di Serena Magagnoli) sta validando un sistema basato sull'analisi dei morsi su esche artificiali (plastilina)
Sono in corso studi sull'impatto della coccinella esotica Harmonia haxyridis nel paesaggio agrario del nord Italia. Una indagine di campo sta valutando i cambiamenti delle comunità di coccinelle in seguito all'introduzione di questa specie esotica.
Recentemente, G. Burgio ha collaborato al progetto europeo AMIGA, con lo scopo di validare metodi di analisi del rischio da coltivazione di piante geneticamente modificate.
Nel tema dell'agroecologia, un recento tema di ricerca è quello dell'utilizzo di tecniche conservative di gestione delle cover crop per valorizzare l'artropodofauna utile (Progetti InterVeg e SoilVeg).