1. Confronto fra i risultati dell'esame citologico ed istologico in
casi in cui dopo il prelievo citologico si sia reso disponibile
materiale per la diagnosi istologica (escissione chirurgica o esame
post-mortem).
2. Studi morfologici macroscopici e microscopici istologici ed
immunoistochimici sulle malattie genetiche del bovino
caratterizzate dal coinvolgimento degli apparati scheletrico,
digerente e tegumentario. Oltre alla Sindrome
Acondroplasia/Ascite/Fibrosi Epatica Congenita in vitelli di Razza
Romagnola (già indagata - PRIN 2008 cofinanziato -
Coordinatore e Responsabile Scientifico Prof. Arcangelo Gentile),
verrà considerata anche, con dati e campioni raccolti in
allevamento ed al macello, la paratopia dell'ansa spirale del
colon, malattia congenita di sospetta natura ereditaria.
3. Indagini macroscopiche e microscopiche istologiche sulle malattie parassitarie degli apparati digerente e respiratorio di leporidi e conigli. In particolare saranno
considerate le patologie da Cisticerchi (Cysticercus pisiformis) e Strongili boncopolmonari e la frequenza di comparsa in alcune aree della provincia di Bologna.
4. Studi finalizzati all'acquisizione di dati ed informazioni
utili in ambito forense veterinario ed in particolare nelle
perizie e nelle consulenze tecniche, per la valutazione e la
differenziazione di quadri macro- e microscopici istologici di
modificazioni post-mortali, come le macchie ipostatiche, e quadri
sovrapponibili comparsi intra vitam, come le emorragie acute
e croniche.
1. La diagnostica citologica è una metodica che per le sue
caratteristiche di scarsa invasività ed economicità trova largo
impiego in medicina veterinaria; sono tuttavia scarsi gli studi che
ne valutano in modo analitico l'accuratezza in rapporto alla più
consolidata diagnostica istologica. Il Servizio di Anatomia
Patologica del Dipartimento di Scienze Mediche
Veterinarie riceve quotidianamente campioni citologici
(direttamente prelevati nell'Ospedale didattico o conferiti da
veterinari liberi professionisti): agoaspirati cutanei/sottocutanei
e linfonodali, versamenti cavitari, sedimenti urinari, ecc.. In
molti casi alla diagnosi citologica segue un intervento chirurgico
in cui si rende disponibile materiale per l'esame istologico. Scopo
della ricerca è il confronto dei risultati delle due metodiche
ricorrendo, quando possibile, agli appropriati descrittori
statistici (sensibilità, specificità, valore predittivo positivo e
negativo, accuratezza, k di Cohen).
2. Il programma prevede indagini macroscopiche e microscopiche
istologiche, istochimiche ed immunoistochimiche sulle malattie
congenite e/o genetiche del bovino coinvolgenti diversi distretti,
con particolare attenzione agli apparati digerente,
scheletrico e tegumentario. Saranno ancora raccolti dati
sull'acondroplasia nella razza Romagnola, osservata già dalla
nascita ed associata ad un'evidente fibrosi/cirrosi congenita
letale che causa dilatazione dell'addome per raccolta interna di
liquido ascitico. Studi in merito sono stati già approfonditi per
spiegare la patogenesi su base confermata genetica-ereditaria,
tentando anche di ricercare nella letteratura disponibile
situazioni analoghe anche in altre razze. Inoltre,
saranno raccolti, in allevamento ed al macello, dati e
campioni relativi alla paratopia dell'ansa spirale del colon,
malattia congenita di sospetta natura ereditaria.
3. Indagini descrittive macroscopiche e microscopiche istologiche di quadri delle malattie parassitarie degli apparati digerente e respiratorio di leporidi e conigli da Cisticerchi (Cysticercus pisiformis) e Strongili boncopolmonari al fine di valutarne la presenza e la distribuzione, mediante dati di prevalenza e incidenza, in alcune aree della provincia di Bologna.
4. Le ricerche, condotte per acquisire esperienza medico legale
e forense, si propongono di porre alcune basi utili nella pratica
veterinaria peritale, quando il professionista medico-veterinario è
chiamato in causa per rispondere a quesiti giudiziari o ad
esprimere pareri d'importanza legale nelle consulenze tecniche in
ambito civilistico. In particolare, gli studi si baseranno
sull'osservazione dell'evoluzione della fenomenologia cadaverica su
casi (animali d'affezione e da reddito) opportunamente selezionati
ed afferenti al Servizio di Anatomia Patologica della Facoltà di
Medicina Veterinaria di Bologna, con l'obiettivo di osservare gli
aspetti macroscopici e, poi, microscopici istologici delle
alterazioni post-mortali, come le macchie ipostatiche, perché
possano essere differenziate da quadri patologici sovrapponibili,
come i focolai emorragici, soprattutto cronici. La casistica,
quindi, sarà raccolta e selezionata tra casi in cui siano presenti
anche segni di emorragie parenchimatose o sottocutanee di diversa
origine (traumatica, coagulopatica, emolitica tossica od
infettiva), da cui ottenere campioni di tessuti da trattare con
metodiche istochimiche da testare per svelare l'accumulo di
pigmenti di origine ematica (emosiderina ed ematoidina) in
macrofagi tessutali. Gli studi saranno coadiuvati da indagini
cliniche e microbiologiche di laboratorio su cui fondare la
certezza diagnostica dei quadri patologici e/o dei fenomeni
post-mortem osservati.