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Gerardo Guccini

Professore ordinario

Dipartimento delle Arti

Settore scientifico disciplinare: L-ART/05 DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO

Curriculum vitae

Nel 1977 Gerardo Guccini si laurea in discipline delle arti, della musica e dello spettacolo presso l'Università degli Studi di Bologna con una tesi sulla Sacra Rappresentazione Fiorentina. Lo stesso anno è fra i tre vincitori del Premio Riccione per un testo teatrale inedito. Il testo di Guccini – Vaudeville d'antan- vince anche il premio IDI e viene quindi rappresentato dalla compagnia Attori e Tecnici.

Nel 1979 vince una borsa di studio della durata di sei mesi da trascorrere presso l'Università di Aix-en-Provence per condurvi uno studio di antropologia comparata sul mito del dragone antropofago nella vallata del Rodano. Gli esiti di questa ricerca verranno in parte trasfusi nel saggio Le fauci sceniche. Visioni del teatro medievale (1982).

Nel 1981 entra a far parte dell'equipe scientifica dell'ISTA (International School of Theatre Antropology) diretta da Eugenio Barba. Guccini.partecipa alle sessioni di Volterra (agosto 1981), Holstebro (settembre 1986), Otranto (luglio 1987) e Bologna (luglio 1990). Di quest'ultima cura assieme a Cristina Valenti la pubblicazione degli atti: Tecniche della rappresentazione e storiografìa(1992).

Dal 1982 al 1986 partecipa al progetto di ricerca "notizie sugli uomini di teatro nel Settecento in Emilia Romagna" promosso dalla regione Emilia Romagna. Esito del progetto sono due volumi a più mani Uomini di teatro nel Settecento in Emilia e Romagna (1986).

Nel 1988 consegue il titolo di dottore di ricerca presentando una ricerca sulle strutture del teatro drammatico a Venezia nel Settecento. Nello stesso anno esce Direzione scenica e regìa, una delle prime storie dedicate all'allestimento dell'opera lirica; questo studio suscita negli ambienti musicologici un interesse che si traduce in frequenti richieste di contributi scientifici sull'argomento.

Nel 1989 viene assunto come assistente tecnico presso l'Istituto di Studi Musicali e Teatrali dell'Università di Bologna che nel 1995 confluisce come CIMES nel Dip. di Musica e Spettacolo. In questa veste tiene un Laboratorio di Drammaturgia al quale partecipano numerosi artisti fra cui Marco Paolini che ha realizzato con la collaborazione drammaturgica di Guccini la nota "orazione civile" sul Vajont.

Dal 1989 al 1993 fa parte del comitato di direzione della rivista “Teatro e Storia".

Nel 1995 fonda con Claudio Meldolesi il semestrale "Prove di Drammaturgia. Rivista di inchieste teatrali". La pubblicazione, di proprietà del Dip. di Musica e Spettacolo, si propone di documentare i processi compositivi e le poetiche del teatro d'innovazione. Fra gli argomenti affrontati dalla rivista ricordiamo l'attività pedagogica di Giuliano Scabia, i recenti recuperi della Commedia dell'Arte, la Scuola d'Arte drammatica di Mosca, i processi compositivi di Teatro Laboratorio Settimo, l'attività teatrale di Dacia Maraini, la drammaturgia dello spazio nei gruppi della terza ondata, la nuova drammaturgia testuale, il teatro popolare di ricerca, la nuova performance epica e i teatri musicali.

A partire dal 1996, divenuto funzionario, coordina l'insieme delle attività laboratoriali dell'Istituto, che comprendono iniziative di musica, teatro e cinema. In collaborazione con Centro dipartimentale La Soffitta cura due impegnativi progetti spettacolari: “L'opera senza canto” (1997) e '"Teatro e narrazione" (1998) al quale partecipano fra gli altri Giuliano Scabia, Laura Curino, Marco Paolini e Marco Baliani. A partire dall'estate del 1996 coordina le iniziative culturali del Festival della Terra delle Gravine (Ginosa, Laterza, Mottola, Castellaneta). Da questa attività e dalla collaborazione con il maestro Giovanni Tamborrino, fondatore del Festival e noto compositore, nasce il volume Le opere senza canto di Giovanni Tamborrino. Drammaturgie e ricerche alla confluenza dei teatri(1998).

Nel 1998 pubblica con la Ricordi Il “Mefistofele” di Arrigo Boito.

Dal 1996 e il 1999 coordina il Progetto Europeo Comenius T.E.A.T.R.E. che si propone di individuare modalità formative di carattere teatrale pertinenti alle esigenze degli insegnanti delle scuole medie superiori. Al progetto partecipano l'IRRER, l'Università di Derby e il rettorato di Nantes. Gli esiti della ricerca vengono pubblicati a cura della Comunità Europea nel volume di Gerardo Guccini - Yvonne Hurt - Jean Lataillade - Myriam Leroux,Le partenariat: une voi européenne pour la formation théâtrale de enseignants, Nantes, Projet Européen T.E.A.T.R.E., 2001.

Nel 2000 diviene ricercatore presso il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell'Università di Bologna. A partire dallo stesso anno ottiene in affidamento l'insegnamento in Storia del Teatro e dello Spettacolo. L'affidamento gli viene confermato anche negli anni accademici 2001-2002, 2002-2003, 2003-2004, 2004-2005.

Negli anni acc. 2001-2002, 2002-2003, 2003-2004 ha in affidamento, presso il Corso di laurea per operatori nel turismo culturale dell'Università di Ferrara, l'insegnamento di Storia del teatro e dello spettacolo.

Negli anni 2001, 2002 e 2003 collabora con il Festival delle notti malatestiane svolgendo insieme al musicologo Emilio Sala una ricerca sull'interazione fra la musica e l'attore nei teatri musicali extra-operistici. Dall'iniziativa risultano studi e spettacoli sul melologo settecentesco e la prima esecuzione integrale del Sogno di una notte di mezza estate(2003) di Felix Mendelssohn.

Negli anni 2003 e 2004 tiene moduli di Teoria teatrale e Drammaturgia nell'ambito del corso di alta formazione per registi lirici presso l'Accademia delle arti e dei mestieri, Fondazione Teatro alla Scala, Milano.

Nel 2002 viene nominato Responsabile Scientifico del CIMES (incarico che detiene tuttora) , in questa veste promuove il progetto “Il Suono e l'Immagine” che, nel 2003, viene iscritto fra le iniziative d'eccellenza dell'Ateneo bolognese. L'edizione del 2003 ha affrontato l'interazione fra azione del vivo e immagini in movimento, coinvolgendo studiosi di cinema e di teatro. Quella del 2004 si è invece rivolta ai teatri musicali contemporanei.

Nel 2005 conduce il progetto “L'arte dei comici” (La Soffitta/Cimes) che si articola nel convegno “Il teatro multimediale delle comiche compagnie” nel “Seminario su Isabella Andreini” e nello spettacolo originale La pazzia d'Isabella. Vita e miracoli di comici Gelosicon gli attori Elena Bucci e Marco Sgrosso. Atti e testo drammatico sono editi in “Culture Teatrali”, n. 10, primavera 2005. Nel 2004 pubblica Stabat Mater. Viaggio alle fonti del ‘teatro narrazione'(Bologna, le ariette - libri). Nel 2005, La bottega dei narratori. Storie, laboratori e metodi di Marco Baliani, Ascanio Celestini, Laura Curino, Marco Paolini, Gabriele Vacis(Roma, Dino Audino).

Nel 2004 e nel 2005 è membro dell'unità bolognese del progetto MIUR: ACTOR. Banche dati dello spettacolo: fonti testuali, iconografiche, multimediali.

Nei mesi di novembre e dicembre coordina il progetto “Il teatro delle attrici”, nel luglio dello stesso anno vince un concorso tenuto presso l'Università di Bologna per un posto di Professore associato.

Negli anni accademici 2006-2007, 2007-2008 svolge i corsi di Drammaturgia pratica e Teatri musicali, a partire dall'a.a. 2008-2009 tiene Storia del teatro e dello spettacolo e Teorie e tecniche della composizione drammatica.

Nel 2007 avvia svolge il progetto “Teatro e informazione”, che coinvolge fra gli altri i giornalisti Riccardo Iacoca, Milena Gabanelli e Gerardo Bombonato. Le iniziative comprendono spettacoli, incontri e un convegno i cui Atti vengono pubblicati su “Prove di drammaturgia”, n. 1/2008. Nel 2008 organizza una progettazione biennale dedicata alle “Scritture per la scena” in collaborazione con il Centro Universiteatrali dell'Università degli Studi di Messina e il Premio Riccione Teatro. La prima sezione del progetto comprende la prima rappresentazione assoluta del dramma L'esecuzione di Vittorio Franceschi e del monologo Alfabeto birmano di Stefano Massini, nonché la presenza di Matéi Visniec e la prima rappresentazione italiana di due suoi drammi Del sesso della donna come campo di battaglia della guerra in Bosnia e il Teatro decomposto.