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Francesco Ferretti

Associate Professor

Department of Classical Philology and Italian Studies

Academic discipline: L-FIL-LET/10 Italian Literature

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Per la preparazione dell'esame (corso ariostesco dell'a.a. 2015-16)

Si segnalano di seguito i brani dei quali è richiesta una conoscenza approfondita (e si coglie l’occasione per ribadire che il poema va comunque letto integralmente): canti I; II; IV; V; VI; VII; VIII; IX; X; XI; XII; XIV, 1-11; 28-134; XV, 1-90; XVIII, 146-192; XIX, 1-42; XXII, 36-98; XXIII, 64-136; XXIV, 1-14 e 46-93; XXV, 19-70; XXVII, 100-140; XXVIII; XXIX; XXX, 1-16; XXXII; XXXIII, 96-128; XXXIV; XXXV, 1-30; XXXIX, 34-61; XLI, 47-102; XLII, 1-23; 67-73; 95-104; XLIII, 1-151; XLVI, 1-19, 67-75 e 98-140.

Integrazione del programma, relativa alle letture consigliate (ma non obbligatorie): “per contestualizzare storicamente il poema, oltre alla frequenza delle lezioni, si consiglia N. Borsellino, Ludovico Ariosto, in Storia generale della letteratura italiana, a cura di N. Borsellino e W. Pedullà, III (Rinascimento e Umanesimo. Dal Quattrocento all'Ariosto), Milano, Motta, 2004, pp. 378-493; oppure S. Jossa, Ariosto, Bologna, il Mulino, 2008”. In alternativa a uno di questi due testi si può scegliere, come già detto a lezione, anche A. Casadei, Ludovico Ariosto, in Storia letteraria d’Italia. Il Cinquecento, a cura di G. Da Pozzo, Padova, Piccin-Vallardi, 2006, pp. 777-822, testo che, al momento in cui il programma era stato redatto, risultava momentaneamente indisponibile nella biblioteca del nostro Dipartimento e che ora invece è tornato liberamente accessibile. Per quanto riguarda, infine, il criterio di frequenza è "frequentante" lo studente o la studentessa che abbia seguito almeno 20 delle 30 lezioni: a chi non abbia frequentato almeno 2/3 di corso si ricorda che è controproducente, oltre che scorretto, presentarsi all’esame con il programma dei frequentati.

Published on: April 20 2016