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Fabio Dall'Olio

Professore associato confermato

Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche

Settore scientifico disciplinare: MED/04 PATOLOGIA GENERALE

Temi di ricerca

Parole chiave: antigeni glicidici glicosiltrasferasi ligandi selectine cancro del colon apoptosi glicosilazione

 

Le ricerche vertono sulle alterazioni della glicosilazione di membrana in condizioni patologiche e sul loro significato funzionale. In particolare:

1) vengono studiati i meccanismi molecolari che portano ad una alterata espressione di glicosiltransferasi in determinate neoplasie e le conseguenze di queste alterazioni sul fenotipo della cellula neoplastica. Il modello sperimentale per questi studi è costituito da linee cellulari umane, derivate principalmente da tumori del colon e della vescica, modificate geneticamente per inserzione di geni di glicosiltrasferasi.

2) lo studio delle alterazioni della glicosilazione in cellule apoptotiche ha rivelato che queste acquisiscono selettivamente vitronectina dall'ambiente extracellulare, il che contribuisce ad alterarne il glicofenotipo.

3) vengono studiate le alterazioni nei meccanismi di glicosilazione delle glicoproteine sieriche nel corso dell'invecchiamento.





La glicosilazione rappresenta una delle più importanti e frequenti modificazioni postraduzionali delle proteine. Le strutture glicidiche presenti sulle glicoproteine di membrana sono il prodotto dell'azione coordinata di decine di diverse glicosiltrasferasi. Il processo di glicosilazione è spesso alterato in condizioni patologiche, tra cui il cancro e porta all'espressione di strutture glicidiche anormali sulle membrane e sulle secrezioni delle cellule tumorali. Queste strutture glicidiche tumore-associate sono importanti per almeno due motivi: in primo luogo perchè possono essere utilizzate come marcatori di progressione neoplastica (l'esempio più noto è fornito dall'antigene CA19.9, noto anche come sialyl Lewis a); in secondo luogo la loro espressione può modificare il fenotipo delle cellule tumorali.

Per quanto riguarda la glicosilazione nel cancro, la nostra ricerca si sviluppa nelle seguenti direzioni:
1) Studio dei meccanismi molecolari che portano alla biosintesi di strutture glicidiche tumore-associate;
2) Studio degli effetti della espressione di antigeni glicidici tumore-associati sul fenotipo delle cellule tumorali;

1). La 2,6-sialiltransferasi (ST6GAL1) è l'enzima che monta l'acido sialico con legame 2,6- sulle catene N-linked delle glicoproteine. Questo enzima è spesso sovraespresso nelle cellule neoplastiche perché la trascrizione del gene che lo codifica è sotto il controllo della via di segnalazione RAS. Negli anni precedenti abbiamo descritto i meccanismi di trascrizione che portano alla sovraespressione di questo enzima e delle catene glicidiche da esso sintetizzate nei tumori colici ed epatici. L'antigene glicidico Sda e la b1,4 N-acetilgalactosaminiltrasferasi (B4GALNT2) che lo sintetizza sono espressi nella mucosa del colon normale ma sono fortemente ridotti nel colon tumorale, mentre l'antigene sialyl Lewis x (un ligando per le molecole di adesione cellulare della famiglia delle selectine che svolge un ruolo fondamentale nel processo di metastatizzazione) è maggiormente expresso nel tessuto tumorale. Abbiamo dimostrato che questa modificazione, associata alla malignità dipende dall'espressione della fucosiltrasferasi 6 e dalla sottoespressione della B4GALNT2.

2. Gli effetti dell'espressione di antigeni glicidici tumore-associati sul fenotipo delle cellule tumorali possono essere studiati forzando l'espressione di specifiche glicosiltrasferasi in linee cellulari mediante tecniche di trasferimento genico. Ciò può essere fatto mediante trasfezione del gene di interesse inserito in un vettore di espressione plasmidico o, in modo più efficiente, attraverso la trasduzione retrovirale. Usando l'una o l'altra procedura abbiamo ottenuto negli anni scorsi linee cellulari di tumore del colon che sovraesprimevano ST6GAL1 o B4GALNT2 e linee di cancro alla vescica che sovraesprimevano le sialiltrasferasi ST3GAL1 o ST6GALNAC1. Abbiamo riportato che la sovraespressione di ST6GAL1 porta ad una maggiore aderenza delle cellule a substrati extracellulari, come fibronectina e collagene IV e altera la morfologia della cellula. Nel cancro alla vescica, le caratteristiche fenotipiche in coltura risultano alterate in cellule che esprimono ST3GAL1 o ST6GALNAC1, mentre in campioni di cancro vescicale l'espressione degli antigeni sintetizzati dai due enzimi si accompagna all'espressione di precisi parametri clinici e di risposta alla terapia.

Per quanto riguarda le alterazioni della glicosilazione nell'apoptosi, abbiamo osservato che le cellule apoptotiche, ma anche quelle in necrosi primaria, diventano reattive con la lectina da Sambucus nigra che si lega a strutture 2,6-sialilate. Abbiamo stabilito che ciò non dipende da un'alterazione dei meccanismi di glicosilazione cellulare associati all'apoptosi, ma piuttosto dall'acquisizione selettiva di vitronectina (una proteina ricca di strutture 2,6-sialilate) dal microambiente extracellulare. Il significato biologico di questa modificazione è oggetto di studio.

 Nell'invecchiamento, l'apparato di glicosilazione dei diversi organi e tessuti, in particolare del fegato e dei linfociti, va incontro a diverse modificazioni che portano a variazioni nel glicofenotipo di proteine plasmatiche. Lo studio che abbiamo intrapreso è finalizzato a studiare i livelli di espressione di glicosiltrasferasi plasmatiche in soggetti di diversa età e a correlarli con parametri di tipo infiammatorio e funzionale e con i livelli di glicosilazione di proteine plasmatiche.

 

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