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Elisabetta Gualmini

Full Professor

Department of Political and Social Sciences

Academic discipline: SPS/04 Political Science

Useful contents

Tesi di laurea

Temi

Sono accolte proposte di tesi – sia di laurea triennale che di laurea specialistica – che riguardino aree tematiche considerate centrali (o molto prossime) ai contenuti affrontati durante i corsi di Scienza dell’amministrazione, di Politiche del lavoro e di Politiche del lavoro nell'UE.

Più in dettaglio, per quanto riguarda lo studio di temi connessi al funzionamento delle pubbliche amministrazioni, è consigliabile optare per uno dei seguenti settori di ricerca:

Ø gli assetti organizzativi della pubblica amministrazione;
Ø l’organizzazione, il reclutamento e la formazione della dirigenza a livello centrale, regionale e/o locale;
Ø i rapporti tra pubblica amministrazione e cittadini;
Ø i modelli di comportamento burocratico;
Ø le riforme amministrative degli anni più recenti e il loro impatto sul rendimento burocratico;
Ø lo sviluppo e la diffusione dell’e-government;
Ø le strategie della comunicazione pubblica;
Ø gli enti pubblici non economici;
Ø il rapporto tra imprese private e pubbliche amministrazioni
Ø le associazioni di rappresentanza degli interessi nel settore pubblico
Ø il sistema sanitario;
Ø il sistema scolastico;
Ø il sistema universitario.

Sul versante delle politiche del lavoro, è consigliabile selezionare una delle seguenti tematiche:

Ø la ricostruzione e l’evoluzione storica delle politiche del lavoro in Italia e nelle altre democrazie occidentali;
Ø le politiche del lavoro nei paesi dell’Europa est-orientale;
Ø le origini e lo sviluppo della Strategia Europea per l’Occupazione;
Ø l’impatto della Strategia Europea per l’Occupazione sui processi decisionali degli stati membri;
Ø le riforme e le modalità di programmazione del Fondo Sociale Europeo;
Ø le politiche per la flessibilità in Italia;
Ø le politiche di sviluppo locale in Italia;
Ø le politiche per la formazione professionale in Italia;
Ø le politiche di incentivazione alle imprese in Italia;
Ø i contratti misti in Italia;
Ø gli ammortizzatori sociali in Italia;
Ø il ruolo dei sindacati nella regolazione del mercato del lavoro;
Ø il ruolo dei partiti e dei governi nella regolazione del mercato del lavoro;

Gli elaborati possono essere il frutto sia di una ricerca svolta «sul campo», sia di uno studio effettuato sulle fonti e sulla letteratura. Le tesi del primo tipo dovranno dunque includere oltre all’esame della letteratura sul tema e del quadro normativo di riferimento anche la ricostruzione e la presentazione di uno o più studi di caso, basati sullo svolgimento di interviste e colloqui semi-strutturati ad alcuni testimoni privilegiati, finalizzati a raccogliere e successivamente ad elaborare dati originali.


Regole per la bibliografia

Per l’elaborazione della bibliografia finale e dei riferimenti bibliografici infratesto, si consiglia di utilizzare il sistema «Autore data» (cd. sistema Harvard).

Dentro al testo, riportare tra parentesi tonde il cognome dell’autore insieme all’anno di pubblicazione del libro o del saggio a cui si fa riferimento. Non inserire alcuna virgola.

Esempio: (Ferrera 1984)

In caso di volumi o saggi scritti da più di un autore, citare i cognomi degli autori e l’anno di pubblicazione sempre tra parentesi tonde.

Esempio: (Ferrera e Gualmini 1999)

Se gli autori sono più di due, utilizzare la formula et al. corsivata.

Esempio: (Ferrera et al. 1989)

Quando si riporta alla lettera ovvero tra virgolette una frase di uno specifico autore, aggiungere il numero della pagina da cui essa è stata presa dopo l’anno di pubblicazione del saggio/volume. In questo caso inserire la virgola dopo l’anno di pubblicazione.

Esempio: (Ferrera 1984, 53)

Tutti gli autori citati all’interno dei capitoli e delle note della tesi devono essere ripresi e riportati per intero nella bibliografia finale, rispettando l’ordine alfabetico.

NB: non inserire il riferimento bibliografico completo nelle note a piè di pagina.

Esempi:

Aberbach, J.D., Putnam R.D. e Rockman B.A. (1981), Bureaucrats and Politicians in Western Democracies, Cambridge, Harvard University Press.

Alba, C.R. (2001), Bureaucratic Politics in Spain: A Long Lasting Tradition, in G.B. Peters e J. Pierre (a cura di), Politicians, Bureaucrats and Administrative Reform, London, Routledge.

Bobbio, L. (2002), I governi locali nelle democrazie contemporanee, Roma-Bari, Laterza.

Per i capitoli di volume collettanei e per i saggi presi da riviste, occorre riportare anche il numero delle pagine.

Adonis, A. (1994), La riforma della funzione pubblica in Gran Bretagna. Il programma «Next Steps», in Mény I. e Wright V. (a cura di), La riforma amministrativa in Europa, Bologna, Il Mulino, pp. 547-572.

Putnam, R. (1973), Atteggiamenti politici dell’alta burocrazia nell’Europa occidentale, in «Rivista italiana di scienza politica», n. 3, pp. 35-59.

Cassese, S. (1996), Le privatizzazioni in Italia, in «Stato e mercato», n. 47, pp. 323-350.

Clark, D. (1998), The Modernization of the French Civil Service: Crisis, Change and Continuity, in «Public Administration», 76, pp. 97-115.

Clark, D. (2000), Public Service Reform: A Comparative West European Perspective, in «West European Politics», vol. 23, No. 3, pp. 25-44.


Note a piè di pagina

Le note inserite a piè di pagina consentono a chi scrive di aggiungere osservazioni e commenti agli argomenti affrontati nel testo. Piuttosto che appesantire i paragrafi di cui si compone la dissertazione (ad esempio riportando lunghe parentesi), risulta più congruo approfondire i temi trattati all’interno delle note.

Le note possono inoltre essere utilizzate per citare (ma non per intero) autori e ricercatori che si sono occupati del tema di cui si sta argomentando.