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Elisabetta Frascaroli

Professoressa associata

Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari

Settore scientifico disciplinare: AGR/07 GENETICA AGRARIA

Temi di ricerca

Parole chiave: metodi di miglioramento genetico mais e colture erbacee tolleranza a stress abiotici plasticità fenotipica risorse genetiche

NUOVO:

Responsabile scientifico e capofila italiano di PRIMA-DROMAMED. Il primo tentativo così largamente condiviso tra numerosi partner di entrambe le sponde del Mediterraneo di impostare il miglioramento genetico del mais per tolleranza alla siccità e agli stress correlati negli areali del Sud Europa e del Nord Africa e, in prospettiva, in aree più ampie di diffusione di questa coltura. Obiettivo generale della ricerca è la capitalizzazione delle risorse genetiche mediterranee, italiane ed europee di mais, per il superamento delle limitazioni attuali nell’adattamento di questa coltura a condizioni agroambientali sub-ottimali, o in aree mediterranee o dovute al climate change. Un ulteriore elemento di innovazione è dato dalla partecipazione attiva di associazioni degli agricoltori e stakeholder, cui spetterà il delicato compito di seguire lo svolgimento delle attività progettuali e intervenire per rafforzare l’impatto sociale dei risultati della ricerca.

programmi PRIMA 2020 (pag 86)

 

Partecipo a programmi ricerca in genetica agraria. Questi studi hanno, in generale, lo scopo di determinare le basi genetiche di caratteri importanti per una agricoltura sostenibile, e sono indirizzati principalmente allo sfruttamento dell'eterosi ed al miglioramento della tolleranza agli stress.

Le ricerche riguardano il mais, scelto sia per la sua rilevanza economica sia per la sua importanza come specie modello.

I metodi utilizzati comprendono approcci di genetica classica (quantitativa) in combinazione con informazioni fornite dalla genetica molecolare (genomica) per mezzo di strumenti statistici innovativi.

I temi di ricerca considerati di recente riguardano:

- Approfondimenti di genetica quantitativa
- Individuazione di loci che controllano eterosi in mais
- Individuazione di "quantitative trait loci" (QTL) in popolazioni di mappa articolate
- Caratterizzazione di linee isogeniche per QTL eterotici in mais
- Analisi di tolleranza al freddo alla germinazione in mais




A - METODI COMUNI A DIVERSE LINEE DI RICERCA I metodi adottati sono, almeno in parte, comuni ai diversi studi: - Uso di marcatori genetici. Questi vengono utilizzati per l'identificazione di QTL (quantitative trait loci). La combinazione dei dati fenotipici e genotipici rilevati in popolazioni segreganti permette la stima delle posizioni dei QTL nel genoma e una quantificazione dei loro effetti. - Produzione di materiali genetici ad hoc. Questo è un processo fondamentale, anche se dispendioso in termini di tempo e di risorse. Sono ottenute popolazioni segreganti per i caratteri di interesse e/o genotipi differenziati attraverso selezione. Per lo studio di QTL è utile la realizzazione di selezione assistita da marcatori (MAS: Marker-Assisted Selection) per ottenere linee quasi isogeniche (NIL) differenziate solo per la regione cromosomica sede di un QTL. Successivamente, su ampie popolazioni di mappa derivanti dall'incrocio fra NIL, sarà possibile il clonaggio dei geni che controllano il carattere oggetto di studio.

B - RISULTATI OTTENUTI E STATO DI AVANZAMENTO DELLE RICERCHE.
- Studio dell'eterosi: Questa ricerca si inserisce in un programma più ampio per lo studio di un fenomeno assai sfruttato come l'eterosi, le cui basi genetiche sono ancora poco note. Per quanto riguarda la sottoscritta, questo studio si articola in tre linee distinte: (i) identificazione di QTL, (ii) plasticità fenotipica in seguito a stress, (iii) interazione tra pianta e microorganismi utili.
(i) Identificazione di QTL.
La valutazione, in diversi ambienti, di un'ampia popolazione di incroci ha consentito l'identificazione di diversi QTL coinvolti nell'eterosi. Attualmente è in corso una MAS per ottenere NIL per alcuni di tali QTL. Queste NIL verranno prima saggiate in combinazione ibrida per validare i QTL individuati ed in seguito saranno utilizzate per l'approfondimento degli aspetti genetici, fisiologici e biochimici alla base del vigore ibrido. Tali conoscenze potrebbero avere anche una importante ricaduta pratica, per lo sfruttamento più mirato ed efficace dell'eterosi non solo nel mais ma anche in altre piante coltivate.
(ii) Plasticità fenotipica in seguito a stress. Abbiamo ipotizzato che inibendo la funzione della "heat shock protein 90" (hsp90), che ha un ruolo tampone nei confronti dei danni fisiologici causati da stress, si mettano in evidenza i QTL in grado di conferire plasticità fenotipica. Abbiamo quindi analizzato per risposta all'inibizione di hsp90 la medesima popolazione utilizzata per individuare i QTL per eterosi ed abbiamo verificato diverse corrispondenze. Questi risultati aprono interessanti prospettive per la spiegazione biochimica dell'eterosi.
(iii) Interazione tra pianta e microrganismi utili. Il batterio Pseudomonas (DAPG+) è in grado di proteggere le radici dall'infezione di funghi patogeni. Abbiamo studiato la popolazione di questo microrganismo nella rizosfera di linee ed ibridi di mais ed abbiamo evidenziato che negli ibridi sono presenti popolazioni di batteri più numerose e differenziate rispetto a quelle delle linee inbred corrispondenti. Questi risultati indicano che la superiorità degli ibridi potrebbe essere dovuta, almeno in parte, ad un'interazione ottimale tra pianta e microrganismi. In una prosecuzione dello studio si potrà studiare la corrispondenza tra QTL per eterosi e per capacità della pianta di supportare il batterio. I risultati potranno essere utili anche per lo sfruttamento dell'eterosi in regimi di a ridotto impatto ambientale.
- Analisi genetica della qualità del seme e della sua conservabilità. La tolleranza al freddo viene studiata attraverso la mappatura di QTL per germinabilità a basse temperature e attraverso l'indagine fisiologica su popolazioni sviluppate ad hoc. Nel primo caso è stato rilevato che alcuni QTL per tolleranza al freddo hanno un'azione anche sulla longevità del seme. Sono quindi in corso approfondimenti sulla funzione do questi QTL, che potrebbe riguardare caratteristiche delle membrane cellulari. L'indagine fisiologica è condotta sui canali ionici dei mitocondri di diversi genotipi di mais. In questo caso è stata analizzata la proteina del canale del cloro (ClC) ed è stato dimostrato che questa è coinvolta nella tolleranza. Questo risultato potrebbe aprire nuove prospettive per la selezione di genotipi tolleranti. -
- Studio degli effetti fenotipici associati al gene P1.
In precedenti studi, il colore del tutolo (rosso o bianco, controllato dal gene P1) era risultato associato alla resa e ad altre importanti caratteristiche agronomiche. Abbiamo quindi effettuato una MAS per la produzione di linee che differiscono per il colore del tutolo. I primi risultati delle indagini su queste linee hanno evidenziato che la regione cromosomica che include il gene P1 controlla anche resa, lunghezza del ciclo biologico e qualità della cariosside. Si sta ora avviando un mappaggio più fine della regione cromosomica in esame.