Elena Valentini (Rimini, 1° ottobre 1974), associata di procedura penale presso la sede di Ravenna dal giugno 2018.
Laureata con lode nel 1999, con una tesi intitolata
"L'imputazione preliminare", dopo avere conseguito il titolo di
dottore di ricerca in procedura penale (2004), è stata
titolare di una borsa post dottorato nel biennio 2005-2007,
e, a seguire, di un assegno di ricerca, poi rinnovato, fino
alla presa di servizio quale ricercatore, avvenuta nel dicembre 2010. Confermata in tale ruolo nel 2014, nel 2013 ha ottenuto l'abilitazione scientifica nazionale alle funzioni di professore di II fascia nel settore concorsuale 12/G2.
Tra i temi oggetto di studio, si è concentrata in particolare su numerose questioni concernenti le misure cautelari personali e, negli ultimi anni, sui provvedimenti limitativi della libertà personale dello straniero funzionali al suo allontanamento dal territorio italiano (ed europeo). Le sue pubblicazioni coinvolgono anche altri settori d'interesse processualpenalistico, come i procedimenti speciali, i rapporti tra processo e televisione, il reclamo giurisdizionale a tutela dei diritti dei detenuti, le misure di prevenzione, la circolazione probatoria delle intercettazioni, il diritto al silenzio dell'imputato.
Ha partecipato a diversi progetti di ricerca cofinanziati dal
MIUR; tra questi, "La ragionevole durata del processo. Garanzie ed
efficienza del processo penale" (2003), "La prova dichiarativa
nello spazio giudiziario europeo: mutuo riconoscimento e
prospettive di armonizzazione" (2005), e "Le impugnazioni penali
nel prisma del giusto processo". Ha altresì partecipato al
progetto di ricerca internazionale AGIS 2006 dal titolo
Garantias procesales para sospechosos e inculpados en procesos
penales en la Union Europea di Valladolid (Spagna) del 4-6
ottobre 2006.
E' autrice di due monografie: la prima, del 2012, intitolata "La domanda cautelare nel sistema delle
cautele personali"; la seconda, del 2018, intitolata "Detenzione amministrativa dello straniero e diritti fondamentali". Insieme ai colleghi Francesca Curi, Federico Martelloni ed Alvise Sbraccia, ha partecipato alla stesura del libro "I migranti sui sentieri del diritto".