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Elisabetta Marchetti

Professoressa associata

Dipartimento di Beni Culturali

Settore scientifico disciplinare: M-STO/07 STORIA DEL CRISTIANESIMO E DELLE CHIESE

Temi di ricerca

Parole chiave: Gesuiti espulsi dai territori iberici Riforma teresiana e Carmelo scalzo Identità nazionali-Ordini religiosi età moderna Chiese moderne e beni culturali Confraternite laicali e presenza femminile Cammini, pellegrinaggi, viaggi religiosi Predicazione secolare Scrittura religiosa femminile

-) Analisi e approfondimento delle ripercussioni e delle tracce -culturali, artistiche, cultuali-  che l'arrivo dei gesuiti espulsi dai territori iberici lasciarono nei territori dello Stato Pontificio e concretamente nel territorio bolognese.-) Analisi della realtà confraternale, con particolare attenzione alla presenza femminile. -) Lo studio della Riforma Scalza in Italia con particolare attenzione: alla sua diffusione e al suo ruolo nella storia della Chiesa e della politica papale nell'età tridentina specie in relazione al rapporto tra identità nazionali e Ordini religiosi. -) Le Missioni al Popolo e la predicazione nel XVIII sec. vengono indagate attraverso il patrimonio inedito relativo a Bartolomeo Dal Monte. Particolare attenzione è dedicata alle liturgie e alle cerimonie che sono essenziali nella Missione. -) La tutela del patrimonio storico-artistico, durante il Secondo conflitto, per la quale le realtà ecclesiali promossero interventi concreti. Il caso di Ravenna, supportato dallo studio di materiale non ancora indagato, ricostruisce quanto Santa Sede, curia e società civile, tentarono per tutelare la città. -) Si analizza il tema dell'istruzione maschile e femminile nei territori delle Legazioni tra '700 e '800. -) La diffusione dei culti, il rapporto tra riforma tridentina e quella protestante, con particolare attenzione all'azione del Baronio.



Nell'ambito dello studio della storia della Chiesa e degli Ordini religiosi in età moderna in relazione alla società civile e alla sua evoluzione, la ricerca analizza il rapporto tra identità collettive ed identità religiose. Quali osservatori privilegiati sono stati scelti: a)la diffusione, il significato e la fortuna della Riforma Scalza negli anni che seguirono il Concilio di Trento. Lo studio, affrontando la portata e gli esiti delle denunce inquisitoriali contro le opere di Teresa d'Avila in Spagna e a Roma, relaziona il problema culturale della traduzione e della svolta antimistica con gli ambienti di promozione e produzione degli scritti e delle traduzioni unendo ragioni filologiche (storia del libro, della ricezione, varianti diacroniche) e ragioni storiche. L'indagine si allarga anche alla cosiddetta Missione Inglese (XVII secolo) e ai suoi legami con la monarchia e la politica spagnola. Nel disegnare una mappa delle prime fondazioni e traduzioni delle opere teresiane in Inghilterra si indagano gli ambienti e i personaggi che collaborarono o si opposero al radicamento della Riforma Scalza nell'isola (monarchia, Propaganda Fide ecc. b) Le vicende che segnarono la presenza nelle legazioni pontificie dei gesuiti espulsi dai territori iberici nel corso del XVIII secolo le cui ripercussioni verranno ampliate dalle traversie sopportate dalla Compagnia di Gesù a seguito della successiva soppressione.

-) La ricerca intende ricostruire ed analizzare la realtà delle confraternite laicali, con particolare attenzione alla presenza femminile e al ruolo svolto dalle donne.

-) La ricerca analizza l'opera e l'eredità del bolognese Bartolomeo Dal Monte (1726-1778) fondatore dell'Opera delle Missioni. Lo studio, iniziato con l'indagine sulla Biblioteca e sull'Archivio Dal Monte, concorre ad un ampliamento significativo della storia di Bologna e, in concreto, della chiesa cittadina in un secolo, il XVIII, che dal punto di vista culturale, sociale e in particolare religioso presenta tuttora aspetti inediti e contrastanti. Particolare attenzione è data al tema della Missione Popolare sotto il profilo dei contenuti (predicazione e catechesi) e, soprattutto, dell'apparato cerimoniale e scenico ideato dal Dal Monte. La ricca documentazione rinvenuta ed analizzata permette infatti una esatta ricostruzione sia dell'organizzazione tematica della Missione sia dello svolgimento degli atti liturgici e delle cerimonie nei quali l'uso di simboli di eccellenza e il minuzioso rispetto di precedenze e privilegi restituiscono un quadro particolareggiato delle gerarchie e dell'organizzazione sociale delle comunità che ospitarono le differenti e numerose la Missione.

-) La vita culturale, sociale e religiosa dei secoli XVIII-XIX viene studiata attraverso l'analisi dell'istruzione maschile e femminile impartita in quei secoli nello Stato Pontificio.

-) Si affrontare il più vasto tema della tutela del patrimonio artistico-documentario, durante gli anni del Secondo conflitto mondiale, nell'ambito dell'azione concordata tra Santa Sede e curia arcivescovile ravennate. Nel periodo che precedette la fine del conflitto a Ravenna si intrecciarono, infatti, tentativi ed iniziative volti a salvaguardare la popolazione e le ricchezze artistiche della città dai bombardamenti e dalle devastazioni belliche. Tra i principali protagonisti di tale sforzo risaltano esponenti della curia arcivescovile, in contatto con la Santa Sede, e alcune famiglie ravennate nei cui archivi rimangono ancora oggi preziose testimonianze.