-) Analisi e approfondimento delle ripercussioni e delle tracce
-culturali, artistiche, cultuali- che l'arrivo dei gesuiti
espulsi dai territori iberici lasciarono nei territori dello Stato
Pontificio e concretamente nel territorio bolognese.-) Analisi
della realtà confraternale, con particolare attenzione alla
presenza femminile. -) Lo studio della Riforma Scalza in
Italia con particolare attenzione: alla sua diffusione e al
suo ruolo nella storia della Chiesa e della politica papale
nell'età tridentina specie in relazione al rapporto tra
identità nazionali e Ordini religiosi. -) Le Missioni al Popolo e
la predicazione nel XVIII sec. vengono indagate attraverso il
patrimonio inedito relativo a Bartolomeo Dal Monte. Particolare
attenzione è dedicata alle liturgie e alle cerimonie che sono
essenziali nella Missione. -) La tutela del patrimonio
storico-artistico, durante il Secondo conflitto, per la quale le
realtà ecclesiali promossero interventi concreti. Il caso di
Ravenna, supportato dallo studio di materiale non ancora indagato,
ricostruisce quanto Santa Sede, curia e società civile, tentarono
per tutelare la città. -) Si analizza il tema dell'istruzione
maschile e femminile nei territori delle Legazioni tra '700 e '800.
-) La diffusione dei culti, il rapporto tra riforma tridentina e
quella protestante, con particolare attenzione all'azione del
Baronio.
Nell'ambito dello studio della storia della Chiesa e degli
Ordini religiosi in età moderna in relazione alla società civile e
alla sua evoluzione, la ricerca analizza il rapporto tra identità
collettive ed identità religiose. Quali osservatori privilegiati
sono stati scelti: a)la diffusione, il significato e la fortuna
della Riforma Scalza negli anni che seguirono il Concilio di
Trento. Lo studio, affrontando la portata e gli esiti delle denunce
inquisitoriali contro le opere di Teresa d'Avila in Spagna e a
Roma, relaziona il problema culturale della traduzione e della
svolta antimistica con gli ambienti di promozione e produzione
degli scritti e delle traduzioni unendo ragioni filologiche (storia
del libro, della ricezione, varianti diacroniche) e ragioni
storiche. L'indagine si allarga anche alla cosiddetta Missione
Inglese (XVII secolo) e ai suoi legami con la monarchia e la
politica spagnola. Nel disegnare una mappa delle prime fondazioni e
traduzioni delle opere teresiane in Inghilterra si indagano gli
ambienti e i personaggi che collaborarono o si opposero al
radicamento della Riforma Scalza nell'isola (monarchia, Propaganda
Fide ecc. b) Le vicende che segnarono la presenza nelle legazioni
pontificie dei gesuiti espulsi dai territori iberici nel corso del
XVIII secolo le cui ripercussioni verranno ampliate dalle traversie
sopportate dalla Compagnia di Gesù a seguito della successiva
soppressione.
-) La ricerca intende ricostruire ed analizzare la realtà delle
confraternite laicali, con particolare attenzione alla presenza
femminile e al ruolo svolto dalle donne.
-) La ricerca analizza l'opera e l'eredità del bolognese
Bartolomeo Dal Monte (1726-1778) fondatore dell'Opera delle
Missioni. Lo studio, iniziato con l'indagine sulla Biblioteca e
sull'Archivio Dal Monte, concorre ad un ampliamento significativo
della storia di Bologna e, in concreto, della chiesa cittadina in
un secolo, il XVIII, che dal punto di vista culturale, sociale e in
particolare religioso presenta tuttora aspetti inediti e
contrastanti. Particolare attenzione è data al tema della Missione
Popolare sotto il profilo dei contenuti (predicazione e catechesi)
e, soprattutto, dell'apparato cerimoniale e scenico ideato dal Dal
Monte. La ricca documentazione rinvenuta ed analizzata permette
infatti una esatta ricostruzione sia dell'organizzazione tematica
della Missione sia dello svolgimento degli atti liturgici e delle
cerimonie nei quali l'uso di simboli di eccellenza e il minuzioso
rispetto di precedenze e privilegi restituiscono un quadro
particolareggiato delle gerarchie e dell'organizzazione sociale
delle comunità che ospitarono le differenti e numerose la
Missione.
-) La vita culturale, sociale e religiosa dei secoli XVIII-XIX
viene studiata attraverso l'analisi dell'istruzione maschile e
femminile impartita in quei secoli nello Stato Pontificio.
-) Si affrontare il più vasto tema della tutela del patrimonio
artistico-documentario, durante gli anni del Secondo conflitto
mondiale, nell'ambito dell'azione concordata tra Santa Sede
e curia arcivescovile ravennate. Nel periodo che precedette la
fine del conflitto a Ravenna si intrecciarono, infatti, tentativi
ed iniziative volti a salvaguardare la popolazione e le ricchezze
artistiche della città dai bombardamenti e dalle devastazioni
belliche. Tra i principali protagonisti di tale sforzo risaltano
esponenti della curia arcivescovile, in contatto con la Santa Sede,
e alcune famiglie ravennate nei cui archivi rimangono ancora oggi
preziose testimonianze.