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Davide Domenici

Professore associato

Dipartimento di Storia Culture Civiltà

Settore scientifico disciplinare: M-DEA/01 DISCIPLINE DEMOETNOANTROPOLOGICHE

Contenuti utili

PROCEDURA PER LA RICHIESTA DELLA TESI E NORME REDAZIONALI

 

Tutt* le/gli aspiranti laureand* sono invitat* a presentare, via mail a davide.domenici@unibo.it, un progetto di tesi di laurea di almeno un paio di pagine, completo di titolo,  parole chiave, un abstract di 500 parole, una descrizione della metodologia e degli strumenti da utilizzare per la redazione della tesi, e una bibliografia di riferimento essenziale.

Il progetto di tesi di laurea magistrale deve essere presentato e concordato almeno 6 mesi prima della data ultima di upload della tesi. È possibile, per gli studenti della magistrale, compiere un soggiorno di ricerca all’estero finalizzato alla stesura della tesi. (Vedi sotto).

Il progetto di tesi di laurea triennale deve essere presentato e concordato almeno 3 mesi prima della data ultima di upload della tesi.

Si prega di notare che la data di upload della tesi precede di circa un mese quella della vera e propria discussione della tesi. Si sottolinea, inoltre, che al momento dell’upload la tesi deve essere stata già interamente corretta e approvata dal relatore. Questo significa che i diversi capitoli dovranno essere inviati via mail al relatore nel corso dei mesi precedenti. Il relatore leggerà solo versioni definitive degli stessi e non bozze o stesure parziali. Una volta che la/il candidat* avrà ricevuto tutti i capitoli corretti dal relatore, e dopo aver apportato le necessarie correzioni, procederà a inviare il file completo (dal frontespizio alla bibliografia) al relatore ALMENO 15 GIORNI PRIMA DELL’UPLOAD. Una volta avuto l’assenso formale del relatore, la/il candidat* procederà quindi all’upload della tesi entro i termini previsti. Il relatore non approverà alcuna tesi che non sia stata scritta e corretta seguendo strettamente la suddetta procedura.

Per quanto concerne le scadenze per l’iscrizione alle sessioni di laurea, ogni student* è tenut* a consultare preventivamente il sito del proprio Corso di Laurea nella sezione “Studiare” à “Prova finale”.

 

Tesi all’estero:

Si ricorda che la Scuola di Lettere e Beni Culturali bandisce annualmente borse di studio per studenti di laurea magistrale per compiere soggiorni di ricerca all’estero finalizzati alla redazione della tesi di laurea.

 

Insegnamenti / Courses:

ANTROPOLOGIA MUSEALE

  • LM Antropologia culturale ed etnologia
  • LM Scienze storiche e orientalistiche

 

ARTE E CULTURA DELL’AMERICA INDIGENA

  • L Antropologia, religioni, civiltà orientali
  • L Storia

 

COLONIALISM ARCHAEOLOGY AND MUSEUMS

  • LM Archeologia e culture del mondo antico, Curriculum internazionale in Applied Critical Archaeology and Heritage (ACRA)

 

HISTORICAL ANTHROPOLOGY AND EARLY MODERN GLOBALIZATION

  • LM Scienze storiche e orientalistiche, curriculum Global Cultures (GLOC)

 

NORME REDAZIONALI VALIDE PER TUTTI GLI INSEGNAMENTI

Formattazione:

Carattere: Times New Roman Dimensione corpo testo: 12

Dimensione note: 10

Allineamento testo: giustificato

Interlinea: 1,5

Margini destro-sinistro e superiore-inferiore: 2,5 cm

NOTA BENE: Né il docente né l'Ateneo richiedono copie stampate della tesi.

 

Citazioni, note e riferimenti bibliografici:

Le citazioni brevi vanno inserite tra virgolette “ ” , mantenendo sempre la grandezza del carattere 12. Se la citazione supera le tre righe va evidenziata sempre tra virgolette, ma bisogna ridurre i margini sia destro sia sinistro di 1 centimetro e utilizzare un carattere più piccolo, separando il paragrafo da quello precedente e successivo.

I numeri si scrivono per esteso (da uno a dieci, le decine, le centinaia, le migliaia, i milioni). I numeri all’inizio di una frase vanno scritti per esteso (esempio: Ventisette anni dopo). Anche i numeri che hanno un limitato valore aritmetico vanno scritti in lettere (esempio: all’età di vent’anni). Si scrivono in cifra solo i giorni e le date (escluso il primo gennaio).

Quando si vuole dare particolare enfasi a una parola, si usano le virgolette alte “ ”.

Il corsivo deve essere utilizzato per: titoli di libri, articoli, documenti di vario genere, audiovisivi ecc. Bisogna fare attenzione all’uso delle virgolette e dei punto e virgola e usare l’“a capo” con discernimento, in quanto indica una cambiamento di argomento. Si prega di evitare di separare i diversi paragrafi con uno spazio bianco o con una riga vuota.

Si rammenta che in lingua italiana gli aggettivi si scrivono minuscoli, anche nel caso si tratti di aggettivi che fanno riferimento a nomi di popoli indigeni. Per quel che riguarda i nomi di popoli, in italiano si può adottare sia la maiuscola che la minuscola. Per semplicità, si consiglia di usare sempre la minuscola.

Per le citazioni e le note, la/il candidat* può scegliere quale sistema di riferimenti bibliografici utilizzare tra i due illustrati di seguito. Si raccomanda di farlo in modo coerente e omogeneo nel corso dell’intera tesi di laurea. Si sottolinea, inoltre, che i riferimenti vanno inseriti non solo nei casi in cui si citi letteralmente tra virgolette un brano di altro autore, ma anche per indicare quali sono le fonti utilizzate per scrivere una frase, un paragrafo ecc.

 

SISTEMA ANTROPOLOGICO:

 I riferimenti vanno nel testo, nella forma (Domenici 2000: 25). L’iniziale del nome proprio si utilizza solo in caso di omonimie da disambiguare. L’esempio riportato sta a indicare che il brano citato o richiamato nel testo è rintracciabile alla pagina 25 del libro/articolo di Domenici, riportato poi nella bibliografia finale. Se ci sono due o più opere del medesimo autore pubblicate nello stesso anno è bene distinguerle con una lettera (Domenici 2000a, 2000b), così come nella bibliografia finale.

Le note a piè di pagina hanno la sola funzione di commento, approfondimento o di digressione rispetto all’argomento principale. Possono essere utilizzate come spazio utile per aggiungere dettagli, una traduzione o dei cenni bibliografici relativi ad un particolare aspetto dell’argomento trattato a cui il lettore può fare riferimento.I riferimenti bibliografici all'interno delle note hanno la stessa forma (Cognome anno: pagina).

 

SISTEMA STORICO:

I riferimenti vanno inseriti tramite le note a piè di pagina in ordine numerico progressivo. La numerazione deve ripartire dalla nota numero 1 all’inizio di ogni nuovo capitolo. La nota deve contenere l’intera indicazione della fonte bibliografica di riferimento. La prima citazione di un’opera deve includere il nome e cognome dell’autore, titolo, il luogo e l’anno di pubblicazione, nonché le pagine cui fa riferimento (secondo modalità esplicitate più sotto). Le citazioni successive della stessa opera includono solamente il cognome dell’autore, il titolo abbreviato e le pagine di riferimento. La dicitura “Ibid” deve essere utilizzata solamente se in nota viene citata l’opera della nota precedente. 

 

BIBLIOGRAFIA FINALE

Per entrambi i sistemi di riferimenti, la bibliografia finale, in ordine rigorosamente alfabetico, verrà redatta secondo il seguente modello:

Monografie:

Domenici, Davide, Il senso delle cose. Materialità ed estetica nell’arte mesoamericana. Bologna: Bononia University Press, 2017.

Se citate da una riedizione, è consigliabile specificare l’anno della prima pubblicazione tra parentesi:

Calvino, Italo, Lezioni americane: sei proposte per il prossimo millennio. Milano: Mondadori, 2002 (1988).

Se citate da una traduzione è consigliabile inserire anche i dati dell’opera originale:

Douglas, Mary, Antropologia e simbolismo. Bologna: Il Mulino, 1985. (Ed. or., Implicit Meanings. Essay in Anthropology: London: Routledge, 1975).

Contributi in opere collettanee:

Bowser, Frederick P., “The Free Person of Color in Mexico City and Lima: Manumission and Opportunity, 1580-1650”, in Engerman, Stanley L. – Genovese, Eugene D. (eds.), Race and Slavery in the Western Emisphere: Quantitative Studies. Princeton: Princeton University Press, 1975, pp. 331-368.

Articoli in riviste:

Roskamp, Hans, “El culto a los ancestros entre los tarascos”, Arqueología mexicana, 18(106), 2010, pp. 47-52.

Se ci sono due o più opere del medesimo autore pubblicate nello stesso anno è bene indicarlo con una lettera secondo il seguente ordine: 1980a, 1980b ecc.

Sitografia:

È importante sottolineare che la sitografia include solo quei testi che siano reperibili online e che sono privi di indicazioni editoriali come ad es. autore, anno, editore ecc. In questo caso, il sito web va elencato in sitografia, indicando la data dell’ultima consultazione.

Tutti i testi di articoli scientifici, monografie ecc. che invece riportino i dati editoriali suddetti, pur se scaricati dalla rete devono essere trattati in tutto e per tutto come pubblicazioni cartacee e quindi inseriti in bibliografia e non in sitografia.

Risorse per la ricerca bibliografica online:

Catalogo del Polo Bolognese del Servizio Bibliotecario Nazionale: https://sol.unibo.it/SebinaOpac/Opac?sysb =

Sistema bibliotecario d’Ateneo:

http://www.sba.unibo.it/it

Catalogo del servizio bibliotecario nazionale:

http://opac.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/free.jsp

Banche dati dell’Ateneo:

http://www.sba.unibo.it/it/almare/collezioni/banche-dati

Servizio proxy di Ateneo:

https://sba.unibo.it/it/almare/servizi-e-strumenti-almare/connessione-da-remoto

Google Scholar:

https://scholar.google.com/

Jstor:

https://www.jstor.org/

Academia:

https://www.academia.edu

Research Gate

https://www.researchgate.net

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