- Gestione degli scarti edili,
riciclaggio
- Analisi del patrimonio edilizio
esistente per riqualificarlo e recuperarlo, con particolare riferimento alle periferie urbane
- Tecnologie per il miglioramento
dell'efficienza energetica, la qualità del controllo ambientale
negli edifici e per la sostenibilità ambientale
- Definizione del profilo
prestazionale delle aree produttive ecologicamente attrezzate
- Analisi di tecnologie leggere per
architetture temporanee
- Tecnologie per elevate prestazioni
dell'involucro e integrazione del fotovoltaico
- Innovazione nei materiali e nelle tecnologie costruttive.
- Sviluppo e integrazione di protocolli internazionali di valutazione della
sostenibilità al contesto italiano.
- Sostenibilità dell'ambiente costruito
- Cambiamenti climatici
- smart cities
- co-design e co-costruction
- Patrimonio culturale come driver per la crescita sostenibile
Gestione degli scarti edili, riciclaggio. Il tema è legato al
contesto dell'innovazione del processo edilizio che dovrà prevedere
le fasi di fine ciclo di vita per poter verificare le possibilità
di recuperare materiali e componenti utilizzati negli edifici per
contenere il consumo delle materie prime. Per contenere lo
sfruttamento delle materie prime si dovrà studiare l'ottimizzazione
della circolarità dei processi di trasformazione delle risorse,
mantenendo i prodotti ottenuti dal processo di riciclaggio,
divenuti quindi materie prime seconde (MPS), all'interno dello
stesso ciclo di produzione. La necessità di chiudere il ciclo porta
alla riflessione sulle potenzialità di applicazione delle MPS negli
edifici di nuova costruzione o nelle ristrutturazioni.
Definizione del profilo prestazionale delle aree produttive
ecologicamente attrezzata, caratterizzate da requisiti tecnici e
organizzativi finalizzati a minimizzare le pressioni sull'ambiente,
definendone le elevate prestazioni ambientali. L'introduzione di
questo nuovo concetto di area produttiva, pensata in chiave
ambientale, dotata di requisiti tecnici ed organizzativi
finalizzati a minimizzare ed a gestire in modo integrato le
pressioni sull'ambiente, nasce dalla necessità di sostituire il
cosiddetto approccio “end of pipe” (abbattimento dell'inquinamento
a fine ciclo) con il principio di precauzione e prevenzione
dall'inquinamento. L'obiettivo è la costituzione di aree
industriali dotate delle infrastrutture e dei sistemi necessari a
garantire la tutela della salute, della sicurezza e dell'ambiente e
caratterizzate da forme di gestione unitaria delle infrastrutture e
dei servizi delle da parte di soggetti pubblici o privati.
Indagine sul patrimonio edilizio sociale abitativo del secondo
dopoguerra e definizione dei criteri di valutazione delle
condizioni fisiche, tecniche e funzionali degli edifici e dei
fenomeni di degrado per la predisposizione di azioni e programmi di
riqualificazione. Partendo dall'analisi del patrimonio edilizio
sociale del dopoguerra si precisano i termini per un approccio
architettonico e tecnologico al progetto di riuso e
riqualificazione in termini soprattutto energetici. Il patrimonio
in oggetto è di scarsa qualità morfologica e tecnica e la
metodologia prevede l'applicazione di strumentazioni per la
valutazione della qualità di ambiti urbani esistenti, con
particolare riferimento alle esperienze condotte e in corso in
alcuni Paesi europei. Su queste basi si analizzano strumenti per la
diagnostica e per la misura dell'efficacia attesa di specifiche
azioni e programmi di riqualificazione. Si definiscono i fattori
tecnici, funzionali e sociali dai quali dipendono i livelli di
qualità. In base a questi si definiscono programmi di
riqualificazione e valorizzazione basati sull'adeguamento delle
condizioni di fruibilità e abitabilità degli alloggi alle nuove
esigenze e alle istanze ambientali.
Tecnologie per il miglioramento dell'efficienza energetica, la
qualità del controllo ambientale negli edifici e per la
sostenibilità ambientale. I recenti strumenti normativi entrati in
vigore confermano l'orientamento a livello europeo finalizzato a
rendere sempre più efficienti energeticamente e funzionali gli
edifici, ponendo una serie di misure restrittive alla realizzazione
d'interventi sia di nuova costruzione che di ristrutturazione nel
rispetto degli standard previsti dalle direttive comunitarie.
Partendo dall'analisi del patrimonio edilizio si definiscono i
termini per un coerente approccio architettonico e tecnologico al
progetto di riuso e riqualificazione anche energetica di edifici di
scarsa qualità morfologica e tecnica e al progetto di nuova
costruzione. Le metodologie in analisi perseguono il massimo
incremento prestazionale dell'involucro degli edifici. Si studiano
a tal fine tecnologie, materiali e accorgimenti finalizzati a
migliorare il rendimento energetico degli edifici di nuova
concezione.
Analisi di tecnologie leggere per architetture temporanee. Si
indagano le potenzialità di metodi costruttivi e progettuali che
prevedono l'applicazione di tecnologie leggere anche prefabbricate.
Si definiscono i risvolti legati alla qualità sostenibile del
processo e i nuovi valori-requisiti che sintetizzano le
caratteristiche funzionali e tecnologiche degli edifici. Tra
questi: la leggerezza delle strutture e la reversibilità della
costruzione che implica l'inversione del processo costruttivo. In
particolare si approfondiscono sistemi integrati di componenti a
secco che ampliano le potenzialità d'innovazione degli elementi
costruttivi.
Ci si riferisce a sistemi variabili nel tempo e flessibili nello
spazio, in quanto duttili e modificabili, in grado di adattarsi a
esigenze e condizioni diverse. Parallelamente si valuta la
possibilità di autonomia energetica delle unità abitative.
Involucri lignei e prestazioni energetiche. La ricerca ha
come obiettivo l'individuazione prodotti prestazionalmente adeguati
per ottenere elevate caratteristiche prestazionali, efficienza
energetica, rapidità e precisione di posa. In particolare si
definiscono le opportune configurazioni della pelle dell'edificio,
le corrette modalità di assemblaggio delle soluzioni tecniche,
l'opportuno trattamento delle superfici per aumentare le
potenzialità d'impiego del legno, le caratteristiche prestazionali
dell'involucro, la durabilità dell'edificio.
Definizione del profilo prestazionale e delle corrette modalità
di gestione delle aree naturali per minimizzare le pressioni
sull'ambiente e al contempo individuare le potenzialità per la
crescita del territorio circostante. Si prevede una prima
definizione della natura delle Riserve, analizzando il contesto
territoriale, per definire un approccio metodologico per “sistemi”
finalizzato a migliorare le condizioni ambientali
dell'oggetto di ricerca, considerando al contempo le possibilità di
gestione della stessa area perché sia garantito il potenziale
sviluppo del territorio circostante. L'area tutelata diventa così
motore di crescita e fattore di specifiche opportunità in cui
investire e riferimento di corretta gestione ambientale. La
definizione del profilo della Riserva dovrà prevedere
l'insediamento di attività qualificanti per l'area stessa, il cui
impatto ambientale dovrà essere nullo e quantificato in fase
preventiva di ricerca.
Decostruzione programmata come fattore di sostenibilità del
processo edilizio.
Il tema è legato al contesto dell'innovazione del processo
edilizio che dovrà prevedere le fasi di fine ciclo di vita per
poter verificare le possibilità di recuperare materiali e
componenti utilizzati negli edifici per contenere il consumo
delle materie prime. E' necessario studiare l'ottimizzazione
della circolarità dei processi di trasformazione delle
risorse, mantenendo i prodotti ottenuti dal processo di
riciclaggio, divenuti quindi materie prime seconde (MPS),
all'interno dello stesso ciclo di produzione. La necessità di
chiudere il ciclo porta alla riflessione sulle potenzialità di
applicazione delle MPS negli edifici di nuova costruzione o
nelle ristrutturazioni.
Tecnologie per elevate prestazioni dell'involucro e integrazione
del fotovoltaico. Soluzioni per garantire il comfort termico e
igrometrico degli spazi confinati e il contenimento dei consumi
energetici mediante il soddisfacimento dei requisiti prestazionali
dell'involucro. Studio di sistemi di integrazione fotovoltaica
anche in edifice storici. Ha partecipato, dal 2008, al progetto di
ricerca integrato delle Facoltà di Architettura “Aldo Rossi” e
della II Facoltà di Ingegneria, Università di Bologna,
“Progettazione architettonica e impianti fotovoltaici: integrazione
decoro e tecnologia. Opportunità e criticità dell'Installazione di
captatori fotovoltaici sugli edifici nel territorio cesenate:
simulazioni e linee guida per la progettazione architettonica di
soluzioni integrate”. Coordinatore prof. Gino Malacarne.
Sviluppo e applicazione di sistemi di valutazione della
sostenibilità ambientale al processo edilizio. In tale
direzione l'approfondimento si rivolge in particolare al
sistema LEED – Leadership in Energy and Environmental Design,
allo sviluppo ed all'integrazione dei protocolli tematici nel
contesto nazionale.