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Costantino Marmo

Professore ordinario

Dipartimento delle Arti

Settore scientifico disciplinare: M-FIL/05 FILOSOFIA E TEORIA DEI LINGUAGGI

Temi di ricerca

Parole chiave: Storia della Semiotica Semiotica Semiotica medievale Medievalismi Semantica dei frame

1. Ricerca sull'uso e la definizioni di termini centrali per la storia della semiotica medievale (signum, symbolum, character, figura, imago, vestigium, modus significandi, terminus) e sulla loro attualità teorica.  2. Ricerca sui commenti all'Ars vetus (Isagoge di Porfirio, Categorie e De interpretatione di Aristotele) dal tardo-antico al medioevo, con un particolare accento sui commenti di fine XIII secolo (Radulphus Brito).  3. Le fonti medievali della semiotica di Peirce ovvero Peirce come storico della semiotica.  4. Ricerca di semiotica applicata ai testi e agli attori della comunicazione pubblicitaria contemporanea o del passato recente.

1. La storia della semiotica, pur non sottraendosi al confronto con le teorie contemporanee, corre spesso il rischio di cercare nel passato soltanto ciò che appare come anticipazione o precorrimento di teorie contemporanee. La comprensione delle teorie del passato viene in questo modo compromessa dalla sovrapposizione (antistorica) di problemi e teorie estranee agli interessi e alla formazione degli autori in questione. E' necessario perciò cercare di comprendere tali teorie o pratiche semiotiche iuxta propria principia. Da questo punto di vista, i testi prodotti in vari ambiti disciplinari (grammatica, logica, retorica, ma anche etica, medicina o teologia) nel corso delle diverse epoche storiche devono essere letti tenendo conto dell'enciclopedia di cui sono espressione. Diviene importante quindi non solo ricostruire il sistema delle teorie all'interno delle quali la semiotica di ciascun autore trova spazio (tenendo conto degli studi degli specialisti del settore e delle edizioni critiche dei testi da essi realizzate), ma anche delle fonti alle quali tali autori attingono e della loro ricezione all'interno di una cultura determinata. Lo studio della terminologia, in questa prospettiva, acquista perciò un ruolo centrale, in senso sia sincronico, sia diacronico.

2. L'Isagoge di Porfirio, le Categorie di Aristotele e il De interpretation (Ars vetus) costituiscono fin dalla tarda antichità i testi fondamentali per l'insegnamento della logica e delle basi della filosofia. Nel corso dei secoli, con il costituirsi di scuole filosofiche, scuole monastiche, e università, attorno all'Isagoge si è sviluppata la riflessione sul metalinguaggio della logica e sul rapporto tra questo e le categorie con cui classifichiamo e conosciamo il mondo; intorno alle Categorie si è sviluppata una notevole mole di testi che hanno sviluppato riflessioni sulla semantica e sull'ontologia (ovvero sulla metafisica, prima della traduzione latina della Metafisica di Aristotele); dal De interpretatione, infine, i commentatori tardoantichi e medievali hanno preso spunto per elaborare teorie semantiche e semiotiche fondamentali per la storia della semiotica e delle idee linguistiche. La riflessione sulle relazioni in particolare, sviluppata nei commenti alle Categorie (ma anche in quelli alla Metafisica e in ambito teologico), ha costituito la base per l'elaborazione delle teorie del segno in età medievale, portando a definizioni e classificazioni di estremo interesse teorico anche per la contemporaneità. 

3. Ci sono buone ragioni per sostenere che Peirce non fu soltanto un pioniere nel lavoro di chiarimento e di apertura di ciò che oggi chiamiamo semiotica, ma fu anche un grande conoscitore della storia della disciplina stessa, sviluppando una piena consapevolezza del proprio posto all'interno di questa storia e considerando il proprio lavoro come una continuazione e un perfezionamento dell'opera dei suoi predecessori. Obiettivo di questa ricerca è la ricostruzione, teorica e storiografica, dei rapporti tra Peirce e la storia della semiotica, in particolare quella medievale.

4. La semiotica sta realizzando, a livello non solo nazionale, una convergenza sempre più fruttuosa con le discipline che a vario titolo si occupano della pubblicità (la sociologia dei consumi e il marketing, in particolare), finalizzata allo studio dei testi e delle pratiche di produzione e 'consumo' della pubblicità. La ricerca sulla comunicazione pubblicitaria è mirata, in particolare, all'elaborazione di una tipologia che, incrociando diversi parametri (categorie merceologiche/aziendali. fase della campagna/ciclo di vita del prodotto, stile pubblicitario o strategia enunciativa, ideologia pubblicitaria, temi o isotopie e tipi di manipolazione), possa contribuire all'elaborazione di strategie creative più efficaci.