1. Ricerca sull'uso e la definizioni di termini centrali per la
storia della semiotica medievale (signum, symbolum, character,
figura, imago, vestigium, modus significandi, terminus) e sulla
loro attualità teorica.
2. Ricerca sui commenti all'Ars vetus (Isagoge di Porfirio, Categorie e De interpretatione di Aristotele) dal
tardo-antico al medioevo, con un particolare accento sui commenti
di fine XIII secolo (Radulphus Brito).
3. Le fonti medievali della semiotica di Peirce ovvero
Peirce come storico della semiotica.
4. Ricerca di semiotica applicata ai testi e agli attori
della comunicazione pubblicitaria contemporanea o del passato
recente.
1. La storia della semiotica, pur non sottraendosi al confronto con
le teorie contemporanee, corre spesso il rischio di cercare nel
passato soltanto ciò che appare come anticipazione o precorrimento
di teorie contemporanee. La comprensione delle teorie del passato
viene in questo modo compromessa dalla sovrapposizione
(antistorica) di problemi e teorie estranee agli interessi e alla
formazione degli autori in questione. E' necessario perciò cercare
di comprendere tali teorie o pratiche semiotiche iuxta propria
principia. Da questo punto di vista, i testi prodotti in vari
ambiti disciplinari (grammatica, logica, retorica, ma anche etica,
medicina o teologia) nel corso delle diverse epoche storiche devono
essere letti tenendo conto dell'enciclopedia di cui sono
espressione. Diviene importante quindi non solo ricostruire il
sistema delle teorie all'interno delle quali la semiotica di
ciascun autore trova spazio (tenendo conto degli studi degli
specialisti del settore e delle edizioni critiche dei testi da essi
realizzate), ma anche delle fonti alle quali tali autori attingono
e della loro ricezione all'interno di una cultura determinata. Lo
studio della terminologia, in questa prospettiva, acquista perciò
un ruolo centrale, in senso sia sincronico, sia diacronico.
2. L'Isagoge di Porfirio, le Categorie di Aristotele e il De interpretation (Ars vetus) costituiscono fin dalla tarda antichità i testi fondamentali
per l'insegnamento della logica e delle basi della filosofia. Nel corso dei
secoli, con il costituirsi di scuole filosofiche, scuole
monastiche, e università, attorno all'Isagoge si è sviluppata la riflessione sul metalinguaggio della logica e sul rapporto tra questo e le categorie con cui classifichiamo e conosciamo il mondo; intorno alle Categorie si è
sviluppata una notevole mole di testi che hanno sviluppato
riflessioni sulla semantica e sull'ontologia (ovvero sulla
metafisica, prima della traduzione latina della Metafisica di
Aristotele); dal De interpretatione, infine, i commentatori tardoantichi e medievali hanno preso spunto per elaborare teorie semantiche e semiotiche fondamentali per la storia della semiotica e delle idee linguistiche. La riflessione sulle relazioni in particolare, sviluppata nei commenti alle Categorie (ma anche in quelli alla Metafisica e in ambito teologico), ha
costituito la base per l'elaborazione delle teorie del segno in età
medievale, portando a definizioni e classificazioni di estremo
interesse teorico anche per la contemporaneità.
3. Ci sono buone ragioni per sostenere che Peirce non fu soltanto
un pioniere nel lavoro di chiarimento e di apertura di ciò che oggi
chiamiamo semiotica, ma fu anche un grande conoscitore della storia
della disciplina stessa, sviluppando una piena consapevolezza del
proprio posto all'interno di questa storia e considerando il
proprio lavoro come una continuazione e un perfezionamento
dell'opera dei suoi predecessori. Obiettivo di questa ricerca è la
ricostruzione, teorica e storiografica, dei rapporti tra Peirce e
la storia della semiotica, in particolare quella medievale.
4. La semiotica sta realizzando, a livello non solo nazionale,
una convergenza sempre più fruttuosa con le discipline che a vario
titolo si occupano della pubblicità (la sociologia dei consumi e il
marketing, in particolare), finalizzata allo studio dei testi e
delle pratiche di produzione e 'consumo' della pubblicità. La
ricerca sulla comunicazione pubblicitaria è mirata, in particolare,
all'elaborazione di una tipologia che, incrociando diversi
parametri (categorie merceologiche/aziendali. fase della
campagna/ciclo di vita del prodotto, stile pubblicitario o
strategia enunciativa, ideologia pubblicitaria, temi o isotopie e
tipi di manipolazione), possa contribuire all'elaborazione di
strategie creative più efficaci.